Us Open: Camila Giorgi si ferma al secondo turno
29/08/2018 21:16 318 commenti
2° Turno – Italiane
Louis Armstrong Stadium – Ore: 17:00
2INC. C. Giorgi vs V. Williams
TAG: Camila Giorgi, Us Open, Us Open 2018
2° Turno – Italiane
Louis Armstrong Stadium – Ore: 17:00
2INC. C. Giorgi vs V. Williams
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@ proio (#2187364)
Non sempre le è capitato di incontrare la nr 364 al primo turno!
I problemi di Camila non sono di natura mentale ma di natura tecnica. Il suo unico gioco consiste nello sparare la pallina dritto per dritto. Non ha altre soluzioni. Il suo tennis e’estremamente povero.
E’per questo motivo che NON PUO’ permettersi di avere delle strategie in campo. Ieri per esempio ha giocato con una quarantenne che faceva fatica a camminare. Qualsiasi giocatrice avrebbe cercato come minimo di fare ”muovere il piu possibile ” Venus. Che invece si e’ portata a casa il match giocando praticamente da fermo.
Questo perche Camila non ha un vero gioco. Non e’ in grado di tenere uno scambio, e DIREZIONARE la pallina dove vuole, MUOVENDO l’avversaria. No. Lei sa solo sparare forte dritto per dritto.
Talento sprecato, ammesso che sia sprecato essere nei top 40. Purtroppo qui il problema è il padre. Nessuno discute l’affetto e neanche il fatto che comunque è stato lui a coltivarla e portarla fin qua. Ma lo step decisivo è mancato totalmente. Dove l’abbiamo vista fortissima? in Fed Cup con Barazzutti e anche a Sidney con il russo pro tempore in vece del disastroso coach paterno. Il peggio l’ha fatto con la Williams a Wimbledon tirando sempre centrale. E ieri si è ripetuta. poi il rispondere sul veloce dentro il campo con la Keys (folle!!!!). E aggiungerei che la programmazione è pazzerella se non copre certe magagne fisiche che magari ci sono. Ultimo problema ma non meno importante, l’atteggiamento sempre arrabbiato in campo figlio forse dell’atteggiamento da guacho del padre che si mangia le unghie in tribuna e si agita senza mai trasmettere la tranquillità necessaria: cosa che fanno tutti gli altri coach.
@ Carl (#2187382)
oggi è 25 nella race. è quasi fatta.
@ Alecon (#2187372)
niente da fare! secondo me serve un “mental coach”.
Ma no, non alla giorgi, ai suoi trombonisti.
ieri è successo che ha perso contro la Williams V., 38 anni, a 40° all’ombra. Ebbeh? Ci può stare, anzi è anche abbastanza normale: non è la Halep, non è Kvitova, Wozniacki, Garcia, Svitolina ed altre campionesse, è una giocatrice normale nel resto del gruppo: facciamocene una ragione.
Meglio che niente oggi facciamo la statistica dei post: 304 Commenti!! visto che è la migliore?
Profilo basso.
Profilo basso
Guarda che il troll non era seriao, non lo è mai.
E’ stato tutto perfetto.
Perfetta la scenografia, il nuovo Louis Armstrong.
Perfetta la scelta delle protagoniste: la grande campionessa al tramonto, la giovane aggressiva sfidante.
Perfetta la sceneggiatura: i vincenti della sfidante sembrano sempre sul punto di mettere KO la campionessa, che però sempre si rialza ed appena l’avversaria cala la guardia la colpisce a sua volta.
Perfetto la regia, che mantiene sempre altissima la tensione, la vittoria resta sempre in bilico fino all’ultimo, ad un certo punto la sfidante sembra prevalere, ha tre occasioni di fila per assestare un colpo che potrebbe essere decisivo, vincere il secondo set, portare al terzo la campionessa che sembra soffrire.
Invece no! Con le ultime energie rimaste, col ricorso alla classe immensa, la campionessa ribatte i colpi, uno, due , tre, ed alla fine è lei a riportare la vittoria, mentre la sfidante affoga nei suoi errori.
Bellissimo spettacolo, quello che la gente si aspettava, intenso di emozioni dall’inizio alla fine, e col finale che tutti volevano.
