Esclusiva LiveTennis, Eleonora Molinaro: “Mi sento italiana, obiettivo US Open 2019”
LiveTennis.it ha raggiunto, in esclusiva, la tennista lussemburghese Eleonora Molinaro, classe 2000 ed attuale numero 374 del ranking WTA. La diciottenne di origini italiane è stata, nel 2018, tra le prime 10 della classifica Juniores, prendendo parte sia alle Olimpiadi Giovanili di Buenos Aires, sia al Masters di Chengdu, nel quale ha perso solamente in finale.
E’ possibile consultare l’intervista in lingua originale. Per farlo, clicca QUI.
Cominciamo l’intervista con una domanda extra-tennistica: Eleonora, sappiamo che hai origini italiane. Raccontaci tutto nel dettaglio!
“Innanzitutto vorrei salutare tutti gli amici di LiveTennis. Sì, ho origini italiane: mio nonno e mio padre sono nati in Friuli Venezia Giulia, sto imparando la vostra lingua dal 2014 e posso dire senza esitazione che amo l’Italia“.
Hai appena diciotto anni, ma hai già tanta esperienza alle spalle. Giochi per il Lussemburgo, un piccolo paese per il quale gioca Mandy Minella e ha giocato Gilles Muller, ritiratosi da poco. Quanto è importante, per te, il confronto con tennisti come loro?
“Sono molto orgogliosa di poter difendere, da quattro anni, i colori del Lussemburgo in Fed Cup e di poter giocare i tornei del Grande Slam per questo Paese. E’ importante far vedere alle grandi nazioni che anche i “pesci piccoli” possono dire la loro. Mandy Minella è un esempio per me: con lei gioco spesso in Fed Cup e sono contenta perché riesco sempre ad imparare qualcosa di nuovo grazie ai suoi consigli“.
Raccontati la tua “giornata tipo”, oltre al tennis trovi spazio per la scuola?
“Faccio preparazione atletica per cinque volte alla settimana, due ore a sessione, e gioco a tennis per quattro volte, due ore a sessione. Mi alleno, dal 2007, al Tc Aquebusiers con Julien Mathieu e Gilles Kremer, mentre sotto il profilo atletico sono seguita da Yves Grandjean.
Non riesco ad andare a scuola, dunque faccio lezioni online in lingua francese: quest’anno avrò gli esami di maturità”.
Nel 2018 hai raggiunto la finale nel G2 di Firenze ed hai vinto al Bonfiglio. Che sensazioni provi quando giochi in Italia?
“Mi sento mezza italiana perché cerco sempre di parlare la vostra lingua e, inoltre, ho notato che quando giro per tornei in molti mi scambiano per una ragazza del vostro paese, visto il nome e le origini piuttosto evidenti. Il Trofeo Bonfiglio è un torneo di Grado A, è davvero stupendo giocare lì perché ci si confronta con le migliori giocatrici under 18: la mia è stata la prima vittoria lussemburghese a Milano, un sogno”.
Hai terminato la stagione con il Masters ITF in Cina, dove hai perso in finale contro Fernandez…
“Sono contenta e orgogliosa di aver centrato la qualificazione per il Masters, non mi sarei mai aspettata di arrivare in finale e mi sento comunque triste per il risultato. E’ stata comunque una buona settimana, specialmente per me che ho portato in alto la bandiera del Lussemburgo”.
Hai raggiunto il best ranking alla posizione numero 374, vincendo due tornei ITF ad Antalya (Turchia) e Gonesse (Francia). Quali sensazioni hai provato?
“Molto felice dopo la vittoria del mio primo $15,000 in carriera, anche il secondo titolo è stato importante perché ha contribuito ad aumentare la mia confidenza e a migliorare la classifica, regalandomi punti importanti”.
Quali sono i progetti futuri di Eleonora Molinaro, in termini di tornei e ranking? Chi sono i tuoi idoli?
“La mia stagione 2018 è finita, ho cominciato la pre-season che mi porterà a fare i primi tornei tra metà gennaio ed inizio febbraio. Non ho particolari obiettivi di classifica, ma non mi dispiacerebbe giocare le qualificazioni degli US Open 2019: sarebbe qualcosa di fantastico. I miei idoli? Tra i maschi Rafael Nadal, tra le donne mi piacciono Wozniacki, Serena Williams e Halep”.
Ti congediamo con una domanda sull’esperienza ai Giochi Olimpici Giovanili di Buenos Aires!
