La nuova vita di Filippo Volandri… “filo” ci racconta il passaggio da giocatore a responsabile tecnico di Tirrenia

27/07/2018 08:35 21 commenti
Filippo Volandri classe 1981
Filippo Volandri classe 1981

Smessi i panni del tennista professionista, che lo hanno portato a diventare numero 25 al mondo e numero 1 d’Italia per molti anni, Filippo Volandri ha indossato, si fa per dire, il vestito buono di un ruolo tecnico di altissimo profilo. Il nuovo responsabile del Centro Federale di Tirrenia è stato in questi giorni spettatore attento sui campi del Ct Pontedera in occasione Torneo Future ITF “Città di Pontedera” – Trofeo Devitalia (25.000 $ più ospitalità, www.itfpontedera.it). Tanti i ragazzi impegnati seguiti dalla FIT (Musetti, Balzerani, Forti, Iannaccone…), diversi dei quali protagonisti di vittorie o comunque di ottime prestazioni…

Filippo, quali dei ragazzi seguiti dalla federazione hanno maggiori margini di miglioramento?

Tutti ne hanno… Sono molto giovani e per loro questi anni sono un passaggio cruciale dal settore juniores al circuito maggiore. Tornei come quello di Pontedera sono preziosi per fare esperienza e confrontarsi con tennisti di classifica maggiore. Per il momento siamo soddisfatti di loro e continuiamo a lavorare duro…

Parliamo di Lorenzo Musetti: è inutile nascondere che esistano aspettative enormi nei suoi confronti. Che consigli ti senti di dargli in questo periodo di approccio al professionismo?

Lorenzo è davvero alle primissime esperienze nel circuito, e non dobbiamo avere fretta. Il match che ha perso qualche giorno fa è sintomatico di tutte le sue potenzialità ma allo stesso tempo degli aspetti su cui deve migliorare. Anche da sconfitte del genere si impara: l’importante è possedere il livello per giocarsela contro determinati avversari. Al di là di Musetti, tutti questi ragazzi devono ricordarsi che i loro anni juniores non sono l’obiettivo finale, ma servono solo a imparare a stare in campo: l’obiettivo è essere competitivi in un futuro più o meno remoto, magari al costo di vincere qualche partita in meno adesso.

Venendo al tuo ruolo, come hai vissuto il passaggio da giocatore a responsabile tecnico?
Il tennis è il mio mondo e volevo continuare a farne parte. Sono felice di trasmettere ai ragazzi le esperienze che ho vissuto. E’ chiaro che il campo mi manca, ma sto trovando altre soddisfazioni anche da questa parte della barricata.

Il Centro Federale di Tirrenia sta vivendo un periodo di cambiamento, con l’innesto di tecnici come te e Claudio Galoppini: si tratta di un “cambio di strategia” rispetto al passato?
L’idea è quella di avere tecnici di caratura internazionale per far crescere non solo gli atleti ma anche i tecnici italiani più giovani. E’ un passo decisivo per creare continuità e punti di riferimento importanti. Lavoriamo per mettere al centro del progetto i tennisti più promettenti, ma è fondamentale che abbiamo delle guide del livello di Rianna o Galoppini…


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21 commenti. Lasciane uno!

vilas (Guest) 28-07-2018 07:58

La capacità di criticare che ha questo paese è pazzesca.
Volandri ha, secondo me, le caratteristiche di trasmettere le sue conoscenze ad le future leve italiane, non aver avuto il miglior servizio del mondo non significa non conoscerne i dettagli per aver un ottimo servizio (i vari padri Williams, Agassi, Bartolì (vinse Wimblendon con un ace ect. ect.insegnano che questo è possibile (qualcuno vuole criticare il servizio di Serena o di Venus?)) non misura la capicità di insegnare un colpo.
Il mio vero dubbio è il lavorare per la Federazione dove i meccanismi sono diversi che nel seguire un solo atleta.
Il Coach di Cecchinato ci ha insegnato che non bisogna essere stati n°25 del mondo per fare il coach, lo stesso Piatti ci ha provato a lavorare con la FEderazione ma solo lontana da essa ha fatto risultati e ha dovuto fare una sua Accademy per poter lavorare serenamente e questo vale anche per Furlan, gli esempi si perdono nei ricordi.
Detto questo per serietà e competenza e passione sono convinto che Volandri possa fare un buon lavoro, se si rendesse conto che lavorare per la Federazione non gli da soddisfazione potrà sempre intrapendere la carriera da Coach privato.
Intanto auguri sinceri

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Staraceforever (Guest) 28-07-2018 07:22

Il primo raduno tecnico di Filo sarà orientato ad insegnare il servizio ai giovani

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Staraceforever (Guest) 27-07-2018 18:51

Volandri modesto giocatore senza peso

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sasuzzo (Guest) 27-07-2018 17:11

Volandri ottimo anche da tecnico dopo un ottima carriera da tennista. Ed emblematico e forse decisivo l incoraggiamento dato da Filippo a Cecchinato nel periodo buio antecedente al Master 1000 di Montecarlo e confermato su Sky, con relativa esplosione del palermitano a cui nessuno, tranne Filo, dava credito. Speriamo sappia fare bene anche con questi giovanissimi ma c è da essere ottimisti.

