Roland Garros: Nadal troppo forte per un discreto Thiem. La Coppa dei Moschettieri è tra le mani di Rafa per l’undicesima volta
Rafa Nadal infinito. 11 Roland Garros. Impresa sportiva talmente grande da essere quasi inconcepibile. Ma è realtà, dolcissima realtà per il miglior tennista di sempre sul rosso. Domina Thiem in tre set imponendo la legge del più forte. Il Chatrier è il suo campo, e quando Rafa sta bene fisicamente, su questa terra non lo batti.O almeno non può riuscirci uno col tennis di Thiem.
Nell’ambiente c’era un certo ottimismo sulla possibilità di vedere una grande finale, lottata, e magari che Thiem avesse reali chance di farcela. Personalmente ero totalmente contrario a questo scenario.Solo in caso di un Rafa sotto tono per un qualche problema… altrimenti “no way”. Non vedevo Dominic capace di giocarsela tre set su cinque, per motivi squisitamente tecnici. Nadal è più forte di Thiem, praticamente in tutte le fasi di gioco. Thiem può stupirti per qualche giocata ad effetto, clamorosa; ma alla fine la sua punta di prestazione, quella massima, è sempre legata non ad una precisa qualità tecnica che crea una differenza tattica, quanto alla intensità fisica, alla forza, all’esuberanza atletica. Peccato per lui che di fronte c’è un tennista ancor più forte fisicamente, capace di tenere la massima intensità ancor più a lungo, e molto più forte sul piano tecnico. Rafa sa far più cose, sa farle meglio, e soprattutto nessuno è efficace come lui, capace di trovare in campo la miglior soluzione a controbattere un rivale.Thiem non può battere un ottimo Nadal col braccio di ferro. Nadal può perdere una grande finale solo quando l’avversario è capace di superarlo nell’unico limite che ha: il tempo di gioco. Rafa soffre chi gli ruba tempo, chi non gli permette di generare i suoi colpi con quella meccanica tanto efficace quanto laboriosa, e non gli permette di imbastire la sua trama che, colpo dopo colpo, ti stritola. Questo tipo di avversario gioca sull’uno-due, ha colpi totalmente sbilanciati sull’anticipo; risponde a tutto rischio con alte percentuali e trova tanti vincenti diretti col servizio. Questo idealtipo è lontanissimo da Thiem, che invece ha bisogno di tanta forza, di tempo per sparare i suoi drive, e non gioca quasi mai rubando il tempo perché il suo tennis, in fondo, non è poi tanto lontano da quello del maiorchino. E quando giochi quasi “allo specchio” contro uno più forte, è il peggior rivale possibile. Può farcela (e ce l’ha fatta) in match due su tre, dove basta una fase positiva per darti un vantaggio concreto. Ce l’ha fatta a Madrid, con condizioni particolari e trovando un Nadal non al meglio. A Parigi, sul suo campo, ed al massimo della forma, è una impresa quasi impossibile. Eppure Thiem c’ha provato. E’ partito male, divorato dalla tensione; si è ripreso, è tornato in scia, ha tenuto altissimo il livello, ma facendo sempre molta fatica, fisica e mentale, per sfondare il fortissimo avversario. Nadal non è mai andato davvero in difficoltà, anche perché Dominic non è riuscito a far nessuna differenza con i colpi di inizio gioco.Pochissimi Ace o servizi vincenti; soprattutto male in risposta, dove ha regalato diversi gratuiti e quasi mai è riuscito ad allontanare Rafa e metterlo alle corde (cosa che invece è riuscito a fare qua in passato Djokovic, il miglior Djokovic, e vincere). La fase centrale del primo set è stata interessante, con i due a giocarsela al meglio. Dominic sparava a tutta col dritto, ha preso grandi rischi, è stato aggressivo; Nadal è stato paziente, da super campione ha saputo attendere il momento migliore (5-4) per salire ancora di livello, stazionare coi piedi vicino alla riga di fondo e prendere immediatamente l’iniziativa. Quando Rafa sente la palla, non subisce in difesa ed inizia ad attaccare alla risposta, diventa imbattibile sul rosso. Così Nadal ha strappato il break decisivo nel primo set, ed ha compiuto gli allunghi negli altri. Un Rafa ancora dominante, fortissimo, a mio avviso con ulteriore margine sul rivale. E’ stato come sempre bravissimo a giocare con enorme intensità e lucidità tattica, regalando quasi niente e scegliendo i momenti ideali per cambiare ritmo e scappare via. Qualità del campione. Il rovescio non l’ha tradito, ma anzi gli ha dato molti punti importanti con cross letali. Buona la lunghezza media col dritto, e tanti vincenti entrando in campo. Thiem non ha demeritato, ha spinto tanto, ha speso, non ha mai sciolto. E’ stata una grande esperienza, la prima finale Slam; deve servirgli come lezione per progredire nel suo tennis, provare ad inserire più velocità e schemi di gioco basati anche sull’anticipo, e non solo sulla forza. E migliorare tanto nella resa alla risposta. Ecco la cronaca della finale 2018 di Roland Garros.
