Jannik Sinner: “mi alleno in Italia con coach italiani, sono italiano”
Dal Corriere della Sera intervista di Gaia Piccardi a Jannik Sinner che ritornerà in campo la prossima settimana nel torneo challenger di Alicante dove ha ricevuto una wild card per il tabellone principale.
“Sciavo, slalom e gigante di cui ero campione italiano, e giocavo benino a tennis, lasciare la famiglia a 14 anni non è stata una scelta facile ma ho sempre voluto diventare forte in uno sport. Papà è cuoco a Sesto in Val Pusteria, mamma cameriera nello stesso rifugio. Mi hanno lasciato molto libero: li ringrazio.
Oggi divido casa con altri due giocatori dell’accademia di Piatti: un casino totale, prima ero ospitato da una famiglia croata.
Tutti mi dicevano: come giochi bene! Io sono stato l’ultimo a crederci: solo ora sono consapevole del mio talento e delle mie potenzialità”.
“Vinto un challenger, vinto un torneo Itf, l’asticella si alza sempre di più ma è l’unico modo per migliorare. Lavoro su dritto e servizio, il rovescio è il colpo più sicuro, mi trovo meglio sul veloce però mi diverto anche sulla terra: mi piace scivolare.
Novak Djokovic mi ha dato il miglior consiglio, Il tennis è una questione di fiducia e di testa”.
“Avevo le basi della scuola ma poco vocabolario. Sono nato a un passo dall’Austria però al doppio passaporto non ci penso: mi alleno in Italia con coach italiani, sono italiano. Ma non chiedermi di cantare l’inno…”.
TAG: Italiani, Jannik Sinner
@ Domy1970 (#2701981)
È
@ Gian Aldo Traversi (#3716211)
Vedrai come canta l’inno di Mameli,… più sono numerosi gli sponsor (austria ovviamente strabattuta) più il senso di italianità si rafforza e si rafforzerà in questo simpatico e bravissimo tennista
Ovviamente Sinner, perché non dovrebbe esserlo?
@ Leo (#2475208)
Tu non lo canti, non parlare per tutti
E gli altoatesini sono italiani
ITALIANO, L’ALTO ADIGE È IN ITALIA
L’inno dalle nostre parti non si canta. Semplicemnete perché certe strofe e parole sono offensive nei confronti degli nostri antenati e nostri nonni. Probabilmente è difficile da capire per il resto della popolazione italiana ma da noi viene considerato “una cosa che non si fa”.. è una polemica continua, ma ormai siam abituati
Se Sinner è austriaco, allora Federer è italiano
Ohi, ce ne fosse stato uno ad aver capito che ha fatto l’accenno all’inno non per disprezzarlo, ma perché proprio ancora non lo sapeva (17 anni e madrelingua tedesco!).
DA ALTOATESINO ITALIANO GRAZIE SONO FIERO DI TE PARLI MODERATO SERIO EQUILIBRATO SINCERO . TANTA TANTA FORTUNA FARAI STRADA GRAZIE .
GOFFREDO Mameli scrisse l’inno in epoca risorgimentale. L’inno e l’Italia sabauda è stata rifiutata per decenni nel sud d’Italia che difatti fu conquistato e sfruttato dai sabaudi.
Così per dire il bisnonno di questo ragazzo probabilmente la grande guerra l’ha combattuta con la divisa asburgica.
@ Tony_65 (#2288376)
… L’inno d’appartenenza
Si canta oggi non per incitare alla guerra ma semmai per ricordare chi quella guerra l’ha fatta affinché potessimo avere un’Italia unità ed in pace, nel ricordo di chi quella guerra l’ha fatta e ha lasciato la propria vita per i valori per i quali oggi viviamo, tra questi c’era anche Giovanni Mameli che ha composto il nostro inno. Chi si sente italiano (e Sinner avrà il tempo di capirlo)non può rifiutare ninno di appartenenza.
@ Giorgio (#2288351)
E ALLORA VAI A CANTARE QUELLO DELLA COREA DEL NORD, MAGARI FAI ANCHE RICHIESTA DEL PASSAPORTO COSI GIOCHI QUALCHE TORNEINO DI 5NTA SERIE A PYONG YANG… VERGOGNA!
