Wimbledon: Novak Djokovic è tornato. Supera Kevin Anderson in tre set, vincendo il quarto titolo ai Championships, in una finale senza storia
Novak Djokovic è tornato. Vince il suo quarto titolo ai Championships sconfiggendo Kevin Anderson in tre set, in una finale senza storia. Solo dalla metà del terzo set c’è stato match, con il sudafricano finalmente efficace col servizio ed aggressivo alla risposta, ma la sensazione che la partita potesse girare è stata flebile. Magari un quarto set poteva regalare più pathos, ma il gap tra i due giocatori oggi è stato netto. Troppo più solido, vivace e continuo Djokovic. Purtroppo un modesto epilogo per un torneo importante, che ci ha regalato due splendide semifinali e restituito uno dei campioni più grandi dell’era Open. E pensare che dopo la (brutta) sconfitta a Parigi patita per mano del nostro bravissimo Cecchinato, Novak aveva ventilato l’ipotesi di saltare la stagione su erba… Invece Djokovic deve aver preso quella sconfitta come uno schiaffo, qualcosa che l’ha fatto finalmente svoltare. Si era visto nella prima settimana del torneo un “Nole” diverso. Ancora i suoi colpi non erano quelli doc, ma lo sguardo era tornato intenso. Qualche scatto d’ira, qualche sorriso, qualche sprazzo di qualità e soprattutto pochi errori. Gambe veloci, braccio sempre più in fiducia, ed una reazione emotiva, quella che mancava da mesi.Da qua è passata la rinascita di Nole, certificata dalla bellissima semifinale vinta contro Rafa. Quella è stata la vera finale, lì ha vinto il torneo, con un tennis consistente, preciso, continuo.Si è difeso con qualità, senza pause, senza paure. Si è ritrovato, ed a vederlo giocare sembra che abbia ritrovato il piacere di stare in campo, la voglia di spingere con intensità e qualità, aspettando il momento ideale per piazzare la zampata.Djokovic ha vinto Wimbledon 2018 perché ha ritrovato quella sostanza con cui aveva costruito anni di successi, sul piano fisico, tecnico e mentale.Un filo meno di esplosività col dritto, meno forza nel ribaltare lo scambio e minor aggressività, quel surplus con cui aveva sportivamente “ucciso” il gioco per quasi tre anni. Ma assolutamente un buonissimo Novak, continuo nella spinta, fisicamente tonico, e molto preciso. Lucido e presente sul piano tattico, attento a tirare ogni colpo mai a caso, un pressing ad alta velocità teso a provocare l’errore prendendosi poco rischio. E nelle fasi calde del terzo set non ha regalato niente, ha giocato con quella freddezza con cui ha costruito i suoi migliori successi.
Non si può rimproverare ad Anderson di non averci provato, sarebbe ingiusto. Tuttavia fin dai primi game è stato evidente che il gigante fosse “spuntato”. Senza i punti col servizio e la massima intensità con la spinta(vs. Federer aveva sfondato spesso e volentieri col dritto, oggi mai) era impossibile far gara pari contro un Djokovic così positivo e centrato. Kevin ha dato tutto per arrivare a questa finale, probabilmente “troppo”, sia in termini di energia fisica che mentale. Novak risponde come nessuno quando sta bene, ma il servizio di Anderson oggi proprio non andava, e nemmeno col dritto dal centro è riuscito a sfondare e trovare vincenti. Vincenti. Questo è mancato a Kevin per i primi due set. Si è issato alla finale andando a prendersi di forza tanti punti; oggi non c’è riuscito, per la qualità del rivale, per la minor intensità e precisione dei suoi fendenti. Forse gli si può rimproverare di non esser sceso più spesso a rete: nell’impossibilità di sfondare Novak da dietro, tanto valeva buttarsi avanti e provarci. Più facile a dirsi che a farsi… Se avesse trasformato un set point nel terzo, magari la partita poteva allungarsi e la tensione entrare nelle corde di Novak, ma non è successo. Con la sua solita classe ha accettato la sconfitta.