Si inizia sotto un cielo grigio, con Nadal alla battuta. Scambio rovescio vs rovescio, è Thiem a sbagliare. Rafa spinge come un forsennato, per mettere subito in chiaro chi comanda su questo campo. Urla il primo “Vamos” dopo un gran dritto. A zero, Nadal tiene il servizio, super aggressivo.Dominic alla battuta, ma è l’iberico a tenere in mano il pallino del gioco. 0-30, con una bella smorzata. Al settimo punto del match, Thiem forza un errore di Nadal con un pressing a tutta. Dura fare anche un solo 15 per l’austriaco in quest’avvio… Prova ad aprire l’angolo Dominic, rischia il lungo linea ma la palla atterra lunga. 15-40, due palle break Nadal. Un dritto in scambio di Thiem muore in rete. Break Nadal, 8 punti a 1. Inizio deprimente per lo sfidante, ed anche per il pubblico, lo spettro di un match a senso unico aleggia maligno sul Chatrier… Rafa colpisce male una palla, Thiem prende finalmente ritmo col dritto cross. Trova il primo gran vincente, stretto e impredibile. 15-40, improvvise due palle break per “Domi”. Stecca di Thiem col dritto sulla prima; stecca Rafa sulla seconda, un dritto gli esce corto… ringrazia Dominic, che si avventa col suo dritto e chiude. Contro Break Thiem, 1-2 e servizio. Dominic ora serve bene, ed impone grande velocità e rotazione alla palla, tennis molto vigoroso. Nadal rema fuori dal campo, la palla passa altissima sulla rete, carica di rotazione. Si va ai vantaggi, Thiem prova la prima smorzata del match, ma gli muore malamente in rete, e Rafa ha una chance di scappare di nuovo via. La cancella col servizio Dominic, quindi un Ace, botta precisa al centro a 222 km/h. C’è grande lotta. Tennis intenso, muscolare. A fatica, Thiem tiene il servizio, 2 pari e oltre 20 minuti di partita, non propriamente bella sul piano spettacolare. Il dritto molto carico di Thiem da fastidio a Rafa, che salta male nel cercare la palla e sbaglia, fin troppo. In questo inizio Nadal migliore col rovescio che col dritto. Gli scambi sono intensi, con drive lunghi e arrotatissimi. Il primo che spara “corto” apre il fianco all’accelerazione del rivale. Dominic ha bisogno della prima per comandare lo scambio, e scaricare tutta la potenza del dritto. Nadal non sempre riesce a rispondere lungo, e finisce in difesa estrema. Il set segue i servizi, con game lottati e qualche chance di break cancellata da Thiem. L’austriaco ha intensificato la sua spinta, trovando qualche combinazione servizio e dritto molto buone; Nadal resta estremamente solido alla battuta, Thiem risponde male, sbaglia spesso in lunghezza cercando di essere aggressivo. Tennis discreto in questa fase, e discreto spettacolo. 5-4 Nadal, Dominic va a servire sotto pressione…. e la sente. Il servizio non lo aiuta, sbaglia nello scambio. 0-30. Altro dritto in rete, Thiem con le spalle al muro sullo 0-40. Ancora il dritto, fuori due metri… Nadal chiude il primo set 6-4.Bravo Thiem ad alzare i ritmi e fare match pari, ma ha pagato carissimo la tensione su 4-5, con quel primo punto sbagliato male di volo che l’ha mandato ko. Nadal solido, preciso, intenso. La partita, dopo il primo parziale, è già segnata perchè Nadal ha margine per salire ancora, Thiem no.
