Fogna e Ceck: che doppietta per il tennis italiano!
È stata una domenica da sogno quella vissuto dal tennis italiano: Fabio Fognini nel pomeriggio vince il settimo torneo in singolare in Svezia, a Bastad, battendo il francese dal bel rovescio ma dominato Richard Gasquet, mentre la sera in terra croata in quel di Umago Marco Cecchinato alza il secondo trofeo di un’incredibile stagione su terra rossa e fa segnare il suo best ranking.
Una competizione forse silenziosa che fa benissimo al tennis italiano e ai due “avversari” in campo: Fognini avvicina prepotentemente il suo best ranking di numero 13 ATP (dopo Bastad è salito al numero 14 della classifica) mentre Cecchinato bussa alle porte della top20, un risultato che fino a pochi mesi fa era impossibile da prevedere. Incredibile la scalata verso il successo compiuta dal tennista siciliano: il classe ’92 torna sulla terra rossa dopo la parentesi sull’erba e riprende il discorso da dove lo aveva lasciato, vincendo.
La semifinale raggiunta al Roland Garros battendo top player assoluti (il serbo Djokovic poche settimane dopo ha sollevato al cielo il trofeo di Wimbledon) ha sbloccato definitivamente Cecchinato, un giocatore che sta giocando bene da tanti mesi oramai in un 2018 superbo, eccezion fatta per una campagna sul rosso sudamericano che paradossalmente ha acceso la miccia e dato il via alla rincorsa in direzione Parigi.
L’obiettivo per Fognini sembra chiaro: la top10 a un passo fa davvero gola e il cemento americano in arrivo può regalare grandi soddisfazioni, una superficie che diventa cruciale anche nella stagione tennistica del Ceck. Il siciliano fino a fine anno ha pochissimi punti da difendere e proprio il cemento potrebbe regalargli la consacrazione: difficile fare peggio del 2017, basti pensare per esempio alle quali di New York dove il Ceck uscì malamente contro lo statunitense Aragone. Questo Cecchinato è giocatore completamente diverso e così è lecito sognare due italiani in top15 a fine 2018…
Il tennis maschile italiano vive una stagione d’oro, con i giovani che si avvicinano o sfondano il muro dei top100 e mettono le basi per un buon futuro, con un movimento intero che adesso non ha più un solo condottiero (Fognini appunto…) ma può contare anche sulla forza di Cecchinato.
Alessandro Orecchio
TAG: Fabio Fognini, Marco Cecchinato
@ Filippide (#2163475)
No no, ci mancherebbe. Qualunque tennista nei top100 senza l’adeguata preparazione fisica perderebbe dal n. 500 del mondo. Se tutti i tennisti badano la loro classifica su 8-10 risultati in un anno pur potendo giocare molti più tornei, una ragione ci sarà.
Ah bene, allora possono farlo tutti.
Chi sarà il prossimo?
Doppia debraiata!
@ Sato (#2163408)
Citami, genio, visto che ripeti le mie parole esatte, invece di scrivere “qualche scenziato”. Su una scala globale anche un 2.3 è un buon giocatore, visto che gran parte dei giocatori sono ben più scarsi di lui.
Il concetto è “non è e non sarà mai il più forte di tutti ma è comunque un signor giocatore e dovremmo essere contenti di avere qualcuno che porta questi risultati”. Ma tanto questo sito si sta riempiendo solo di troll che cercano di attaccarsi alle parole specifiche invece di discutere la sostanza di quello che viene scritto. Vi meritate Oscar80.
Si chiama Preparazione Atletica. Ad inizio anno, se ne hai fatta tanta, sei imballato e non sei brillante, poi man mano cresce il tuo ritmo e sei al top da Montecarlo in poi. Poi dopo Parigi fai un richiamo per essere al meglio negli ulti mm i tornei sulla terra. Poi giocherà i tornei sul duro con le energie che gli rimangono, conscio che tutto quel che arriva guadagnato e che nei 1000anche vincere solo un match porta punti e soldi.
Poi c’è la convinzione che cresce ed il fatto che le esperienze fatte aiutano a gestire meglio lo sforzo e le EE netgie mentali.
Comunque le sconfitte più clamorose non sono da considerare molto. Con le attuali regole per la classifica conta vincere qualche volta, non l’assenza di sconfitte.