Avremo tempo per analizzare a freddo questo torneo, e soprattutto Djokovic. L’estate sul cemento USA ci dirà se è davvero tornato o è stata una fiammata. E’ stata una grande, gradita sorpresa dopo due anni bui. Ecco la cronaca della finale di Wimbledon 2018
Si inizia sotto un bel sole con Anderson alla battuta. Si scambia, sbaglia per primo Djokovic. Novak si rifà nel secondo 15, dritto vs. dritto dal centro, un’arrotata cross sorprende Kevin. Chiaro che l’ex n.1 cercherà di stringere gli angoli per portare il rivale nelle zone di campo più difficili da difendere e raggiungere con le sue lunghe leve. Sul 30 pari vola via un dritto in spinta di Anderson, immediata palla break per Djokovic.Niente prima… doppio fallo! Break Djokovic, Anderson partito contratto, niente dal servizio, qualche errore. Novak ringrazia e va servire avanti 1-0. Gioca solido il serbo, scambia con buon ritmo e lunghezza senza prendersi rischi importanti, visto che con questa tattica e schemi “conservativi” riesce a provocare gli errori del sudafricano, costretto a rincorre ed incapace al momento di ribaltare lo scambio. 2-0 Djokovic. Finalmente arriva un Ace per Anderson, 137 mph, ed altri servizi ingestibili. Muove lo score Kevin, sotto 1-2. Serve con grande precisione “Nole”, cerca l’angolo esterno per aprire il campo e quindi muove il rivale col colpo successivo, o lo sorprende in contropiede, situazione in cui i piedi di Anderson fanno più fatica. 3-1 Djokovic. Quinto game, spinge Kevin, ma esagera e sbaglia. Crolla 0-30, e niente prima di servizio. Rischia tutto anche con la seconda, ma un altro errore col dritto costa un 15-40 che già “profuma” di set point. Djokovic risponde, corre e spara un passante di rovescio basso, difficile da gestire. La volee è in rete, altro break Djokovic, avanti 4-1. Molto bene Novak, pochi fronzoli e tanta sostanza. Senza punti con la prima, Anderson non può far partita. Sfortunato a trovare quella che era (e sta tornando) la miglior risposta del tour. L’ennesimo errore di Kevin col dritto in spinta regala al serbo il punto del 6-2, in una mezz’oretta di tennis francamente non esaltante. Pochi vincenti, soprattutto la sensazione che la partita sia indirizzata verso Djokovic, nettamente. Al cambio di campo, il fisioterapista massaggia vigorosamente il braccio destro di Anderson, probabilmente indolenzito dopo la terribile battaglia in semifinale. Solo ritrovando molti punti con la prima potrà esserci partita, o con un calo di Djokovic. O con entrambi.
Secondo set. Il sudafricano inizia alla battuta, ma il “Djoker” risponde, risponde lungo e preciso. 15-30… e la prima non entra mai. Novak governa lo scambio in assoluta sicurezza, col pilota automatico. Non sbaglia mai, dritto e rovescio, leggermente arrotati a mezzo metro della riga di fondo, e forza gli errori di Anderson. 15-40, allarme rosso per il sudafricano. Si scambia, Kevin ferma tutto vedendo la palla lunga. Occhio di falco conferma che invece aveva toccato la riga. Break Djokovic, 1-0 avanti. Lo spauracchio di un Everest sportivo appare all’orizzonte di Anderson… Consolida il break in sicurezza “Nole”, 2-0, veleggia veloce e sicuro verso la quarta coppa dei Championships. Con enorme fatica Kevin tiene il servizio, resta in scia 1-2. Al contrario il servizio del serbo oggi funziona benissimo, non Ace ma palle estremamente precise, con il gesso delle righe che si alza molto spesso. Le gambe non sostengono Anderson, gli Ace non arrivano, al contrario degli errori. Subisce un altro break, che porta il serbo avanti 4-1, come nel primo set. Di fatto, non c’è partita. Il set scorre via seguendo i servizi. Finalmente, sotto 2-5, il sudafricano ottiene la prima chance di break del match. Djokovic sale in cattedra, servizio preciso, grande ritmo a muovere il rivale, che dopo oltre 10 tiri sbaglia. Il rovescio del serbo ora disegna il campo, cross ad aprire l’angolo, lungo linea, vincente. Imprendibile. Negli ultimi tre 15 del set si è rivisto il miglior Djokovic: chirurgico, preciso, spietato. 6-2 Djokovic, un set fotocopia del primo, troppo netta la differenza tra i due.
