Camila Giorgi: partire da Linz per arrivare in alto
Domenica è arrivata una significativa vittoria per il tennis femminile italiano: momento complicato per il movimento tricolore eppure la nostra migliore rappresentante ha piazzato la seconda zampata vincente nel circuito, confermando a suon di best ranking quella che è indubbiamente la sua miglior stagione.
In terra austriaca, sul cemento indoor rapidissimo di Linz, Camila Giorgi ha difatti conquistato il secondo torneo della carriera (il primo nel 2015 sull’erba di S’Hertogenbosch), arrivando al best ranking di numero 28 delle classifiche WTA e mettendo, come già detto, la ciliegina sulla torta di una stagione giocata all’insegna della costanza e del tennis più “regolare” che mai. Sta proprio in quest’ultima frase, che potrebbe scontrarsi col credo tennistico della Giorgi, la svolta in questo 2018 tennistico della marchigiana: più paziente, più attenta al servizio, più attendista senza sparare subito a mille, fin dai primi scambi. Si può fare ancora meglio, curando ancora di più i particolari e alcuni aspetti del gioco: il miglioramento però, è indubbio, c’è stato.
La classe ’92 vanta in stagione uno score di 39 vittorie a fronte di solo 20 sconfitte: bilanci in positivo su ogni superficie, con 15/10 sul cemento outdoor, 10/5 sulla terra battuta, 8/1 indoor e 6/4 su erba. Un bel 2018 che l’ha vista tornare in zone di classifica consoni al suo tennis e talento, con i quarti di finale raggiunti a Wimbledon vero e proprio fiore all’occhiello di un 2018 assolutamente positivo. Dopo il ritiro di Vinci, Schiavone e Pennetta, ci voleva una boccata d’ossigeno e Camila sul verde inglese ci ha fatto tornare a sognare: non fosse stato per una Serena Williams in stato di grazia ma comunque tenuta in scacco per un set e mezzo, la Giorgi avrebbe potuto compiere davvero l’impresa. Ripartire da quei quarti e da Linz diventa comunque l’imperativo per un 2019 che deve vedere un ulteriore miglioramento: a livello Slam Camila ha dimostrato di potersela giocare davvero con tutte.
Da numero 28 non si può non guardare alla top20, successivo step che la Giorgi 2018 sembra essere tranquillamente in grado di compiere: la classifica non è certo corta e i punti da centrare per abbattere barriere importanti non sono pochi. Eppure questa Camila, che scopre anche la rabbia in campo e la sensibilità nelle interviste post gara, può puntare al grande exploit.
A Linz è arrivato “solo” il secondo successo: una col potenziale dell’italiana piò fare molto di più. Che Linz sia un nuovo inizio? L’incertezza e il livello attuale del circuito WTA può portare a risultati inattesi: saprà approfittarne Camila?
Alessandro Orecchio
TAG: Camila Giorgi
@ lelletto (#2217078)
E che ci vuole ? Una stretta qua, una limatura di là, una lucidatura ove occorre, un ritocchino all’occorrenza et voila’ les jeux sont faits !
Camila pian pianino sta aggiustando alcune cose, aggiungendone altre, ma mettere in atto la rivoluzione copernicana che hai minuziosamente descritto nel tuo intervento, la vedo difficile, se non impossibile. Credo che la sua natura rimarrà quella, non potrà e sopratutto non vorrà mai Diokovicizzarsi, usando il tuo stesso sillogismo.
Io sono tra quelli che auspicava un’evoluzione tecnico/tattica, ma certamente non così radicale. Mi accontento della Camila vista negli ultimi mesi, convinto che pian pianino alcune cose che oggi rappresentano una tantum ( seconda di servizio un po’ più lavorata, maggiore attitudine ad attendere il momento propizio prima del vincente, una migliore gestione dei punti nei momenti importanti, qualche rotazione in più quando occorre ), diventeranno la norma durante il gioco, all’occorrenza.
Comunque, basta attendere. Il tempo ci dirà cosa riserva il futuro.
@ lelletto (#2217078)
Catalano ti fa un baffo!
In pratica hai detto che potrebbe essere la n. 1 assoluta.
Hair 49 otum!
