Australian Open – Quali Italiani: Il resoconto della prima giornata. Berrettini e Napolitano si salvano ad un passo dalla sconfitta. Bene Gaio e Caruso. Avanza Giannessi
Bilancio positivo per gli azzurri nel primo turno di qualificazione degli Australian Open. A passare il turno sono ben in sette mentre sono quattro gli italiani che escono sconfitti nella notte australiana.
Federico Gaio gioca una partita solida e regolare, estromettendo in due set il temuto svizzero Laaksonen. L’azzurro ha condotto il match dal primo all’ultimo punto, meritando ampiamente il passaggio del turno e chiudendo facilmente la pratica. Al prossimo turno trova l’argentino Collarini, tennista che si esprime al meglio su terra. La qualificazione non è più un miraggio vedendo anche gli altri risultati del suo spot. Il forte americano Mmoh è uscito, così come l’argentino Olivo. Ora Federico ha una grande chance, da cogliere al volo!
Molto bene anche Lorenzo Sonego; il tennista piemontese ha superato in due set il quotato brasiliano Monteiro, disputando un’ottima partita.
L’italiano ha sempre avuto il controllo del match, mettendo alle strette il brasiliano quando possibile e gestendo il vantaggio quando acquisito.
Al prossimo turno trova l’egiziano Safwat, giocatore alla sua portata. Il vero ostacolo alla qualificazione è il probabile terzo turno contro Bernard Tomic, apparso in ottime condizioni nel suo incontro della scorsa notte e giocatore di categoria superiore rispetto agli altri del suo spot.
Da applausi anche l’esordio di Salvatore Caruso; il tennista siciliano ha eliminato in due set il turco Ilkel, soffrendo solo verso la fine del secondo set.
La vittoria è stata ampiamente meritata e dimostra i progressi fatti da Salvatore. Ora arriva l’impossibile per Caruso; i prossimi due turni sono molto difficili. Troverà infatti lo slovacco Gombos al secondo turno e il vincente di Fritz-Bourgue in un eventuale turno finale.
Alessandro Giannessi vince un match rocambolesco e manda buoni segnali dall’Australia. Il tennista ligure disputa un incontro pieno di emozioni contro l’indiano Nagal e la spunta al terzo set. I parziali sono tutti caratterizzati da rimonte, con i servizi poco performanti e con continui ribaltamenti di risultato. Alla fine vince Alessandro che, sotto 2-3 nel set decisivo, conquista quattro giochi consecutivi per chiudere la contesa. Al prossimo turno trova l’americano Escobedo, contro il quale serve una grande prestazione per continuare a credere nel sogno qualificazione.
Match paralleli per Matteo Berrettini e Stefano Napolitano. Entrambi hanno sofferto molto, arrivando a un passo dal baratro per poi salvarsi all’ultimo secondo.
Matteo ha vinto un match difficilissimo, contro un avversario con cui aveva già sofferto settimana scorsa (Broady). L’italiano ha vinto in rimonta, recuperando un set di svantaggio e soffrendo terribilmente nel tiebreak del set decisivo (era sotto 2-5 ed ha infilato cinque punti consecutivi!).
Trova ora un giocatore alla sua portata, il polacco Hurkacz, per poi giocarsi la qualificazione al turno decisivo in maniera più ostica.
Il turno finale contro il vincente di Kudla-Kamke sarà infatti complicato ma speriamo che il pericolo scampato oggi infonda convinzione e coraggio a Berrettini.
Anche Napolitano ha dovuto ricorrere agli straordinari per portare a casa l’incontro. Stefano si è trovato ad affrontare un giocatore simile a lui, l’americano Sarkissian e ne è nata una battaglia, tanto dura quanto equilibrata.
Perso il primo set, l’azzurro sembrava spalle al muro nel decimo game del secondo parziale, quando si è trovato a fronteggiare due palle match. L’italiano è stato bravo ad annullarle con il servizio e ad aggrapparsi al tiebreak per proseguire l’incontro. Il ritiro dell’avversario nel terzo set ha fatto tirare un grosso sospiro di sollievo a tutti, facendo approdare Stefano al secondo turno.
Qui troverà la strada chiusa da Vasek Pospisil, giocatore di livello superiore e abituato ad altri palcoscenici. Il canadese non ha però brillato nel suo match d’esordio, opposto al combattivo e coriaceo Lorenzo Giustino. L’azzurro ha disputato un gran match, arrivando a giocarsela alla pari. All’italiano resta anche qualche rimpianto per come si è svolto l’incontro (vedi palla break sprecata nell’ottavo gioco del primo parziale e il secondo set perso al termine di un tiebreak lottato) ma la sua esperienza è da considerarsi positiva e Lorenzo merita applausi.