Terzo set, si inizia col sudafricano alla battuta. Finalmente trova qualche prima di qualità e mette per la prima volta la testa avanti nello score, 1-0. Novak non si scompone, continua a macinare il suo tennis in progressione, col dritto che funziona molto bene in cross. 1 pari. Il set avanza seguendo i turni di servizio, con Anderson finalmente in ritmo ma sempre in difficoltà nel strappare punti “facili”, sia con la prima che col dritto. Cerca di lavorare maggiormente la prima col kick, per dare palle meno pulite da incontrare alla risposta del rivale, ed allontanarlo un filo dalla riga di fondo. La tattica porta qualche frutto, apre il campo al suo dritto lungo linea, adesso efficace. Djokovic intuisce che Kevin è più propositivo, alza i ritmi nei suoi turni di servizio per non dare tempo al rivale, e respinge l’attacco. 3 pari. La prima del sudafricano ora “morde”, tre Ace nel settimo game, sale 4-3. Anderson prova il tutto per tutto, lascia andare il braccio tentando un’attacco estremo. Djokovic c’è, trova un Ace esterno perfetto, lavora col rovescio per muovere il rivale. 30 pari, seconda di servizio. Fortunato Kevin, un rovescio è deviato dal nastro, imprendibile. Palla break per Anderson, per volare 5-3. Bravo Djokovic, altra ottima prima e dritto in contropiede preciso, a cancellare la chance. Quindi prima esterna, dritto lungo linea ed attacco alla rete, chiuso da una volee facile a campo aperto; poi una prima sulla riga, seguita da un urlo a molti decibel. L’intelligenza e freddezza del campione, nel non lasciar giocare il rivale nel momento più “caldo”. 4 pari. Adesso c’è partita, purtroppo molto tardi…5-4 Anderson, sale la tensione. Doppio fallo e 30 pari. A due punti dal set Kevin, e …altro doppio fallo! Set point Anderson. Scambio rocambolesco, il dritto di “Nole” resta in campo di un niente, scivola Kevin, si salva Djokovic. Altro doppio fallo da destra! Terzo nel game, e secondo set point per il sudafricano. Un dritto cross angolatissimo prende in contropiede Kevin. 5 pari. Risponde adesso Anderson, c’è tensione nel braccio di Novak. 15-40 altri due set point per il sudafricano. Prima esterna a cancellare il terzo set point; servizio e dritto in avanzamento a cancellare la seconda occasione di break del game. Anderson non molla, quinto set point. Si prende un rischio in risposta, ma gli esce di pochissimo. Si arriva al tiebreak, giusta conclusione di un set equilibrato, finalmente divertente. Domina il servizio, fino al quarto punto, dove un attacco troppo corto di Anderson è punito da un passante (facile) di Djokovic. 3-1 Novak, e 4-1, con un altro passante maligno che muore nei piedi del sudafricano, impossibile da rigiocare con qualità. Due mini break avanti, il serbo gioca sciolto, serve in scioltezza e si gira sul 5-1, con il traguardo ad un paio di punti. 6-2 Djokovic, quattro match point. Trasforma il secondo col servizio, una prima al centro precisa e veloce. Si inginocchia leggermente, pare quasi frastornato, abbraccio a Kevin e finalmente esplode la sua gioia. Ringrazia il pubblico, assaggia quell’erba di Wimbledon che l’ha fatto tornare dove merita la sua storia e la sua classe.
E’ stata una finale totalmente inattesa. Quando il torneo sembrava avviarsi ad una storica rivincita tra Roger e Rafa 10 anni dopo il “passaggio del trono”, il campo ha dato un responso diverso, sorprendente e gradito. Con i giovani che stentano a prendersi il palcoscenico, il grande tennis ha ancora bisogno della qualità di Novak Djokovic.
Marco Mazzoni
@marcomazz
La partita punto per punto
TAG: Kevin Anderson, Novak Djokovic, Wimbledon, Wimbledon 2018
Ragazzi questo è si e no all’80% della macchina perfetta che fu eppure è tornato a vincere uno Slam!
