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Rafael Nadal a favore della nuova Davis Cup: “Quando qualcosa non funziona perfettamente, le soluzioni devono essere cercate. “Penso che sia una buona iniziativa che possa essere approvata e penso potrà avere anche successo”

27/02/2018 10:03 58 commenti
Rafael Nadal classe 1986, n.2 del mondo
Rafael Nadal classe 1986, n.2 del mondo

I possibili cambiamenti che l’ITF ha in mente per la Coppa Davis è stato l’argomento del giorno nella giornata di ieri.
Con l’entrata in vigore del nuovo format già nel 2019 (la decisione verrà presa in agosto durante la riunione annuale dell’ITF), e se le misure saranno approvate con almeno due terzi dei voti, la nuova idea imposta da Gerard Piqué potrebbe persino diventare reale.

Rafa Nadal, numero 2 del mondo che si trova in Messico per giocare l’ATP 500 di Acapulco, è a favore di questo nuovo formato: “Penso che sia una buona iniziativa che possa essere approvata e penso potrà avere anche successo. Per me l’ideale è che questa iniziativa non si disputi in un unico posto e che cambi continuamente sede in modo che tutti possano godere di questo spettacolo”.

Per Nadal, la Coppa Davis ha presentato problemi e, in quanto tale, considera naturale cambiare il formato attuale dell’evento: “Quando qualcosa non funziona perfettamente, le soluzioni devono essere cercate e per molti anni ci siamo resi conto che nella Coppa Davis c’era qualcosa che non funzionava. Credo sia un’iniziativa che potrà funzionare”.


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58 commenti. Lasciane uno!

Massimo (Guest) 27-02-2018 20:29

@ pallettaro (#2043745)

Un piacere leggere questo commento

58
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Massimo (Guest) 27-02-2018 20:26

Scritto da alexalex

Scritto da Spero in Quinzi
I 3 set su 5 li toglierei ovunque, saranno pure la storia però, a volte, riuscire a seguire una partita diventa impossibile. Oggi i tempi sono più frenetici e bisognerebbe adeguarsi almeno un po’

Il fatto che tutto stia diventando frenetico non è una buona cosa, anzi! Proprio perché la vita si fa frenetica, non dovremmo adeguare tutto alla frenesia! Almeno lo sport, e tutto ciò che è un piacere, uno svago, non deve essere assolutamente adattato ai tempi di questa società rosica-fegati!

Concordo. Il guaio oggi è che si tende a pensare che uniformarsi sia la sola cosa da fare.

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Massimo (Guest) 27-02-2018 20:17

Qualunque cosa vogliano fare, che la facciamo, ma per favore non chiamatela più coppa Davis allora.
Al massimo chiamatela, che ne so, coppa reality show; già mi immagino tutti i bimbi col cellulare a spiare i giocatori mentre si trovano negli spogliatoi a raccontare cosa hanno sognato la scorsa notte…

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Losvizzero 27-02-2018 19:50

Scritto da pallettaro
La Davis non ha più il fascino di un tempo.
30 anni fa quando c’era la Davis ricordo il trambusto, le urla, la frenesia che si respirava al circolo.
Come si può dimenticare NeuroCanè che batte Wilander tra le impastate urla del bisteccone fradicio di sudore.
La Davis era una festa, una gioia, una lotta, una battaglia, una guerra che per noi [b]italiani[/b] ha sempre rappresentato qualcosa di unico fin dai tempi delle astuzie di Gardini, del rovescio di Pietrangeli e del mitico doppio con Sirola.
L’epopea della vittoria in Cile del 76 con Nicola capitano e Panatta come mattatore ha tenuto vivo l’interesse ed il fascino di noi italiani verso la Davis. Interesse e attaccamento che raggiunsero un culmine (o forse un canto del cigno) con la spalla rotta del faentino Gaudenzi.
Ed è ovvio che ancora ci teniamo. Ma ormai noi italiani siamo vecchi. Siamo più vecchi dei vecchi degli altri paesi. Viviamo di ricordi, di sogni, rimanendo aggrappati ad un gran tennista tiepido come Seppi e ad un furfante autolesionista come Fognini.
I ragazzi di oggi non ci tengono. Gliene frega poco.
Sono più interessati al singolo giocatore, attratti dal look di quel tennista o dalle smargiassate di qualche altro presunto tale.
Ed è giusto che sia così.
Inutile giudicarli
Ricordo le mie amichette quando comparve Agassi con i jeans ed i capelli (o meglio la parrucca) ossigenati.
Ma sono tempi passati.
Ora il tennis è sempre più dominato dai soldi e delle televisioni ed è ovvio che la Davis perda terreno.
Era una competizione dove era ancora vivo anche il concetto di nazione, di popolo. Ora i nostri figli scrivono su piattaforme internazionali dove scambiano messaggi con ragazzi di tutti i mondi possibili. Ragazzi che sono nati in un posto da genitori di nazionalità mista e che hanno studiato all’estero e che lavorano in un altro posto ancora.
Italia Svezia di Davis 28 anni dopo il mitico 90 sarebbe la migliore esemplificazione del mondo di oggi. Un popolo ancora aggrappato alla Davis contro un popolo che potrebbe schierare i fratelli Ymer.
Ed è tutto dire.

Al di là dei ricordi piacevoli o meno che una persona può avere non solo nello sport, non è mica una cosa circoscritta a soli noi italiani. In uno sport individuale confrontarsi a nazioni ha già meno senso rispetto in uno sport a squadre. Che poi sia sempre spettacolo ecc ok ma col tennis di oggi ha perso tantissimo valore. Come fare un torneo di golf a nazioni…. Comunque penso che anche 30 anni fa c’erano persone per cui la Davis non avesse ragione d’esistere

55
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Rare99 (Guest) 27-02-2018 18:45

La Davis i big la snobbano,è come vedere i mondiali di calcio dove i vari Ronaldo,Messi ecc.decidessero di non giocarli.Purtroppo il mondo cambia velocemente e probabilmente anche la Davis dovrà adeguarsi,poi il format che lo scelgano i protagonisti.Gli consiglierei prima di decidere di leggere “Terribile splendore”,forse li aiuterà a riflettere

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alexalex 27-02-2018 18:14

@ yonex (#2044097)

Mi capitava lo stesso quando Massimo Moratti parlava di calcio. Qualunque cosa dicesse mi sembrava di sentire un astrologo parlare di astrofisica. Non so se ho reso l’idea…

53
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Maximilian (Guest) 27-02-2018 18:01

Scritto da bao.bab

Scritto da ibson
@ bao.bab (#2043917)
Qui si esagera veramente troppo. Il terroredel ritiro di federer… ogni sport ha avuto i suoi momenti up e i suoi momenti down, il tennis ci è già passato più volte. Dopo che federer si ritirerà se ne sarà andato un grandissimo campione, dopo di lui se ne andranno altri, ma lo sport è bello perchè è un ciclo, non si sa quanto passerà, ma i grandissimi campioni torneranno anche nel tennis moderno. Il tennis non muore con federer come il basket non è morto con jordan e il calcio con maradona, chi non capisce questo non capisce lo sport

