Interviste Livetennis Copertina, Generica, WTA

Liudmila Samsonova: “Non gioco più per l’Italia. Il passaporto non arriva.” La 19enne tennista nata a Olenegorsk racconta a livetennis le sue vicende per la nazionalità italiana ed il suo rapporto con il tennis.

28/12/2017 10:00 53 commenti
Ludmilla Samsonova classe 1998 e n.623 WTA
Ludmilla Samsonova classe 1998 e n.623 WTA

Olenegorsk è una cittadina di 23.000 abitanti situata nella Penisola di Kola, all’estremità nordoccidentale della Russia, in gran parte a Nord del circolo polare artico. In questi giorni le temperature di Olenegorsk oscillano tra i – 17° e i – 14°… Uno scenario polare su cui aleggiano meravigliose aurore boreali, alcune delle quali visibili su youtube, che disegnano in cielo forme di incredibili tonalità verdi, rosse e azzurre. In questa terra è nata Liudmila Samsonova, 19 anni appena compiuti, di cui 18 trascorsi in Italia dove è vissuta ed ha studiato: una bella promessa del tennis italiano. O meglio…una promessa, al momento, non più italiana: è quello che apprendiamo quando Liudmila risponde alla nostra richiesta di intervista. Ci scrive: “Ti interessa sempre, anche se non sono più italiana? Ossia non gioco più per l’Italia”. “Assolutamente si”, le rispondiamo sorpresi. Liudmila è ad Hammamet e da lì, a torneo in corso, ci invia le risposte di questa intervista, che inizia proprio da questo problema della nazionalità.

Partiamo dalla notizia che ci hai anticipato: non gareggerai più per l’Italia. Che cosa è successo?

Diciamo che in definitiva non so neanche io per che paese gareggerò alla fine, ma ora come ora manca il passaporto italiano per cui, anche se sul sito dell’Itf c’è la bandierina italiana, in realtà non è così. Il passaporto era quasi una certezza perché avevano iniziato le pratiche e mi avevano detto che a 18 anni lo avrei avuto. Ma non è stato così, manca un reddito certo. In pochi sanno questa cosa ma è la verità.



Dovresti avere un lavoro regolare, non basta l’attività di tennista?

Esattamente, e questo servirebbe solo a far domanda. E non si sa quale sarebbe la risposta. Tuttavia mi risulta che ci sono Stati in cui le federazioni riescono ad ottenerlo comunque per le proprie giocatrici.



Quindi non è una decisione tua?

In realtà non ho deciso niente perché è andata così: se magari da un lato non avrei voluto da un lato però è legge e purtroppo aiuti non ci sono stati per cui ora sono russa a tutti gli effetti. Di fatto, se ci fosse stata una persona con un certo potere forse sarebbe stato più facile ma, come ho già detto, non è stata una scelta; magari più avanti lo diventerà ma stavolta non avevo scelta.



Ne hai parlato con la Fit?

Si certo avevamo parlato di questo a gennaio di quest’anno e mi hanno detto che avrei dovuto vedermela da sola ma è molto difficile.



Che cosa ti aspetti che accada ora?

Ancora non so neanche io per cosa stia gareggiando e in questo momento non c’è nessuna federazione che mi aiuti ma una cosa è certa: giocare per una nazione che non è la tua per niente non ha molto senso. Ora come ora sono russa e sono contenta: se un giorno dovesse arrivare il passaporto vedrò quale sarà la federazione che mi offrirà possibilità migliori.



Ci sarà un cambio di coach?

Questa cosa non incide affatto sugli allenamenti o sul coach, è da tre mesi che mi alleno a Roma dai Piccari e mi trovo bene, spero che questi avvenimenti non influiscano mai sulla parte lavorativa.



Un mese fa hai compiuto 19 anni, un passaggio importante:

Sicuramente i 19 sono stati molto meno traumatici dei 18 anni…ahahah! In realtà mi sento molto cresciuta e matura rispetto anche ad un anno fa e sono molto più realista su tutto.



Come va la tua vita personale?

La mia vita personale mi sa che dovrà attendere…ahahah!



Veniamo al tennis giocato: finale ad Hammamet, cosa ti ha insegnato quest’ultimo torneo?