Se dovesse vincere anche a NY per Roger inizierebbero ad essere davvero c…i amari in ottica record Slam, considerando che 3 su 5 non si intravedono molti giocatori in grado di batterlo…Roger e Rafa iniziano a sentire il peso dei loro anni e la tanto osannata next gen finora si è rivelata solamente un clamoroso flop.
Consideriamo anche che il suo grande obiettivo è Tokio 2020…se questo sale ancora un po’ di livello e vince il prossimo Slam i tifosi di Roger inizieranno a dormire sonni ben poco tranquilli e le prossime due stagioni potrebbero trasformarsi in un clamoroso monologo, una prova di forza a cui ben pochi potranno opporvisi.
Lasciamoli parlare, io dico che è uno spettacolo vedere un atleta con qs elasticità e velocità poi ha un repertorio completo, non ha punti deboli, quindi suscita invidia della peggior specie, quella con la bava alla bocca ma sotto sotto sanno quanto è grande
Ah Rafa Rafa guarda cos’ hai combinato..
Se non ti fossi fatto irretire dai parrucconi inglesi con quella programmazione assurda..
Ci fosse stato ancora zio Toninho le cose sarebbero andate diversamente. Garantito al limone
Al Master fai 2 punti. Torneo con gli otto migliori.
Nulla da obiettare, penso che fosse chiaro che il mio ragionamento fosse in termini assoluti e non puntuali.
La butto, per gioco:
3 punti per ogni slam vinto
1 punto per ogni finale slam
1.5 per vittoria alla Masters Cup
1 punto per ogni master 1000
Federer 106
Nadal 90
Djokovi 85.5
@ Lo Scriba (#2157847)
Sono d’accordo in parte, nel senso che risultati lo sono anche il numero 1 e 17 slam.
È vero, la tua ipotesi non è così peregrina però rimane un’ipotesi.
Se devo dare un giudizio lo devo fare sui risultati e questi dicono che Rafa è un numero uno assoluto sulla terra mentre sulle altre superfici è un gradino sotto Roger e Nole.
E con lui i tuoi mal di pancia
E con lui il vs mal di pancia
Atp Finals titles
Federer 6 (1vsAga 1vsNad)
Djokovic 5 (3vsFed 1vsNad)
Nadal 0
Riflessioni …….
la vera chiave del successo di Nole? Tutta in questa foto: https://scontent-mxp1-1.cdninstagram.com/vp/dc4660a95cfae2a73ac9078461a897b8/5BEC1C20/t51.2885-15/e35/36974193_200759817275096_5272268781874315264_n.jpg
i commenti che riportate sono da tifosi di calcio… meno male che il tennis è un altro sport… ognuno ha il suo modo di giocare, l’eleganza di federer, la tenacia di rafa.. i recuperi assurdi di nole… la forza mentale di tutti e 3…complimenti anche ad anderson… W il Tennis.
@ Lo Scriba (#2157467)
Si, mettici che ora è numero 1 e ha vinto 17 slam contro i 13 di djokovic, ed ha margine per agganciare Federer!
Il vero Djoker l’ho visto solo nel 1° set con Nadal poi ha gestito senza spingere al limite contro il Nadal a mio avviso migliore di sempre su erba.
Nella race Nole è #5 a -665 punti da Federer #2 e a -2620 da Nadal #1.
Se Nole si allena ed è motivato il #2 a fine anno mi sembra cosa fattibile il #1 a fine anno sarebbe impresa notevole.
Cmq Nole e Rafa ci hanno regalato il match più intenso e bello degli ultimi 2 anni a mio giudizio.
Bentornato Nole
@ Gio147 (#2157079)
Sulla stessa scorta allora si potrebbe dire che Nole ha approfittato della forma non ottimale di Federer in qs torneo, perchè il Federer dell’anno scorso in finale sarebbe stato un po’ diverso da Anderson.. Perchè forse sfugge, ma il re di Wimbledon è Federer, non Nadal, non Nishilori, non Anderson,.. Nel 2016 un Djokovic in forma smagliante aveva avuto bisogno di 5 set per battere un Federer che non era quello del 2017.. E’ un po’ tutto relativo. Alla fine chi vince merita, altrimenti cosa facciamo, mettiamo in discussione l’ultimo Parigi di Nadal perchè Wawrinka è giù di forma e Murray non c’era? Stesso discorso per U.S. open 2017?