Per capirci: la peculiarita’ di Federer e’ quella di essere l’ultimo di una specie, il suo ritiro equivarrebbe ad un’estinzione. Su questo sito ci si e’ stracciate le vesti quando si ritiro’ Llodra, un giocatore che non e’ arrivato ad essere top 20 nel ranking! Quando io avevo 10-15 anni vedevo Giocare Lendl e McEnroe, Edberg e Wilander, lo stesso Cane’ aveva una capacita’ di variare il gioco che non hanno alcuni top player odierni. Uno che ha visto Wilander giocare serve and volley a Wimbledon, perche’ sull’erba da fondo non vincevi un 15, a vedere gli incontri degli ultimi anni sui prati inglesi si annoia non poco.
La mia impressione e che si sia ad un limite: devi finanziare uno sport che da premi multimilionari e devi trovare figure che possano date appeal al movimento. per 10 anni c’hanno provato coi i fab-four ora, sempre a mio avviso, il rischio e’ che per fare audiance ci si muova verso lo spettacolo a tutti i costi, tipo Wrestling US, per la gioia dei mercati emergenti e delle agenzie di scommesse. La NBA e’ una bellissima eccezione: la capacita’ che hanno avuto di rinnovarsi negli anni andrebbe seguita da tanti che gestiscono lo sport, pero’ anche li’, nelle ultime stagioni almeno il 30-40% delle partite di Regular Season sono diventate spettacoli tipo Harlem Globetrotters il cui esempio lampante e’ stato l’ultimo match di Kobe Bryant che io ricordo ragazzino alla Standa di Rieti con papa’ Joe che lo cercava mentre correva tra gli scaffali!

ma guarda… leggi nei pensieri altrui? Non sarei riuscito ad esprimere meglio ciò che penso …quoto ogni tua parola.

52
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lallo (Guest) 27-02-2018 17:43

Scritto da makko

Scritto da giucar

Scritto da pallettaro
@ giucar (#2043835)
Ormai siamo vecchi per queste cose.
La Coppa Davis era bella qualche anno fa. Ormai non ha senso operare un moribondo.
Come si dice in quel gran film di Monicelli dove il grande Adolfo Celi nei panni del’ineffabile Dottor Sassaroli se la svigna dall’ospedale per una zinagarata:
– ma dottore è un caso disperato….
– appunto, inutile perdere tempo!-
Cioè è una “catena di affetti” che dobbiamo spezzare e liberarcene!
Siamo vecchi.

Io vedo ancora tanto entusiasmo per questa competizione, il mondo non è solo l’Italia. La Francia cercava di tornare alla vittoria da svariati anni, ci tenevano tantissimo, ogni anno hanno schierato delle squadre la cui qualita’ media dei convocati faceva spavento, l’anno scorso ce l’hanno fatta e per loro è stata una gran festa.
Nel 2016 l’Argentina ha vinto la sua prima Davis dopo varie sconfitte in finale, Delbonis ha raccontato che dopo aver battuto Karlovic sul 2-2 in Argentina è diventato una specie di mito quando prima di allora non era conosciuto da quasi nessuno (in quella finale c’erano anche Cilic e del potro, alla faccia del fatto che i big non giocano piu’ la davis), prima ancora possiamo parlare della svizzera di federer e wawrinka, o della gran bretagna dei fratelli Murray o ancora della Repubblica ceca di Berdych e Stepanek, in tutte queste occasioni si è visto un entusiasmo straripante.
Il problema siamo noi, anzi, una parte d’Italia che continua a sminuire questa competizione, dire che la Davis è morta a livello internazionale significa negare l’evidenza dei fatti.

…aggiungo: a Cilic gli sono voluti mesi per riaversi dallo shock della sconfitta in rimonta con DEl Potro: è c’è chi parla di competizione morta…

51
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lallo (Guest) 27-02-2018 17:43

Scritto da Pierre Herme’ the Picasso of pastry
@ pallettaro (#2043975)
Intendevo la Francia – Svizzera del 2014 con una bellissima cornice di pubblico e Roger / Stan da una parte, Tsonga / Gasquet/ Monfils dall altra…
io penso che finche ci saranno i palazzetti dello sport pieni a Grenoble, Belgrado , Bruxelles , Monaco o Praga io me ne frego se non ci sono Roger , Rafa e/ o Nole …. finche sento gli inni nazionali e lo sventolare di bandiere , vedo i tennisti giocare con il nome della nazione sulla maglia …. e fare la mucchia sul vincitore o l allenatore allora mi dimentico di Rafa , Roger e Nole un ‘ altra volta e me la racconto e ci credo ( come i matti ) che quella e’ la MIA Davis e nessuno me la puo’ toccare….

50
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yonex (Guest) 27-02-2018 17:35

se lui è d’accordo allora,come sempre,io sostengo il contrario.
esattamente come quando esterna le bron james.

49
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MD (Guest) 27-02-2018 17:31

E’ chiaro che non cambierà solo il calendario.
Con tempi così compressi sarà IMPOSSIBILE giocare il turno al meglio dei 5 match e le partite al meglio dei 5 set.
Quindi io prevedo (con orrore) un misto tra Laver Cup e Next Gen ATP Finals.
Ovvero:
1. squadre allargate
2. scontri al meglio dei 3 match (due singolari e il doppio)
3. incontri al meglio dei 3 set
4. (probabilmente) set di 4 game, e varie altre amenità per accorciare le partite il più possibile.
Mi sembra inevitabile che un turno (cioè 2 singolari + doppio) debba durare quanto una partita attuale.
NB: non ho nessuna fonte segreta, è solo la mia opinione.
Un baraccone tremendo.

48
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makko (Guest) 27-02-2018 16:42

Scritto da giucar

Scritto da pallettaro
@ giucar (#2043835)
Ormai siamo vecchi per queste cose.
La Coppa Davis era bella qualche anno fa. Ormai non ha senso operare un moribondo.
Come si dice in quel gran film di Monicelli dove il grande Adolfo Celi nei panni del’ineffabile Dottor Sassaroli se la svigna dall’ospedale per una zinagarata:
– ma dottore è un caso disperato….
– appunto, inutile perdere tempo!-
Cioè è una “catena di affetti” che dobbiamo spezzare e liberarcene!
Siamo vecchi.