Secondo set, Rafael al servizio. L’onda del finale del primo set non si arresta. Serve forte, gioca carico con una sicurezza disarmante. Thiem sembra non aver più la pazienza ed intensità della fase centrale del primo set, quando è riuscito a giocare alla pari. Tiene il servizio in sicurezza, anticipa col rovescio a prende campo. Sul 15-30 attacca dopo un rovescio perfetto e chiude di volo. 15-40, immediate palle break. “Domi” ritrova la prima di servizio, con coraggio spinge e le cancella. Ma Rafa ormai è padrone del campo, ora spinge con i piedi sulla riga e sballotta il rivale a destra e a manca. Alla quinta palla break Thiem cede, l’altro è un muro, una macchina sparapalle perfetta su questo campo. 2-0 e 3-0 Nadal. Il set è già compromesso per l’austriaco. Non cede, strappa il game dell’1-3, ma i piedi Rafa sono veloci, governa il campo con i suoi ritmi, concedendo pochissimo. Edappena Dominic cerca una reazione, di rabbia, l’iberico alza ancora il livello, entra dentro al campo e si prende il punto di forza. Non puoi battere Nadal su questo campo, in finale, cercando di superarlo di forza. Hai forse una chance se gli rubi il tempo. Thiem non ha questa arma. Il set avanza seguendo i servizi, con qualche punto spettacolare ed il predominio di Nadal, mai davvero in difficoltà nonostante l’austriaco ci abbia ancora provato, dando il suo meglio. Chiude 6-3, in totale sicurezza. Due set avanti, il match è praticamente in archivio.
Terzo set, Thiem inizia al servizio, ma è Rafa a dettare legge. “Domi” spinge come un forsennato, tira una serie di dritti uno più potente dell’altro, ma Rafa si appoggia, non perde un centimetro di campo e lo porta all’errore.Un muro. 0-40, immediate tre palle break. Thiem si salva servendo (finalmente) molto bene. 1-0, con grande dignità e voglia di lottare è finalmente in vantaggio in un set. Ma ha davanti un Everest sportivo… Nel terzo gioco di nuovo allarme rosso sul 30-40. Molto coraggioso Thiem a produrre una improvvisa smorzata. Spinge Dominic, ringhia, ci prova ancora, ma l’altro rimette tutto. A furia di prendersi rischi enormi in spinta, sbaglia. L’ennesimo scambio durissimo è vinto dal n.1 del mondo, che strappa la battuta all’austriaco. 2-1 e servizio, Nadal a 4 giochi dallo scrivere l’ennesima pagina leggendaria della sua carriera. Quarto game, 30-0 Rafa, chiama improvvisamente il trainer, qualcosa non va alla mano sinistra. Prende una pasticca, sembra un crampo alla mano. Il gioco riprende… doppio fallo. Si avvicina al suo angolo e urla in dialetto maiorchino “non posso muovere la mano”. Il gioco ricomincia, si scambia. Sembra in grado di giocare, tanto che vince il game, 3-1. Thiem resta in scia salendo 2-3, che questo problema alla mano possa rimetterlo in partita? Pare di no. Dalla racchetta di Rafa escono di nuovo colpi potenti e precisi, forse accusa qualcosa sulla prima di servizio, ma ormai è forte di un vantaggio enorme. 4-2 Nadal, davvero un gran bel gioco, vinto con un tennis aggressivo e molto veloce. Il cielo si fa ancor più cupo, …soprattutto per Dominic, che crolla 0-30 sotto il pressing del rivale. La prima non va più, Rafa domina il campo. 15-40, altre due palle break. Ed il break arriva. 5-2 Nadal, è la resa. Chiude 6-2 il maiorchino, dopo un game tirato, a braccia alzate. Ha concluso una grande stagione sul rosso, confermandosi in vetta al ranking. Adesso la sfida è portare questa condizione sui prati, e provare a vincere di nuovo i Championships. Impresa non impossibile, se tiene questa condizione.
