Roger Federer e gli Us Open: “Sono altri i favoriti, non un trentasettenne”
Roger Federer non vuole essere considerato uno dei favoriti per il successo finale agli US Open 2018. “È passato troppo tempo, 10 anni, dalla mia ultima vittoria a Flushing Meadows, quindi i papabili per il titolo sono altri. Il mio obiettivo è concentrarmi sui primi turni per riuscire ad andare il più lontano possibile e disputare un buon torneo. Sono altri i favoriti, non un trentasettenne”.
“Non ho ancora giocato con lo shot clock, sono curioso di vedere come funziona
L’Arthur Ashe è il più grande stadio di tennis al mondo e si trova in una delle città più belle del pianeta. Bastano questi due motivi per definire gli US Open qualcosa di unico e qualcosa di enorme. Amo giocare questo torneo”.
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@ kas (#2181230)
Bastonare un Djokovic ritrovato,per un trentasettenne che non vince a Flushing Meadows da ben 10 anni,mi sembra quasi impossibile.Trovare il modo di metterlo in difficoltà si,ma bisogna vedere anche il livello di Nole in tutto il torneo.
Rafa o Nole il più forte di sempre
Roger il più grande di sempre
murray si è finito da solo nel 2016, quando è riuscito ad’arrivare numero 1 al mondo, ma quello
sforzo incredibile per superare nole lo ha distrutto fisicamente…. 😉
Murray e’ finito perche’ ha le anche consumate… poi che Lendl sia un grande allenatore- motivatore- consigliere….non ci piove
@ RogerFan (#2181269)
Murray, senza Lendl, è finito!
DIchiarazioni con fondamento, pensando anche che gli faranno come al solito un buon tabellone e tante partite nel programma serale per riempire l Arthur Ashe Stadium.
Zverev ha preso il volpone Lendl come coach. Mossa intelligente. Ivan non era un fenomeno in senso stretto, ma un professionista spaventoso. Ha costruito la sua, splendida, carriera con una determinazione rara e una disciplina ferrea. Se Zverev avrà l’umiltà di accettare il verbo di Lendl potrebbe essere la svolta della sua carriera. In fondo è l’unico, oltre ai tre, ad avere ottenuto risultati importanti negli ultimi 2 anni e mezzo. Anche il tedesco non ha il talento innato del gesto, ma è solido e capace di giocare su ogni superficie. L’ultimo step è lì, a un passo, saprà farlo? Se sì, essendo un classe 1997, potrebbe dominare i prossimi anni. Gli US Open diranno qualcosa.
Se leggesse il Grammatico, arrivato al “neanche se abbia detto”, gli verrebbe un coccolone…
Io in ottica passaggio di consegne mi accontenterei dei seguenti accoppiamenti ai quarti:
Nadal/DeMinaur > ADM
Djokovic/Zverev > entrambi ritirati
delPotro/Shapovalov > DS
Federer/Tsitsipas > RF
Poi vinca il migliore…
I favoriti di prima fascia sono i cinque che più o meno citano tutti: nell’ordine, Nole, Rafa, Roger, Cilic e Delpo. Credo che al 60% la finale sarà Nole-Rafa, ovviamente solo se non stanno entrambi nella stessa metà.
Roger può però sicuramente trovare la giornatona e bastonare Djokovic lungo la strada. Lo ha fatto più volte in passato, anche da nettamente sfavorito (la prima che mi viene in mente è la semifinale RG 2011).
E’ certamente più difficile che un 37enne trovi per sette partite consecutive sia il livello molto alto, sia la costanza di rendimento match dopo match.
Staremo a vedere, forza Roger!
Dovranno ritirarsi loro tre prima di vedere qualcuno della next gen alzare il trofeo di uno Slam
C’è gente che definisce fantastico qualunque posto in cui va, anche il bagno dell’autogrill! Personalmente non amo le città, e quelle frenetiche (tipo Milano) mi mettono ansia.
Tornando alle parole di Federer, è il solito discorso di “2 pesi, 2 misure”. I giocatori danno risposte di circostanza per non scontentare nessuno e non dar modo ai giornalisti di costruire scandali sul nulla! I tifosi, invece, si ricordano di criticare solo quando il giocatore in questione non è quello che tifano.