Il mio ultimo torneo ma anche uno dei primi dopo l’infortunio, era difficile sotto tanti punti di vista e la sconfitta in finale mi ha solo che fatto capire su cosa lavorare sempre di più!



Prima ancora hai giocato un buon torneo a Cordenons:

È stato il primo torneo dopo uno stop lungo anche se venivo dalla serie A dove però non è la stessa cosa che giocare tornei. Mi mancavano molte partite anche perché quest’anno ho giocato veramente poco: mi ha insegnato tanto quel torneo e, come Hammamet, mi ha dato un grande stimolo per continuare a lavorare.



Quest’anno poi altre due finali: a Macon contro Mallaurie Noel ed a Pula contro Fernanda Brito. Potevi portare a casa uno dei due tornei?

Sì, assolutamente, soprattutto in Francia penso che me la sia proprio mangiata, un peccato.



Che bilancio fai del 2017?

Penso sia difficile fare un bilancio di quest’anno perché tra scuola, infortunio e altri problemi non si è potuto fare un anno per bene per cui spero di poterti rispondere a questa domanda l’anno prossimo.



Best ranking 520. Come leggi questo risultato?

Mah! Oddio, non penso che con le partite che ho giocato sarei potuta arrivare tanto più in alto di classifica, non sono soddisfatta ma neanche affranta da questo risultato perché ripeto, dopo un anno del genere, era difficile fare di più.



Tutti gli addetti ai lavori credono nelle tue potenzialità fisiche e tecniche. Che cos’è che non è andato per il verso giusto finora?

Ci sono state diverse cose che non sono andate come avrebbero dovuto ma ho imparato molto da tutto ciò che è successo e adesso sono una persona più forte e cadere in basso non mi spaventa più.



Da junior sei stata n. 65. Com’è cambiato il tuo modo di guardare il tennis nel passaggio al professionismo?

In realtà non è cambiato molto , mi aspettavo e sapevo che sarebbe stata dura però c’è anche da dire che secondo me ci sono alcuni 15.000 che sono di livello più basso rispetto a un grade 1 junior.



Molti hanno ironizzato sul tuo voler diventare n. 1 al mondo ma, a parer mio, chi fa sport non può non pensare di diventare il migliore nella sua disciplina. Manteni lo stesso obiettivo, vuoi diventare una number one o almeno una top ten?

Io penso che la mia forza siano proprio la determinazione e il carattere e sono convinta che se avrò la possibilità di inseguire il mio sogno riuscirò a togliermi grandi soddisfazioni; alla fine quando si ha tanto non ci si rende conto della fortuna che si ha …



Il tennis è uno sport ad alto contenuto di stress prima e durante la gara. Come prepari un match e come gestisci la tensione in campo?

Sono una persona a cui non c’è bisogno di ricordare di concentrarsi o di stare sul pezzo, anzi a volte ho proprio bisogno di svagarmi perché ci penso anche troppo … beh una mia passione personale è la musica soprattutto quando sono sola, e io viaggio spesso sola, è fondamentale per me.



Corinna Dentoni ha avuto in Norvegia un arbitraggio sfacciatamente contrario, qualche settimana fa. Ti è mai capitato e come reagisci?

Onestamente non mi è mai capitato.



In campo hai delle abitudini, delle superstizioni, dei gesti che ripeti costantemente?

Tutte abbiamo qualche scaramanzia o superstizione io devo dire che forse ne ho qualcuna, prima di servire mi soffermo sui palleggi, però non sono molto scaramantica rispetto ad altri.



Hai amiche nel circuito?

Amicizie vere nel tennis non le ho, vado d’accordo con tante persone ma l’amicizia vera per me ha un gran valore e penso sia difficile averla nel mondo del tennis anche se per alcune non è così.



Il tennis italiano fa fatica ad esprimere un ricambio dopo la stagione delle Schiavone, Vinci, Pennetta ecc. Secondo te perché?

Allora, su questo argomento penso che ci sarebbero molte cose da dire, secondo me si perdono troppe giovani per vari motivi che ora non sto ad elencare…



Ti ho visto giocare e sono rimasto impressionato dalla potenza dei tuoi colpi, in particolare il dritto. Hai una forza impressionante. Su che cosa stai lavorando?

Magari bastasse la forza…ahahah! Sarei già tra le prime 20 probabilmente … a parte gli scherzi, sto lavorando tanto su me stessa per superare i miei limiti, sulla mia personalità e ovviamente sul gioco.