Purtroppo è ritornato il robot che prende tutto, la playstation, il tennis di plastica.Speriamo non continui.
@ IMPERIALISM (#2157205)
Tu e tua s…..a!
Ormai la storia del pallettaro non regge più da tempo, sei rimasto decisamente indietro!
Novak è tornato e questo renderà il finale di stagione veramente interessante! Federer giocherà ovviamente pochi tornei e Nadal dovrà cominciare a guardarsi le spalle da questo Novak anche in ottica n.1 a fine anno. Che fortuna abbiamo avuto ad ammirare questi 3 fenomeni!
Dei pallettari.
Sulla terra battuta, sulle altre superfici, dati alla mano, é dietro a Roger e Nole.
Bravo veramente! lo ha meritato!
Bifolco
Un italiano che abbia una fiammata del genere lo aspettiamo da sempre se non erro…. lo dico e lo penso. … noi italiani (compreso io) il tennis lo intendiamo come il calcio….. non lo capiamo….
Che finale estusiasmante
Magari. Certo il ritorno di Vajda si nota. Magari ha escluso il santone.
Certo, verissimo quello che hai scritto, quello che ho scritto io era la premessa che gli consentiva di fare la sua personalissima classifica (sua frase cult), con un’altra frase cult: “il computer sa di numeri, ma non di tennis”, e grazie a quest’ultima perla poteva dare le sue classifiche indipendentemente dai numeri. Io però le classifiche di Rino (e Gianni) non le contesto a prescindere. Certi personaggi si venerano, non si contestano!
Grazie Antonello. Che poi al di là del tifo per uno o per l’altro, è un ragionamento “stupido”, abbastanza logico, al quale possiamo arrivarci tutti. Ma per diversi utenti, fa comodo far finta di nulla ed omettere questo aspetto fondamentale
Infatti, ad averne di fiammate così.
Roger 20 Rafa 17 Sampras 14 Nole 13. Quindi Nole deve superare Sampras per potere essere considerato il terzo più grande di sempre. I numeri dicono questo e non mentono. Abbiamo avuto la fortuna di vedere tre fenomeni da 50 Slam complessivi sfidarsi per oltre 10 anni. Per capire la loro portata basta pensare che i tre big di fine anni 80 lendl becker e edberg in tre hanno vinto 20 Slam.
Grande Nole!!! Finalmente sei tornato!! Me lo auguravo dal Roland garros in cui ovviamente ho tifato Ceck, di rivederti vincitore a Wimbledon!!!
@ Rogers72 (#2157131)
Hai ragione ripeto Rafa e un guerriero non molla… Chi puo battere nole infatti sono gli atri 2 titani.. Considera tuttavia che nole e il piu giovane.
l’articolo dice a un certo punto: “l’estate sul cemento Usa ci dirà se è davvero tornato o è stata una fiammata….” cioè mazzoni fammi capire…questo vince wimbledon e tu parli di fiammata? 😳
credo che federer sia stato contento che ha vinto il serbo….ma non la finale di oggi bensì la semifinale contro nadal….avesse vinto il maiorchino era a quota 18 slam a meno 2 da roger…..come sempre questi due grandi campioni giocano contro la storia non contro gli avversari…
Ma che c’entra oggi sta cosa?
Ma anche no.
Quando ci ricapitano tre fenomeni del genere
Si hai ragione il leggendario Tommasi ha detto questo ma ha anche scritto una marea di libri sul tennis ed anche sul pugilato in cui stila una sua personale classifica sui giocatori di tennis più forte di tutti i tempi!
Rino è uno statistico di caratura mondiale, le sue classifiche sono tenute in considerazione e apprezzate a livello mondiale!!
Come la famosa classifica pound for pound del miglior pugile nella storia!!!
Per farla breve nel suo ultimo libro (Maledette classifiche 2013) mette al primo posto Rod Laver…e nel pugilato Sugar Ray Robinson!
