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La vittoria di Federica Sacco nel G2 di Salsomaggiore: parlano i coach

07/05/2018 18:00 1 commento
La vittoria di Federica Sacco nel G2 di Salsomaggiore: parlano i coach
La vittoria di Federica Sacco nel G2 di Salsomaggiore: parlano i coach

E’ stato davvero un torneo interessante il G2 di Salsomaggiore, che livetennis ha seguito con aggiornamenti quotidiani, conclusosi con le belle vittorie di Federica Sacco e Lorenzo Musetti, entrambi del 2002.

Domenica sera, abbiamo raggiunto al telefono Lino Sorrentino, coach storico di Federica, mentore della sua vita tennistica, e Marco Valletta, Responsabile settore agonistico del TC Fireball-Vanna, che ha seguito la tennista napoletana in tutto il torneo.

Lino, a Salsomaggiore abbiamo visto giocare molte delle migliori tenniste junior italiane. Qual è la tua impressione sul loro livello, considerando che nello stesso giorno in cui Federica Sacco si affermava nel torneo, la Cocciaretto,la nostra migliore junior, n. 14 al mondo, veniva eliminata nelle pre-qualifiche di Roma dalla Marchetti, over 500 pro?

Non ho seguito il torneo di Salsomaggiore, Federica era con Marco Valletta, mio allievo da sempre, ottimo maestro e collaboratore, con il quale condivido gioie e dolori di questo lavoro. Ho visto solo la finale, ma le ragazze che c’erano ormai le conosco molto bene, e tra loro vedo bene per il futuro, anche prossimo, la Rossi, la Pigato e la Mariani. Le altre sono un po’ più indietro. La Coccia non c’era a Salso: mi dici che oggi ha perso a Roma ma ricordati che perdere una partita non è indicativo del livello, le valutazioni vanno fatte con dati maggiori.

I ragazzi che non riescono ad emergere nel circuito maggiore, dopo aver sfondato a livello junior, sono tantissimi: è quanto sta dimostrando uno studio di livetennis in corso di pubblicazione. Come spieghi questo fenomeno?

Ho letto quello che avete pubblicato finora. L’ITF si è posto lo stesso quesito, l’anno prossimo partirà il Transition Tour, che dovrebbe aiutare i giovani a diventare pro. Come tutte le innovazioni avrà bisogno di tempo per andare a regime ma mi sembra un’ottima cosa. Certo, se non hai il livello di gioco adeguato non c’è “tour che tenga”.

Veniamo allora ad un ragionamento che mi hai fatto qualche giorno fa. Tu dici che ci sono junior che hanno già una mente da pro: che cosa vuoi dire e in cosa si concretizza questo concetto?

Secondo me i ragazzi devono essere trattati da pro già adesso e devono provare ad avere un comportamento professionale fin da subito. Per me il comportamento da pro va insegnato quando sono junior, come gli si insegna il diritto ed il rovescio bisogna insegnargli un atteggiamento consono. In due parole, sai benissimo che più sale il livello più i match ruotano su pochi punti importanti: come puoi pretendere di giocarli bene se ti alleni con poca intensità, poca attenzione e senza dare la giusta importanza ad ogni palla che tocchi? Poi, in altra occasione, ti ho detto che “quelle buone” nei momenti importanti danno il 105 per cento. Bene, lo puoi fare soltanto se ti alleni al 105 per 100.

Venendo a Federica, un anno fa mi hai detto che non ti ponevi obiettivi se non quello di divertirvi. Ora è cambiato qualcosa?

Non e cambiato molto…..continuiamo a divertirci a far feste al Fireball quando vinciamo….ad uscire tutti insieme in giro per la città piu bella del mondo….

Fin qui Lino Sorrentino che lascia il telefono a Marco Valletta per alcune considerazioni sul percorso di Federica nel torneo.



Marco, quanto pesa questa vittoria?

Sicuramente pesa tantissimo in termini positivi, le serve per capire e conoscere ulteriormente se stessa e il suo livello. Inoltre, sotto il profilo della gestione emotiva del match, Federica sta migliorando molto il che è un ottimo segnale di maturità tennistica.

Infatti con la Pigato ha recuperato il match dopo un primo set perso dal 5/2:

Proprio come ti dicevo in precedenza, sotto il profilo mentale Federica è cresciuta tantissimo nella gestione dei punti persi, dei game persi nei quali non riesce a comandare come vorrebbe, e sicuramente questo le serve per poter aggiungere un altro tassello importante nel suo percorso formativo.

Su quali aspetti hai dovuto lavorare per supportare Federica durante il torneo?

Abbiamo lavorato sotto alcuni aspetti tattici prima delle partite, con una buona cura degli allenamenti atletici e tennistici e inoltre ci siamo soffermati sulla tranquillità e la concentrazione pre e post partita.

Federica ha compiuto 16 anni. A che punto è il suo sviluppo fisico-atletico e quanto può far correre veloce la pallina?

Credo sia arrivata ad un buon livello, anzi un ottimo livello, però vedendola giocare io noto notevoli margini di miglioramento. Fisicamente è strutturata bene, con un fisico potente e veloce, una fisicità importante nel tennis femminile.

Uno sguardo al torneo maschile: bella vittoria di Musetti, ma abbiamo visto anche un ottimo Nardi. Come valuti questi ragazzi e che prospettive hanno a tuo avviso?

Musetti lo conoscevo poco, Nardi ho avuto il piacere di seguirlo in tutto il suo percorso conoscendolo da piccolissimo. Devo dire che entrambi mi hanno impressionato: Musetti possiede una tecnica importante e delle soluzioni fuori dal comune, anche se dal punto di vista tattico e di posizione in campo può migliorare moltissimo e, a mio modesto parere, sarà quello lo step che lo porterà davvero in alto. Nardi è un talento incredibile, riesce a fare cose difficili trasmettendo facilità della giocata, ha un timing notevole, ora deve mentalizzarsi e lavorare duramente. Comunque sono due ragazzi sui quali scommetterei tanto.


Antonio De Filippo


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1 commento

Koko (Guest) 07-05-2018 16:12

Uno sembra Trevisan!

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