Adriano Panatta su Roger Federer: “rappresenta il tennis degli ultimi 50 anni”
Adriano Panatta ha parlato del suo nuovo libro “Il tennis è musica” ed ha dedicato la copertina al suo idolo Roger Federer.
Al quotidiano “La Nuova Sardegna” Adriano ha parlato del suo libro ed il motivo per cui ha dedicato la copertina al campione svizzero.
“Federer perché per me è il più grande di tutti. Se devo fare un libro che racconta gli ultimi 50 anni di tennis, metto in copertina quello che, secondo me, è stato il più grande.
Poi non è un libro autobiografico, volevo raccontare quello che è successo negli ultimi 50 anni. Il tennis è ancora musica, un po’ più caotica di quella dei miei tempi forse. Il tennis è musica perché è armonia, quando giocavamo noi era musica un po’ diversa.
Oggi è più frenetica, più strappata, un po’ meno melodica. Ma uno come Federer, e questo è un altro motivo per cui è in copertina, racchiude un po’ tutto, rappresenta il tennis degli ultimi 50 anni.
Avrebbe potuto giocare anche negli anni ‘60, ‘70, ‘80, sarebbe stato comunque fortissimo. Lui è uno dei pochissimi che avrebbe potuto giocare bene con le racchette di legno. Gli altri no”.
TAG: Adriano Panatta, Roger Federer
Ha parlato l’oracolo …
Ma vai a contare i binari ..
@ dyoker (#2234046)
Eh si, Panatta ne capisce poco….
non sono d’accordo con panatta, ci sono altri che potrebbero stare benissimo in copertina e giocare con le racchette di legno, Nadal e Djokovic su tutti… atleticamente sono più forti di Federer e con la resistenza che si ritrovano avrebbero vinto ugualmente,
panatta ma che stai a dì….
@ Giorgio (#2233674)
SI peccato che ha sempre usato un piatto 90 fino a poco tempo fa, e la Pro Staff come tipologia di racchetta è quella che si avvicina di più ai telai classici. MA ne capici qualcosa di Tennis ?
Chi avrebbe invece difficoltà sarebbe Nadal vista la sua tipologia di gioco. Però è anche vero che è talmente forte mentalmente e fisicamente che si sarebbe costruito un Nadal da racchetta di legno, quindi come movimenti inevitabilmente diversi. E’ da vedere se sarebbero stati ugualmente efficaci come quelli presenti.
Ne ho idea eccome, ed a parte Roland Garros e Roma, vinti nello stesso anno, ha vinto poco di significativo. Aggiungiamo la Coppa Davis, che ai tempi aveva ancora importanza, ma per il resto ha passato gran parte della carriera fuori dalla top 10, pur avendo un gioco, potenzialmente, da top 5 fisso.
@ Much (#2233901)
Borg era un essere sovrannaturale. Se li sarebbe mangiati tutti a colazione.
Ha battuto Guy Drut sui 1000m. Drut era oro olimpico dei 110 hs!
Per me Federer non solo non è il migliore della storia, ma forse non è
neanke il migliore del suo periodo.
Non si può sempre concordare con Panatta ma questa volta c’è molta verità oltre quel solito pizzico di follia nelle parole di Adriano.
Non per denigrare gli altri campioni ma mi sembra che Federer abbia qualcosa di senza tempo, un ‘gioco’ – ed è proprio il caso di usare questo termine – leggero e semplice che avrebbe funzionato in ogni epoca.
Sulla componente fisica concorderei con chi sottolinea che oggi è stata portata a livelli estremi ma allo stesso tempo c’è da dire che anche Borg, Vilas, Connors e Lendl (non McEnroe & Edberg) erano delle vere e proprie ‘bestie’ :–/)
Esagerato e fuori luogo
@ oracolo (#2233860)
Eeh, insomma da come lo definisci, un giocatore mediocre, e con poche vittorie..
Hai una vaga idea di come giocava e dove ha vinto? Guarda qualche filmato e leggi qualche albo d’oro.
Secondo me Borg valeva meno di Nadal se ci si riferisce al gioco di fino che le racchette di legno esigevano (e non è che Borg valesse poco)
Panatta, come sempre, non ha nulla da dire. E’ stato un mezzo campione, molto talento e poca testa. Non ha talento per fare il coach, il commentatore, lo scrittore, e la testa sempre quella rimane.
@ Mickis (#2233678)
Tu invece sai chi sono !
@ GIOBAX (#2233807)
Bravo anche te parole sante.