La tua famiglia in che modo segue la tua carriera?

La mia famiglia mi è sempre stata vicina, ne abbiamo passate tante insieme e ne passeremo ancora, è dura ma per fortuna credono in me, io so quanto la vita è stata ingiusta da certi punti di vista e bisogna essere davvero persone forti per poter superare certe situazioni ed i miei ne sono un esempio.



Ad Olenegorsk, la tua città natale della Russia settentrionale, si estrae il ferro. Anche tu hai un’anima, un carattere di ferro?

Diciamo che ho una testa dura quello si…ahahah! Però il passato ti segna per cui sì, ho un carattere forte.



A ridosso della tua città c’è il circolo polare artico. Ci sei mai stata e raccontaci le tue emozioni:

Ci sono stata sì e mi manca tantissimo, ogni volta che racconto di quei posti penso agli sguardi della gente che dicono tutto; la vita è molto diversa là ed è difficile da raccontare quando non l’hai vissuta in prima persona. In realtà neanche io l’ho vissuta molto, però per quel poco che ci sono stata rimarrà per sempre casa mia.



Cosa fai nel tempo libero e quali sono le cose che ti fanno divertire?

A parte ascoltare musica, mi piace andare al cinema e stare con mio fratello, in generale stare con le persone a cui tengo di più.



Cosa ami e cosa odi del tennis?

Amo le emozioni che mi fa provare, quando si è felici per qualcosa che riguarda il tennis è una delle sensazioni più belle, mentre una delle cose più brutte per me è quando si è obbligati a stare fermi per qualsiasi motivo.



Film e serie TV preferiti?

No, la TV non la guardo molto, preferisco guardare dei film piuttosto che le serie TV.
Come film preferito ti dico “Wonder” con Julia Roberts: in Italia non è ancora uscito ma io l’ho già visto, mi piace molto!



I tuoi tre desideri più belli da realizzare nella vita:

Sicuramente voglio diventare qualcuno nel mondo del tennis e già questo sarebbe molto, vorrei tanto rendere la vita dei miei genitori più facile e avere una bella casa con una famiglia e tanti animali. L’ultimo sogno evita di scriverlo ahahahahah! In realtà volevo dire che mi piacerebbe tanto costruire dei campi da tennis dove sono nata e aiutare i bambini poveri.


Sicuramente mi scuserai Liudmila, se scrivo questo tuo bellissimo sogno, siamo certi che lo realizzerai. Non occorrono passaporti per la generosità!


Antonio De Filippo


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53 commenti. Lasciane uno!

Miciogigio (Guest) 05-08-2023 23:46

Oggi è poco sopra la ventesima posizione wta. Miopia della federazione? Stupidità di una legge obsoleta? Fatto sta che abbiamo perso una ragazza cresciuta qui, diventata tennista qui. Che avrebbe giocato volentieri per i nostri colori. Sarebbe di gran lunga la n. 1 azzurra. A tutti quelli che hanno commentato prima li invito a rileggere quanto hanno scritto….

53
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Alberto (Guest) 19-01-2022 19:26

Siamo nel 2022 è numero 37 al mondo e sta giocando gli Australian Open ,meno male che ho letto i commenti dei soliti super esperti che la relegavano ad un livello bassissimo.

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Michele (Guest) 03-07-2021 10:37

Questa ragazza diventerà a poco

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nolefam91 (Guest) 18-06-2021 20:35

Scritto da oscaro
Bravissima ragazza ma non sarà mai nemmeno top 100

Sicuro sicuro??

50
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Bho (Guest) 29-09-2020 20:48

Chissà se adesso che sarebbe la 3a italiana (118, wta 2020) c’è qualcuno che la penserebbe diversamente …

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Bho (Guest) 29-09-2020 20:48

Chissà se adesso che sarebbe la 3a italiana (118, wta 2020) c’è qualcuno che la penserebbe diversamente …

48
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tinapica (Guest) 31-12-2017 04:09

Un suggerimento di fine anno alla pregiatissima redazione: vi conviene trovare un modo di far restare le notizie che più interessano (contando le letture ed i commenti non dovrebbe essere difficile individuarle) più a lungo in prima pagina. Mi è bastato non aver letto il sito per un paio di giorni per perdermi questa vostra notizia esclusiva per poi andarla a recuperare su un altro sito dove correttamente vi indicarono qual fonte. Poi però anche per individuar questo pezzo dovetti fare una ricerca di tre pagine nell’elenco delle notizie generali. E’ un peccato che in questo modo il vostro lavoro vada un po’ disperso, no? Grazie.