Profonda delusione per lo spot occupato per il 50% da giocatori azzurri. Al termine del primo turno ci troviamo infatti con un solo rappresentante ancora in gara e nessun derby al secondo turno.
Stefano Travaglia rispetta i pronostici e porta a casa un incontro tosto, sconfiggendo in tre lottati set il serbo Milojevic.
Steto ora ha un secondo turno che sa tanto di turno finale. Tra i giocatori rimasti nel suo spot, il più insidioso è indubbiamente lo spagnolo Munar, vincitore del challenger di Segovia lo scorso anno e tennista dalle buone qualità. L’iberico ha superato senza patemi il nostro Andrea Arnaboldi, arrivato in Australia con molte speranze ma mai in grado di reggere l’urto dell’avversario.
L’eventuale terzo turno se lo giocherebbe con altri due giocatori giustizieri di tennisti italiani: Mousley – Ojeda Lara. I loro successi la scorsa notte sono l’altra faccia della medaglia della delusione azzurra, con gli sconfitti (Cecchinato e Vanni) che hanno ben poco da recriminare.
Marco aveva illuso la scorsa settimana, giocando un buon match contro il francese Herbert, ma oggi si è sciolto come neve al sole contro un avversario a lui inferiore. L’australiano Mousley è sempre stato in controllo del match, domando l’azzurro senza fatica e conquistando un’insperata vittoria in due set.
Per Lucone si sperava in un bis del percorso compiuto lo scorso anno ma l’illusione è durata poco. Vanni non è stato in grado di esprimersi ai livelli del 2017, sia dal punto di vista del gioco che fisico. L’incontro è stato molto lottato, specie nel primo parziale dove Luca stava completando una rimonta spettacolare, ma il risultato è giusto e rispecchia i valori attuali. Per Luca c’è quindi da rimboccarsi le maniche per tornare a livelli che gli competono.
Davide Sala
TAG: Alessandro Giannessi, Andrea Arnaboldi, Australian Open Qualificazioni, Federico Gaio, Lorenzo Giustino, Lorenzo Sonego, Luca Vanni, Marco Cecchinato, Matteo Berrettini, Salvatore Caruso, Stefano Napolitano, Stefano Travaglia
Anche perché è terribilmente cacofonico (cioè, in parole povere, ‘nze pò sentì)
Gaio perse la finale al Bonfiglio con Collarini. Altri tempi comunque, altra superficie, spero altro risultato
@ laver (#2007348)
Sull’erba sarebbe bellissimo
@ teo78 (#2007234)
Volevo sapere di Caruana
Meno male che Giannessi ha vinto. Ci mancava pure che dopo Nadal uscisse fuori un Nagal!
@ dewey (#2007258)
leggo solo ora, altrimenti non avrei aggiunto anche il mio commento.
come non essere d’accordo?
😉
LA settimana scorsa!
Viva l’Italia, gli italiani e l’italiano 😎
l’australian open è il torneo piu’ bello del mondo, a parte quel cavolo di fuso orario…che la gente alla notte dorme e alla mattina un po’ lavora…
Tra gli azzurri sconfitti mi sembra che l’unico che ha concretamente deluso sia Vanni. Ho grande simpatia e stima per Lucone (come lo chiamano i tifosi) purtroppo è un po’ che non riesce più a recuperare la forma. Cecchinato è ancora giocatore in grado di esprimersi bene solo sulla terra, poche volte si è spinto a giocare anche sulle altre superfici. Inevitabile che come provi a cambiare superficie, il suo livello di gioco scenda drasticamente. Faceva così anche Giannessi ma Alessandro ha capito l’importanza di programmarsi diversamente.
Per il resto trovo interessante il match di Gaio con Collarini. L’argentino lo sconfisse nel 2010 nel torneo juniores degli US Open.
Che per uno che si chiava Laver ed ha la foto di Rod è grave! 😆
@ laver (#2007146)
Veramente?? Buono a sapersi per domani!
Da oggi si parlera’ nel mondo intero di “braccino anglosassone”….
tutto corretto ma non capisco perché ancora ci si ostina a dire che il pericolo numero 1 dello spot di travaglia è munar quando invece è sicuramente ojeda lara che la scorsa settimana in india ha fatto i quarti in un atp facendo sudare anche gilles simon mentre munar ha perso al terzo a nomea dal vitellozzo francese de schepper
“settimana scorsa” no, dai.
la prego di non cedere alla moda attuale di eliminare l’articolo determinativo.
non sono un grammar nazi e non correggo mai nessuno, ma quando un anglicismo -laddove presente anche negli scritti- rischia di far diventare un vezzo di alcuni uno sbaglio diffuso, ecco, lì mi permetto di cercare di contrastarlo.
“LA settimana scorsa”.
grazie e scusate per l’OT.