Io vedo ancora tanto entusiasmo per questa competizione, il mondo non è solo l’Italia. La Francia cercava di tornare alla vittoria da svariati anni, ci tenevano tantissimo, ogni anno hanno schierato delle squadre la cui qualita’ media dei convocati faceva spavento, l’anno scorso ce l’hanno fatta e per loro è stata una gran festa.
Nel 2016 l’Argentina ha vinto la sua prima Davis dopo varie sconfitte in finale, Delbonis ha raccontato che dopo aver battuto Karlovic sul 2-2 in Argentina è diventato una specie di mito quando prima di allora non era conosciuto da quasi nessuno (in quella finale c’erano anche Cilic e del potro, alla faccia del fatto che i big non giocano piu’ la davis), prima ancora possiamo parlare della svizzera di federer e wawrinka, o della gran bretagna dei fratelli Murray o ancora della Repubblica ceca di Berdych e Stepanek, in tutte queste occasioni si è visto un entusiasmo straripante.
Il problema siamo noi, anzi, una parte d’Italia che continua a sminuire questa competizione, dire che la Davis è morta a livello internazionale significa negare l’evidenza dei fatti.

…aggiungo: a Cilic gli sono voluti mesi per riaversi dallo shock della sconfitta in rimonta con DEl Potro: è c’è chi parla di competizione morta…

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bao.bab 27-02-2018 16:14

Scritto da ibson
@ bao.bab (#2043917)
Qui si esagera veramente troppo. Il terroredel ritiro di federer… ogni sport ha avuto i suoi momenti up e i suoi momenti down, il tennis ci è già passato più volte. Dopo che federer si ritirerà se ne sarà andato un grandissimo campione, dopo di lui se ne andranno altri, ma lo sport è bello perchè è un ciclo, non si sa quanto passerà, ma i grandissimi campioni torneranno anche nel tennis moderno. Il tennis non muore con federer come il basket non è morto con jordan e il calcio con maradona, chi non capisce questo non capisce lo sport

Per capirci: la peculiarita’ di Federer e’ quella di essere l’ultimo di una specie, il suo ritiro equivarrebbe ad un’estinzione. Su questo sito ci si e’ stracciate le vesti quando si ritiro’ Llodra, un giocatore che non e’ arrivato ad essere top 20 nel ranking! Quando io avevo 10-15 anni vedevo Giocare Lendl e McEnroe, Edberg e Wilander, lo stesso Cane’ aveva una capacita’ di variare il gioco che non hanno alcuni top player odierni. Uno che ha visto Wilander giocare serve and volley a Wimbledon, perche’ sull’erba da fondo non vincevi un 15, a vedere gli incontri degli ultimi anni sui prati inglesi si annoia non poco.
La mia impressione e che si sia ad un limite: devi finanziare uno sport che da premi multimilionari e devi trovare figure che possano date appeal al movimento. per 10 anni c’hanno provato coi i fab-four ora, sempre a mio avviso, il rischio e’ che per fare audiance ci si muova verso lo spettacolo a tutti i costi, tipo Wrestling US, per la gioia dei mercati emergenti e delle agenzie di scommesse. La NBA e’ una bellissima eccezione: la capacita’ che hanno avuto di rinnovarsi negli anni andrebbe seguita da tanti che gestiscono lo sport, pero’ anche li’, nelle ultime stagioni almeno il 30-40% delle partite di Regular Season sono diventate spettacoli tipo Harlem Globetrotters il cui esempio lampante e’ stato l’ultimo match di Kobe Bryant che io ricordo ragazzino alla Standa di Rieti con papa’ Joe che lo cercava mentre correva tra gli scaffali!

46
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goolagong (Guest) 27-02-2018 16:07

Quando c’è un’idea bislacca, Nadal è sempre d’accordo…

45
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andrea (Guest) 27-02-2018 15:34

ma un accenno – remind al nuovo format davis non si poteva mettere nell’articolo?

44
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Pierre Herme’ the Picasso of pastry (Guest) 27-02-2018 15:25

@ pallettaro (#2043975)

Intendevo la Francia – Svizzera del 2014 con una bellissima cornice di pubblico e Roger / Stan da una parte, Tsonga / Gasquet/ Monfils dall altra…
io penso che finche ci saranno i palazzetti dello sport pieni a Grenoble, Belgrado , Bruxelles , Monaco o Praga io me ne frego se non ci sono Roger , Rafa e/ o Nole …. finche sento gli inni nazionali e lo sventolare di bandiere , vedo i tennisti giocare con il nome della nazione sulla maglia …. e fare la mucchia sul vincitore o l allenatore allora mi dimentico di Rafa , Roger e Nole un ‘ altra volta e me la racconto e ci credo ( come i matti ) che quella e’ la MIA Davis e nessuno me la puo’ toccare….

43
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giucar 27-02-2018 15:21

Scritto da pallettaro
@ giucar (#2043835)
Ormai siamo vecchi per queste cose.
La Coppa Davis era bella qualche anno fa. Ormai non ha senso operare un moribondo.
Come si dice in quel gran film di Monicelli dove il grande Adolfo Celi nei panni del’ineffabile Dottor Sassaroli se la svigna dall’ospedale per una zinagarata:
– ma dottore è un caso disperato….
– appunto, inutile perdere tempo!-
Cioè è una “catena di affetti” che dobbiamo spezzare e liberarcene!
Siamo vecchi.

Io vedo ancora tanto entusiasmo per questa competizione, il mondo non è solo l’Italia. La Francia cercava di tornare alla vittoria da svariati anni, ci tenevano tantissimo, ogni anno hanno schierato delle squadre la cui qualita’ media dei convocati faceva spavento, l’anno scorso ce l’hanno fatta e per loro è stata una gran festa.
Nel 2016 l’Argentina ha vinto la sua prima Davis dopo varie sconfitte in finale, Delbonis ha raccontato che dopo aver battuto Karlovic sul 2-2 in Argentina è diventato una specie di mito quando prima di allora non era conosciuto da quasi nessuno (in quella finale c’erano anche Cilic e del potro, alla faccia del fatto che i big non giocano piu’ la davis), prima ancora possiamo parlare della svizzera di federer e wawrinka, o della gran bretagna dei fratelli Murray o ancora della Repubblica ceca di Berdych e Stepanek, in tutte queste occasioni si è visto un entusiasmo straripante.
Il problema siamo noi, anzi, una parte d’Italia che continua a sminuire questa competizione, dire che la Davis è morta a livello internazionale significa negare l’evidenza dei fatti.

42
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ibson 27-02-2018 15:19

@ bao.bab (#2043917)

Qui si esagera veramente troppo. Il terroredel ritiro di federer… ogni sport ha avuto i suoi momenti up e i suoi momenti down, il tennis ci è già passato più volte. Dopo che federer si ritirerà se ne sarà andato un grandissimo campione, dopo di lui se ne andranno altri, ma lo sport è bello perchè è un ciclo, non si sa quanto passerà, ma i grandissimi campioni torneranno anche nel tennis moderno. Il tennis non muore con federer come il basket non è morto con jordan e il calcio con maradona, chi non capisce questo non capisce lo sport

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pallettaro (Guest) 27-02-2018 15:10

@ makko (#2043894)

ah beh, tecnicamente è viva.
Tennisticamente?
Bemelmans e Joris De Loore (quest’ultimo best ranking n. 283 del doppio, ndr) ne hanno disputato la finale.

