Rod Laver compie 80 anni, “[..] chiudere l’anno vincendo tutti e quattro gli Slam è l’Everest del tennis [..]”
Rod Laver spegne 80 candeline. Il 9 agosto del 1938 nasce in Australia, a Rockhampton, quello che sarebbe poi diventato una vera e propria leggenda del tennis: 11 titoli Slam, 5 coppe Davis e, soprattutto, ha realizzato per ben due volte il Grande Slam – ovvero conquistare tutti e quattro i tornei dello Slam nello stesso anno solare – missione riuscita nel 1962, da dilettante, e nel 1969 nell’era Open. Impresa straordinaria che nessuno è stato più in grado di eguagliare da quel momento, mentre, prima di Rod, solo Don Budge, nel 1938, fece lo stesso.
Di seguito un breve estratto da un’intervista tratta da un’articolo pubblicato dall’Agi:
Il tennis non è lo sport inventato dal diavolo?
“No, è la situazione sempre nuova, sempre inattesa, dalla quale uscire con quello che hai in quel giorno specifico, coi colpi che riesci a fare contro quel determinato avversario e in quelle diverse situazioni. Non si va in campo coi numeri e le classifiche, con la storia e i precedenti, si riparte sempre daccapo, e si vince se stessi”.
Qual è stata la sua più grande fortuna?
“Ho avuto il talento per fare uno sport straordinario come il tennis, coordinazione e colpo d’occhio, mi è sempre piaciuto tantissimo allenarmi anche dalla mattina alle 9 a mezzanotte, se non mi toglievano dal campo la mattina dopo mi trovavano ancora lì per la voglia che avevo di migliorarmi continuamente e di tenere di nervi quando il match si decideva. E così ho vissuto emozioni fortissime contro alcuni grandissimi campioni: Rosewall, Newcombe, Emerson. Non male, per uno che viene da un piccolo paese come Rockhampton e non si è mai considerato il più grande”.
Oggi, la trasposizione di Laver potrebbe essere Shapovalov?
“È mancino come me, sicuramente cerca soluzioni come le cercavo io e non ha paura di giocare i colpi in diverse posizioni del campo. Mi piace. Sono certo che vincerà presto uno Slam, ma questo tennis sul cemento da fondo campo è troppo diverso dal mio, quando cercavamo di giocare il più possibile al volo per evitare gli imprevedibili rimbalzi sull’erba”.
È certo invece che i suoi due Slam non saranno più battuti.
“Vincere quattro Wimbledon è l’orgoglio della mia carriera, chiudere l’anno vincendo tutti e quattro gli Slam dell’anno solare – l’Everest del tennis -, e riuscirci due volte, è un record che resiste da 50 anni e fa pensare che sia impossibile. Eppure, se non ci fosse stato Nadal, che è il migliore sulla terra rossa, chi avrebbe battuto Federer, chi gli avrebbe negato di chiudere il Grande Slam come me?”.
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Giustissimo, e quei 6 anni erano anche gli anni migliori
@ MAURO (#2174031)
Ma che paragone stupido è? Cosa c’entra Laver con Nadal? Uno giocava con le racchette di legno l’altro con una Babolat che fa giocare bene anche chi non ha mai tirato una pallina. All’epoca non contava il fisico, ma la tecnica. E qui siamo 10 a 0 per Laver. Non si possono paragonare due giocatori di epoche diverse, per favore. Non si può dire Federer è meglio di Lacoste, o Nadal è meglio di Connors. Nemmeno basarsi su quello che uno ha vinto. Borg giocava 3 slam e in 8 anni ne ha vinti 11. All’epoca non c’erano i soldi di adesso, quindi i giocatori a una certa età smettevano.
Visto alcuni spezzoni di partita…..aveva un braccio fenomenale.. ….avrei voluto vederlo con lo spocchioso di John….
@ Bonfanm (#2174032)
E certo Nole non lo citiamo proprio, mah…
Grande Laver .. lui e altri straordinari aussies riuscivano ancora a vincere a 40 anni contro gente come Connors. 2 grandi slam in due epoche .. impossibile raggiungerlo anche per Federer e Rafa che sono assieme a lui, Sampras, Mac e Borg i migliori dell’era open.
Laver, CON NADAL, mai e poi mai avrebbe vinto sulla terra e quindi non avrebbe fatto mai il grande slam.
@ Edoardo (#2174003)
Sfondi una porta aperta e dal mio circolo lo facciamo sempre.