Sinceramente, non ha tutti i torti. Abbiamo il peggiore inno nazionale, una marcetta che incita alla guerra e al sacrificio. Anche barthez si rifiutava di cantare la marsigliese con la nazionale, Sinner è pienamente giustificato
@ Tifoso degli italiani (#2288206)
Bravo, commento democratico ed equilibrato!
@ Ragazza cioè (#2288213)
Giovanni Peccatore ? 😀 😀 😀
La dichiarazione di Sinner di non chiedergli di cantare l’inno la perdono solo perché è ancora un ragazzino…e certe cazzate quando si è giovani le si possono anche dire: sarebbe utile anche per il suo percorso di maturità tennistica e non, che chi gli sta vicino gli consigliasse di fare una integrazione alla sua dichiarazione che non vuol dire che debba iniziare a cantare l’inno in SI bemolle, ma magari essere più delicato in certi concetti…visto che è italiano e si allena con coach italiani e mi pare sia fiero di rappresentare il nostro paese. Ya voll Jannick???
@ Much (#2288142)
Il tuo commento è equilibrato e storicamente preparato (uno dei pochi). Preciso solo che ho usato Alto Adige, perché se avessi usato Tiralli (locuzione in uso ai tempi, vd. ad es. Treccani) nessuno avrebbe capito (e Sud Tirolo è altrettanto impreciso in quanto lo qualifica come parte di una regione austriaca successiva). Ovviamente all’inizio c’erano i Reti (come in Veneto c’erano i Veneti, ad esempio), poi integratisi coi latini (i libri di storia locali, non quelli fascisti, parlano di integrazione sostanzialmente pacifica), come la lingua ladina certifica. Come ben dici tu la presenza germanica è molto successiva (e tutt’altro che pacifica), cosa che smentisce il credo di molti che l’area sia tedesca “da sempre”. Ed è altrettanto certo e storicamente documentato il fatto che i tedeschi tentarono in tutti i modi di estirpare il ladino (se non proprio i ladini) dall’area, durante tutto il periodo imperiale. Senza nulla togliere alla condanna del periodo fascista, sia chiaro.
Ma comunque questa settimana gioca Sinner?
A parte il nome e il cognome a me sembra italianissimo. Basterà attribuirgli un soprannome italiano e il gioco è fatto.
Le idee sono cambiate e cambieranno di continuo, i valori restano. Siamo occidentali, siamo europei, siamo mediterranei, siamo terrestri… siamo tante cose, ma il nostro Paese è e sarà sempre l’Italia.
@ makko (#2287694)
Forse perche’ in quelle zone vige ordine e disciplina e noi da buoni ” italiani ” siamo parecchio refrattari a queste regole.
Sinner diventera’ un campione perche’ e italiano ma non e’ italiano, a buon intenditor…
La frase „L‘Alto Adige è storicamente latino“ si leggeva sui libri di storia fascisti ma non rispecchia le vicende storiche (lo stesso nome Alto Adige è un’invenzione del regime).
Quando Druso e Tiberio conquistarono la regione per l‘impero romano nel 15 a. C. la popolazione indigena furono i reti. La colonizzazione romana si limitò però a pochi centri militari. Solo nella valle dell‘Adige a Sud di Bolzano ci fu una presenza più significativa. Poi con l‘arrivo dei Baiuvari nel quinto secolo iniziò la colonizzazione germanica. Ma i reti e la loro lingua influenzata nei secoli dal latino – il retoromano – rimase dominante fino al tardo medioevo in gran parte della regione e ancora oggi è parlata nelle valli delle Dolomiti.
Comunque le dispute del ‚chi c‘era prima‘ non ci portano lontano. Queste terre erano sempre di confine con influssi sia dal Sud che dal Nord, ed è proprio lí che sta la ricchezza e l‘opportunità di questi luoghi. Basta vedere i magnifici affreschi nelle chiese medioevali dove lavori di maestri padovani si incontrano con quelli di Magonza, spesso a pochi metri di distanza.
Amico fatti una camomilla e poi sintonizzati nel 2019. I valori sono cambiati e il senso delle parole anche. Siamo europei
Leggendo certi commenti, dovrei dire, come diceva Gaber, “Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono” ?