Parole sante di Adriano !! Comprerò il libro sicuramente.
boh? per me nel gioco impossibile della storia uno con il talento di Nole(perchè oggi pensiamo sia uno superallenato, ma lui era uno di quei bambini di 5 anni che gli mettevi la racchetta in mano la prima volta e iniziava a palleggiare dopo 5 minuti…) anche se fosse nato nel 1955 con la sua capacità di sacrificio, la sua concentrazione, la capacità di migliorarsi, di gestire stampa, media, pressione, trasferimenti, sarebbe diventato un top anche negli anni ’70….
il discorso che faccio io non è sul giocatore preso com’è, ma sulle caratteristiche psicofisiche che ne permettono l’eccellenza…
1. E’ da vedere, io non lo credo proprio.
2. esistevano già allora fibre di carbonio (la Head di Vilas che ho già menzionato) e di fibra di vetro (il mio maestro aveva una racchetta Yamaha in fibra di vetro stupenda)
3. Connors aveva una Wilson in metallo, con la testa della racchetta rotonda, altra anomalia, così come Stan Smith ricordo aveva una Fischer, che io personalmente adoravo, che era pentagonale.
Non c’erano solo delle clave 🙂
racchette in legno premiavano di più il tocco, ergo avrebbero premiato più un Federer di un Nole.
Panatta può parlare perché con quelle racchette ci ha giocato e ha anche vinto qualcosina… Io, al mio livello ben diverso, sono nato con le racchette di legno e vi assicuro (visto che gioco ancora oggi che ho 62 anni…) che tirare forte era un milione di volte più complicato… Quindi la palla andava infinitamente più piano e i giocatori tecnici dominavano la scena. Avere il fisico era di certo molto meno importante di oggi. Nel mio Circolo, ogni anno, si organizza il “Torneo delle racchette di legno” e chi “sa giocare” si adatta ancora facilmente, ma altri tipi di tennisti un po’ meno tecnici non tirano di là una palla… Panatta parla con cognizioni di causa… O volete affermare che tecnicamente ne sapete di più di uno dei più grandi fuoriclasse di questo sport?
La Racchetta che aveva Vilas ad esempio , credo una Head con il ‘cuore’ uguale alle racchette attuali, o quella di Jose Luis Clerc (che pure io avevo -una Rossignol Strato) sarebbero state eccellenti per Nadal. Io le usavo con il nastro piombato in testa e i duralift e ti posso assicurare che erano come il cannone di Paganini.:-)
E vai, riparte la corsa al GOAT. La bellezza di questa disputa è che il 97% dei suoi colleghi lo definisce così, lui invece dice che è impossibile indicare un migliore di sempre perché troppe variabili sono, appunto, variate. Io, nel mio piccolo mondo, ho raggiunto alcune convinzioni.
1 – Roger non è il miglior tennista di sempre, perché nessuno lo è.
2 – Roger è uno dei migliori in assoluto e unico in molti aspetti, non in tutti.
3 – Il rispetto di cui gode tra i colleghi e gli addetti ai lavori è dovuto al suo modo di giocare, che è universalmente riconosciuto come una delle più belle espressioni di tennis di sempre, e dal prestigio enorme che la sua parabola sportiva ha portato al tennis.
4- La rivalità con Nadal è nella storia e, dopo il ritiro dei due, finirà nella leggenda. Questa sfida ha acceso la fantasia e gli animi di milioni di appassionati di tennis, ma anche di tanti altri che seguivano pochissimo questo sport. Due atleti agli antipodi, capaci di esprimersi in modo sublime nei rispettivi punti di forza. Questa sfida ha rafforzato la leggenda di Roger.
5 – Ovunque Roger porterà il limite del tennis, nascerà un’altro che farà un passo in più. Uguale per Nadal sul rosso, idem per Nole. Lo sport è questo. Gli atleti migliorano sempre. Tra 50 anni qualcuno chiamerà GOAT mister X, e un altro dirà che Roger, o Rafa, o Nole, erano un’altra cosa. Un terzo farà notare che il tennis del 2009 non è paragonabile con il tennis del 2050, quando si giocherà con racchette intelligenti e chissà cos’altro. Roger, intervistato, dirà che mister x è migliore di lui, così come oggi Laver dice che Federer è il migliore.
Intervista di un ragazzino a Roger di qualche mese fa:
«Perché in Svizzera ti chiamano The Goat che in inglese vuol dire “capra”?»
«Perché in Svizzera vivono molti animali e fra loro tante capre»
Sono d’accordo.
Anche Nadal, che probabilmente è un estremo con le sue rotazioni, sarebbe stato un campionissimo pur con una racchetta di legno.
Chiaro, non avrebbe potuto giocare con lo stesso stile con il quale gioca oggi con le racchette moderne, ma il talento e la dedicazione che ha sicuramente l’avrebbero portato ad eccellere, seppur in altro modo, con la vecchia racchetta.
E questo vale anche per gli altri campionissimi.