Male cecchino non dovrebbe quasi mai lasciare la terra ed infatti lo fa
cosa centra caruana
Per Luca c’è quindi da rimboccarsi le maniche per tornare a livelli che gli competono.
Quali sarebbero i livelli che gli competono? Tutto sommato penso siano proprio quelli a cui ci ha abituato da due anni a questa parte. Tolto un buon exploit da febbraio a maggio del 2015, Vanni rimane un onesto top 200 che quando in condizione può cogliere qualche buon successo challenger. Ma da qui a parlare di top 100 come livello abituale per lui ce ne passa…
Mi dispiace per Giustino. Sarebbe stata una vittoria di prestigio!
Lucone ha giocato molto bene. Se migliora la sua condizione fisichi quest’anno puoi ottenere molti successi, anchi a livello de tornei Atp. Oggi ha mancato un po ‘di condizione fisiche, no tenistiche ni mentale.
Mi sembrava fosse già da quelle parti per giocare un challenger la settimana prima di – AUCKLAND no Sydney-.
sone-go conferma in questo inizio 2018 tutti i progressi di fine 2017 ( anche la sconfitta con gombos la vedo positivamente , per come e’ arrivata ) berrettini e travaglia sono entrambi alla quarta vinta su cinque in questa tournee … tanta roba ; bene napolitano che dopo il disastro conbinato a noumea aveva bisogno come il pane di passare il turno
YEEEEES!!
@ laver (#2007133)
Gaio, temo, sarà sempre un giocatore “periodico”. Quando gioca con fiducia ed è apposto fisicamente vale una posizione intorno alla 100esima, purtroppo però ha periodi decisamente negativi che condizionano pesantemente la sua classifica.
Deluso da Cecchinato, Vanni e Arnaboldi, purtroppo Giustino era spacciato ma è uscito a testa alta. Vittorie importanti soprattutto da parte di Sonego e Gaio.
La risposta è da migliorare, Broady tirava delle seconde prevedibili e lente, Matteo spesso affossava in rete o steccava,(non molto reattivo) mentre il britannico ha risposto sempre alla grande,l’avversario era ostico, sempre difficile riaffrontare uno battuto due settimane prima, logicamente ti conosce meglio e cerca di non fare gli errori commessi nel match precedente, quindi è una vittoria che vale tanto, e quando di testa non ti scomponi e martelli senza pensare alle occasioni sprecate, viene da fare solo i complimenti. e comunque il britannico riprendeva tutto, facile andare su di giri…
Berrettini era sotto 2-5 al tie del terzo…non dico altro
Che fantastica giornata!!!
Ma Natale non era finito?
Che il 2018 sia l’anno buono?????
Thanks Cristian, quindi più luci che ombre in questa vittoria sofferta 😀
Grazie Davide Sala per l’ottimo resoconto delle partite disputate e per l’analisi sintetica e ineccepibile dei prossimi turni per gli italiani rimasti in corsa… 😀
cavoli mi sono accorto adesso che sul sito dell’aus open c’erano tutti i campi in streaming video…..
vista tutta la partita di Matteo.
Primo set costellato da troppi errori, se non sbaglio 26,è riuscito a sprecare anche un vantaggio di 40-0, che l’avrebbero portato al tie break, invece 5-7. nel secondo ha giocato decisamente meglio, l’avversario era ostico, Broady ha fatto tesoro della sconfitta a Doha e ha giocato molto più aggressivo, soprattutto in risposta, ottimo il servizio che l’ha aiutato nei momenti più critici. Terzo set non ha mai rischiato, peccato per aver sprecato malamente due palle break che l’avrebbero mandato a servire sul 5-3, ma ottima reazione, il ragazzo mentalmente è forte, non si è sciolto, rimontando un bel tie break.
rovescio lungolinea tirato solo in momenti dove il punteggio era a suo favore, tipo 40-00, dovrebbe osare di più e giocare più spavaldo anche con quel fondamentale a mio avviso, l’incrociato è corto e prevedile, meglio quando lo tira stretto, non potente, in modo da aprirsi il campo.
ps: ci sono state varie imprecazioni di Matteo contro il ….sole! ad un certo punto ha esclamato ” non riesco nemmeno a vedere la palla” 😀
Caruana è fuori come ranking dalle quali ? Strano sia comunque andato in Australia a giocare Sidney
Gaio, visto gli ultimi 7 mesi, ha fatto un’impresa….
Grande Gianna
bene i nostri con gli exploit di gaio e sonego che compensano alla grande la ormai solita delusione Vanni….scontate le sconfitte di Giustino (bravo comunque) e arnaboldi ma anche quella di cecchinato!…moslei qua l’anno scorso ha battuto fucsovics e perso al terzo da Lee
Ottima giornata!
han vinto quelli che dan speranza,
sono usciti quelli che si sapeva non avrebbero fatto strada
Non male direi