L’inno italiano lo dovrai imparare!…;-)
È vero non c’è da scandalizzarsi, loro si sentono italiani almeno quanto noi e qui Sinner lo puntualizza molto bene,anzi penso che chi è più “emarginato” territorialmente parlando ai confini per intenderci ci tenga ancora di più ad essere considerato italiano. Comunque caro Sinnerse in futuro vestirai la maglia della nazionale
@ Giambi (#2287964)
Ma chi si scalda? Semplicemente io non mi rassegno, rileggiti dati e date e se vuoi rassegnati tu. L’Alto Adige è storicamente latino, germanizzato a forza per 900 anni (ma mai completamente, e per fortuna, perché l’unico modo per farlo era l’eliminazione fisica di tutti gli abitanti originari), e poi italianizzato, un po’ a forza un po’ pacificamente, per gli ultimi 100. Tant’è, e mi spiace per te.
No, semplicemente dalla madre.
Ti ringrazio per i tuoi giudizi e concordo con la tua sintesi.
@ Miiiiiiii (#2287936)
Perchè ti scaldi così tanto? 1350? Vuoi la precisione dell’anno ? Eccola 1363 anno in cui il Sud Tirol passò agli Asburgo , ma prima molto tempo prima dopo l’era carolingia il Sud Tirol fu germanizzato dai Bavari per lungua e costumi. Quindi rassegnati il Sud Tirol è da almeno 1200 anni di idioma cultura custumi usanze germaniche. Fattene una ragione finiamola qua e diamoci una stretta di mano simbolica.
Io, più che scrivere dell’italianità di Sinner, mi domando per quale motivo l’Italia non metta in atto un’espansione territoriale invadendo San Marino e Città del Vaticano. Tanto, li abbiamo già circondati.
Nato in Italia, passaporto italiano, mi sembra ovvio che sia italiano.
Madrelingua tedesca? E quindi? Si sa che in quella regione d’Italia la lingua principale è il tedesco.
Ora, senza entrare nel merito della storia, come sapientemente ha fatto Giambi, che ringrazio, finché non ridiamo l’Alto Adige all’Austria, l’Alto Adige è Italia.
Inoltre, argomento attuale, ricordo che in Italia non conta ai fini della cittadinanza dove si nasce, ma da chi si nasce!
Genitori altoatesini? Italiano!
@ Tennis_fan (#2287739)
Perché esistono gli svizzeri?
E giusto anche per sgombrare il campo da equivoci, Forza Jannik! Per me italiano, di minoranza etnica ma italianissimo.
Non mi fa modificare il messaggio, comunque era ovviamente una replica a
@ Giambi (#2287888)
E perché il 1350? Ti piace il numero, o (temo) torna comodo ai tuoi scopi? Non contraddici un bel niente, è fino al 1000 e qualcosa che l’Alto Adige è completamente latino. Poi gli Ottoni cominciano a farvi affluire Baiuvari di lingua tedesca. Massicciamente e premeditatamente, con l’obiettivo dichiarato di germanizzare la regione; Baiuvari, ossia gli antenati dei Bavaresi odierni, tedeschi che fino ad allora con l’Alto Adige non avevano assolutamente nulla a che fare; altro che “da sempre*, il vostro “sempre” parte dal 1000 e annulla i millenni precedenti? E perché? E comunque, lì semplicemente comincia la germanizzazione, i Baiuvari occupano i posti di nobiltà e prestigio, ma le popolazioni restano ladine e italofone, e fino al 1500 circa la maggioranza degli abitanti è ancora ladina e italofona (altro che tedeschi da sempre; anche nel to 1350, conta il fatto che gli Asburgo ne fossero “proprietari” o conta il fatto che gli abitanti parlassero in maggioranza lingue latine/romance?). E finalmente i germanofoni superano il 50%, grazie a forti politiche di immigrazione (sempre dalla Germania, altro che autoctoni!), di germanizzazione forzata dei ladini (a cui vengono perfino modificati i cognomi contro la loro volontà), e di forte discriminazione dei non germanofoni (imposizione della lingua tedesca come unica lingua ufficiale, ecc.); in piccolo (o forse anche in grande) quello che avrebbe fatto Mussolini nel ‘900: l’autocritica va benissimo, ma perché dimentichiamo che loro prima fecero lo stesso? Chiudo qui, chi vuole informarsi seriamente ne ha tutti mezzi.