47
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tommaso (Guest) 29-12-2017 08:16

Scritto da ross

Scritto da tommaso

Scritto da ross
Questa volta dò ragione alla FIT. Basta contributi senza impegni e contratti precisi.

Contributi?

Perché pensi che un giovane 600 al mondo possa allenarsi e viaggiare senza contributi?

Ma dove si parla di contributi, qui si parla di passaporto…

46
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Gigetto (Guest) 29-12-2017 01:52

Ma non abitava a Sanremo e giocava per il Tc Genova???

45
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Abba (Guest) 29-12-2017 00:38

Scritto da Mik
la federazione non c’entra nulla, per una volta. La responsabilità è di Samsonova e genitori

Certo, hanno sbagliato loro a non arrivare in barca…allora ius soli e via

44
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-1: Thoreau, G.F.M.C.
radar 29-12-2017 00:11

“Ne hai parlato con la Fit?
Sì certo avevamo parlato di questo a gennaio di quest’anno e mi hanno detto che avrei dovuto vedermela da sola ma è molto difficile.”

Chissà perché non sono sorpreso!
Ah la nostra Federazione: prodiga, indefessa e ultrarecidiva nel difendere a spada tratta certi suoi tesserati e nel metterne al bando perenne altri; prodiga, indefessa e ultrarecidiva nel farsi bella con dati surreali e mirabolanti dichiarazioni farcite di sfarzoso e osannato Quinto Slam e prodiga, indefessa e ultrarecidiva nel non saper fare crescere talenti e farsi sfuggire quei pochissimi che le sono piovuti dal cielo…

Spiace per Liudmila, lasciata all’avventura in un’età tennistica decisiva e in cui si dovrebbero avere capisaldi e punti fermi invece di incertezze.
La crescita sportiva passa, anche e soprattutto, da queste cose.
In bocca al lupo a lei!

43
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+1: Marcus91, giuly97top10
ross (Guest) 28-12-2017 22:39

Scritto da tommaso

Scritto da ross
Questa volta dò ragione alla FIT. Basta contributi senza impegni e contratti precisi.

Contributi?

Perché pensi che un giovane 600 al mondo possa allenarsi e viaggiare senza contributi?

42
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tommaso (Guest) 28-12-2017 22:06

Scritto da ross
Questa volta dò ragione alla FIT. Basta contributi senza impegni e contratti precisi.

Contributi?

41
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ross (Guest) 28-12-2017 21:43

Questa volta dò ragione alla FIT. Basta contributi senza impegni e contratti precisi.

40
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Koko (Guest) 28-12-2017 20:02

Da un lato precarizzano il lavoro e dall’altro pretendono un reddito stabile: l’ItaGLIetta piccola colonia periferica dell’Impero del Male della massoneria neo-aristocratica e guerrafondaia con le sue contraddizioni apparentemente puerili ma in realtà furbesche si fa sempre riconoscere e spernacchiare!

39
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+1: clipo
-1: Thoreau
Sofia85 (Guest) 28-12-2017 19:30

Mi dispiace molto che una ragazza cresciuta nel nostro paese, non possa più cosiderarsi italiana solo perché ha compiuto 18 anni. Si vede peraltro che è una persona determinata e sensibile, con il sogno di affermarsi nel tennis, ma anche con quello di aiutare i bambini poveri. Bambini che forse soffrono come ha sofferto lei quando ha dovuto piccolissima abbandonare il suo paese, per inserirsi in un nuovo contesto che all’improvviso la esclude per stupide questioni burocratiche e retrograde.

38
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magilla 28-12-2017 18:27

Scritto da Gaz
Non mi addentro in cose non inererenti il tennis in questo contesto.
Per il resto se non giochera’sotto la bandiera italiana credo non sara’un Rimpianto .

stavolta gaz concordo con te…..non tanto per il gioco che non ho mai visto ma per le risposte date alle domande un po’ mercenarie e ricche di inesattezze….

