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Ying Ying Duan: “Voglio che il tennis sia sempre più amato in Cina!” La tennista cinese intervistata in esclusiva per i lettori di Live Tennis

13/01/2018 14:52 5 commenti
Ying-Ying Duan 27 anni, n.84 WTA
Ying-Ying Duan 27 anni, n.84 WTA

“Ecco come bisogna essere! Bisogna essere come l’acqua. Niente ostacoli – essa scorre. Trova una diga, allora si ferma. La diga si spezza, scorre di nuovo. In un recipiente quadrato, è quadrata. In uno tondo, è rotonda. Ecco perché è più indispensabile di ogni altra cosa. Niente esiste al mondo più adattabile dell’acqua. E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente può essere più forte di lei.” (Lao Tzu, filosofo cinese, V secolo a. C.)

Da tempo aspettavamo di intervistare una tennista cinese, in questo nostro viaggio alla ricerca di storie, di visioni del mondo che partono dal campo, oltre una rete. Mai avevamo intravisto così da vicino la Grande Muraglia…Ying Ying Duan si è resa disponibile, rispondendo di buon grado alle nostre domande e mostrandosi, coerentemente con l’archetipo evidenziato dalla citazione, adattabile e forte come l’acqua, esemplare rappresentante della sua gente. L’intervista è stata raccolta prima della trasferta australiana e ringraziamo per la collaborazione il suo manager, Harry Li.

Allora Ying Ying, grazie per la tua disponibilità e cominciamo con una tua presentazione preliminare:

Mi sono innamorata del tennis a 6 anni. I miei genitori, che erano stati anche loro degli atleti, mi hanno sempre supportata e incoraggiata. Da bambina ho praticato anche il nuoto, ma alla fine ho scelto il tennis. La mia prima vittoria importante è stata nel 2015 quando, per la prima volta nel tabellone principale di Wimbledon, ho giocato con la Bouchard e l’ho battuta. Per quanto riguarda la mia carriera da junior devo dire che era dura allenarsi ogni giorno e andare a giocare dappertutto, ma sono sempre stata molto rigorosa e disciplinata.
Il mio punto di riferimento nel tennis è Li Na. Ho capito che avrei potuto mirare alla carriera da professionista quando ho vinto quattro tornei ITF nel singolo in Corea dal 2012. Non penso che ci sia un gioco che sia il migliore di tutti, ma solo un gioco sempre migliore. Il mio servizio e il mio gioco da fondo campo sono molto efficaci. Ora mi sto sforzando di diventare una tennista più completa.



Partiamo dalla stagione appena conclusa, che bilancio fai per il tuo 2017?

Si può dire che sia nel singolo che nel doppio nel 2017 ho ottenuto risultati positivi ed ho toccato il best ranking. Va bene così, sono soddisfatta.



Negli ultimi 2 mesi del 2017 hai sconfitto Tsurenko e Mladenovic, due giocatrici meglio classificate. Ci sono le premesse per una tua crescita nel 2018?

Dalla seconda metà del 2017 ho cominciato a effettuare cambiamenti nel mio gioco dal punto di vista tattico e tecnico insieme al mio coach Qian Liang. Spero di fare una buona performance nel 2018. Ho 28 anni ma oggi la carriera di una tennista è molto più lunga di un tempo.



Tu sei molto stabile nel ranking, da sei anni ti mantieni intorno alla 100esima posizione e quest’anno hai toccato il tuo best ranking con la posizione n. 60. In che cosa devi migliorare per entrare tra le prime 30?

Anche se sono stabile nei ranking, ci sono molti aspetti da migliorare, come la volée e il servizio.



Finora hai vinto un titolo WTA ottenuto a Nanchang nel 2016.

Il torneo di Nanchang è stato anche il mio torneo WTA più prestigioso. Ha prevalso l’aspetto psicologico in questa vittoria: quando non ero molto efficace e mi deprimevo, lasciavo passare un game per ritrovare la fiducia in me stessa.



Quest’anno hai vinto in doppio a Zhuai. Anche in doppio hai una buona classifica:

Il doppio in realtà è molto più semplice del singolo, è divertente da giocare e facile, un’altra cosa rispetto al singolare.



Tu sei tra le tenniste più alte del circuito. Quanto il tuo gioco è costruito intorno a questa tua caratteristica fisica?

Si sono alta 1,86…anche i miei genitori sono entrambi molto alti. Cerco di sfruttare nel servizio soprattutto questa caratteristica fisica.



Come riesci a motivarti quando ti alleni?

Quando mi alleno penso ai miei problemi da superare, penso ad esempio alla necessità di un grande esercizio tattico, ma con la tecnologia oggi non c’è molto da cambiare.



Ci sono 5 tenniste cinesi tra le prime 100. E’ un buon risultato secondo te?

Non penso che questo sia il risultato migliore che possiamo raggiungere: dal momento che ci sono molte potenziali giocatrici in Cina, è probabile che sempre più tenniste otterranno ottimi risultati.



Xinyu Gao, Fangzhou Liu ed Hanyu Gao sono le tenniste meglio classificate tra le più giovani. Possono aspirare ad diventare top player?

Mhh…non ne sono certa, ma sono tutte davvero brave!