40
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pallettaro (Guest) 27-02-2018 15:04

@ Pierre Herme’ the Picasso of pastry (#2043885)

La coppetta che hanno vinto i francesi lo scorso anno?
Dai Pierre, siamo seri.
A ranghi completi la Francia avrebbe potuto perdere con 4 o 5 formazioni a scelta.
E nel 2016? La Croazia arriva in finale contro l’Argentina di Del Bonis e Del Potro (al 20 % del suo potenziale).
La Svizzera dopo la vittoria 2014 non ha più visto Federer e Stan con il contagocce.
La Spagna, negli ultimi anni schiera chi passa al convento, trovandosi a supplicare gente come Bautista Agut.
E’ una competizione che, per come la ricordo io, non ha più il fascino, l’attrattiva, il pathos, la tradizione dei tempi belli.
Quando c’era l’urna e ti beccavi la Svezia sapevi che arrivava Wilander.
Kfelnikov e Cesnokov hanno perso in casa la finale del 1995 perché dovettero giocare contro Sampras e Courier!!
Cioè Sampras e Courier, non MaliVai Washington o Todd Martin!
E avercene finali con un Martin o con un MaliVai!
Ti tocca vedere un Bemelmans o un Delbonis……
Per come l’abbiamo conosciuta è meglio vederla morta questa coppetta.

39
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Pierre Herme’ the Picasso of pastry (Guest) 27-02-2018 14:56

Scritto da bao.bab
@ pallettaro (#2043827)
Non so non sono cosi’ pessimista o almeno mi sforzo di non esserlo.
Credo pero’ che tutto lo sport, ed il tennis anche nello specifico, debba essere riformato. Ho il terrore, e secondo me lo ha anche chi fa girare questo sistema milionario, del giorno in cui Federer appendera’ la racchetta al chiodo… Si gioca troppo e si gioca male… invece di vergognarsi un po’ perche’ un 37nne torna ad essere il numero 1 lo si celebra certificando la mediocrita’ del circo dall’anonimo ex della Sharapova in giu’. Forse alla fine sono anche piu’ drastico di te perche se la Davis non e’ riformabile ancor meno lo e’ il circuito e chi ne fa parte…
PS: Ricordo tutto di quel Lunedi’ quando Cane’ nel Febbraio 1990 sconfisse Wilander… Siamo orfani di Galeazzi come anche di Tommasi e Clerici e se permetti anche queste sono state grandi perdite per il tennis italiano

Siamo meno orfani della Vaccari o di quell’ altra come si chiamava? Mamma mia di tennis non sapevano una mazza!
Galeazzi compensava con l ‘ enfasi ( a singhiozzo ) una carenza nella preparazione, circa Tommasi , Clerici , Scannagatta e Lombardi che dire? Fantastici …. mitici , impareggiabili.

38
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guidoyouth (Guest) 27-02-2018 14:31

d’accordo con rafa: questa può essere una buona iniziativa.

37
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bao.bab 27-02-2018 14:08

@ pallettaro (#2043827)

Non so non sono cosi’ pessimista o almeno mi sforzo di non esserlo.
Credo pero’ che tutto lo sport, ed il tennis anche nello specifico, debba essere riformato. Ho il terrore, e secondo me lo ha anche chi fa girare questo sistema milionario, del giorno in cui Federer appendera’ la racchetta al chiodo… Si gioca troppo e si gioca male… invece di vergognarsi un po’ perche’ un 37nne torna ad essere il numero 1 lo si celebra certificando la mediocrita’ del circo dall’anonimo ex della Sharapova in giu’. Forse alla fine sono anche piu’ drastico di te perche se la Davis non e’ riformabile ancor meno lo e’ il circuito e chi ne fa parte…

PS: Ricordo tutto di quel Lunedi’ quando Cane’ nel Febbraio 1990 sconfisse Wilander… Siamo orfani di Galeazzi come anche di Tommasi e Clerici e se permetti anche queste sono state grandi perdite per il tennis italiano

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luigi (Guest) 27-02-2018 13:50

Se penso che trent’anni fa non si giocava il tie break neanche nei primi set ,ricordo un 13 11 13 11 6 4 di Cash a Edberg sull’erba di Melbourne,il tennis è sport individuale ormai le compitizioni di squadra non hanno più senso

35
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makko (Guest) 27-02-2018 13:50

Scritto da pallettaro
@ bao.bab (#2043783)
La Davis non è da riformare.
E’ morta.
E’ defunta.
Finita.
Siamo allo stato gassoso.
Non è Nadal che l’ha uccisa appoggiando i vari tentativi di cambiarla. O meglio non solo lui. Tutti i top players l’hanno uccisa.
Certo, se Rafa e Roger l’avessero sostenuta nel giusto modo forse sarebbe ancora viva.
Ma non l’hanno fatto e sono entrambi colpevoli (trainati dai dollari) di aver snobbato, svilito e quindi annientato una bellissima competizione.
Competizione che, a dire il vero, un tempo travalicava il concetto di sport e si manifestava propriamente con quello di nazione.
Da cui derivava anche un certo di tipo di tennis, come quando i nostri dovevano volare fino in Australia per trovarsi a giocare contro erbivori famelici e non greci svogliati!

ti consiglio nella vita di tutti i giorni di accertarti di un decesso perché se poi vai a fare le condoglianze per un vivo, rischi la tua incolumità.

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pallettaro (Guest) 27-02-2018 13:48

@ giucar (#2043835)

Ormai siamo vecchi per queste cose.
La Coppa Davis era bella qualche anno fa. Ormai non ha senso operare un moribondo.
Come si dice in quel gran film di Monicelli dove il grande Adolfo Celi nei panni del’ineffabile Dottor Sassaroli se la svigna dall’ospedale per una zinagarata:
– ma dottore è un caso disperato….
– appunto, inutile perdere tempo!-
Cioè è una “catena di affetti” che dobbiamo spezzare e liberarcene! :mrgreen:
Siamo vecchi.

33
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pallettaro (Guest) 27-02-2018 13:42

@ Insalatiera76 (#2043777)

Invece, secondo me, potremmo andare sempre d’accordo, dai.
Il mio punto di vista è semplice.
Dici una cosa? Ok, spiegala.
Posso andare d’accordo anche con uno che mi dice che Federer è scarso, ma deve spiegarmelo.
Invece mi capita, e mi è capitato di leggere per 3 giorni gente che la scorsa settimana me l’ha menata dicendomi che Vanni è forte.
Senza mai darmi uno straccio di spiegazione. O un minimo. Insomma Ipse dixit! A me non va bene.

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alexalex 27-02-2018 13:40

Scritto da lallo
Caro Rafa ritirati e lascia lo sport tennis a chi lo apprezza…. siamo stanchi dell’associazione sport-soldi-tv che porterà rapidamente al tennis virtuale, molto meno costoso e più di successo per le generazioni ultradigitalizzate…..