“E’ stato un piacere poter partecipare alle Olimpiadi di Buenos Aires. Non pensavo nemmeno di riuscire a qualificarmi visti i pochi tornei giocati, ma poi è stato fantastico poter volare fino in Argentina e trascorrere una settimana con i miei connazionali specializzati anche in altri sport”.
Intervista a cura di Lorenzo Carini
TAG: Eleonora Molinaro, Interviste LiveTennis
in europa, in usa, in russia, in australia, e adesso anche in cina. di ottime giocatrici e di ottimi giocatori ce ne sono qualche mille ogni annata. ne arriveranno una decina. capire il potenziale è difficilissimo, quello che a livello junior è un colpo che fa la differenza tra i pro può diventare il tallone d’achille.
tra le donne, che hanno un imbuto ancora più stretto dovuto di fatto all’assenza di prize money decenti fuori dai tornei presidiati dalle top 50, ancora di più.
Questa Paradisi aveva molto colpito anche me, vista in ambito nazionale, tanto che mi capita di guardare i risultati di tanto in tanto per verificarne il progresso.
E vedere però che in giro per l’europa Ce ne sono millanta, che tutta notte canta.
Se vedrà….
Non so, non mi sembrano due fenomeni, ma due che lavorando possono raggiungere un livello superiore agli itf.
Di quelle che ho visto dal vivo quest’anno, di sicuro Lopatetskaya è una di quelle che arriva e anche in fretta(e infatti è passata dal prenderle dalla nostra Sacco in un g2 a fare semi in un 60k battendo ragazze di un certo livello), poi la Noskova (se mette su un po di cm o di peso, perchè il braccio ha la dinamite giusta) e la nostra Paradisi (in fasce …se vedrà)
conterá chi è più bravo in matematica….va beh, lasciamo perdere.
i risultati dei tornei giovanili non contano nulla per comprendere il valore di una giocatrice nel mondo dei pro.
viste entrambe al bonfiglio, nessuna delle due è sembrata avere il potenziale per uscire dagli itf e stare stabilmente nei wta.
che è la premessa per passare dal giocare pagando al giocare guadagnando
Oggi Molinaro è preceduta in classifica da 11 giocatrici più giovani di lei.
Questo è un dato oggettivo che la classifica come una importante promessa.
A titolo di confronto Cocciaretto è preceduta da 27 giocatrici più giovani di lei; anche questa è una buona posizione, anche se decisamente inferiore a quella di Molinaro.
Da questo ad ipotizzare cosa possa mai accadere in futuro è assolutamente prematuro, visto che alla giovane età delle interessate la carriera professionale non ha certo ancora preso una direzione definita, e l’attuale indubbio vantaggio della lussemburghese non è detto che si confermi.
Piuttosto ho notato con piacere che Cocciaretto è preceduta di un soffio (ma si parla pur sempre di posizioni assai labili, visto che ha solo 27 punti, destinati inoltre a ridursi a meno della metà a Gennaio) dalla coetanea Oleksandra Oliynykova.
È la ragazza che, come forse qualcuno ricorda, da apolide ha faticato alquanto per poter trovare spazio (ora gioca per la Croazia) e, date anche le ristrettezze economiche, è stata sostenuta tra gli altri pure da Errani, che le ha donato racchette ed altro. Pur contro tali difficoltà la ragazza ha da poco vinto il suo primo 15K.
Ammirevole.
Ancora di più perché è attiva su Twitter ed ha spesso lanciato denunce contro un sistema che favorisce le privilegiate dei paesi ricchi e con potenti sponsor e federazioni a scapito delle più svantaggiate, e questi sui appelli, ultimo contro le WC “comprate” per i tornei nei resort tipo SMDP che danno però almeno un punto WTA anche alle sistematiche perdenti, sono stati raccolti e riproposti da molte persone autorevoli.
Guarda che in Altoadige (e altrove) ci sono italiani (a tutto titolo) che parlano a stento la lingua di Dante. Se la nazionalità fosse un mero fatto linguistico, sarebbe troppo semplice… Senza contare che abbiamo politici che siedono nel Parlamento Italiano o ricoprono cariche istituzionali altissime (ministri o “vicepremier”, per esempio) e che non beccano un congiuntivo… E non è un altro discorso.
Vista al Bonfiglio contro la Cocciaretto e, perlomeno in quel match, sembrava avere di più
Ma scherzi? L’ha detto Pallettaro mica pizza e fichi…
Also sprach Zarathustra.