Perché nel copione generale era previsto che la campionessa dovesse poi sfidare la sorella, campionessa ancora più grande, e l’avvicinamento a quel clou doveva essere incerto ed eccitante, come è stato questo incontro, mentre dall’altra parte non poteva certo esserci tensione con l’anonima avversaria.
Peccato che non fosse uno spettacolo, una finzione ben riuscita, ma vita reale, tutto era vero, anche se tutto ha seguito un copione che sembra finto.
Che ci lascia questo incontro? Ci conferma tutto quello che già sapevamo: Venus è grandissima campionessa, ed anche se l’età appanna i suoi movimenti, la classe e la lucidità di interpretazione dei momenti critici, momenti critici di cui ha vissuto e superato una infinità nella sua prestigiosa carriera, ne decretano il trionfo.
Come ci conferma quello che sapevamo di Giorgi: capace di fulminanti vincenti e di sanguinosi errori. Non è al livello di Venus, non lo era tre anni fa, non lo sarà mai, ma è in grado di mettere alla frusta lei e tutte le altre campionesse.
E’ cosa di cui vergognarsi? MA quando mai! E’ semplicemente giusto così.
Camila esce sconfitta, ma non umiliata. Non è stata capace di sfruttare le occasioni, ma è stata brava a crearsele. Non c’è nulla di positivo e consolatorio in questo, una sconfitta è una sconfitta, anche se sei sei sfavorita, anche se hai di fronte una grande campionessa.
L’importante per Camila è dimenticare le occasioni perse, non fermarsi ai rimpianti, e concentrarsi invece sull’obiettivo della stagione, ritoccare il best ranking, che oggi, al #35 live con 1361 punti sembra veramente a portata di mano, mancando solo una settantina di punti ed avendo ancora a disposizione la trasferta asiatica e (finalmente) un torneo al coperto, a Linz.
Concludo ribadendo ancora che lo spettacolo offerto dalle due antagoniste è stato veramente appassionante e degno di essere vissuto un ogni istante, fa niente se tecnicamente men che perfetto.
La Giorgi faticherà a ottenere i risultati che il suo talento meriterebbe, ma sicuramente in quanto ad appassionati che la seguono in questo sito vince a mani basse. 304 commenti per un secondo turno di un italiano anche in uno slam sono un numero enorme.
@ Spider 99 (#2187131)
se se entra facile
Comunque un buon US Open per Camila, si tratta del suo secondo miglior risultato sul cemento di Flushing Meadows. In 7 partecipazione è uscita 4 volte al primo turno, quindi direi quest’anno sopra gli standard. Ora speriamo bene nella tournée asiatica per salire nel ranking e magari trovare primi turni più abbordabili per il suo livello.
@ Domenico (#2187308)
Ma la facciamo finita!!???Ha perso contro un’ex grande giocatrice ormai 40nne ,F I N I A M O L A
La giorgi battuta da un’ex giocatrice!!!Chi era che la voleva possibile vincitrice???
Ed eccoci qua,
dopo una partita di Camila, ci ritroviamo, (come sempre ), a recitare tutti noi, lo stesso copione.
Oltre 300 commenti ( nel momento in cui sto scrivendo il mio ), ove possiamo trovare di tutto e di più :
Suggerimenti tecnici, tattici, psicologici, ( alcuni di questi si spingono talmente in là da poter tranquillamente rientrare nella psichiatria ), esortazioni a giocare di più ( ma anche di meno, della serie poche idee ma confuse ), a sorridere di più, incazzarsi di più, cambiare allenatore ( magari l’intero staff ), di come si dovrebbe stringere la mano all’avversaria di turno, di come e cosa dire nel corso delle interviste ….. e chi più ne abbia, più ne metta.
In tanti ( troppi ) addirittura danno della fallita a Camila. Come se arrivare tra le prime 30 nel ranking WTA ( per adesso ), girare il mondo, guadagnare milioni, rappresenti il minimo sindacale e la meta che tutti i comuni mortali ( ob torto collo ) raggiungeranno almeno una volta nella vita. Ergo riuscire a farlo, rappresenta la normalità, non riuscire ad andare oltre, sicuro fallimento.
In quale mondo ideale ( o parallelo ) ciò accade ( o dovrebbe accadere ), però nessuno di quelli che sentenziano il citato fallimento, si premura di spiegarlo.
