Maria Sharapova: c’è ancora tempo per tornare a vincere?
18/03/2018 08:09 
23 commenti
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Maria Sharapova classe 1987, ex n.1 del mondo
Maria Sharapova è da sempre una giocatrice in grado di dividere le opinioni: antipatica contro simpatica, campionessa assoluta contro ottima giocatrice, dopata contro vittima di un errore, tanti pareri discordanti e le copertine che in ogni caso si sono sempre occupate di lei. Negli ultimi anni il mondo di Maria Sharapova è tristemente crollato per il famigerato Meldonium, fra contratti andati in fumo e un anno e mezzo perso lontano dai campi da gioco. È vero che ha già compiuto il Career Slam, un traguardo per poche elette, ma in questi due anni travagliati in tanti ci siamo chiesti cosa Maria sarebbe stata capace di vincere senza questa lunga e forzata pausa…
Maria è una tennista capace come poche di calamitare l’attenzione ed è stato normale che il suo rientro in gioco sia stato salutato come una vittoria dalla maggior parte degli appassionati del tennis femminile, anche se non sono mancati di certo i pareri negativi: in molti hanno storto il naso per la pioggia di wild card che la siberiana d’America ha ricevuto appena scontato la squalifica ma c’è una cosa che ha lasciato ancor di più di stucco…la sua non competitività.
Un rientro di tal tipo è chiaramente un rebus e soprattutto le prime uscite vanno prese con le pinze, con infortuni e stop sempre dietro l’angolo: il problema è che dopo un 2017 turbolento per le note vicende ci si aspettava una marcia in più in questi primi mesi del 2018. Invece Maria ha raccolto poco, con una semifinale a Shenzen, un 3T a Melbourne spazzata via dalla Kerber e un doppio primo turno tanto a Doha quanto a Indian Wells. E i suoi tifosi cominciano a chiedersi sempre più insistentemente se ci sarà tempo per tornare a vincere.
La mia personale sensazione è che un suo ritorno al vertice sia assai complicato: troppi i fantasmi dei problemi del passato da lasciarsi alle spalle che accompagnano una condizione fisica che fatica a tornare quella di un tempo e una mentalità che spiace dirlo, non sembra più essere quella vincente dei successi Slam.
Dispiace, perché la Sharapova per il sottoscritto è una signora campionessa e sarei felicissimo di essere smentito dai fatti: purtroppo però vedo la russa capace di alcuni exploit, anche importanti, ma senza quella continuità ad alti livelli che oggi appare un traguardo per lei assai lontano.
Alessandro Orecchio
TAG: Maria Sharapova
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io farei un controllo approfondito alla kasatkina…questa gioca per ore da un paio di mesi senza accusare il minimo colpo…mah
Sono d’accordo…i controlli da un po di tempo sono più approfonditi. Secondo me il discorso vale anche per i vari Djokovic, Wawrinka, Murray, Natal, ecc.
@ sandro (#2057393)
Mai stata simpatica o amata per il suo tennis(?)o le sue lunghe gambe, se smettesse domani non me ne accorgerei neanche, ma la crocefissione mediatica a cui è stata sottoposta è stata esagerata quanto la pioggia di wild card e l’entusiasmo con cui è stata riaccolta (ma almeno lì c’era il motivo marketing). Ha preso per dieci anni un aiuto farmacologico (come qualcuno lo ha chiamato) non proibito e quindi non ha fatto niente di illecito, tranne gli ultimi 20 giorni. Come pensi che vadano le altre (e gli altri), ad aranciata? prenderanno gli aiutini farmacologici che possono senza rischiare di incappare nella WADA. Maria è stata “sfortunata” e/o imprevidente e/o vittima di un complotto anti russia (visto che tutti gli addetti ai lavori sembra sapessero dell’uso comune del meldonium tra gli atleti russi), ma bollarla come imbrogliona come fosse l’unica in ambito sportivo ad assumere sostanze “lecite” per migliorare le prestazioni mi sembra francamente assurdo, pur come ribadisco non amandola per niente.
Tornando all’articolo, per me è una giocatrice finita con buona pace delle mie orecchie!
Invece le sorelle che sono le zie più grandi, quelle no, devono giocare, sei unico ma non in senso positivo.