37
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Magictennis (Guest) 28-12-2017 18:17

Lo sapraà certo lei meglio di chiunque…Evidentemente tu o tua moglie siete cittadini italiani.

Scritto da Steven
Non credo che sia proprio come dice lei, ragazzi, non ha bisogno di un reddito certo per il passaporto. Lo so perchè mio figlio è cittadino norvegese (quindi paese extraeuropeo, al pari della russia), compie 19 anni a Marzo e ha ricevuto il passaporto poche settimane fa, a Novembre, ottenuto con semplici motivazioni di studio. In nessun momento della domanda di passaporto è stata richiesta l’attività dei genitori.
Le cose sono due
La prima: è la solita sequenza di malintesi e burocrazia che spesso blocca le cose.
La seconda, quella più probabile: le avranno fatto presente che gareggiare per l’Italia significa anche contribuire economicamente in caso di eventuali vincite. Se non ricordo male, la Errani disse che la tassazione sui premi di merito sportivo in Italia è tra le più alte se non nel mondo sicuramente in Europa.

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Steven (Guest) 28-12-2017 17:32

Non credo che sia proprio come dice lei, ragazzi, non ha bisogno di un reddito certo per il passaporto. Lo so perchè mio figlio è cittadino norvegese (quindi paese extraeuropeo, al pari della russia), compie 19 anni a Marzo e ha ricevuto il passaporto poche settimane fa, a Novembre, ottenuto con semplici motivazioni di studio. In nessun momento della domanda di passaporto è stata richiesta l’attività dei genitori.

Le cose sono due
La prima: è la solita sequenza di malintesi e burocrazia che spesso blocca le cose.
La seconda, quella più probabile: le avranno fatto presente che gareggiare per l’Italia significa anche contribuire economicamente in caso di eventuali vincite. Se non ricordo male, la Errani disse che la tassazione sui premi di merito sportivo in Italia è tra le più alte se non nel mondo sicuramente in Europa.

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Gaz (Guest) 28-12-2017 16:33

Non mi addentro in cose non inererenti il tennis in questo contesto.
Per il resto se non giochera’sotto la bandiera italiana credo non sara’un Rimpianto .

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ciro (Guest) 28-12-2017 16:02

Scritto da Vecchiogiovi
In verità il vero scandalo è che nel tennis non ci sono gruppi sportivi militari o para militari, ma solo circoli. Se fosse stata di un corpo militare o paramilitare, come nell’atletica, sarebbe già italianissima, oppure se fosse del circolo…. presidente del CONI, il mitico Aniene, lo sarebbe ancora di più. A casa Binaghi e l’ex play boy del CONI.

Se le cose stanno come riportato, il problema è tutto qui.
Non è un problema di cittadinanza, ma di inquadramento del settore sportivo italiano. Non le mancano infatti altri requisiti (anni di residenza che ne ha a sufficienza per qualsiasi legge sulla cittadinanza si voglia, ergo polemiche sterili), ma il reddito stabile, alias un lavoro inquadrato e regolamentato che, cosa inaudita, lo sport in Italia pare non essere.
Qualche anno fa montò la polemiche di alcune sportive, delle più svariate discipline, che non potevano conseguire lo status di professionista, spesso a differenza dei colleghi maschi.

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inoloppez (Guest) 28-12-2017 15:13

Ragazza con un ottimo servizio e un impressionante diritto, per il resto tutta da costruire, comunque molto da lavorare e conoscendo Piccari penso che la abbiano scelta intravedendo enormi possibilità.
Senza più la scuola e con allenamenti dedicati penso che il 2018 sarà la cartina di tornasole per dimostrare quello che vorrebbe diventare.
Per la nazionalità non mi pronuncio ma se diventasse forte penso che la FIT la rimpiangerebbe, allo stato attuale la stessa federazione non ci crede!!!!

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Luca96 28-12-2017 14:58

Pazzesco che non riesca ad ottenere il passaporto una ragazza che vive da 18 anni sui 19 totali in Italia…il sistema non funziona e sarebbe ora di cambiarlo per evitare queste castronerie (per non dire altro).

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clipo 28-12-2017 14:56

Come tante altre persone che conosciamo tutti noi, non ha ricevuto cittadinanza, nonostante abbia fatto tutto il percorso scolastico e sportivo in Italia. Un vero peccato la considero tra le sue coetanee, il nostro miglior prospetto. Ho un figlio e trovo ridicolo, che molti suoi compagni di classe non abbiano la sua stessa cittadinanza. Viva Bolelli che paga le tasse a Montecarlo e veste la maglia azzurra!