Ma il libro è meraviglioso perché esprime le sue personali ed a mio avviso fantastiche valutazioni per tutti…
Adesso non ti allargare, con Rafa è finita 10-8 al quinto con tutte le condizioni che erano favorevoli a Nole. Avesse chiuso il terzo probabilmente l’avrebbe vinta Rafa in quattro set, ma con i se e con i ma non si fa la storia quindi onore a Nole che ha meritato. Credo anche che a New York tornerà a giocarsela anche il signor Roger Federer.
@ Luca Martin (#2157054)
Qualcuno sa se effettivamente Imaz non fa più parte del suo staff? Contro Nadal è stato battagliero come prima dell’incontro con Peace and love.
@ Giuseppespartano (#2157056)
Ragionamento corretto. Difficile un paragone diretto tra due tennisti (soprattutto per i testa a testa) quando la differenza di età è significativa.
@ Gio147 (#2157079)
La cosa è semplice solo per te che te l’aggiusti come vuoi tu. I fatti al momento sono tutt’altra cosa mi sembra.
Il ricambio arriverà presto ma per ora godiamoci il finale di carriera di questi 3 fenomeni assoluti!!!
Quanto tempo Nole,ma alla fine sei tornato
LA cosa e semplice… Sia Rafa(che adoro) che federer(un po meno;) hanno approffitato del fatto che nole per 2 anni e sparito… Se torna non CE ne per nessuno….mi spiace per nadal lui e in guerriero ma contro nole non ha scampo…. Per assurdo preferisce federer.le statistiche dal 2011 al Rolland garros 2016 parlano chiaro.
l’ovetto serbo è tornato
@ Paolo (#2157027)Sì. …con 60 tornei vinti su terra….
Come al solito postano tanti “ tifosi” di questo o quel campione che però – francamente- si mostrano non molto addentro le questioni veramente tennistiche ( li capisco, perché tifare è sempre e comunque stare da una parte)..
Djokovic ha meritato, ma è evidente che questo Anderson oggi non è neanche parente di quello che ha battuto Federer 13-11 al quinto… Merito di certe regole che permettono match assurdamente lunghi dopo i quali, vincendo, non resta molto da dare nel turno successivo. Al limite il quinto set senza tie break ma solo in finale..
Conosci Rod Laver???
Questo non si può sapere, semplicemente per una questione di età. Federer è 6 anni più grande di Djokovic e 5 rispetto a Nadal. Ovvio che il Federer al top non abbia mai incontrato il Djokovic al top, per dire. Naturalmente vale anche il contrario. Nel 2015-2016, durante il picco massimo di Novak, lui aveva 28-29 anni, Federer ne aveva 34-35. Il miglior Federer non è stato certo quello. Anche questi sono fatti reali da tenere conto. La tenuta atletica di uno sotto i 30 è superiore ad uno di 34 o 35 anni. Immaginiamo l’inverso, cioè il serbo più grande dello svizzero di 6 anni. un Federer 28enne contro un Djokovic 34enne. 🙂
Ma Djokovic è riuscito a liberarsi anche del santone Pepe Imaz ?
Peace & Love!!
Scusami ma lui ha scritto che Nadal e Djokovic sono i più grandi di sempre. Quindi Federer è un gradino sotto. É diverso 😀
Siete fortunati che il grande Rino (Tommasi per i non abbastanza “maturi”) non vi legga. Poche cose al mondo sono più stupide di confronti tra epoche diverse e tra giocatori che si incontrano in fasi diverse delle loro carriere.
Oggi è stata la giornata di Golia…Djokovic e la Francia si prendono le prime pagine, resta la bellezza di Davide, un faticatore instancabile e mai domo. Anderson oggi è stato un signore sotto 6-2 6-2 non ha mollato seppure la stanchezza e la posta in palio era troppo alta per lui. Evviva i perdenti perchè sono quelli più fantastici e che danno vita ai campioni. Se non ci fossero loro mica sarebbe sport. E complimenti anche alla fantastica Croazia. Perchè per perdere alle finali bisogna arrivarci.
diciamo anche che stanchezza a parte (e sicuramente ha inciso più su Anderson) la partita l ha vinta Djokovic ma forse di più’ la persa Anderson , basti pensare che ha avuto quattro palle break contro e le ha perse tutte Djokovic ne ha avute sette contro e tutte salvate. le 5 del terzo set sono emblematiche . se raffrontiamo la finale di us open Anderson non ha avuto nessuna palla break con Nadal quella è stata molto più’ netta..onore al vincitore ma peccato xhcè Nadal ha perso una grande occasione tra ieri e per l’0altro ma comunque alla prossima. intanto vamoss
Ed io e gli H2H ti diamo ragione.
