Il Ministro dello Sport israeliano elogia Dudi Sela per il gesto a Shenzhen. Il fratello di Dudi Sela: “per la prima volta si è ritirato per motivi esterni, rinunciando a decine di migliaia di dollari e punti ATP”
Il ministro dello Sport e della Cultura israeliano Miri Regev ha parlato del ritiro di Dudi Sela dal match di quarti di finale allo Shenzhen Open.
Ricordiamo che Sela ha lasciato il campo prima dell’inizio dello Yom Kippur, uno dei giorni più importanti dell’anno per gli ebrei, che è contrassegnato dal ‘perdono’ e l’astinenza ad alcune delle cose che di solito fanno parte della routine della persona.
Gli ebrei praticanti in quel giorno devono avere astinenza totale dal tramonto del giorno precedente fino al tramonto del giorno dello Yom Kippur (che quest’anno cadeva il 30 settembre).
Sela ha lasciato il campo quando si è reso conto che il tramonto si stava avvicinando
Dichiara il ministro: “Sono rimasto molto emozionato dal fatto che hai fermato il gioco durante la partita per l’inizio dello Yom Kippur. Sei un professionista che ha raggiunto grandi risultati in Israele e all’estero e al termine di questa settimana hai dimostrato che sei anche una persona etica”.
Ofer Sela, fratello di Dudi, ha parlato del gesto del fratello: “Non è un uomo religioso, ma per la prima volta si è ritirato per motivi esterni, rinunciando a decine di migliaia di dollari e punti ATP”:
Lo ha fatto per rispetto dello Yom Kippur”. .
TAG: Dudi Sela
@ ealesia (#1964098)
ealasia, se ritieni che abbiate solo usato il diritto di parola, anche io ho fatto la stessa cosa.
La realtà è che assumersi la responsabilità di ciò che si dice, può effettivamente essere molto pesante, specie quando si abusa del diritto di parola, cosa che tutti voi avete fatto approfittando dell’errore di Sela per rovesciare fango su Israele, gli ebrei, la loro divinità, ecc… La pesantezza di cui parli, è la stessa che avete usato voi e poi vi è tornata indietro.
Imparate a essere moderati quando parlate di certi argomenti e smettete di pensare che siccome gli ebrei sono stati costretti per 2000 anni alla remissività e a chinare la testa di fronte ai soprusi e alle persecuzioni, allora debbano continuare a essere la valvola di sfogo di certi malumori!
Shuzo quanto sei pesante!!!lo Yom Kippur ha date già stabilite anche nei prossimi anni,ora voglio credere che Sela sia stato colto da un’illuminazione improvvisa e sono contento per lui se ha vissuto questa funzione con il cuore pieno di spirito,siamo felici tutti ma quello che non vuoi capire è che la critica che è stata mossa è riguardo l’opportunità di partecipare ad un torneo che non poteva essere onorato fino in fondo,ora io come altri utenti possiamo essere liberi di esprimere un’opinione e di aver trovato questa situazione non corretta verso il mondo del tennis e dello sport?io mi sento un uomo libero e se posso dirò sempre quello che penso,se questo ti da fastidio forse hai sbagliato periodo storico…basta con questo atteggiamento di voler ricamare sulle parole di poveri ignoranti come noi
Il fatto che, come tu ammetti, Sela è sempre stato un grande professionista e allora questo confermerebbe la tua accusa di mancanza di professionalità, è un sillogismo che si commenta da solo.
Quanto alla tua accusa nei miei confronti che non avrei letto le ultime tre righe (che in realtà avevo letto eccome), ti rispondo che la religiosità di una persona può avere le più svariate sfumature. Tanta gente non va a messa la domenica, come tanta gente di religione ebraica non va in sinagoga il sabato, vivendo tali giornate alla pari di tutte le altre. Ciononostante, anche se magari non sono affatto credenti, se cristiani festeggiano il Natale (e magari anche la Pasqua), perché sentono dentro di sé il valore e la tradizione di tali eventi. Allo stesso modo, nel giorno di Yom Kippur tanti ebrei non credenti (e neanche praticanti) si ricordano di tale giornata e vanno in sinagoga. Questi sono valori che meritano rispetto, anche se a prima vista possono esserci delle contraddizioni. Soprattutto perché tali eventi sono anche un’occasione per rivedersi di tanto in tanto con parenti che vivono in altre città (o anche altre nazioni).
Il livello di religiosità di una persona è un qualcosa di talmente intimo e personale, che nessuno dovrebbe intromettersi e giudicare, specie con disprezzo e derisione. Purtroppo tale rispetto verso Sela è stato palesemente violato, anche da te.
Ti faccio anche presente che un regolamento ufficiale in proposito non esiste. Mi auguro che a questo punto venga promulgato. In ogni caso, a mio parere, questo è un ulteriore indizio della buona fede di Sela. Se poi gli sbagli in buona fede debbano essere attaccati con la stessa durezza di quelli con dolo, manchi decisamente di equilibrio.
Verissimo il personale di ristoranti e di alberghi lavora anche a Pasqua e Natale (venendo anche pagato il doppio). Nessuno li forza, è una loro libera scelta. Come è una libera scelta di tanti dipendenti non lavorare in tali giorni e il datore di lavoro non può obbligarli. In ogni caso concordo che Sela abbia sbagliato ma la reazione emotiva che ne è seguita, ha semplicemente “scoperto il vaso di Pandora” della smania di tante persone di attaccare Israele e la religione ebraica.
