Rafael Nadal sullo shot clock in campo: “È una regola che non mi piace, perché giocare con 15 o 40 gradi non è la stessa cosa”
Rafael Nadal, numero uno del mondo, è uno dei giocatori che sarà più colpito dallo Shot Clock il cronometro in campo che all’Australian Open del prossimo anno farà il suo debutto nei tornei dello Slam.
Nadal è spesso sanzionato per abuso di tempo e non nasconde che non è un grande fan della misura presa dal Board dei tornei del Grand Slam.
“È una regola che non mi piace, perché giocare con 15 o 40 gradi non è la stessa cosa. Ci sono situazioni in cui i giocatori devono adattarsi ed è per questo che abbiamo l’arbitro lì. La presenza di un cronometro annullerà questi fattori soggettivi.”
TAG: Rafael Nadal
@ Clelia (#1993447)
Confermo, mi fa piacere quello che esprimi, in quanto vedo che motivi ampiamente e scientemente le tue posizioni non di parte, tanti fanno il contrario per partito preso e non capiscono il ragionamento di fondo, grazie per questo
@ Clelia (#1993447)
Non sapevo nulla della critica di Federer.Se ha detto testualmente così allora sono d’accordo,in genere è spesso favorevole con le decisioni prese dagli organi come l’ATP.
@ Marcus91 (#1993414)
Piuttosto che riempirmi di voti negativi motiva le tue argomentazioni,altrimenti ti rendi solo fazioso e ridicolo.
@ Haas78 (#1993419)
Guarda questa cosa mi sta a cuore particolarmente dopo essere stata agli US Open quest’anno (dopo anni in cui avevo visto dal vivo solo in superfici indoor), e per chi non abbia avuto la fortuna di vederli da vicino, tanto di cappello a tutti i giocatori per non crollare stecchiti dal caldo. Io in 10 minuti da seduta avevo la maglietta fradicia, questo per dire che ok, Rafa e altri magari si prendono troppo tempo ed è giusto che abbiano i warnings quando serve, ma questo voler renderli delle macchine, togliendo tutti i fattori esterni è snaturare la bellezza del tennis.
Tra l’altro, come gia detto… chi critica solo perchè ce l’ha con Rafa o con Nole, pure Federer ha criticato lo shot clock ritenendolo stressante per i giocatori. E a lui la cosa non tocca per nulla quindi…
@ Marcus91 (#1993414)
Ma scusa come fai a dire che sei d’accordo con il fatto che è colpa di Nadal e di altri che hanno sforato di continuo? Certo che non lo nego, ci vorrebbe un cieco,ma la colpa è degli ARBITRI che sono li apposta per dare warnings!
Se l’arbitro continua ad avere anche potere decisionale su quando far partire lo shot clock e quando stopparlo (in caso di eventi eccezionali), si torna punto e capo e non si risolve molto, se non mettere ansia ingiustificata ai giocatori con un cronometro dietro le spalle.
Mica parlo solo per Nadal, pure Federer ha detto che è stressante per i giocatori, e mica a caso. Immagina la pressione psicologica di un tennista magari al 5 set, tie break con un match point. Magari dopo uno scambio intenso, che deve pure avere l’ulteriore pressione di un orologio dietro.
L’arbitro che fa? lo fa partire piu tardi magari ok, quindi che ci sta a fare l’orologio se non a mettere stress proprio come dice anche Federer (a cui tra l’altro sta regola non tocca nemmeno visto che è veloce al servizio).
Stiamo raggiungendo livelli in cui non vogliamo atleti in campo ma robot senza emozioni e fatti di acciaio fisicamente.Tutto perchè qualcuno si lagna di chi mette troppo a servire.PRENDETEVELA CON GLI ARBITRI!
In parte hai ragione, sia nell’educare i giudici, sia nel non prendere mai gran parte delle regole proposte a Milano, ma qua si parla dello shot clock, che io non vedo male per 3 motivi:
– E’ un tempo spesse volte ragionevole per recuperare e ribattere, soprattutto sul cemento.
– Se ci sono scambi lunghi non credo che il giudice di sedia non lascia anche 10/15 secondi in più ai 2 giocatori per recuperare
– Come già ho detto in risposta ad un altro utente, meglio queste piccole modifiche piuttosto che adottare i 4 game a set, il no ad o il no-let
In conclusione non vedo questa “snaturazione” che dici, con l’introduzione di questa regola, anzi
Commento perfetto!! Chapeau! 😉
@ Clelia (#1993345)
Brava, questo si chiama portar motivazioni sensate alla discussioni, non come chi da tifosetto becero ha sempre il pretesto per un attacco a questo / quell’avversario (in questo caso SEMPRE lo spagnolo)