Si, i francesi sono molto rigorosi, specialmente il presidente di FFT, quando non è sotto processo …
Ho letto con interesse l’articolo. Penso che se il problema della giocatrice russa fosse solo psicologico, riuscirebbe sicuramente a risolverlo, considerando che grande lottatrice sia e il coraggio e la combattività che è capace di tirare fuori.
A mio parere la Sharapova è una giocatrice che è sempre stata talmente superiore alle avversarie che non ha mai avuto troppo bisogno di ragionare in campo per vincere. Ha sempre variato molto poco il proprio gioco, tanto la potenza dei suoi colpi era talmente superiore a quella delle avversarie, che poteva vincere ugualmente con il coraggio e la determinazione. Non è un caso se contro Serena abbia perso tanti match. Serena era l’unica giocatrice capace di tirare ancora più forte di lei e allora ecco venire a galla i suoi limiti nel variare il gioco. Questo le è costato anche una sconfitta contro una Camila Giorgi in palla.
Serena, per continuare a essere la più forte giocatrice del mondo, anche abbondantemente dopo i 30 anni, ha imparato grazie a Mouratoglu a ragionare di più in campo, proprio perché con la sola potenza dei suoi colpi non riusciva più a travolgere le sue avversarie.
Avendo oramai anche la Sharapova superato i 30 anni, deve anche lei imparare a ragionare di più in campo e ad amministrare meglio le sue energie torneo dopo torneo. Fare questo comporterà imparare a essere più umile, cosa di cui ha urgentemente bisogno. Capisco che essere circondata da una marea di invidiose ed venire osannata da tanti tifosi, letteralmente cotti di fronte al suo fascino, sia molto difficile essere umili. Tuttavia questo è il percorso da compiere per ritornare grande. Ha tutte le potenzialità per riuscirci, benché la sfida sia ardua e l’esito per nulla scontato!
Può tornare a vincere!Ma deve cambiare qualcosa di importante!
Ricordi bene.
Sì, ma veniva da una sospensione per doping. A Parigi, se non fosse stata infortunata, non le avrebbero dato nessuna W.C. o ricordo male?
Eh sì, quella è stata davvero un’esagerazione, in fondo il torneo di Roma l’ha vinto solo tre volte …
è durata anche troppo, fra passerelle e mondanità varie avrebbe potuto fare la fine di altre sue colleghe…ed invece ha vinto tanto, il career slam è per pochi. Ma ora basta, è il momento di accettare il declino e ritirarsi. Poi se vuole continuare a giocare per divertimento e/o bisogno personale è libera di farlo.
Può ritirarsi tranquillamente ha 31 anni
Quello che ha fatto, ha fatto.
É una campionessa, su questo non ci piove.Se tornerà ai livelli di un tempo(cosa che reputo improbabile)ne sarò solo contento. In caso contrario ci rimarranno per sempre ke sue imbagini di vincitrice di Wimbledon a 17 anni e tante altre bellissime imprese. La vita continua, ci sono tante giovani promesse in rampa di lancio….certo che una come Maria….
Se non tornerà a vincere, cosa che comunque faceva poco anche prima della squalifica, ce ne faremo una ragione. Ci sono giovani giocatrici, e il mille di questa settimana ne è un esempio, che riusciranno a farci vivere emozioni forti e vedere livelli di gioco alti. Se poi Maria smetterà ce ne faremo una ragione. E bisogna anche dire che tutto l’entusiasmo che c’era lo scorso aprile quando è tornata alle competizioni è “evaporato in una nuvola rossa”, e i risultati ottenuti sono stati molto inferiori alle aspettative. Quando si bara non bisogna stendere tappeti rossi come abbiamo fatto anche noi agli internazionali, facendola diventare, la domenica in giro per Roma, la madrina del torneo.
Redazione ma dov’è l’entrylist aggiornata MD e quali femminile per Miami? Potete inserirla? Grazie
P.S. Visto che ci siete,potete mettere anche la maschile? Grazie mille 😉
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Orecchio dice che in molti si chiedono cos’altro avrebbe vinto senza la pausa? Strano, a leggere i commenti su questo e altri siti, in molti si chiedono cosa avrebbe vinto senza dieci anni di aiuti farmacologici…
Tempo ce ne sarebbe, è la salute che manca …
@ Massimo (#2057341)
Sapra’ riemergere. ….
Anche Nadal due anni orsono sembrava alla deriva…Guardate dove si trova ora nel ranking.
Pietà!!!!! non hai altro da fare……..
FORZA MARIA!!!!!
Senza bumba è dura…