L’aggravante di tutta questa pletora d’interventi, è che il tutto avviene in un clima da Guelfi contro Ghibellini. Con gli uni e gli altri a difendere in maniera indefessa e pervicace le proprie convinzioni.
Camila suscita tutto ciò ? Evidentemente si, certamente si può dire che non lascia indifferente. La si ama o la si odia. In fondo mi sembra del tutto naturale : così come il suo gioco non conosce mezze misure, i giudizi su di Lei, non hanno mezze misure.
Tutto ciò a prescindere dalla partita di ieri, dove certamente Camila ha commesso errori alternati dalle solite grandi giocate.
Ieri Camila poteva e secondo me, doveva vincere. Venus non mi è sembrata in forma smagliante ( ho avuto l’impressione che deambulasse, piuttosto che correre )….. if not now when ?
Troppe le occasioni mancate, pochi i punti decisivi a dispetto di un maggior numero di vincenti rispetto a Venus e di un miglior saldo vincenti/errori.
Da tempo ( e non limitatamente a questo spazio ), affermo che il salto di qualità ( semmai avverrà ), non può prescindere dall’aggiunta di colpi diversi ( che Lei certamente ha già nel bagaglio tecnico ), da usare in determinate fasi dell’incontro. Così come suggerito da tanti ex professionisti/ste, ( oggi impegnati di volta in volta come supporto tecnico al telecronista di turno ), qualche volta, far giocare un colpo in più all’avversaria, non tentare ad ogni costo il vincente anche quando le condizioni lo sconsiglierebbero, potrebbe il più delle volte regalarLe quei punti che troppo spesso a posteriori ci ritroviamo poi a rimpiangere. A maggior ragione se il risultato finale del match, è determinato da poca differenza nel punteggio ( come nel caso della partita di ieri ).
Ribadisco questo concetto, a dimostrazione che pur tifando Camila, non ritengo che le eventuali osservazioni critiche siano da abiurare ad ogni costo. Non sono tra quelli che affermano che va tutto bene e nulla debba o possa cambiare. Tutti i grandi campioni/sse, hanno certamente il loro modus operandi in campo, caratteristiche di gioco che li contraddistingue. 90 volte su 100 giocheranno in quel modo, perché ciò rappresenta la loro peculiarità, la loro confort zona. ma se e quando occorre, sanno come variare e cosa variare.
Più colpi si hanno, più ne riesci a mettere in campo, più possibilità hai di portare a casa il match. Lapalissiano direi, quasi scontato.
Queste mie riflessioni, possono essere configurate come quei suggerimenti che tanto ho vituperato all’inizio del questo mio lungo intervento ? Probabilmente si, ma non vorrei che vi sfuggisse il fatto che io condanno i toni e i modi, non certo la sostanza di alcuni commenti.
Come ho sempre ribadito, non si è tifosi di Camila solo se non Le si muovono appunti ( tecnici/tattici ), e chi lo fa non è un tifoso di serie B. Purché si evitino drammatizzazioni, esagerazioni, anatemi, sconfinamenti nella vita privata e contrapposizioni per partito preso.
Chiarito ciò, resto un suo tifoso, confido che si/ci darà altre soddisfazioni, e nonostante auspichi il cambiamento testé illustrato, rispetto le sue scelte e Le auguro ogni bene.
Forza Camila
il “rovescio ad una mano” non ha capito che, se il padre non l’avesse portata a quel livello di “picchiamento” della palla che le è proprio ora, lavorandoci fino allo sfinimento in fanciullezza e adolescenza, non sarebbe riuscita ad affacciarsi al tennis professionistico.
Il “rovescio ad una mano” parla del timing senza fare distinzioni tra le differenti abilità tecniche, come se il timing sulla palla sia sempre e tranquillamente lo stesso, in modo naturale, quando si approccia la palla in differenti situazioni e posizioni del corpo (dritto, dritto in backspin, rovescio coperto, rovescio in back, volèe, ecc.).
Il “rovescio ad una mano” non ha idea di che razza di duro lavoro di anni e anni, compromessi nel dedicare tempo a certe cose piuttosto che ad altre, e sacrifici di ogni genere, comporti il portare su una bambina ad un livello alto di competitività.
Ha però ragione quando dice che, alla fine, Camila non ama il tennis.
E’ per lei il suo lavoro ora, poi ne farà un altro.