Da Shanghai: Parlano Rafael Nadal e Roger Federer. Lo spagnolo dichiara “Ho sempre detto che negli stessi swing dovremmo avere le stesse palle”
Rafael Nadal : “Non ero stanco e ho deciso di giocare a Pechino, un torneo che cercavo di vincere da tempo. Il mio obiettivo all’inizio dell’anno era di poter essere in salute, cosa che sta accadendo.
Mi piacerebbe terminare l’anno da numero uno, ma la strada è ancora lunga”. Nadal ha di nuovo parlato sul differente tipo di palle che si usano nello stessa parte di stagione.
Ho sempre detto che negli stessi swing dovremmo avere le stelle palle (a Pechino si è giocato con le HEAD, a Shanghai con le Dunlop).
Devo anche abituarmi alle condizioni di gioco, Shanghai è uno dei campi più rapidi del circuito. Sono arrivato ieri qui e ho fatto 50 minuti di allenamento per abituarmi.
Oggi, per essere pronto per l’esordio, sono tornato ad allenarmi di nuovo. Negli ultimi due giorni ho dovuto abbassare un po’ il ritmo per non stancarmi troppo, visto che a Pechino ho giocato molte partite”.
Roger Federer : “Quando ho perso agli US Open mi sono reso conto che non era realistico pensare di finire al primo posto della classifica perché dovevo vincere Shanghai, Basilea, Bercy e la Masters Cup, senza tenere in considerazione che Rafa stava giocando bene e avrebbe fatto i risultati che sta facendo.
L’obiettivo a inizio anno non era il numero uno, bensì essere sano, cosa che sta accadendo”.
Rafa ha sempre giocato bene sul cemento ed era già a un grande livello a gennaio agli Australian Open. I 10 Roland Garros fanno sembrare i suoi risultati sul rapido non all’altezza, ma non è così.
Sinceramente pensavo si sarebbe ritirato da Pechino, e che non avrebbe giocato in Asia. Non ha alcuna necessità di portare il suo corpo al limite ma Rafa è Rafa ed è un super professionista.
Sì, se Nadal non ci fosse stato qui avrei avuto maggiori possibilità di diventare n.1, ma senza di lui non sarebbe la stessa cosa”.
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Il motivo è che le Head lo favoriscono (perché prendono più spin e rimbalzano più alte) e le Dunlop no (sono fatte per un gioco più piatto, da colpitori).
La solita lagna, insomma.
Come mai ha sempre problema con le palle,io ci metto 30 minuti ad abituarmi,bisognerebbe ricordagli che il cambio di marca è per tutti.Sei il numero 1,evidentemente sei anche il primo ad abituarti ai cambiamenti!
@ RafaNadal9900 (#1968040)
Io sinceramente dalla sua intervista non percepisco questo e penso, come molti tifosi di Roger, che il suo obiettivo non sia mai stato chiudere il numero uno. La partecipazione a Montreal per me non indica un interessamento di Roger alla prima posizione, in quanto lui era consapevole, dopo la straordinaria stagione sulla terra di Rafa, che sarebbe stato quasi impossibile tenere il passo dello spagnolo giocando la metà.
Non si capisce proprio il motivo. Nel tennis la differenza di superfici (e pure delle palle) e quindi rimbalzi è il sale della disciplina e fonte di imprevedibilità dei risultati. Non vi è un solo motivo per uniformare il gioco.
Rafa e Roger, siete i due più grandi di sempre. Che fenomeni.
Penso che per Roger sia un onore finire la stagione al numero due dietro a Nadal.
Roger, Roger… se solo tutti i tuoi tifosi fossero come te!
@ RafaNadal9900 (#1968040)
Ad una domanda diretta di un giornalista se fosse stato meglio l’assenza di Rafa per la prima posizione mondiale…
Dichiarazioni di roger finalmente non solo di facciata ma dove dice senza problemi che vuole raggiungere il numero uno(e questo lo si era capito già dalla partecipazione a montreal ma alcuni suoi tifosi dicono ancora il contrario) e inoltre dice chiaramente che preferiva che rafa non giocasse in asia. E non si può dargli torto ogni grande tennista dentro di se spera che i suoi avversari più pericolosi non incrocino il suo cammino…