Non discuto sul fatto che lui (e altri come lui) cerchi di lucrare il più possibile dal tennis, ma se c’è uno che apprezza lo sport che fa, è proprio Rafael Nadal! Non stiamo parlando di Bouchard e Tomic, tanto per farti esempi di lucratori che del tennis sembrano strafottersene altamente! Se giocasse solo per i soldi, farebbe solo tornei (con pochi risultati) ed esibizioni milionarie, e si allenerebbe ben poco. Ma Nadal è uno, proprio come Federer, che ha sempre lottato per essere competitivo ai massimi livelli, e per riuscirci non è abbastanza aver vinto 16 slam e chiamarsi Nadal! Bisogna avere voglia di svegliarsi tutte le mattine per andare a sudare sul campo d’allenamento per migliorare sempre! Quella è passione!

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Pierre Herme’ the Picasso of pastry (Guest) 27-02-2018 13:40

Scritto da pallettaro
@ bao.bab (#2043783)
La Davis non è da riformare.
E’ morta.
E’ defunta.
Finita.
Siamo allo stato gassoso.
Non è Nadal che l’ha uccisa appoggiando i vari tentativi di cambiarla. O meglio non solo lui. Tutti i top players l’hanno uccisa.
Certo, se Rafa e Roger l’avessero sostenuta nel giusto modo forse sarebbe ancora viva.
Ma non l’hanno fatto e sono entrambi colpevoli (trainati dai dollari) di aver snobbato, svilito e quindi annientato una bellissima competizione.
Competizione che, a dire il vero, un tempo travalicava il concetto di sport e si manifestava propriamente con quello di nazione.
Da cui derivava anche un certo di tipo di tennis, come quando i nostri dovevano volare fino in Australia per trovarsi a giocare contro erbivori famelici e non greci svogliati!

Aspetta un attimo , la Davis non e’ morta ….non ancora.
Hai visto gli spalti nelle finali ma anche nei turni precedenti?
I campioni la giocano ancora tutti ma NON continuativamente almeno fino a qualche anno fa l hanno tutti i big !
Murray contro il Belgio , Nole vs l Argentina e la finale in Francia con la svizzera di Roger e Stan
Io non voglio credere che sia come dici tu , NON ancora.

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pallettaro (Guest) 27-02-2018 13:39

@ Pierre Herme’ the Picasso of pastry (#2043825)

Eppure dico cose tante ovvie.
Mia moglie mi chiama Mr Obviously.
Le uniche cose che dico è che Vanni non è da top 100, Cecchinato non sa giocare sul veloce, Federer è migliorato perché gioca più vicino alle righe e altre ovvietà.
Non serve nemmeno scomodare Lapalisse.

29
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alexalex 27-02-2018 13:32

Scritto da Spero in Quinzi
I 3 set su 5 li toglierei ovunque, saranno pure la storia però, a volte, riuscire a seguire una partita diventa impossibile. Oggi i tempi sono più frenetici e bisognerebbe adeguarsi almeno un po’

Il fatto che tutto stia diventando frenetico non è una buona cosa, anzi! Proprio perché la vita si fa frenetica, non dovremmo adeguare tutto alla frenesia! Almeno lo sport, e tutto ciò che è un piacere, uno svago, non deve essere assolutamente adattato ai tempi di questa società rosica-fegati!

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LuchinoVisconti (Guest) 27-02-2018 13:29

Le vostre idee in merito non contano nulla.
Le mie idee in merito non contano nulla.
Esprimere le proprie idee in proposito è tempo sprecato.

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Insalatiera76 27-02-2018 13:10

Scritto da Pierre Herme’ the Picasso of pastry

Scritto da Insalatiera76

Scritto da pallettaro
La Davis non ha più il fascino di un tempo.
30 anni fa quando c’era la Davis ricordo il trambusto, le urla, la frenesia che si respirava al circolo.
Come si può dimenticare NeuroCanè che batte Wilander tra le impastate urla del bisteccone fradicio di sudore.
La Davis era una festa, una gioia, una lotta, una battaglia, una guerra che per noi italiani ha sempre rappresentato qualcosa di unico fin dai tempi delle astuzie di Gardini, del rovescio di Pietrangeli e del mitico doppio con Sirola.
L’epopea della vittoria in Cile del 76 con Nicola capitano e Panatta come mattatore ha tenuto vivo l’interesse ed il fascino di noi italiani verso la Davis. Interesse e attaccamento che raggiunsero un culmine (o forse un canto del cigno) con la spalla rotta del faentino Gaudenzi.
Ed è ovvio che ancora ci teniamo. Ma ormai noi italiani siamo vecchi. Siamo più vecchi dei vecchi degli altri paesi. Viviamo di ricordi, di sogni, rimanendo aggrappati ad un gran tennista tiepido come Seppi e ad un furfante autolesionista come Fognini.
I ragazzi di oggi non ci tengono. Gliene frega poco.
Sono più interessati al singolo giocatore, attratti dal look di quel tennista o dalle smargiassate di qualche altro presunto tale.
Ed è giusto che sia così.
Inutile giudicarli
Ricordo le mie amichette quando comparve Agassi con i jeans ed i capelli (o meglio la parrucca) ossigenati.
Ma sono tempi passati.
Ora il tennis è sempre più dominato dai soldi e delle televisioni ed è ovvio che la Davis perda terreno.
Era una competizione dove era ancora vivo anche il concetto di nazione, di popolo. Ora i nostri figli scrivono su piattaforme internazionali dove scambiano messaggi con ragazzi di tutti i mondi possibili. Ragazzi che sono nati in un posto da genitori di nazionalità mista e che hanno studiato all’estero e che lavorano in un altro posto ancora.
Italia Svezia di Davis 28 anni dopo il mitico 90 sarebbe la migliore esemplificazione del mondo di oggi. Un popolo ancora aggrappato alla Davis contro un popolo che potrebbe schierare i fratelli Ymer.
Ed è tutto dire.

Quando scrivi di tennis sono quasi sempre in disaccordo con te, ma su questa analisi ti applaudo

Aspettate un attimo , io sono spesso d accordo con voi 2 ( entrambi ) per cui questo post di Insalatiera 76 mi confonde
Io sono del 68’ e voi due siete della mia leva o giu’ di li, il post di pallettaro e’ vero ma mi ha fatto male , c e scritto tutto quello che un nostalgico come me non vorrebbe leggere ma forse si ….e’ proprio cosi anche se io ho mille ricordi legati alla davis , questa davis anzi quella in cui i set si vincevano tutti con 2 games piu dell’ avversario e senza TB

Io classe 64…
e concordo con te, il post di Pallettaro è vero, e fa male.
Ora, io credo che al mondo ognuno debba interpretare il proprio ruolo nel modo più onesto.
Voglio dire che Pallettaro ha ragione, per come gira il mondo adesso la Davis perde terreno. Ma io sto lottando con tutte le mie forze per evitare che il mondo prenda i giri che sta prendendo. So bene che perderò (o meglio la mia/nostra generazione perderà, come hanno sempre perso le precedenti). Ma sto qui a urlare che il mondo dei miei/nostri ricordi mi piaceva di più di quello attuale.
E quindi, cosa piccolissima tra cose molto più grandi ed importanti, la Davis non voglio che la tocchino! Perché è una formula che esprime, come il post di Pallettaro ha fatto emergere, dei VALORI. Viceversa la tesi di Nadal esprime solo degli INTERESSI.