Però è davvero discretoccia, permettetemi…
Quello che conta di più è la testa, perchè se continuano a giocare come sanno fare ora frequenteranno itf e simili per tutta la loro carriera. E’ come si sapranno migliorare da ora in poi che conterà.
Secondo me la Molinaro ha più punch della Coccia, che invece ha più doti d’incontro, la Molinaro ha un tennis più “normale” mentre la Coccia ha delle geometrie più interessanti e diverse dalla media…sono lìlì…
@ Gaz (#2236343)
Ho citato i quattro mesi (abbondanti) di differenza di età.
Ma se per fare un confronto tra due giocatrici non contano
– 5 confronti diretti;
– classifica WTA;
– classifica ITf,
a cosa ci si deve riferire?
E comunque ho pure terminato con: “poi forse nessuna delle due sfonderà, o magari Cocciaretto si e Molinaro no”.
E’ sempre tutto così imprevedibile ed i pronostici valgono solo a posteriori: guardavo il ranking ITF Junior a fine 2015 , dopo tre anni la 1, Galfi, e la 6, Mihalikova, che pensavo entrambe solide e pronte per arrivare nelle 100 , sono fuori dalle 300. 2-3-4-5 sono tutte dentro le 100 o fuori di non molto …
@ Fabblack (#2236339)
Paragone un po’infelice,inanzitutto la Cocciaretto ha perso un’anno e mezzo in un momento importante della formazione.
Molinaro a livello junior(per entrambe carriera che si puo’archiviare) ha best ranking 8 giocando 48 tornei,Cocciaretto best ranking 12 e ha disputato 30 tornei.
In piu’ha quasi 5 mesi in meno che a questa eta’puo’anche essere considerato un bel lasso di tempo.
Nei prossimi 5 mesi ad esempio la Cocciaretto puo’anche conquistare quei 70 punti che al momento la differenziano a livello di tornei pro(sopratutto dopo una nuova consapevolezza appena acquisita),anche se nel frattempo la lussemburghese sara’sempre ancora avanti.
Gli head to head sono relativi per determinare chi e’piu’promettente,anzi nella semifinale di milano l’italiana ha mostrato superiorita’in quel momento ,risultato determinato dalla sua testa nel bene e nel male,tennisticamente quel giorno poteva vincere 5 set su 5.
Quindi al momento prematuro sbilanciarsi,alla fine del prossimo anno sara’molto piu’chiaro.
Al momento nessuna da garanzia di emergere ma la cosa piu’importante e’che a 18 non hanno gia’perso il titolo di promessa.
Non lo so, io ho l’impressione che abbia pagato un errore di programmazione nel 2017, che le ha fatto un po’ ritardare la progressione ed è chiaro che le top itf sono tutte forti e non tutte potranno arrivare, anzi, però credo che una carriera in wta possa farsela, anche se non mi sembra un fenomeno assoluto.
@ ilpallettaro (#2236337)
Noi spacciamo per “promettente” Cocciaretto: questa ci sta 4-1, è 374 contro 717 WTA, 11 contro 17 Junior, hanno quattro mesi di differenza.
Con la nuova classifica saranno 431 (Molinaro) e 701 (Cocciaretto), su circa 900 “superstiti”.
Che poi forse nessuna delle due sfonderà, o magari Cocciaretto si e Molinaro no, ma ora ci sta.
queste sono le dieci giocatrici che hanno preceduto Molinaro nell’albo d’oro del Bonfiglio; non definire chi vince un torneo di quel livello promettente è una delle consuete affermazioni senza senso di un utente poco competente.
2008 S. Halep (ROM)
2009 S. Stephens (USA)
2010 B. Capra (USA)
2011 I. Khromacheva (RUS)
2012 K. Siniakova (CZE)
2013 B. Bencic (SUI)
2014 C. Bellis (USA)
2015 M. Vondrousova (CZE)
2016 O. Pervushina (RUS)
2017 E. Rybakina (RUS)
promettente? è una delle n giocatrice nel mare delle wannabe pro … nel femminile dopo le top 100 la classifica praticamente non significa nulla, sono tutte giocatrici che pagano per giocare e il livello è molto basso
l’ intervista l’ hanno poi fatta in inglese eh
Beh, dal titolo ” mi sento italiana ” al testo ” imparando la vostra lingua ” mi sembra che ci sia una bella distanza !
Ecco sarebbe stato meglio natutmralizzare una come lei (promettente e di vere origini italiane) che non quella schiera di argentini da Futures col tris nonno che forse era italiano.