Marco Mazzoni
@marcomazz
Rafael Nadal vs Dominic Thiem
TAG: Nadal, Roland Garros, Roland Garros 2018, Thiem
Sei stressato?
15
@ Grande (#2132205)
Ci sono 3 tennisti a 2030 punti, al n.15-16-17, Fognini-Bautista Augut- Pouille
sì grande Nadal… ma quella dichiarazione sulle modelle che guadagnano di più rispetto ai modelli… 😳 😳 😥
Scusate, ma io non ho capito, Fognini a tutti gli effetti dell’ATP è n.15 o 16? Per me è 16. Mi svelate questo piccolo Rebus.
Nadal… un concentrato di volontà, intelligenza tattica, di resistenza fisica e di tecnica. Al Roland Garros ha perso soltanto quando ha giocato male. Se in forma sulla terra non lo batte nessuno, basta guardare il suo palmares.
È lo stesso problema che ho io. Non solo mi annoia ma mi irrita vedere sempre le stesse manie, le bottigliette, sopracciglio orecchio sopracciglio orecchio naso, grattatina, non calpestare le righe… Un robot.
Nadal, un mostro. Null’altro da dire. Come disse Nastase, riferendosi a Borg, ” dovrebbero mandarlo in un altro pianeta. Noi giochiamo a tennis, lui gioca qualcos’altro”.
@ alexalex (#2131987)
è un classico: a chi non sa argomentare in modo civile non resta che sproloquiare
Lo score finale della partita possibilmente a inizio articolo.
Grazie.
@ Luod (#2132026)
non ho detto che nadal non ha talento; ovvio che ne ha, senza talento non si vince quello che ha vinto lui; intendo dire che con lo strapotere fisico che ha forse non ha neanche bisogno di avere chissà quale genio tennistico tipo federer; il risultato è che comunque, ma è un problema mio, a vedere nadal mi annoio, a vedere federer starei tutta la notte … anche se perde.
@ Groucho1971 (#2132064)
@ Groucho1971 (#2132064)
@ Groucho1971 (#2132064)
concordo in parte su muster ma quello che voglio dire è che con nadal, ferrer e tipi del genere non mi diverto, con federer, delpo, kyrgios e a volte anche con fognini (se non fa teatro) si.
Il mazzoni perde il pelo ma non il vizio..ahimè
Intendevo Halep, non per paragonarla a Roger o Nadal, ma per lo strapotere fisico dimostrato nel torneo, certo non assoluto come quello di Nadal, ovvio. Ha dimostrato molte crepe, ma il fatto che abbia vinto ancor di più mi fa sorgere dubbi… Nessuna che abbia avuto la capacità di contrastarla?
Il secondo set con Muguruza é emblematico (nel primo Garbine non pervenuta) , ricorda tanto il finale di Nadal con Del Potro…
Ma questa non è una considerazone da fare: vincerebbe comunque ma se ci sono regole, debbono valere per chiunque. O per nessuno.
Specialmente non partecipandovi
Io porterei più rispetto per il gioco di Gilles Muller nell’anno di grazia 2017
Altre tre? Altre due, casomai. Poi se si distingue fra cemento più o meno veloce allora le possibili varianti sono più di tre.
@ alvenu (#2131943)
Non si puo vincere cosi tanto solo con lo strapotere fisico. Ai miei tempi Muster potentissimo mancino, vinse il Roland Garros imparando a giocare a Tennis. E a quei tempi Muster aveva magnifici avversari. Nadal e federer non ne hanno. Tutto qui.
AUGH!
@ Watcher (#2131972)
Quando parli di marziani intendi nadal e federer, vero? Perche la halep lo e tutt altro.