È lo stesso discorso della settimana passata, quando Nadal aveva fatto rigiocare la prima a Tsitsipas quando l’arbitro non voleva. I soliti federesisti criticoni cronici hanno dovuto sottolineare che il gesto andava ridimensionato…si però… Ma… era in vantaggio… non era un avversario pericoloso, ecc. Se l’avesse fatto Federer, nella stessa situazione, avrebbero detto: che signore! w il re! goat!
A qualcuno, evidentemente, sì. Ma non è scarsa comprensione, solo odio sportivo. Una delle cose più inutili a cui dedicare la propria vita.
Quanto mi piacerebbe che invece delle solite vecchie cariatidi vincesse un next gen e facesse una bella pernacchia a tutte le loro manfrine di pretattica.
@ il Metafisico (#2181176)
Precisazioni importante: la Realtà fattuale è limitata perché è lei stessa, per sua stessa modalità di costituzione e funzionamento, a porre i limiti. Roger, da par suo, ci mette l’ambizione, il sogno, la motivazione…; la Realtà fattuale, inappellabile, dice se questi imponderabili fattori umani sono sufficienti a concretizzarsi in fatti (trofei vinti).
Diversi anni fa, Billy Joel tenne un concerto molto pubblicizzato a Roma, mi pare ai fori imperiali.
Ai giornalisti che ponevano domande intelligenti come quella se gli piacesse e se fosse contento d’essere a Roma, lui rispose: che c…o volete che vi risponda?
C’è bisogno di spiegare la morale della favola?
Ragazzi scusate eh, ma al di là delle eventuali frasi di circostanza, ma tanta gente adora New York. (Personalmente no). È una delle città più visitate al mondo. Questi sono dati reali. A parte che lui ha detto “una delle più belle”, non ha detto la più bella. C’è una grande differenza.
Neanche se abbia detto che Bari sia tra le più belle città al mondo (ho detto Bari che è la mia terra 🙂 )
Roba da matti.
Pur di criticarlo, ci si attacca a tutto 😀
È la Realtà fattuale a essere un dominio limitato; Roger, da persona intelligente e pragmatica, lo ha capito. Molto realistiche la sue affermazioni. Poi, ovvio, esistono sogni, speranze, ambizioni, ma qui entriamo in un altro dominio; certo, appartenente alla Realtà anch’esso, ma una Realtà non fattuale. Dove non esistono limiti…
Al di là se uno sia tifoso di Federer oppure no (Io lo sono), è la realtà che il favorito numero 1 agli Us Open non sia lui. Non è pretattica o mettere le mani avanti. Ma la semplice verità.
Per un semplice discorso di età e di differenza di età dagli altri.
Federer ha 37 anni. Nadal 32. Djokovic 31 anni. Cilic e DeL Potro 30 anni. Ma scherziamo?
Prendendo solo Nadal e Djokovic che si trovano in un ottimo stato di forma e sono 2 campioni, ci mancherebbe altro che loro 2 siano favoriti su “un 37enne”. Anche se quest’ultimo si chiami Federer.
Lo svizzero, essendo un campione, riesce a giocarsela ancora contro tutti, anche se è più vecchio di loro. Ma contro lo spagnolo ed il serbo, assolutamente non basta. Loro 2, rispetto agli altri sono molto più forti, se in ottima forma. Per questo Roger non riesce a competere. Questo vale soprattutto contro Novak Djokovic. I 6 anni di differenza, nella resistenza fisica ed atletica si notano tutti.
Qualcuno ha il coraggio di dire che questo aspetto non conta?
Questo varrebbe anche al contrario, cioè con un Federer 31enne ed un Nadal e Djokovic 37enni.
La riflessione è sempre quella. Bisognerà vedere a 37 anni, all’età dello svizzero, gli altri, compresi Novak e Rafael, cosa faranno? Saranno numeri 2 al mondo? Vinceranno slam?
@ DYLAN1998 (#2181027)
Un federer così mediocre come nella finale di cinci non lo vedevo dal 2013.
Dichiarazioni un po’ di marketing.
E poi immagino lui abbia visto tutte le città da te citate, quindi se ritiene NY così bella sarà perché per i suoi canoni è migliore rispetto a città italiane/russe/inglesi etc..