Hai detto che Li Na ha rappresentato per te un modello… e poi?

Li Na rappresenta un grande esempio per il nostro sport, specialmente se guardiamo alla sua forza di volontà e alle sue qualità di tennista.



In Cina ci sono molti tornei importanti WTA, Guangzhou, Wuhan, Pechino, ma spesso, almeno fino alla finale, non c’è una grande partecipazione di pubblico. Come ti spieghi questo problema?

Il tennis oggi è sempre più popolare in Cina, si diffonde sempre più velocemente; soprattutto da qualche anno a questa parte, è molto praticato e credo che sarà di qualità sempre più alta, quindi la situazione può solo migliorare. Come tennista cinese, faccio del mio meglio perché il tennis sia conosciuto, giocato e amato da un numero sempre maggiore di persone.



Che esperienze hai con i tornei italiani e come ti trovi quando vieni in Italia?

Purtroppo non sono ancora stata in Italia, ma è un Paese che desidero visitare, bellissimo, romantico, dove il cibo è delizioso (perché a me piace mangiare, ahah!): spero proprio di venire da voi quest’anno.



Tempo fa Garbine Muguruza dichiarò che nel circuito era quasi impossibile avere amicizie. Qual è
il tuo parere in proposito?

Rispetto le idee di tutti perché ogni persona ha una personalità e una visione delle cose differente. Per come la vedo io, a prescindere da quanto il gioco sia cattivo, una volta finito il match, tutti possono diventare amici. Dopo l’incontro possiamo mangiare insieme, andare a fare shopping, chiacchierare e, se ci sono problemi, anche aiutarci a vicenda, ahahah!



Si parla molto di nuove regole nel tennis: super tie break, abolizione dei vantaggi ecc. Che cosa ne pensi?

Anche se le norme dovessero cambiare, per ogni giocatore è la stessa cosa, non cambia nulla, perché dobbiamo obbedire, adattarci, questa è la regola.



Come trascorri il tempo libero?

Mi piace rivedere le mie partite e confrontarmi con il mio coach per individuare i problemi tecnici; amo leggere e dedicarmi al volontariato e alla solidarietà.



Come prepari un match?

Per prepararmi ai match guardo i video delle mie avversarie il giorno prima del match e durante la partita cerco di dare del mio meglio.



Tu sei di Tianjin. Nella tua città c’è un quartiere italiano costruito da architetti italiani ed in generale ci vivono molti stranieri. Come vanno le cose?

La Cina in questo periodo si sta sviluppando in modo davvero veloce e il PIL della Cina è tra i più alti del mondo! Anche la mia città natale Tianjin è una bellissima città con una economia molto sviluppata, ci sono delle strade in stile italiano che costituiscono un luogo di interesse, ci sono molti ristoranti dove a volte vado per godermi i diversi sapori del cibo. Ora a Tianjin, ho moltissimi amici stranieri che vengono da tutto il mondo perché amano la Cina e la cultura cinese. Noi siamo ospitali e li accogliamo volentieri. Sono fiera della mia città!



Quali sono il tuo libro ed il tuo film preferiti?

Il libro che preferisco è “Il Romanzo dei Tre Regni” (uno dei 4 grandi romanzi classici della letteratura cinese, XIV secolo, nda), mentre il film che preferisco è “Le ali della libertà”.



Nel film “Hero” del grande regista Zhang Yimou il Re di Qin afferma: “La prima conquista dell’arte della spada è l’unità tra uomo e spada” . Anche nel tennis vale questo principio?

Penso che sia giusto. Amo la mia racchetta…. davvero è come una spada e la vivo come una parte del mio corpo!



Hai detto che sei impegnata in attività di solidarietà: ci puoi dire quali?

Sì, di solito faccio beneficenza ma non lo dico, non specifico le singole azioni, perché l’essenza di queste attività è aiutare gli altri, non far sapere agli altri che tu aiuti altre persone.



Quali sono i tuoi tre desideri più grandi?

Il mio primo desiderio è utilizzare la il mia popolarità per indurre le persone ad amare il tennis; il secondo è vincere altri tornei e il terzo ottenere gloria per il mio Paese.


Tre desideri come i tre regni del romanzo amato da Ying Ying…120 capitoli per 800.000 caratteri e 1000 personaggi. Un’avventura coinvolgente ed infinita come lo sport che tutti amiamo!


Antonio De Filippo

traduzione di Ludovica Eugenio


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5 commenti

Luca96 14-01-2018 00:01

Bellissima intervista come sempre 😉 la Duan è un armadio e se sistemerà la testa un posto almeno tra le prime 40 ci sta per lei.

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aldo (Guest) 13-01-2018 21:08

Brava e concreta. Pregevole l’ambizione di promuovere il tennis nel suo paese, un’attestazione d’amore per il suo (nostro) sport

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Pierre herme the Picasso of pastry (Guest) 13-01-2018 16:04

Ma che bella intervista 🙂
Complimenti Antonio , ottimo lavoro

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Braccino (Guest) 13-01-2018 15:49

A vedere il deserto che c’è sulle tribune dei tornei cinesi pare che per ora lo amino poco…

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arry (Guest) 13-01-2018 15:39

nessun commento????

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