Challenger Todi: Giornata no per gli italiani, è Goffin la rivelazione del torneo
Petrazzuolo, Burzi, Di Mauro e Brizzi. Al Challenger Atp di Todi la colonia italiana viene letteralmente decimata con i quattro “moschettieri” azzurri che escono di scena al cospetto di avversari più forti e decisamente più in palla.
Un secondo turno che si è aperto con la conferma della testa di serie numero uno del torneo Greul che ha piegato con un doppio 6-4 Giancarlo Petrazzuolo. A seguire è salito in cattedra il giovane belga David Goffin. Al termine di tre combattuti set il talento diciottenne, vera rivelazione degli Internazionali di tennis dell’Umbria 2009, ha avuto la meglio su Alberto Brizzi, 6-1 5-7 6-3 il punteggio finale.
Nei quarti ora lo aspetta un cliente durissimo, il sudafricano Kevin Anderson. Un gigante di 202 cm che impressiona per tecnica, coordinazione ed agilità. Nell’ultimo match in programma un infortunio ha messo fuori gioco il siracusano Alessio Di Mauro. Il tennista azzurro, nel match con il francese Roger-Vasselin, si è ritirato sullo 0-4 del primo set. Unico a sorridere tra gli italiani è Paolo Lorenzi, testa di serie numero 3 del torneo, che nella prosecuzione dell’incontro di primo turno ha superato al terzo set lo spagnolo Santos.
Lorenzi domani se la vedrà con l’argentino Berlocq, apparso in grande forma, in uno dei quattro match di secondo turno della parte bassa del tabellone. Occhi puntati sul vincitore della scorsa edizione Tomas Tenconi impegnato nell’incontro, che si preannuncia spettacolare, con Andrea Arnaboldi. Infine chiudono il quadro del secondo turno Ungur vs Dasnieres de Veigy e Marrero vs Oswald. Andrea Migliorini
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TAG: Arnaboldi, Challenger Todi, Goffin, Tenconi
4 commenti
Saltano tutti contemporaneamente in questo periodo perchè non si sta più lavorando nello stesso modo di pochissimi anni fa.
Stiamo tornando indietro, purtroppo.
Solo nei primi anni di questo decennio, avevamo tre italiani su quattro in semi nei challengers, fino ad un paio d’anni fa vincevamo il torneo già il venerdì sera.
Ora, esempio tipico di Como, tre italiani giocano i quarti di finale, e ne rimane solo uno a giocare una semifinale. Due anni fa era normale che quei tre avrebbero vinto i loro incontri.
Volandri doveva battere Dolgopolov ( non certo Nadal o Gonzalez ). Tenconi idem doveva fare sua la partita.
Invece non siamo stati attrezzati per farlo.
Inoltre … e non li posso lasciare soli 5 minuti che mi combinano i disastri … 😯 😳
Pienamente d’accordo, la stragrande maggior parte dei tornei di casa nostra.. è basata solo ed esclusivamente sulla terra! gente da veloce come: Bracciali, Dell’Acqua, Galvani e Marcora.. è penalizzata!! e come loro.. tanti altri! Come anche Naso e Crugnola..
perchè il tennis italiano è fatto di terraioli e anche quelli che per doti naturali potrebbero non esserlo la cultura tennistica italiana li forza al terraiolismo, malattia questa pericolosissima che porta tutti i nostri indistintamente a concentrare i momenti di maggior forma atletica con analoghe programmazioni di preparazione fisica nei mesi dedicati ai tornei europei su terra rossa che vanno più o meno da aprile a luglio..
(io la penso così)
ma prrche sono tutti scoppiati nello stesso momento ❓ ❓ ❓