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+1: sabri1977
Tomax (Guest) 27-07-2018 17:04

@ pibla (#2165790)

Mi sa che ne hanno tanti di talloni di Achille…. Non mi sembra abbiano tirato su giocatori

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Tomax (Guest) 27-07-2018 17:04

@ smile (#2165537)

Non saperlo fare non vuol dire saperlo insegnare. Quindi per questa teoria gli allenatori chi dovrebbe farli? Federer Nadal djokovic e forse basta

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Vavi (Guest) 27-07-2018 16:59

Volandri lo vedrei benissimo come allenatore di Quinzi. Infatti Gianluigi , da quando ha iniziato a fare una programmazione alla Volandri (solo Challenger italiani su terra rossa ) ha iniziato a ingranare. Ora deve ingranare sugli atp. Coi consigli di filo potrebbe anche esplodere come Cecchinato

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pibla 27-07-2018 14:33

La preparazione fisica Filo, la preparazione fisica, quello è sempre stato negli anni il vero tallone d’achille di Tirrenia…

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Fernando (Guest) 27-07-2018 13:50

@ Aziz (#2165693)

Se Volanfri avesse avuto un servizio decente, a quest’ora parleremo di un top 10

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Aziz 27-07-2018 12:35

Scritto da Vavi
Magari nascessero tanti giocatori come Volandri. Magari Quinzi avesse la testa di Volandri . Proprio filo ha tanto da insegnare ai giovani tennisti

Vaglielo a spiegare ai simpaticoni che hanno fatto le solite battutine da quindicenne sul servizio di Volandri…

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+1: sabri1977
DMtm (Guest) 27-07-2018 12:06

Ho visto al momento solo commenti critici nei confronti di una persona, un tennista fantastico che ha dato il massimo durante la sua carriera raggiungendo picchi di classifica e di livello di gioco altissimi. Avrà anche avuto problemi con il sevizio ma non penso che ci siamo molte persone al mondo che possono dire di aver battuto Roger Federer e di essere arrivati al numero 25 del mondo. Secondo me finalmente la federazione sta iniziando a lavorare nel verso giusto mettendo dentro ex giocatori di altissima qualità e allenatori che conoscono molto bene tutti gli aspetti di questo sport. Adesso toccherà loro darsi da fare e creare un movimento forte. Non criticate sempre per criticare state sereni e godetevi la vita!
DMtm

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+1: Aziz, sabri1977
mm (Guest) 27-07-2018 11:50

Credo che Volandri non possa risolvere nulla, perlomeno da solo. Non ci sono nel centro federale tecnici in grado di poter seguire giovani promesse, per questo chi rimane là¨non fà risultati e la maggior parte dopo un po va via. Un peccato perché la struttura che offrono è unica.

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Vavi (Guest) 27-07-2018 11:47

Magari nascessero tanti giocatori come Volandri. Magari Quinzi avesse la testa di Volandri . Proprio filo ha tanto da insegnare ai giovani tennisti

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solotifo (Guest) 27-07-2018 11:27

Scritto da kasabian
Un tecnico che da tennista non ha mai vinto una partita al di fuori della terra battuta? Possiamo fidarci o ci ritroveremo tanti piccoli Volandrini?

Diciamo che il suo forte come insegnate è il servizio….

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Sandro (Guest) 27-07-2018 11:05

Riuscire negli anni a creare tecnici federali giovani sempre più competenti e preparati è un compito prioritario di una federazione necessario per far crescere una generazione di tennisti in grado di competere ai più alti livelli.

Però questa capacità la Federazione italiana l’ha sempre avuta a partire dai Di Domenico, Di Maso, Crotta fino ad arrivare ai Lombardi e il tanto lodato Piatti che “tirò su”la generazione dei ragazzi del 70 (Caratti, Furlan, Brandi, Mordegan, Nargiso).
A differenza di venti anni fa bisogna considerare che la crescita completa di un giovane passa attraverso tante competenze tra le quali quella tecnica è sicuramente la più importante ma non l’unica; il puzzle da costruire è piuttosto complesso, costoso e necessita di tanto tempo.

Come si vede chiaramente nel tennis attuale non si arriva prima dei ventidue – ventitré anni e questo significa che i ragazzi che devono fare l’ultimo passo (i 95,96 ad esempio) avrebbero bisogno di essere seguiti secondo me da tennisti che hanno da poco smesso l’attività pro ma che conoscono perfettamente il circuito e quindi i giocatori avversari per consentire ai nostri il miglior approccio possibile alla partita, variabile determinante per provare a vincerla.

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kasabian (Guest) 27-07-2018 10:39

Un tecnico che da tennista non ha mai vinto una partita al di fuori della terra battuta? Possiamo fidarci o ci ritroveremo tanti piccoli Volandrini?

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smile (Guest) 27-07-2018 09:55

Per avere un fuoriclasse bisogna avere soltanto fortuna, ma un gruppo di buoni giocatori si può costruirlo, e da questo punto di vista la Federazione ha innescato un fallimento dopo l’altro.

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Gabriele da Ragusa (Guest) 27-07-2018 09:35

Volandri sara’ sicuramente il tecnico specializzato nel perfezionamento del servizio…cn sara errani pronta a fargli da vice qnd si ritirera’

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jo (Guest) 27-07-2018 09:11

Sicuramente cresceranno tennisti con un servizio al fulmicotone ed eccezionali su cemento ed erba….

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+1: Fabiofogna
cataflic (Guest) 27-07-2018 09:03

E bravo Filo….

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Chittammuorto (Guest) 27-07-2018 09:03

Filippo è un ragazzo intelligente, che ha saputo costruirsi una posizione di merito e responsabilità nel settore tecnico della FIT. caratterialmente è la persona giusta secondo me per infondere esperienza e trasmettere valori ai nostri giovani. Lo conosco bene come persona e scrivo a ragion veduta

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