Mah, va a gusti. Conosco gente a cui Venezia e Firenze non piacciono.
Si c’era. Non se ne sarà accorto, di solito al servizio è piuttosto sbrigativo.
Roger trova sempre il torneo a cui si appresta a partecipare UNICO, la città che lo ospita UNA DELLE PIU’ BELLE DEL PIANETA, il suo obiettivo obiettivo è quello di superare qualche turno (naturalmente si concentra molto), è sempre curioso di sperimentare le NOVITA’ e vuole andare avanti il più possibile, ovviamente non si ritiene favorito perché è un trentasettenne e per questo è dispiaciutissimo di dover saltare qualche torneo a cui naturalmente augura tutta la fortuna e il successo che meritano, si percepisce tutta la sua amarezza che cerca di farsi passare partecipando a qualche esibizione ballando con Topolino sul campo di gioco.
Vai e divertiti e, sopratutto, gioca il tennis che amo vedere, a testa libera. Le tue vittorie le hai avute, nemmeno pochissime, se qualcosa viene meglio, altrimenti chissene. Il tempo dei conteggi è finito. A 37 anni uno slam, un 500, un 250, due finali 1000, una finale 500. Roba da far impallidire tutti i tennisti del ranking a parte i grandissimi Rafa e Nole, questo è il tuo miracolo. Fare alla tua età quel che dovrebbero fare gli altri fenomeni. E puntualmente non fanno. Quel secondo posto nella race è un’umiliazione per tutti gli under 37. Buon FM, tiferò Roger, ma sarò pronto a guardare con passione la finale che, salvo scherzi da tabellone, vedrà protagonisti altri due fenomeni.
È vero ma è innegabile che 10 anni dall’ultima vittoria sono tanti
che lo svizzero legga i miei post ?
😆
Giustissimo così, sono le dichiarazioni corrette e l’approccio buono per fare un grande torneo. Lui deve giocare senza pressione,senza obblighi, slegato dalla logica del risultato. Un 37enne, anche se si chiama Roger Federer, non può essere il favorito. MAI. Fu proprio questa la chiave del successo degli AO 2017: l’assoluta mancanza di pressione sul risultato.
Ovviamente il Re ovunque vada è sempre tra i favoriti per la vittoria finale…anche io vedo attualmente più avanti di lui Nadal e Djioko…
NY tra le più belle città del pianeta???dopo Roma, Londra, Barcellona,Parigi, Edimburgo,Praga,San Pietroburgo,Berlino,Venezia,Firenze, etc…etc…
Considerando la distanza attuale che sembra esserci con Nadal e Djokovic non me la sento di dare torto a Roger.
Meglio affrontare il torneo match by match e senza pressioni
Non c’e’ nessun trofeo al mondo, nessun ranking, nessun record che potrebbe premiare l’unicita’ di Federer. L’eleganza, la perfezione nei movimenti,la preparazione al colpo dai movimenti delle gambe dall’impatto con la pallina nella distanza ideale, all’accompagnamento del braccio alla sua massima estensione, alla massima concentrazione in ogni punto giocato fanno di Roger, la massima espressione del tennis nella storia di questo sport.
Dai Roger non fare pretattica. Vai a NY per vincere mica per “ disputare un buon torneo”. E a mio avviso sei anche fra i primi 3 favoriti. Non sono dichiarazioni che può fare uno che ha vinto 3 degli ultimi 7 Slam disputati nonostante l’età non più giovane.
Vai Goat non mettere limiti….
ma a cincinnati non c’era lo shot clock? 😳 ero sicuro di averlo visto in finale!
Non UN trentasettenne, ma IL trentasettene. Sarai sempre il favorito ma sei il più forte. Sei un fenomeno e non devi dimostrare nulla a nessuno ma solo, se lo ritieni opportuno e ancora fattibile, a te stesso. Nella vittoria e nella sconfitta il GOAT e il più grande di sempre non cambia.
Beh in finale a Cincinnati c’è stato il peggior Federer della stagione (anche se la finale di Halle non l’ho vista). Però ogni partita fa storia a sè, quindi lui resta il grande favorito, secondo me. Dietro Nole e Rafa. Outsiders di lusso: Delpo e Cilic.