Camila può migliorare, se vuole. Con la velocità, l’agilità, la coordinazione, la resistenza atletica e la potenza dei suoi colpi si può dire che ha un’ottimo bagaglio, al quale però secondo me deve aggiungere maggiore intelligenza tattica e più varietà di colpi oltre che di rotazioni e limitare i gratuiti. Ha sicuramente quasi messo a posto il servizio, limitando anche i doppi falli. In risposta riesce ora a tirare anche dei colpi semi-interlocutori, senza per forza sparare a tutta come se dovesse fare il punto ad ogni colpo. Deve solo prendere coscienza delle sue grandi capacità, diventando più regolare e meno affrettata, così da fare ogni tanto sbagliare le avversarie giocando colpi più sicuri, ben sapendo che ne ha di tecnica, di velocità di recupero, di velocità nel portare il colpo, di timing più di molte avversarie che la precedono in classifica. Si tratta di un processo di Diokovicizzazione: lui è quasi una macchina, ma da lui si può imparare molto; è uno che sa tirare il vincente in quasi tutti i momenti del gioco, ma sceglie il momento migliore per tirarlo ed è uno che sa anche soffrire in difesa a volte e poi uscire dopo uno scambio lungo con una palla piazzata, precisa e più profonda o più angolata, che gli fa conquistare il punto, a volte sembra tirare per le lunghe uno scambio quasi apposta, per sfinire l’avversario, che magari è in difficoltà a livello atletico. Camila è in grado di essere più regolare di quanto non faccia vedere. Inoltre sa costruirsi molto bene il punto, aprendosi il campo con colpi molto profondi e veloci; potrebbe usare di più le discese a rete, perché è anche una brava colpitrice di volo. Dovrebbe essere a volte più vigile e più attenta alla situazione di gioco e alla posizione dell’avversaria, cosa che le permetterebbe di prendere meno rischi inutili in occasione di punti praticamente fatti. Una con i suoi colpi così profondi e con una posizione così dentro al campo dovrebbe imparare ad utilizzare anche la palla corta come arma per mandare fuori giri le avversarie e per dargli meno punti di riferimento. Qualche palla più arrotata e più lenta o senza peso potrebbe essere utile contro giocatrici che si appoggiano molto alle sue bordate, anche per spezzare loro il ritmo, come faceva gattone Mecir. Bellissimo è stato un punto in una delle sue ultime partite, mi pare prima del torneo di Linz, in cui dopo un lungo scambio e un’ottima difesa ha passato l’avversaria, che era scesa a rete, con una palla lungolinea uncinata di dritto stile Nadal. Ecco, servono colpi del genere per aumentare le armi da portare in partita. Penso che con un po’ di lavoro nella pausa potrebbe implementare il suo gioco. Sarebbe ancora più entusiasmante vederla giocare. In bocca al lupo Camila! Diventerai sempre più forte!
@ Hair49 (#2216717)
Potresti iniziare tu, non credi ? Chi ti costringere a seguirla ? A leggere gli articoli che la riguardano ? I commenti agli stessi ? Fatti una vita, dai un po’ d’aria alla stanza, così che anche il cervello ne possa beneficiare. Adieu !
@ fabio (#2216966)
E chi sei ? Nostradamus ? No, troppa grazia. Al massimo potresti essere il mago Otelma.
Ovvero?
Mah non credo che questa vittoria ,per quanto faccia morale rappresenterà una svolta ;la Giorgi rimarrà la stessa di sempre.
@ pazzodicamila (#2216743)
Inutile indirizzarlo verso altri argomenti, sa parlare solo delle cosce delle giocatrici. Quando si parla di tennis in senso stretto non ne capisce molto.
…Perciò in un articolo interamente dedicato a Camila Giorgi noi doverrmo parlare d’altro???????
….ma me lo presenti il tuo pusher???? certo che ha roba buona….
Spiacente, ma non erano luoghi comuni, quelli che dici tu. Lei aveva questi difetti, solo che ora, è cresciuta.
Troppo facile il tuo commento a posteriori… 💡 🙄
Io che la seguo da quando era junior, sono contentissimo di questi progressi. Non è che una(o) deve PER FORZA non migliorarsi..
Benissimo per la vittoria ma male per i troppi infortuni.
@ Fabblack (#2216828)
Non è vero: avesse un travaso di bile ne sarei anche contento, senti che ti dico.
Anzi sono abbastanza sicuro ce l’abbia già avuto: per lui doveva finire l’anno dietro la Paolini e fuori dalle 100 😀 😀 😀 😀 😀 😀
@ Viva la Vida (#2216797)
Praticamente per te più di quello che ha fatto quest’anno quindi non può fare: finirà quest’anno al 26 e ti auguri “intorno al 25” (manco “il 25”, pure qualcosa peggio ti andrebbe bene), ha fatto un quarto Slam e ti auguri un ottavo; praticamente tutto in cambio di una semifinale in un Premier maggiore?!