Per qualche scienziato Fognini è ” nella fascia dei buoni giocatori tra la decima e la ventesima posizione”. Ma come ragionate? I buoni giocatori sono già in top 100, per essere un top 20 devi essere un campione, altro che storie!
Vediamo chi è abbastanza vecchio: la mitica doppietta era proprio su 500
abbiamo una squadra di Davis mica male direi
Se ripenso a Italia-Francia….ci pensate cosa succederebbe se si giocasse adesso?
@ manuel (#2163286)
Ultimo 500 vinto e` stato Amburgo nel 2013, sempre da Fognini.
Fabio e` in quella fascia di buoni giocatori tra n.10 e 20, che vincono i 250 con regolarita`, i 500 occasionalmente e con fortuna possono portarsi a casa un 1000 se tutto gli gira alla perfezione per una settimana.
Cecchinato vediamo, la terra battuta e` stata dominata negli ultimi 15 anni da Nadal, quindi per quasi tutti gli altri c’e` stato poco da fare (pensate che Ferrer il suo 1000 lo ha dovuto vincere sul veloce indoor!). Quando Nadal si ritirera` o calera` vistosamente si apriranno piu` spazi e magari un 1000 Cecchinato potrebbe vincerlo.
@ Tennisaddicted (#2163239)
Instancabile, non c’è che dire. Sempre presente nei suoi articoli: chissà perchè…………………
Ps: io, che guardo altre cose, confermo quanto detto da Orecchio, nonostante il refuso vissuto/vissuta: Fogna punti alla top10, deve farlo. Ceck top15: sarebbe un sogno.
@ Tennisaddicted (#2163239)
Ci vuole tanta fantasia per non comprendere che si tratti di un errore di battitura…ma oramai il gioco è chiaro: criticare Orecchio, sempre e comunque. Hai letto l’articolo! Vabbè dai solo iniziato! Ma non avevi detto che leggevi solo i commenti ai suoi articoli? Chiedo per curiosità sia chiaro, mi affascinano queste dinamiche del web!
Molto bravi Fabio e Marco,verissimo, ma queste due vittorie mi impuntano su un ragionamento in pianta stabile per i signori della fit. Quando cresceremo?
Fabio ha ottenuto il settimo sigillo della carriera (meno tre da Panatta), ma i miei dubbi restano sul reale valore di un tennista il quale potrebbe ottenere molto di più di ciò che ha vinto.
Un ottimo curriculum quello del tennista ligure cosa ovvia, ma il dubbio permane: quando il reale salto di qualità dai 250 ai 500? Sono parecchi anni ( decenni?) che un italiano non vince un 500, e di giovani se ne vedono pochi in grado di spiccare il volo.
I nostri si bloccano a livelli maggiori, non fanno il salto di qualità. Per quanto ci possa essere stata doppietta questa settimana (un plauso ad entrambi ), si parla pur di tornei minori( non è una critica, ma un’ accurata osservazione).
Quando arriverà da noi un giocatore alla zverev ( prototipo classico della scuola media al di fuori del nostro paese), o un tennista in grado di farci sognare.
Non cavalco l’onda dell’entusiasmo, e punto all’ accurata riflessione che dopo Fabio manca un giocatore, IL giocatore.
Le prove di un movimento in declino, nonostante le storiche vittorie di Marco e Fabio?
Come ad oggi vediamo il nostro tennis femminile? Quali giovani italiani hanno fatto un salto di qualità? Quinzi,Donati,Berrettini… Quest’ultimo è migliorato negli ultimi mesi mentre i primi due stanno marcendo a livello Challenger e appena fuori l’Italia non riescono ad imporsi.
Altra curiosità: a parte il 1000 di Roma, quali altri tornei importanti abbiamo… città come Milano, Firenze, Napoli, Torino e le altre che non hanno nemmeno un 250, ed all’estero ne hanno a decine.
Per quanto riguardo, invece, la classifica ATP attuale un netto miglioramento: due nostri tennisti in top 30.
Fabio si porta sulle spalle il tennis italia da parecchi anni con apparizione sporadiche e continue a tratti dei vari Seppi o Lorenzi.
Invece il rendimento di Cecchinato sembra costante e pronto a migliorarsi sempre di più: già due titoli quest’anno e l’impresa al rolando.
Ora, al meglio della carriera Marco può solo che migliorare, magari anche al di fuori della terra e poi potremo parlare di un tennista completo.
Che ciò sia un punto di RIpartenza per il nostro tennis? Solo il campo parlerà.