In genere leggo tutti i commenti, ma stavolta salto e dico direttamente la mia
1) l’intervista la ha fatta in tedesco? Battutaccia lo so
2) abbattiamo I confini… One world
3) redazione stamane leggevo, scritto da voi, che si sarebbero solo accettati commenti sul tennis, bannando gli altri…
4) non credo che tutti quelli che stanno commentando abbiano mai visto giocare JS
@ Miiiiiiii (#2287805)
Mi dispiace contraddirti ma anche andando indietro al 1848 il Sud Tirol è appartenuto agli Asburgo a partire dal 1350 e tranne la parentesi napoleonica ha fatto parte dell’Impero Asburgico fino al 1918. E se andiamo anche prima del 1360 la germanizzazione dei territori è stata capillare. Sto parlando del Sud Tirolo non del Trentino. Mi spiace essere pedante ma questa è la storia , i tuoi brividi sono ingiustificati senza polemica e sempre cordialmente poi sui concetti ognuno ha il suo punto di vista ma sulla storia i fatti sono oggettivi. Sono zone di idioma germanico di lingua tedesca. Non vedo perché negarlo e scandalizzarsi .
@ Tifoso degli italiani (#2287878)
Aggiungo che sulla maggiore o minore “italianità'” influiscono anche l’ asilo, le scuole e le.amicizie frequentate
@ Tifoso degli italiani (#2287878)
Dipende principalmente dalla lingua madre dei genitori.
Nelle valli la stragrande maggioranza sono altoatesini di madrelingua tedesca. A Bolzano e dintorni e in generale nella bassa atesina i madrelingua italiani si trovano più facilmente.
Scusa l’ignoranza e perdona la curiosità: da cosa dipende che un altoatesino sia di madre lingua tedesca o italiana?
Dipende semplicemente dalla zona?
Hai scritto Berrettini, potevi scrivere Sinner: in quest’ultimo caso, è la dimostrazione dell’importanza (in questo caso, nello sport) dei confini nazionali, alla faccia di chi dice che non contano nulla. Yannik è nato in una zona che è nel territorio italiano e per questo si allena in Italia e con allenatori italiani (quindi rientra perfettamente nel concetto di “giocatore italiano” di cui parlavi tu).
Ma la zona in cui è nato poteva tranquillamente essere austriaca, quelle zone sono state divise “a tavolino” praticamente: a quel punto non credo che sarebbe mai stato in Italia, se non per qualche vacanza al mare…
@ pibla (#2287747)
Post ineccepibile!
Io sono altoatesino di lingua italiana. Mi sento naturalmente italiano ma in modo ben diverso da come può’ sentirsi un napoletano o un siciliano. Ciò’ per motivi di costumi, tradizioni e cultura. Sinner si sente italiano come un ragazzo di madre lingua tedesca. Punto.Mi meraviglio di queste polemiche stucchevoli innescate forse inconsapevolmente e in buona fede dalla pur ottima redazione.
Della nazionalità e ca..te varie non mi interessa nulla
Piuttosto domani non gioca quindi?
Domanda…gli altoatesini stanno meglio adesso come regione a statuto speciale con un alto tenore di vita o stavano meglio prima quando erano solo montanari e pastori per gran parte e direi anche poveri ? Forse non gli ha detto proprio male, forse è il momento di finirla con la storia dello statuto speciale, che forse aveva una ragione ai tempi di De Gasperi, ma non certo adesso….forse, chissà
Da italiano mi vergogno di questi pseudo italiani.
Vabbe’ abiiamo scoperto che c’e’ il popolo degli “itajanikki” !!!
Forza Jannik!
Ma tifiamolo e basta…
@ Spero in Quinzi (#2287837)
Lo sai che l’inno e’ stato scritto prima del fascismo si?Cosa vuoi alludere altrimenti con i balilla?Ma dove hai studiato sul libro di cartone?Vieni qui in Venezia-Giulia a fare un giro nelle terre di confine. forse capirai qualcosa.
@ Hoila Seppi (#2287696)
Bravissimo Hoila! Disamina perfetta
Risposta migliore non potevi dare, francesca.
Che discussione allucinante. Speravo di trovare commenti tennistici interessanti ed invece questa succhevole solfa dell’ italianita’ di Sinner. E’ italiano. Punto. Lo dice anche lui. Teniamocelo stretto e tifiamo per lui.
Non penso di sbagliare, se deve essere cantato oggi non ha più lo stesso senso di quei tempi. Se ci permetti cantare oggi “i bimbi d’Italia si chiaman balilla” non piace nemmeno a me
In realtà sarebbe “bela bulagna (l’è dal mand la pio’ bela zite’)
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concordo su tutto