Ma chi pensa che prima non ci volesse il fisico si deve ricredere.
Io che non sono un frillo (1.87 per 90 kg) dopo un’ora di tennis con la racchetta di legno, sento male all’avambraccio per 3 giorni.
Ci voleva una manona alla Hoad per giocare con quelle robe chiamate racchette, ma che era praticamente delle mazze per spaccare la legna.
@ pallettaro (#2173954)
Sarebbe divertente un mini circuito di 5 tornei all anno con le racchette di legno
@ Spider 99 (#2173962)
Per amore di verità Nadal batte per la prima volta Roger marzo 05 a Miami sul veloce.. Roger aveva vinto 4 slam..quindi da quando rafa ha iniziato a vincere slam 17, Roger ne ha vinti con 5 anni di più 16…detto questo se rafa non smette presto e non penso..rafa è straordinario perchè ha iniziato a vincere slam a 18 anni, molto precoce, e a 32 ne ha vinto un. Altro..e probabilmente non sarà L ultimo..Roger,rafa, nole troppo più forti degli altri 50 slam in tre..biorn john jimmy 26, per esempio..Ivan Stefan boris 20..andre.pete jim 26
@ Spider 99 (#2173962)
Nole è davanti a Nadal 27 a 25. Così come con Roger 23 a 22.
Nonostante questo mi sento di poter dire che al momento non è stato più grande degli ultimi 2.
Per amore di verità dobbiamo dire che:
1) la
Metà abbondante degli Slam li ha vinti quando Rafa era in fasce. Basta Contare quelli dal 2008 in poi.
2) Con Rafa ci ha perso 23 volte.
3) con Rafa negli Slam ha un bilancio molto negativo.
Detto ciò Roger rimane un fuoriclasse,
Come Rafa del resto.
Tutto bello, tutto perfetto l’inimitabile “Razzo” Laver.
Ma dietro il suo successo non vi fu solo talento.
Vi fu una determinazione senza eguali, una ostinazione folle in una serie interminabile di allenamenti.
Fu, per quanto la gente pensi il contrario, l’esempio migliore del supercampione costruito che non nacque con doti naturali, ma solo con una gran voglia di lavorare. Il suo libro Tennis for the bloody fun of It spiega bene il perché lui ed Emerson furono dei campioni.
Lew Hoad, alto, forte, bello come un divo del Cinema era nettamente superiore a Laver, ma si allenò un decimo di Laver e inizio a bere fin da giovanissimo.
A detta di tutti, a quel tempo, si sapeva senza dubbio che il grande Lew Hoad era il più forte di tutti. Imbattibile nelle giornate di vena, ingiocabile quando era in forma, fu debole sul piano mentale preferendo la bottiglia al successo. Vinse pochi slam semplicemente perché dal 57 passò ai pro.
A quel tempo gli Aussie erano micidiali.
Federer, invece, non ha avuto questa fortuna. E ha vinto 20 Slam e 6 Master di fine anno. Ed è stato al n. 1 del ranking per 310 settimane. E ha battuto Nadal QUINDICI volte.
Djokovic, invece, non ha avuto questa fortuna. E ha vinto 13 Slam e 5 Master di fine anno. Ed è stato al n. 1 del ranking molto più a lungo di Nadal. E ha battuto Nadal VENTISETTE volte.
Ricordo a tutti che ha “solo” 11 slam perché per circa 6 anni (dal 63 al 68)gli è stata vietata la partecipazione in quanto considerato professionista…
@ MAURO (#2173854)
Attenzione a non saltare le medicine. Segui attentamente i consigli del medico!
Il giocatore da 10+10+10 EO ancora non è esistito. Nell’ EO, chi si è più avvicinato al giocatore ideale è Federer (10+9,75+10), subito dopo Nadal (9,25+10+10*), a seguire gli altri. Prima o poi il 10+10+10 arriverà e allora caro Rod ti rimarrà solo il primato amatoriale, perché verranno a grappoli i titoli degli Slams…
Braccio+Crapa+Gambe
*uhmmm
La sua fortuna e’ stata quella di avere giocato quando non c’era Nadal.
Mai nessuno come lui!!!
Grandissimo Rocket!!!
Comunque agosto ne ha sfornati di campioni: l’8 Roger, il 9 Rod e il 12 Pete.
Tutti i miei preferiti, a parte Stefan Edberg in gennaio e John McEnroe in febbraio!
80 anni…. gli e’ “ volata “ la vita , che grande Campione “.
Lunga vita al re