@ Fabio1978 (#2163277)
Chi prepara il calendario di Fabio e del Ceck, non sono dei dilettanti.
Tutti e due sanno che l’altro è al momento una mina vagante, quindi se possono si evitano
voi che sapete tutto di tennnis mi spiegate come sia possibile (senza alcuna polemica, perchè per me è un grandissimo) che Cecchinato abbia iniziato l’anno perdendo con Herbert, Mosley, Moraing, Gerard Melzer, Zeballos, Carreno e Ofner.
Poi ha vinto un challenger e ha perso con Andreozzi, Andujar, Milojevic…. ha fatto piuttosto bene a Montecarlo, tre match vinti, prima di perdere da Raonic.
Poi improvvisamente il botto, da lucky loser vince Budapest, quindi di nuovo tre sconfitte rapide, poi Parigi e ora non si ferma più.
cosa è successo ?
Grande giornata per il tennis italiano con due giocatori vittoriosi a livello ATP .. tra l’altro è successo in contemporanea con un altro straordinario evento sportivo .. la vittoria di Francesco Molinari in uno dei quattro tornei Majors (equivalenti nel Golf agli Slam) e l’entrata al 6 posto nella Top ten mondiale. Nessuno l’avrebbe mai immaginato, un poco come la semi di Cecchinati al RG, in proporzione di più .. forse si può sperare dopo 40 anni di penombra in qualcosa di più anche per il tennis italiano!
O aveva paura di riperdere contro il Ceck? 😛
@ Jack (#2163186)
Quando sei 12 nella race l’obiettivo deve essere per forza la top10….
Tutti speriamo che Fabio faccia semi allo US Open o che Ceck faccia il bis. Ma mi pare che non sia così probabile.
Guardando i numeri la top10 non è proprio vicina. Fabio 1000 punti nella seconda parte dell’anno non li ha mai fatti.
Poi teniamo conto che bisogna che Nishi, Dimitrov e Goffin abbiano un brutto finale di anno perché succeda.
Se già arrivassero al n.11-12 e superassero quota 2500 punti, mi parrebbe già un gran risultato.
Purtroppo l’articolo inizia con un errore ortografico (“vissuto”) e prosegue con una frase dalla costruzione sintattica da brividi (“… battendo il francese dal bel rovescio ma dominato Richard Gasquet…”).
Confesso che mi è mancato il coraggio di andare avanti.
Ma perché parlare di rivalità?
Non penso si sentano rivali, ma compagni di nazione.
Semifinale agli US Open? E dici poco?
…anche quelli di Sarri
@ luigi (#2163204)
fondamentale direi.
Mi ricordo di aver letto chi si lamentava sul fatto che Fognini non partecipasse ad Umago,ma lui sapeva che così facendo l’Italia avrebbe perso un 250 atp!!!!!!!!grandi Fabio e il Cek
@ Jack (#2163186)
non è proprio sbagliato perché Fognini è n. 12 della race è quelli che lo precedono nella live perderanno più di 1000 punti tra Us open, Toronto che è un 1000 ed un altro 1000 che dovrebbe essere Cincinnati da qui ad un mese e mezzo. Per capirci se Fognini dovesse fare semifinale agli Us Open al 90% entra in top ten. Stesso discorso anche per il Ceck che modificherà alcune cose al suo variegato e completo tennis, e molto probabilmente userà un rovescio slice lento e basso sia come colpo difensivo sia per spezzare il ritmo. Se il Ceck riuscirà a riproporre sul cemento il rovescio in corsa lungo linea a ribaltare l’esito dello scambio, allora diventerà una rogna per tutti.
Sono arrivati via twitter anche i complimenti del presidente del consiglio Antonio Conte
cmq aldilà di come la pensiate le vittorie del Ceck hanno dato spinta è orgoglio al Fognini, le rivalità hanno sempre fatto bene a tutti i giocatori, soprattutto due come l’oro che hanno le 00.
Bravi tutti e due. Il salto di qualità è quello del Cek !!!!
E’ più di una doppietta perché questa nuova ‘rivalità’ verso l’alto, creerà miglioramento in entrambi e un effetto trascinante sui giovani e meno giovani.
Periodo quindi da considerare MOLTO positivo.
Veramente un bell’articolo! L’unico “errore” è parlare di top ten a un passo per Fognini perché purtroppo ci sono una marea di punti di distanza (1200 circa)…poi sognare non costa nulla