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Mf 28-12-2017 14:56

Una vergogna… Poi ci chiediamo perché non abbiamo nessuna nella top 50…
La FIT ha l’organizzazione del circolo della domenica…
“Me la devo cavare da sola” già da questo mi vien da pensare povera Liudmilla…
BAH…

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+1: Marcus91, Mf
-1: Thoreau
Lupen (Guest) 28-12-2017 14:23

Veramente, vorrei fare un plauso ai dirigenti della FIT per il grande lavoro che stanno svolgendo a 360gradi con dei picchi da veri fuoriclasse, dei “problem solving” made in Italy che il mondo ci invidia. Dobbiamo ricordare oltre al caso Samsonova anche quello di Camila Giorgi e forse altri che non sono venuti nemmeno allo scoperto !!

28
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Carl 28-12-2017 13:55

Ci sono federazioni che pagano (e profumatamente) i giovani atleti perché prendano la loro nazionalità.

Bahamonde era stato sovvenzionato dalla FIT e da loro naturalizzato italiano, in fretta e furia, ma lui aveva sempre detto di non sentirsi tale, e che aveva accettato la cosa solo per potersi allenare (rimanendo in Argentina), finché non ha lasciato perdere.

Per Samsonova sapevo bene che non aveva ancora ottenuto il passaporto, ma lei si è sempre considerata italiana, pareva, come dice lei, solo una questione di tempo.

OK, forse l’unica attiva in Italia che aveva un minimo di prospettive, ma speriamo che comunque possa coltivare lo stesso la sua passione ed ottenere importanti risultati, qualunque sia la bandierina vicino al suo nome.

27
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+1: Marcus91
cataflic (Guest) 28-12-2017 13:51

E’ una Caruana al contrario, anche se il fatto che abbia passato in Italia 18 anni su 19, fa un po’ pensare….lascia un po’ l’amaro in bocca aver sperato che sfondasse da italiana(anche perchè non ce ne sono molte altre) e poi finisca tutto nel nulla….una ..ova in più… 🙄
Quest’anno dovrà dare segni di presenza, sennò si vede che ha dei limiti precisi…io l’ho vista ormai nel 2015 e per me aveva già un livello da 15k…il fatto che non si sia mossa in due anni fa un po’ pensare, ma per me le potenzialità per giocare nel circuito le ha.

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ealesia (Guest) 28-12-2017 13:41

Molto furba,sa che da italiana non sfonderà mai,questione di fluidi e sfiga perenne,grandissima…inizio a puntare ad una top ten da russa;)

25
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-1: Marcus91, Gian 61
Mik (Guest) 28-12-2017 13:29

la federazione non c’entra nulla, per una volta. La responsabilità è di Samsonova e genitori

24
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-1: Mf, Marcus91, Gian 61
AllDayCensored (Guest) 28-12-2017 13:03

Scritto da Harlan

Scritto da dallas jr
basta procurarle un lavoro di PR al minimo di stipendio, darle un logo da appiccicare alla maglia (per avere un ritorno da sponsor) ed il problema è risolto…
se invece di sparare… a caso qualcuno di voi volesse farsi avanti…

Giusto sentire le due campane ma francamente Ludmilla è (era) uno dei nostri migliori prospetti da anni, non si può perdere in questo modo senza colpo ferire. In questo caso mi pare più che lecito chiedersi cosa ci sia a fare una (qualsiasi) federazione!

L’altra campana, quella della fIT, la sentiamo tutti i giorni. Purtroppo suona a morto!

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-1: Thoreau
AllDayCensored (Guest) 28-12-2017 12:53

Con tutte le giovani italiane ultrapromettenti che stanno già scalando le prime posizioni WTA, la fIT non ha certo bisogno di fare italianizzare questa russa. E’ meglio che se ne vada ad esempio… in Spagna, paese con cui nessuna delle nostre campionesse ha mai avuto a che fare!

22
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Gabriele da Firenze 28-12-2017 12:40

Cosa diavolo mai avremo fatto per meritarci una federazione così?