Ma che augurio è? Io mi e le auguro di vincerlo, un Premier maggiore; anzi già che ci sono, che faccia il Grande Slam! QUESTO è un augurio, magari da grattarsi, ma del tuo credo ne facciamo tutti a meno (a parte Tafanus 😀 per il quale, una prece mi sembra il minimo: avesse un travaso di bile, non me lo perdonerei 😀 ).
@ tommaso (#2216750)
D’accordo su tutto; poi Sergio l’ha anche detto: Brisbane, Sydney e Melbourne.
Per un attimo mi ero perso solo sulla faccenda della FedCup, che si giocherà in Svizzera: e chi ci pensava più 😕
L’obiettivo x il prox anno non puo’ che essere la top 20 ma io mi accontenterei anche se concludesse la stagione intorno alla 25a…mi aspetto una semifinale in uno dei premier maggiori e almeno un ottavo in uno slam poi eviterei ad aprile i freddi tornei su terra di Lugano e Praga…naturalmente bisogna sperare che non giocando quali riduca al minimo i problemi fisici.
Io la vorrei solo vedere fare qualche pallonetto difensivo quando hai l’avversaria attaccata alla rete o sei in condizioni dove non puoi fare altro, e qualche palla corta quando sei a metà campo e l’avversaria e 4 metri fuori; allora sarebbe matura per uno slam
Rientrando in topic sull’articolo di Orecchio, alcune considerazioni vagamente sparse.
Camila ha disputato per punti, ranking, risultati, prize money, costanza (che poi alla fine si legano un po’ tutte nella maggior parte dei casi, a meno che una giocatrice non giochi un solo torneo in un anno – Wimbledon – e lo vinca) la miglior stagione della carriera. Eppure qualcuno anche “a casa sua” ne ha criticato la programmazione.
Come si costruisce una programmazione? Anche sul momento: se avesse perso al secondo turno di Linz, sarebbe andata in Lussemburgo. Perché? Perché le mancavano una manciata di punti per essere sicura di best ranking e TDS in Australia. Se avesse vinto Tokyo, avrebbe chiuso la sua stagione. Se non avesse avuto il problema al piede avrebbe giocato in Cina. Se avesse perso al primo turno in Cina avrebbe giocato Linz e Lussemburgo, se avesse fatto finale in Cina avrebbe chiuso la stagione.
Se… se… se… Troppi, sono il primo a dirlo. Perciò ognuna si fa la programmazione ideale per praticità, prize money, affinità con la superficie, legame con la città. Poi tutto cambia a distanza di un giorno (una partita vinta o persa). La programmazione di Camila nel 2018 ha portato la miglior stagione della carriera. Chi se la sente di dirle che ha sbagliato? Chi se la sente di dirle che avrebbe dovuto giocare di più come la Buzarnescu? Io, onestamente no.
Il gioco è migliorato. Come dice anche Orecchio, come hanno scritto gli inviati di Sportface a Linz, come hanno detto i commentatori di Eurosport, come hanno scritto un po’ tutti ieri sui quotidiani sportivi, anche chi ha scritto che la vittoria non era poi un granché (mi pare Azzolini su Tuttosport). Si parla di gioco “migliorato” non modificato. Se dite a Camila che ha modificato il suo gioco e glielo dite come un complimento, vi ride in faccia. Spero che il giudizio che una tennista professionista ha del suo gioco sia un certificato di garanzia maggiore di quello del pensiero di un utente dietro una tastiera. Se Camila “rallenta e poi decide quando attaccare” significa che “ha giocato malissimo, non era previsto, ma l’ho portata a casa”.
Camila getta le racchette a terra, si commuove e ride a crepapelle, va sul posto per cancellarsi da un torneo e si ferma a firmare autografi, fa la foto ricordo con gli utenti del suo sito che si sono fatti ore di macchina da Milano e Verona per andare a vederla giocare a Linz. È tutto documentato sul suo sito, andate a vedere. È umana, anche se per qualcuno è più comodo pensare che sia un robot sparapalle schiava di un padre padrone che non sa allenarla.
Cosa mi aspetto dal 2019? Che punti a giocare quasi solo Premier e Slam, avendo la classifica per i Main Draw, e saltuariamente qualche International comodo a livello geografico o di superficie (Svizzera, oppure indoor a fine stagione, poi sarà “obbligata” a presenziare a Palermo). Lì (nei Premier e negli Slam si fanno i punti veri, bastano due partite vinte di fila e copri praticamente la vittoria di Linz, così chi si preoccupa per finta della “cambialona” può mettersi l’anima in pace.
Ah già, la Fed Cup. Meno male che si gioca in Svizzera e io vivo a Nord, così potrò vedere altre due partite di Camila dal vivo! Se poi le altre ci mettono del loro, magari anche altre due!