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giucar 27-02-2018 13:01

Scritto da Giorgio
@ giucar (#2043733)
laver cup porcata marchiata Federer.

Ma per quanto mi riguarda possono giocare tutte le esibizioni che vogliono, l’importante è che lascino la coppa Davis in pace, Federer l’ha vinta una volta e ormai ha deciso di abbandonarla, non è che se la Davis non la giocano Federer e Nadal allora non ha piu’ senso di esistere, non è che bisogna per forza fare in modo che venga giocata da loro.

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Stef (Guest) 27-02-2018 12:55

La mia Formula che invece servirebbe ad esprimere il vero potenziale di un movimento tennistico sarebbe quella giocare 4 singoli (ma 4 giocatori diversi che giocano 1 incontro ciascuno, 2 il venerdi e 2 il sabato) la domenica 2 doppi ed in caso di parita’ un singolo di spareggio con i 2 migliori singolaristi

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pallettaro (Guest) 27-02-2018 12:52

@ bao.bab (#2043783)

La Davis non è da riformare.
E’ morta.
E’ defunta.
Finita.
Siamo allo stato gassoso.
Non è Nadal che l’ha uccisa appoggiando i vari tentativi di cambiarla. O meglio non solo lui. Tutti i top players l’hanno uccisa.
Certo, se Rafa e Roger l’avessero sostenuta nel giusto modo forse sarebbe ancora viva.
Ma non l’hanno fatto e sono entrambi colpevoli (trainati dai dollari) di aver snobbato, svilito e quindi annientato una bellissima competizione.
Competizione che, a dire il vero, un tempo travalicava il concetto di sport e si manifestava propriamente con quello di nazione.
Da cui derivava anche un certo di tipo di tennis, come quando i nostri dovevano volare fino in Australia per trovarsi a giocare contro erbivori famelici e non greci svogliati!

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Pierre Herme’ the Picasso of pastry (Guest) 27-02-2018 12:49

Scritto da Insalatiera76

Scritto da pallettaro
La Davis non ha più il fascino di un tempo.
30 anni fa quando c’era la Davis ricordo il trambusto, le urla, la frenesia che si respirava al circolo.
Come si può dimenticare NeuroCanè che batte Wilander tra le impastate urla del bisteccone fradicio di sudore.
La Davis era una festa, una gioia, una lotta, una battaglia, una guerra che per noi italiani ha sempre rappresentato qualcosa di unico fin dai tempi delle astuzie di Gardini, del rovescio di Pietrangeli e del mitico doppio con Sirola.
L’epopea della vittoria in Cile del 76 con Nicola capitano e Panatta come mattatore ha tenuto vivo l’interesse ed il fascino di noi italiani verso la Davis. Interesse e attaccamento che raggiunsero un culmine (o forse un canto del cigno) con la spalla rotta del faentino Gaudenzi.
Ed è ovvio che ancora ci teniamo. Ma ormai noi italiani siamo vecchi. Siamo più vecchi dei vecchi degli altri paesi. Viviamo di ricordi, di sogni, rimanendo aggrappati ad un gran tennista tiepido come Seppi e ad un furfante autolesionista come Fognini.
I ragazzi di oggi non ci tengono. Gliene frega poco.
Sono più interessati al singolo giocatore, attratti dal look di quel tennista o dalle smargiassate di qualche altro presunto tale.
Ed è giusto che sia così.
Inutile giudicarli
Ricordo le mie amichette quando comparve Agassi con i jeans ed i capelli (o meglio la parrucca) ossigenati.
Ma sono tempi passati.
Ora il tennis è sempre più dominato dai soldi e delle televisioni ed è ovvio che la Davis perda terreno.
Era una competizione dove era ancora vivo anche il concetto di nazione, di popolo. Ora i nostri figli scrivono su piattaforme internazionali dove scambiano messaggi con ragazzi di tutti i mondi possibili. Ragazzi che sono nati in un posto da genitori di nazionalità mista e che hanno studiato all’estero e che lavorano in un altro posto ancora.
Italia Svezia di Davis 28 anni dopo il mitico 90 sarebbe la migliore esemplificazione del mondo di oggi. Un popolo ancora aggrappato alla Davis contro un popolo che potrebbe schierare i fratelli Ymer.
Ed è tutto dire.

Quando scrivi di tennis sono quasi sempre in disaccordo con te, ma su questa analisi ti applaudo

Aspettate un attimo , io sono spesso d accordo con voi 2 ( entrambi ) per cui questo post di Insalatiera 76 mi confonde
Io sono del 68’ e voi due siete della mia leva o giu’ di li, il post di pallettaro e’ vero ma mi ha fatto male , c e scritto tutto quello che un nostalgico come me non vorrebbe leggere ma forse si ….e’ proprio cosi anche se io ho mille ricordi legati alla davis , questa davis anzi quella in cui i set si vincevano tutti con 2 games piu dell’ avversario e senza TB

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Pierre Herme’ the Picasso of pastry (Guest) 27-02-2018 12:44

Scritto da GianlucaPozziPerSempre

Scritto da giucar
La coppa Davis è perfetta com’è adesso, Nadal, un milionario che vuole continuare a lucrare come non mai, hai giocato le peggiori porcate come l’iptl, la laver cup, esibizioni partendo da Abu Dhabi fino alla fine della stagione e adesso volete storpiare in maniera definitiva una competizione che esiste da 118 anni, l’hai vinta varie volte, puoi anche ritirarti definitivamente come hanno fatto Berdych e Federer ma volerla cambiare perchè sai che potrebbe diventare una grossa sorgente di danaro è una vergogna.

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gamesetmax 27-02-2018 12:40

Scritto da giucar
La coppa Davis è perfetta com’è adesso, Nadal, un milionario che vuole continuare a lucrare come non mai, hai giocato le peggiori porcate come l’iptl, la laver cup, esibizioni partendo da Abu Dhabi fino alla fine della stagione e adesso volete storpiare in maniera definitiva una competizione che esiste da 118 anni, l’hai vinta varie volte, puoi anche ritirarti definitivamente come hanno fatto Berdych e Federer ma volerla cambiare perchè sai che potrebbe diventare una grossa sorgente di danaro è una vergogna.

Stai esagerando, non vuole cambiare un bel niente, ha espresso la sua opinione a favore. E comunque non è il solo ad essere un “miliardario che vuole continuare a lucrare come non mai”, ma che te lo dico a fare, lo sai pure tu, ognuno vede ciò che vuole in base al tifo.