21
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Harlan (Guest) 28-12-2017 12:29

Scritto da dallas jr
basta procurarle un lavoro di PR al minimo di stipendio, darle un logo da appiccicare alla maglia (per avere un ritorno da sponsor) ed il problema è risolto…
se invece di sparare… a caso qualcuno di voi volesse farsi avanti…

Giusto sentire le due campane ma francamente Ludmilla è (era) uno dei nostri migliori prospetti da anni, non si può perdere in questo modo senza colpo ferire. In questo caso mi pare più che lecito chiedersi cosa ci sia a fare una (qualsiasi) federazione!

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ago (Guest) 28-12-2017 12:15

@ PingPong (#2000384)

Il paradosso sta nel fatto che lei non possa neanche iniziare le pratiche. Io credo che una nelle sue condizioni dovrebbe essere in grado di chiedere la cittadinanza. I motivi per cui lei voglia/non voglia chiederlo non c’entrano nulla.

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Dizzo (Guest) 28-12-2017 12:14

Situazione decisamente complicata, in cui non mi sento di entrare nel merito burocraticamente parlando. L’unica cosa che posso contestare è il comportamento della federazione, che dopo avere sostenuto l’atleta dai primi passi nel mondo Pro quando scelse di rappresentare l’Italia, la pianta in asso. Lei comunque è giovane e avrà tutto il tempo per decidere chi rappresentare nel corso della carriera, anche se le due federazioni credo siano tra le peggiori sul globo (una si lascia scappare tante atlete buone “acquistate” da altri paesi, l’altra è un circo allucinante). In ogni caso, auguriamo a Luda un felice 2018 pieno di soddisfazioni a livello tennistico e personale

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+1: Marcus91, Harlan, Gabriele da Firenze, Gian 61, jonny
Elio 28-12-2017 12:09

Bello sgarbo della FIT ❗ 🙄 ➡

17
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oscaro 28-12-2017 11:57

Bravissima ragazza ma non sarà mai nemmeno top 100

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-1: Gian 61
Marcus91 28-12-2017 11:55

Scritto da renzopii
sparare a zero senza che la controparte possa rispondere… voi fate parte benissimo di questa repubblica delle banane

La testimonianza di questa ragazza, mi sembra decisamente attendibile senza sentire i guru della FIT, anche perché a loro da quanto si vede e si comincia a sapere, non amano molto il confronto…

15
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Marcus91 28-12-2017 11:54

Scritto da PingPong

Scritto da ago
Uno dei paradossi di questo Paese. Si manifesta contro la cittadinanza facile ma non si fanno neanche iniziare le pratiche a una che ha vissuto diciotto anni su diciannove in Italia. Conosco personalmente un caso analogo.

Paradosso? Dalla risposta che da ho visto come brama ad averlo… Questa è un’altra Bedene, come ce ne sono tanti in giro.

A me sembra abbastanza scioccata da quello che è successo, giustamente e quando ricevi solo porte in faccia da chi ti potrebbe aiutare scema anche la voglia di giocare per quella nazione, non la biasimo…

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dallas jr (Guest) 28-12-2017 11:52

basta procurarle un lavoro di PR al minimo di stipendio, darle un logo da appiccicare alla maglia (per avere un ritorno da sponsor) ed il problema è risolto…

se invece di sparare… a caso qualcuno di voi volesse farsi avanti… 🙄

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Harlan (Guest) 28-12-2017 11:33

No comment e molto sorpreso .. seguiamo Ludmilla sin dai primi passi nel circuito pro ed è la prima volta che leggo del problema legato alla cittadinanza. Mi ricorda un po’ la vicenda di Galovic, perso poi definitivamente.

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tommaso (Guest) 28-12-2017 11:31

Gli aiuti della Fit alle giovani. Grande Binaghi! È un bel Presidente! VIVA IL PRESIDENTE!

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+1: Mf
PingPong 28-12-2017 11:31

Scritto da ago
Uno dei paradossi di questo Paese. Si manifesta contro la cittadinanza facile ma non si fanno neanche iniziare le pratiche a una che ha vissuto diciotto anni su diciannove in Italia. Conosco personalmente un caso analogo.

Paradosso? Dalla risposta che da ho visto come brama ad averlo… Questa è un’altra Bedene, come ce ne sono tanti in giro.