Ovviamente Federer è quello che per stile di gioco meno avrebbe bisogno di porre accorgimenti.
Banalmente, Seppi è un altro che dovrebbe adattare veramente poco…
No cataflic, sbagli. Sarebbero stati certamente dei grandissimi, ma non dei campioni ai livelli di un Federer o di un McEnroe o Borg dei tempi. La componente atletica conta molto più oggi di un tempo. Nadal e Djokovic – su tutti – sono prima di tutto dei mostri atleticamente, e il vuoto che c’è oggi nei confronti degli altri, non ci sarebbe stato un tempo dato che la corsa e la palestra contavano poco. Un tempo contavano braccio e testa prima di tutto. E dire che Djokovic o Nadal hanno braccio/manualità paragonabile a quella dei giocatori di un tempo significa non aver ben chiaro il senso della Storia e i cambiamenti che sono avvenuti nel mondo del tennis in questi 40anni. Panatta, ovviamente, ha ragione da vendere. Per il resto, cataflic, tu se uno dei pochi che capisce di tennis qui dentro e raramente sei fuori fuoco con i tuoi commenti.
Se ha inteso questo, allora il discorso di panatta non ha senso. Come può sapere come Federer avrebbe giocato con le racchette in legno? Ci si deve basare su come gioca ora, ma il suo gioco attuale è incompatibile con quegli attrezzi. Quindi, su cosa si basa per dire una cosa del genere? E soprattutto, perché Nadal è djoko se fossero nati 40 anni fa non sarebbero potuti diventare dei campioni? Nadal è djoko giocano come sappiamo, perché così ottimizzano ciò che la tecnologia ha messo loro a disposizione. È assurdo pensare che avrebbero giocato così 40 anni fa. Ergo, il discorso di panatta se inteso come l’hai capito tu è il pensiero di un tifoso
Sebbene panatta faccia molte uscite a vuoto, questa volta dice il vero! Ps Con le racchette di legno il mio Richard sarebbe stato top 3 fisso e vincitore slam!
@ Luca da Sondrio (#2233662)
Esatto, a parte che si sbaglia 😀
Ma dai ? Un ex campione del Tennis che indica Roger come Goat …in un sondaggio tra i pro saremmo al 99,9 per cento o giù di lì…
@ Giorgio (#2233674)
Non hai capito. Intendeva dire se fosse nato con la racchetta di legno, non adesso se giocasse con le vecchie racchette!! E’ chiaro che chiunque non ha iniziato a giocare con il legno oggi si troverebbe male.
Per forza ha messo federer in copertina visto che non sa chi sono gli altri che giocano adesso.
È tutto da vedere se Federer, che dopo dopo Nadal è uno di quelli che danno più rotazioni alla pallina, riuscirebbe a giocare come fa con un piatto corde da 65. Non credo proprio! Inoltre, a rete Federer ha dimostrato di essere bravo, ma ce ne sono di più forti in giro della sua età.
La Wilson a suo tempo organizzò una esibizione tra Sampras e Mc Enroe con le racchette di legno: sarebbe bello vedere Roger scambiare con una Wilson di legno in mano.
Panatta come Yuri Chechi? Quando i piu grandi di tutti i tempi viene fatto fuori dalle federzioni. Panatta vale di piu’ lui da solo di tutta la FIT e supertennis messi insieme! FORZA ADRIANO SEMPRE
Quella delle racchette di legno non la capisco proprio. Tiratele fuori, io ce le ho ancora, e poi vediamo…
Grande Adriano, qualche anno fa avevo scritto che sarebbe stato divertente organizzare un torneo con i campioni di adesso con la rachetta di legno.
Panatta ha ragione, per Federer, ma, per me, anche Wawrinka avrebbe potuto giocare bene con questo tipo di rachetta.
“Federer è il più grande di tutti”
“Federer rappresenta il tennis degli ultimi 50 anni”.
“Lui è uno dei pochissimi che avrebbe potuto giocare bene con le racchette di legno. Gli altri no.”
Non c’è nient’altro da aggiungere.
mah…non so…sono sempre discorsi difficili…se c’è stato Borg, Dibbs, Solomon, penso che anche Nole avrebbe fatto sfracelli, e non vedo perchè Murray sarebbe stato da meno , così come Wawrinka…io crredo fermamente che a parte quelli alti 1,65 qualsiasi top player del passato con glli attrezzi di oggi e viceversa sarebbero tutti di livello altissimo, perchè il talento fisico e mentale rimane sempre lo stesso.
Adriano dice sempre la verità. Il talento di Federer non si discute.Adriano+Roger un mix esplosivo….
Parole assolutamente condivisibili, dalla prima all’ultima: vi è racchiusa tutta la differenza tra il campionissimo svizzero e la concorrenza.