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Stefano (Guest) 27-02-2018 12:34

Top players

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Stefano (Guest) 27-02-2018 12:34

Mi sembra di tutta evidenza che il problema della davis non stia nel formato in sé, quanto nel fatto che al momento la onorano, mediamente, non più del 50% dei giocatori migliori.
Pertanto, la riforma migliore e’ quella che va in direzione del gradimento dei top Players..senza i quali la davis non e’ piu’ l’evento che si spaccia ancora di essere. E per recuperare i suoi fasti, imprescindibile cedere ai ricatto dei

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sissi (Guest) 27-02-2018 12:20

sono delle sanguisughe pronte a organizzare qualsiasi evento con cachet che partono da 1 milione in su(per i big ovviamente…) , di conseguenza trasformano anche la Coppa davis per fare soldi anche lì, non contenti di tutti i cachet che ricevono in tutte le parte del mondo e di un prizey money che sfiora i 100 mln(nadal…., federer e djokovic l’hanno ampiamente superato); io tifo federer, ma ricordo ancora quella pagliacciata in sud america a fine 2012 pagata a caro prezzo per tutto il 2013, veramente scandalosi

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stankosky 27-02-2018 12:11

giusto, aboliamo la davis e la fed cup competizioni da dilettanti per circoli ridicoli. I veri professionisti non la giocano quindi è inutile.
un campionato del mondo a squadre a modi calcio è la formula migliore!

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Spero in Quinzi (Guest) 27-02-2018 12:09

I 3 set su 5 li toglierei ovunque, saranno pure la storia però, a volte, riuscire a seguire una partita diventa impossibile. Oggi i tempi sono più frenetici e bisognerebbe adeguarsi almeno un po’

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bao.bab 27-02-2018 12:05

Scritto da giucar
La coppa Davis è perfetta com’è adesso, Nadal, un milionario che vuole continuare a lucrare come non mai, hai giocato le peggiori porcate come l’iptl, la laver cup, esibizioni partendo da Abu Dhabi fino alla fine della stagione e adesso volete storpiare in maniera definitiva una competizione che esiste da 118 anni, l’hai vinta varie volte, puoi anche ritirarti definitivamente come hanno fatto Berdych e Federer ma volerla cambiare perchè sai che potrebbe diventare una grossa sorgente di danaro è una vergogna.

Un post analogo comparse sui social dell’epoca quando Luigi nella primavera 1789 XVI convoco’ gli stati generali…
La Davis per come e’ organizzata oggi e’ una competizione antistorica, questo e’ un dato di fatto che prescinde dai gusti personali o dai ricordi di tempi epici che ormai non ci sono piu’. Giudizi devono essere dati sul merito della riforma ma la riforma deve essere fatta

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Insalatiera76 27-02-2018 11:58

Scritto da pallettaro
La Davis non ha più il fascino di un tempo.
30 anni fa quando c’era la Davis ricordo il trambusto, le urla, la frenesia che si respirava al circolo.
Come si può dimenticare NeuroCanè che batte Wilander tra le impastate urla del bisteccone fradicio di sudore.
La Davis era una festa, una gioia, una lotta, una battaglia, una guerra che per noi italiani ha sempre rappresentato qualcosa di unico fin dai tempi delle astuzie di Gardini, del rovescio di Pietrangeli e del mitico doppio con Sirola.
L’epopea della vittoria in Cile del 76 con Nicola capitano e Panatta come mattatore ha tenuto vivo l’interesse ed il fascino di noi italiani verso la Davis. Interesse e attaccamento che raggiunsero un culmine (o forse un canto del cigno) con la spalla rotta del faentino Gaudenzi.
Ed è ovvio che ancora ci teniamo. Ma ormai noi italiani siamo vecchi. Siamo più vecchi dei vecchi degli altri paesi. Viviamo di ricordi, di sogni, rimanendo aggrappati ad un gran tennista tiepido come Seppi e ad un furfante autolesionista come Fognini.
I ragazzi di oggi non ci tengono. Gliene frega poco.
Sono più interessati al singolo giocatore, attratti dal look di quel tennista o dalle smargiassate di qualche altro presunto tale.
Ed è giusto che sia così.
Inutile giudicarli
Ricordo le mie amichette quando comparve Agassi con i jeans ed i capelli (o meglio la parrucca) ossigenati.
Ma sono tempi passati.
Ora il tennis è sempre più dominato dai soldi e delle televisioni ed è ovvio che la Davis perda terreno.
Era una competizione dove era ancora vivo anche il concetto di nazione, di popolo. Ora i nostri figli scrivono su piattaforme internazionali dove scambiano messaggi con ragazzi di tutti i mondi possibili. Ragazzi che sono nati in un posto da genitori di nazionalità mista e che hanno studiato all’estero e che lavorano in un altro posto ancora.
Italia Svezia di Davis 28 anni dopo il mitico 90 sarebbe la migliore esemplificazione del mondo di oggi. Un popolo ancora aggrappato alla Davis contro un popolo che potrebbe schierare i fratelli Ymer.
Ed è tutto dire.

Quando scrivi di tennis sono quasi sempre in disaccordo con te, ma su questa analisi ti applaudo

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BetAce 27-02-2018 11:55

@ pallettaro (#2043745)

Concordo da giovane in tutto e aggiungo,purtroppo non solo nel tennis ma ogni sport in generale sta diventando un business,esempiò più lampante il calcio

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Insalatiera76 27-02-2018 11:55

Probabilmente se chiediamo a qualunque giocatore “preferisci giocare una competizione 3 su 5 con calendario e superficie poco programmabile che dà pochi soldi e niente punti, o una 2 su 3 ben pagata in una settimana definita e su una superficie certa?” la risposta sarebbe la stessa di Nadal.
Come quando Max Catalano sosteneva che è meglio essere belli, ricchi e fortunati piuttosto che brutti, poveri e sfigati.
Gli appassionati di tennis hanno un punto di vista un po’ diverso.

11
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GianlucaPozziPerSempre (Guest) 27-02-2018 11:53

Scritto da giucar
La coppa Davis è perfetta com’è adesso, Nadal, un milionario che vuole continuare a lucrare come non mai, hai giocato le peggiori porcate come l’iptl, la laver cup, esibizioni partendo da Abu Dhabi fino alla fine della stagione e adesso volete storpiare in maniera definitiva una competizione che esiste da 118 anni, l’hai vinta varie volte, puoi anche ritirarti definitivamente come hanno fatto Berdych e Federer ma volerla cambiare perchè sai che potrebbe diventare una grossa sorgente di danaro è una vergogna.

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Giorgio (Guest) 27-02-2018 11:45

@ giucar (#2043733)

laver cup porcata marchiata Federer.