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Shuzo (Guest) 28-12-2017 11:15

Mamma mia, ho lodato tante volte i progressi fatti dalla Federazione in questi ultimi anni, ma la vicenda di Liudmilla segna un deciso salto all’indietro. La Samsonova non sarà ancora sbocciata ma regalarla così alla Russia sarebbe veramente una dimostrazione di “dilettantismo”, di mancanza di serietà all’ennesima potenza. In ogni caso lei non si deve preoccupare. Dai Piccari potrà sicuramente continuare ad allenarsi senza problemi.
Per il resto mi è piaciuta molto nelle sue dichiarazioni, in particolare quando ha risposto alla domanda sulle difficoltà nel ricambio generazionale, adesso che le varie Pennetta, Schiavone e Vinci si sono ritirate o stanno per farlo. Ha decisamente centrato il problema. Si perdono troppe giovani lungo il percorso. In un certo senso le sopra citate veterane sono state brave a non perdersi, pur non potendo contare sul sostegno della FIT.
Ricordo una volta, a un mio commento in cui dichiarai che Martina Trevisan può ancora sfondare nonostante abbia 24 anni dato il suo talento e che se è così indietro, questo è indice di come il sistema federale in Italia sia indietro, pur lodando tutti gli sforzi compiuti negli ultimi 20 anni per evolverlo e gli indiscutibili progressi compiuti, seguì un commento velenosissimo in cui venni accusato di aver scritto una colossale sciocchezza in quanto Martina era stata ferma tre anni. In realtà, dietro lo stop di tanti ragazzi e ragazze che abbandonano presto il sogno di diventare tennisti professionisti, ci sono tante lacune organizzative e gestionali del sistema nel complesso. Nonostante la situazione si stia lentamente evolvendo, il fatto che adesso il tennis italiano rischi di perdere la sua giovane più promettente, è decisamente sconfortante.

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+1: Evolution, Luca96, jonny
renzopii (Guest) 28-12-2017 11:13

sparare a zero senza che la controparte possa rispondere… voi fate parte benissimo di questa repubblica delle banane

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+1: Thoreau
-1: Marcus91
pibla (Guest) 28-12-2017 11:09

Paese assurda, da un lato arrivano tutti, dall’altro non si riesce almeno a sfruttare alcune potenzialità di questo fenomeno.

In ogni caso, tennisticamente parlando e non solo Samsonova è italiana ed io personalmente continuerò a seguirla con simpatia.

FIT come al solito non pervenuta, ma del resto c’è da capirli son lì che organizzano le pre quali delle pre quali delle pre quali dei tonei del Bar Sport…

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+1: Marcus91, Gian 61
-1: Thoreau
pablox 28-12-2017 11:07

Ennesima vergogna italiana 👿

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-1: Thoreau
Vecchiogiovi (Guest) 28-12-2017 10:52

In verità il vero scandalo è che nel tennis non ci sono gruppi sportivi militari o para militari, ma solo circoli. Se fosse stata di un corpo militare o paramilitare, come nell’atletica, sarebbe già italianissima, oppure se fosse del circolo…. presidente del CONI, il mitico Aniene, lo sarebbe ancora di più. A casa Binaghi e l’ex play boy del CONI.

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+1: Gabriele da Firenze
Guido (Guest) 28-12-2017 10:41

Solita repubblica delle banane. Al di la delle potenzialità della ragazza, si capisce come la gestione di queste cose sia affidata quasi esclusivamente al caso.

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+1: Marcus91
-1: Thoreau
alvise (Guest) 28-12-2017 10:40

Dunque la FIT ha detto a Ludmilla di arrangiarsi..però con la Errani per la sua storia di doping si è prodigata. Complimenti alla nostra federazione…che schifo

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+1: Marcus91, Gabriele da Firenze
-1: Thoreau
Fabblack 28-12-2017 10:34

Solo perché sembra sappia usare il congiuntivo, già meriterebbe la cittadinanza italiana.
Ma la FIT le ha detto che deve vedersela da sola.
Però loro hanno Errani e Vinci: che gliene frega?

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+1: ska, Gian 61, jonny
ago (Guest) 28-12-2017 10:33

Uno dei paradossi di questo Paese. Si manifesta contro la cittadinanza facile ma non si fanno neanche iniziare le pratiche a una che ha vissuto diciotto anni su diciannove in Italia. Conosco personalmente un caso analogo.

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