Sappiamo i luoghi comuni su la Giorgi: spara tutto, non ha un piano B, il padre, ecc. ecc. Io invece sogno proprio che vada a trovare l’altro marchigiano, Quinzi, si conoscono, a dirgli di sparare a tutto braccio, avere uno come il padre che “in campo stai muto e mena più che puoi”, ecc. ecc. Vedi un po’ che strano…
@ Hair49 (#2216717)
Inizia tu. Nessuno ti obbliga a commentare cio’ che parla di lei.
Leggi e commenta altro.
ITF, ATP, Lussemburgo, Mosca: c’e’ tanto.
@ Hair49 (#2216717)
ci sono tante discussioni su livetennis ….. puoi andare tranquillamente su una di quelle senza dare fastidio a quelli che amano parlare e leggere qualcosa su camila ….!!!!! 😎
Eh sai com’è, essendo praticamente in off season solitamente per le testate giornalistiche e non arriva il momento in cui si pubblicano contenuti freddi. Contenuti cioè vagamente legati all’attualità (come le analisi di fine stagione, le aspettative per la nuova, un recap con le 5 migliori vittorie, eccetera).
Comunque sono d’accordo con te, basta parlare della Giorgi. Mi faccio portavoce di questo tuo malessere e propongo alla Redazione un’analisi sulla stagione delle altre italiane in WTA.
Buon lavoro…
Non so se Camila entrerà mai in top 10, intanto con la conferenza stampa di Linz si è aggiudicata l’ottavo posto nella classifica dei nuovi mostri di striscia la notizia.
Concordo con Orecchio! Come avevo scritto in altre occasioni la Giorgi 2.0 e una eventuale Errani rientrata senza strascichi potrebbero costituire una base solida per rientrare nella top list della FED-CUP con obiettivi che definire ambiziosi e’ dire poco.
Con un po’ di pazienza in più Kami potrebbe raggiungere traguardi impensabili.
Lo dico sottovoce, che non si sappia in giro…parlo di slam.
@ Faboo (#2216699)
Per la verità, per lei Madrid e Pechino non erano obbligatori e quindi lo zero è solo Indian Wells.
Però ha un 10 di Miami ed un 20 di Roma che alla fine è quasi la stessa cosa
Da ultimo ma proprio da ultimo, non si potrebbe smettere di parlare di Giorgi visto che fino alla prossima stagione non giocherà? Anche basta con Giorgi nooo?
Camila Giorgi top 20 per alcuni anni ed una comparsata in top 10 sono cose fattibilissime. Con alcuni però…1) la sua programmazione deve prevedere il prendere punti un po’ più facili in tornei meno blasonati 2) si deve togliere a Camila la pressione di essere azienda di famiglia, si tolga dalla testa di avere una linea di produzione di abbigliamento lei deve pensare esclusivamente a giocare senza pressioni extra di stampo familiare 3 ) Camila deve essere seguita ancora meglio di quanto sin qui fatto dal lato della preparazione fisica e mentale 4) deve essere seguita come non è stato fatto sino ad ora da qualcuni di molto competente nello sviluppo dell’immagine ( così da aumentare i proventi extra ) . In pratica se vorrà fare il salto di qualità come atleta deve farlo come staff/entourage e soprattutto volendolo fortemente. Se invece ci saranno sempre compromessi e equilibri taciti nello staff/famiglia questo è il massimo che potrà raggiungere…al massimo potrà fare un grande exploit per poi tornare alla classifica attuale.
Lucida, anche se un po’ scontata, l’analisi di Orecchio. A quello scritto, dobbiamo aggiungere che Camila chiuderà l’anno al 26 posto, per il “debito” da scontare di Venus e per la sconfitta della Tsurenko, e che gli ottimi risultati della Giorgi sono arrivati nonostante alcuni infortuni e conseguenti defezioni in importanti tornei. Per ultimo, ma non per importanza, ricorderei del 2018 la riappacificazione con la Fit, che io ritengo di grande importanza per tutti.
Camila ha sempre avuto una programmazione differente dalle altre… Alcune tenniste vanno a cercarsi i punti facili in tornei come Tashkent per esempio ma Cami no… Anche per questo ha pochi tornei vinti rispetto una Parmentier che ha vinto il doppio dei tornei ma la metà di prize money… Il 2019 dovrà essere costante e cercare di fare più punti negli obbigatori, ricordiamo che Cami in quei 1800 punti ha ben tre zeri! (Madrid, Pechino e Indian Wells) e un misero 10 a Miami