Concordo!!!
Tranquillo Rogers72 ha sempre sottovalutato la forza del sudafricano fin dall’inizio del torneo…non è un grande estimatore di Anderson…
Non necessariamente, significa che i pretendenti devono ancora dare qualcosa in più per poter dire la loro, con il vantaggio dell’età.
L’unica cosa che reputavo grave è l’aver perso una generazione di potenziali vincitori slam (Berdych, Ferrer, Nishikori, Dimitrov) a scapito di tre tennisti obiettivamente inarrivabili. Il tennis è comunque sopravvissuto e anzi forse è aumentato l’interesse sull’eredità che questi lasceranno.
Nadal numero 1 indiscusso. VAMOSSS!
Io metto Roger tra i grandi anche se sono tifoso di Nole, poi credo però che il miglior Nole abbia qualcosa in più rispetto a tutti, cmq i 3 più grandi di sempre sono loro
@ Rogers72 (#2156982)
Sai che non sono molto d’accordo sul fatto che Nadal vs Nole si possa considerare la “vera”finale?
Questo è stato un Wimbledon molto bello e incerto con tante partite importanti che sono state vinte o perse per un paio di punti.
Nadal vs Delpo per esempio.Fosse passato Delpo non sappiamo come sarebbe finita.Il match point mancato da Federer..magari è stato quello il match che ha dato il via ad una serie di eventi particolari..in primis la semi Isner vs Anderson. Con Anderson arrivato stravolto in finale…
Troppe combinazioni..la realtà è che la finale più giusta è stata quella odierna.Il giustiziere di Federer contro quello di Rafa.
Bravi loro!
Sai che novità
@ Giuseppespartano (#2156978)
Che vuoi farci ? L’obiettività se uno non ce l’ha non se la può dare.
Abbiamo avuto la fortuna di vivere un periodo lungo di tennis ad alto livello con tre grandissimi atleti, escluderne uno dal novero per partito preso, mi viene da dire, è molto stupido.
Grande Djoker..favoloso e grandioso.
Ora speriamo torni in fretta anche Murray, quello che mi ha deluso di più in questo torneo è stato Del Potro
@ Giuseppespartano (#2156978)
Mauro è sempre in malafede quando si parla di Federer ma c’è da dire che è coerente in questo. E si espone sempre nella sua antipatia per Roger. A differenza di altri che scrivono fingendo di essere super partes. Comunque alla fine ha ragione lui, Nadal e Nole sono tra i più grandi di sempre, Roger il PIÙ grande. È al di là del gioco lo dicono i numeri, bastano quelli. Nel caso ci aggiorneremo alla fine delle loro carriere.. ma per ora è così.
Da tifoso di sempre di Federer sono davvero contento per Djokovic; superare le proprie difficoltà di vita sono le più difficili e le più gratificanti. Pochi mesi fa ricordo che affermava candidamente di fronte alla sconfitta con Cecchianato : … come si fa dopo una sconfitta così … ” o qualcosa del genere.
E’ scattato qualcosa dentro di lui… ed è giusto così
Complimenti a Nole,campione straordinario. È evidente che la vera finale è stata il Dream Match con Nadal. L’altro grande protagonista di questo Wimbledon. Appuntamento a Flushing Meadows per la rivincita di Rafa, questa volta speriamo in finale.