9
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+1: MarcoP, gamesetmax
pallettaro (Guest) 27-02-2018 11:16

La Davis non ha più il fascino di un tempo.
30 anni fa quando c’era la Davis ricordo il trambusto, le urla, la frenesia che si respirava al circolo.
Come si può dimenticare NeuroCanè che batte Wilander tra le impastate urla del bisteccone fradicio di sudore.
La Davis era una festa, una gioia, una lotta, una battaglia, una guerra che per noi italiani ha sempre rappresentato qualcosa di unico fin dai tempi delle astuzie di Gardini, del rovescio di Pietrangeli e del mitico doppio con Sirola.
L’epopea della vittoria in Cile del 76 con Nicola capitano e Panatta come mattatore ha tenuto vivo l’interesse ed il fascino di noi italiani verso la Davis. Interesse e attaccamento che raggiunsero un culmine (o forse un canto del cigno) con la spalla rotta del faentino Gaudenzi.
Ed è ovvio che ancora ci teniamo. Ma ormai noi italiani siamo vecchi. Siamo più vecchi dei vecchi degli altri paesi. Viviamo di ricordi, di sogni, rimanendo aggrappati ad un gran tennista tiepido come Seppi e ad un furfante autolesionista come Fognini.
I ragazzi di oggi non ci tengono. Gliene frega poco.
Sono più interessati al singolo giocatore, attratti dal look di quel tennista o dalle smargiassate di qualche altro presunto tale.
Ed è giusto che sia così.
Inutile giudicarli
Ricordo le mie amichette quando comparve Agassi con i jeans ed i capelli (o meglio la parrucca) ossigenati.
Ma sono tempi passati.
Ora il tennis è sempre più dominato dai soldi e delle televisioni ed è ovvio che la Davis perda terreno.
Era una competizione dove era ancora vivo anche il concetto di nazione, di popolo. Ora i nostri figli scrivono su piattaforme internazionali dove scambiano messaggi con ragazzi di tutti i mondi possibili. Ragazzi che sono nati in un posto da genitori di nazionalità mista e che hanno studiato all’estero e che lavorano in un altro posto ancora.
Italia Svezia di Davis 28 anni dopo il mitico 90 sarebbe la migliore esemplificazione del mondo di oggi. Un popolo ancora aggrappato alla Davis contro un popolo che potrebbe schierare i fratelli Ymer.
Ed è tutto dire.

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+1: bao.bab, 40yards
Tennisaddicted (Guest) 27-02-2018 11:16

È amico di Piqué, dopo questa dichiarazione credo anche socio (Nadal non dichiara mai nulla per caso e comunque è sempre Cicero pro domo sua)

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+1: MarcoP
giucar 27-02-2018 10:56

La coppa Davis è perfetta com’è adesso, Nadal, un milionario che vuole continuare a lucrare come non mai, hai giocato le peggiori porcate come l’iptl, la laver cup, esibizioni partendo da Abu Dhabi fino alla fine della stagione e adesso volete storpiare in maniera definitiva una competizione che esiste da 118 anni, l’hai vinta varie volte, puoi anche ritirarti definitivamente come hanno fatto Berdych e Federer ma volerla cambiare perchè sai che potrebbe diventare una grossa sorgente di danaro è una vergogna.

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+1: MarcoP
Tiepolo (Guest) 27-02-2018 10:55

non sono intervenuto nel post specifico, intervengo qui.
la cosa che mi rende più perplesso è quante partite i “titolari” dovrebbero giocare in una settimana: tra fase a gironi, quarti, semifinali e finale dovrebbero giocare 5-6 partite di singolo più eventualmente altrettante di doppio.
penso ad un Fognini, mettiamo che la fase a gironi sia composta da 3 incontri: nei primi 3 giorni 3 partite di singolo e 3 di doppio.
poi metti che passiamo ai quarti, altro singolo e altro doppio.
per culo arriviamo in semifinale: altro singolo e altro doppio.
per congiunzione astrale arriviamo in finale? altro singolo e altro doppio.
e tutto in una settimana?

5
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+1: MarcoP
lallo (Guest) 27-02-2018 10:50

Voglio aggiungere (anche se NON NE HO LA MINIMA VOGLIA, SONO STANCO DI FARLO) ai vari Nadal, Federer & co…. gli appunti di tale oscena variazione della Davis!)

1)in 1 settimana, con le 5 partite attuali (il minimo sindacale per competizione a squadre) un tabellone a 16 squadre è impossibile anche a eliminazione diretta (sono 8 giorni anche MASSACRANDO il DOPPIO come partita spareggio in caso di 2 pari (nella stessa seconda giornata)

2)Dal punto 1 segue:
A) o si riducono le squadre a 8 (e il concetto di coppa mondiale a squadre sparisce
B) o si allunga a BISETTIMANALE (12 giorni nel caso di 3 giorni a partita)

3) nel caso B, i giocatori della finale, se impegnati anche in doppio (come accade spesso attualmente) dovrebbero GIOCARE TUTTI i giorni 3 su 5 per 12 giorni!! Ovvero mlto più dura che negli SLAM. Già si lamentano adesso…

4) Dal 3 si deduce che si giocherebbe 2 su 3 (e il tennis vero, quello epico, quello di slam e Davis, è 3 su 5) ANZI, considerando che pure i 1000 bisettimanali hanno giornate di riposo, il DOPPIO verrebbe ridotto al demenziale formato ATP (che nei club, ancora oggi, non usa nessuno).

5) a fronte dell’oscenita di cui sopra, resterebbero libere 4 settimane di calendario (ora occupate dalla Davis) che finirebbero per ospitare altri tornei ATP. alla faccia del calendario troppo SNERVANTE e delle lamentele imbarazzati dei giocatori attuali. La Davis, col suo calendario, permette a molti di programmare settimane di scarico sia nella settimana (se non giocano) sia prima o dopo se giocano (e dunque fatturano i compensi\gettoni ottenuti dalle proprie federazioni).

6) a NOVEMBRE (al netto del colossale investimento che taglia fuori i paesi meno abbienti) per giocare 16 partite in un giorno, anche 2 su 3 (il primo turno) servono almeno 2 campi indoor o giocare nell’altro emisfero. il che trasforma la Davis in un torneo con pochissime location potenziali. Una specie di master a squadre ove uno degli elementi chiave, il fattore campo, finisce per diventare faorevole sollo alle poche potenze economiche in grado di comprarsi l’evento…. l’Opposto del senso della Davis ove il fattore campo viene invertito di sfida in sfida, tra le squadre (quale regola primaria) proprio per mantenere l’equilibrio sportivo della manifestazione

4
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+1: MarcoP
Francesco Albanese (Guest) 27-02-2018 10:22

Laddove non ci sono molti soldi e punti ATP non funzionano mai le cos’è vero Rafa? Mentre le esibizioni che fruttano milioni di dollari…ma che non contano niente quelle vanno bene!!!

3
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+1: MarcoP
lallo (Guest) 27-02-2018 10:18

Caro Rafa ritirati e lascia lo sport tennis a chi lo apprezza…. siamo stanchi dell’associazione sport-soldi-tv che porterà rapidamente al tennis virtuale, molto meno costoso e più di successo per le generazioni ultradigitalizzate…..

2
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Salvo (Guest) 27-02-2018 10:15

Caro Rafa, non sono d’accordo per nulla.
Non vedo nessun motivo per cui questa porcata sia meglio dell’attuale Coppa Davis.

1
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+1: MarcoP