Eccolo qui uno dei tanti antisportivi. Il tuo astio nei confronti di Federer è palese. Anche se non tifi Roger Federer, come fai a non metterlo, tra i più grandi di sempre? Lo dicono tutti gli esperti e addetti di tennis, che lo svizzero é nel gruppo dei tennisti più grandi di tutti i tempi. Ma soprattutto lo dice la sua carriera. Ripeto questo è essere in malafede. É trollare 🙂
Un Djokovic senza avversari !!! Solo Nadal ci ha provato, ma la sensazione é stata che Nole ne avesse di più !!! Un campione ritrovato !!! Nota positiva per il tennis !!!
@ Nane (#2156931)
Vendo del maalox a te e a tutti coloro che hanno il fegato spappolato per questo ritorno vincente di Nole,e purtroppo non sono pochi.Ben tornati bei tempi.
Complimenti a Djokovic
Titolo sicuramente meritato.Il suo ritorno non scontato è un bene per il movimento.
Un ottimo Wimbledon,belle partite e soprattutto incerte.
Nole come dicevo ha meritato ma di questo Wimbledon mi resterà soprattutto il match Nadal vs Delpo,Il quinto set tra Isner e Anderson,la sconfitta di Roger e la splendida partita Rafa vs Nole.
Tanta roba davvero…e menzione speciale per Nadal.Bravissimo anche se ha perso per me ha vinto 🙂
Piccola parentesi:
Federer 20 slam Nadal 17 e Nole 13.Totale 50 slam vinti da Wimbledon 2003 ad oggi.
Urge ricambio..ma la vedo grigia. 🙁
uno dei migliori di sempre entra di diritto nella top six di sempre….per i 4 slam vinti tra wimbledon 2015 e parigi 2016….mai nessuno ci è riuscito nella storia
Nole è tornato! Viva Nole!
Grandiosooooooo Nole!
“Solo” 5 uomini, ma ben 11 donne (in singolare)!!
@ Bibi (#2156926)
E questo è grave assai per il futuro del tennis…
Grande Nole bentornato finalmente
Grande Djokovic, te lo sei meritato alla grande questo Slam. La vera finale l’hai vinta ieri. Oggi, ordinaria amministrazione contro un Anderson molto sotto tono, comprensibilmente direi…
Stefan,il figlio di Novak Djokovic,assomiglia tantissimo al nonno ma è molto,ma molto,più simpatico.
Mi dispiace che non abbia vinto Anderson “ha vinto,purtroppo,il migliore”. Bravo Novak.
Pronostico rispettato. Djokovic di un’altra categoria rispetto ad Anderson. Il sudafricano respinto ancora in finale e come in America con Nadal l’anno scorso viene travolto dalla superiorità dell’avversario e anche dalla stanchezza e dalla poca capacità mentale nel saper affrontare questi match(primo set scandaloso). Resta un super torneo il suo con tanto di scalpo svizzero e semifinale maratona vinta! Nole certifica sempre di più il suo ritorno ad alti livelli ma ora come ho detto ieri dovrà dimostrarlo anche nei prossimi mesi. Se l’è meritata il serbo che già al Queens aveva dimostrato di avere le carte in regola per fare bene nello slam. Forse non se lo aspettava nemmeno lui di vincere(incredulo a fine match) ma tant’è. Tredicesimo slam(quarto a Wimbledon!), top ten rinconquistata e quinto nella race.
Ne vedremo delle belle da qui a fine anno!
@ Paolo (#2156927)
Grande Nole, il fenomeno è tornato e in campo si vede grande spettacolo e grandissimo Rafa che spettacolo la semifinale
2018 e vincono gli slam ancora djokovic, Nadal, federe, giovani dove siete, urge cambiamento
GRANDISSIMO. CON NADAL IL PIÙ GRANDE DI SEMPRE.
Clicca qui per visualizzarlo.
Torneo falsato, finale ridicola.
Clicca qui per visualizzarlo.
Spero sia stato solo un ritorno di fiamma e che si rispenga presto!
Tre slam e tre vincitori diversi quest anno. Sempre gli stessi.
Grande Djokovic, 13 slam e soprattutto 4 Wimbledon, pochi nella storia ne hanno vinti di più.
Grande Nole… te lo meriti tutto questo successo, sempre solo contro tutti… IDEMOOOO
Meraviglioso Nole, semplicemente meraviglioso
Non sono un tifosissimo di Nole ma ci voleva il suo ritorno in grande stile. 💡