Tu stesso che ammetti di non sopportare il fatto che il ministro israeliano dello sport e il fratello di Sela abbiano espresso il proprio parere in proposito (giusto o sbagliato che sia). Questo dimostra intolleranza e non accettazione dei diversi punti di vista.
Mio caro, vedo che anche tu ti devi sentire colpito nel vivo visto che per giustificare la tua accusa di ipocrisia nei miei confronti ti costruisci una definizione di “ebreo” tutta tua personale. Inoltre dimostri anche che la tua accusa di “ipocrisia” è così campata per aria che confermi come metti in mezzo “ministri ISRAELIANI” semplicemente perché vuoi per forza gettare fango su una nazione e una minoranza religiosa. I MIEI COMPLIMENTI!
@ Shuzo (#1963663)
Aggiungo che il fatto che sia sempre stato un grande professionista avvalora la mia posizione e non la tua essendosi ritirato per motivi estranei allo sport.
Quindi…
La smania mi pare ce l’avessi tu, tanto che non hai nemmeno letto le ultime 3 righe dell’articolo in cui interviene il fratello e che ti fa capire come la cosa sia una montatura.
Il buon Dudi non è religioso, ma si può essere più o meno religiosi.
E’ anche possibile non essere ortodossi, o no?
E’ obbligatorio essere di colpo ortodossi? E farlo sapere a tutti?
E dire che si è quindi “etici”?
Non la bevo.
@ Thoreau (#1963715)
Ma sai leggere?
L’ha detto il fratello.
Devi leggere le ultime 3 righe dell’articolo di cui sopra.
Ma dico, ci siete con la testa?
@ Shuzo (#1963663)
No no, lo smania ce l’ho per altre cose.
Non mi interessa.
La professionalità è un aspetto accessorio rispetto alla vicenda che si è complicata per colpa di altri non per colpa mia.
Quindi Tomic e Kyrgios non c’entrano nulla nel mio discorso all’interno del quale la professionalità, per me mancata, era un effetto del comportamento e non viceversa.
La posta in palio l’ha alzata il ministro ed avendo i capelli bianchi ti garantisco che queste cose partono piccole, partono fini che quasi non si vedono, ma poi un giorno si arriverà al punto che si è giusti solo con l’ortodossia.
In altre religioni è avvenuto proprio questo.
Ma fa niente non voglio sconfinare, ma pensaci bene.
Ripeto, nulla ho avuto da dire contro Sela in un gesto che non ho condiviso.
Sono certo, anzi certissimo che a questi livelli ci siano delle imbeccate. Si frequentano persone, si incontrano politici e si vedono ortodossi e meno ortodossi.
Posso dire? C’era la voglia di farla questa cosa.
Ovvio subito non mi era parsa tale, tant’è che non mi sono permesso di intervenire.
Poi arriva il ministro, poi il fratello, fieri del gesto.
E hanno dovuto informare tutti sia chiaro.
Persino il fratello che ha pure ammesso che il buon Dudi NON è RELIGIOSO, ma questa volta…..
Ma dai. Siate seri.
Guarda, non so se mi hai preso per uno strenuo difensore della religione, ma non è assolutamente così, anzi. La cosa che mi infastidisce è la smania di dover continuamente dover esprimere un giudizio tranchant su ogni comportamento umano altrui ed è per quello che sono intervenuto in un argomento che di tennistico non ha nulla. A tutte le domande che hai fatto, credo che Sela possa ragionevolmente risponderti e che la sua risposta meriti comunque rispetto. Io personalmente non lo avrei fatto, ma da lì a vederlo come un ridicolo schiavo senza professionalità la distanza è lunga.
Quindi lo conosci di persona e sei al corrente di cose che non sappiamo. Ah ok.
@ Thoreau (#1963650)
Vedi che sragioni totalmente.
E’ indubbio che vi sia stata ostentazione.
Parla pure il ministro oggi….
E il fratello….
Non è ostentata?
Gli Illuminati….
Ma che c’entra?
Cosa?
Chi?
Dove?
@ Thoreau (#1963646)
Ancora con questo refrain?
C’è chi lavora a Natale e c’è chi non ci lavora.
A me non è mai capitato che una cameriera, a Natale, non mi portasse di colpo il caffè perché redenta sulla via di Damasco.
Ripeto. Appena uscita la notizia non mi sono permesso di commentarla.
Non avevo postato nessun commento.
Oggi arriva il ministro ed il fratello di Sela.
Non mi sta più bene.
Non lo accetto.
Posso?
O devo chiederlo al giusto o ai giusti?
Non lo accetto.
La religione e la pratica religiosa sono due cose distinte ed ognuno deve viverle a casa sua, senza rompere le scatole.
Si gioca a tennis. In un paese diverso da quello di origine, come accade sempre in questo splendido sport.
Non voglio che la religione e/o che altri paesi interferiscano in quello che è sport e/o professione.
E che quindi ci si trascini anche nello sport in diatribe religiose e quant’altro.
Chiaro?
Concordo !
@ Shuzo (#1963469)
L’ipocrita sei tu semmai; per ebreo io intendo l’accezione religiosa,per Israele quella statuale, che è il caso più appropriato dato che parliamo di atleti e ministri ISRAELIANI.
@ Thoreau (#1963645)
Un motivo suo personale?
Fulminato improvvisamente dopo 15 anni di professionismo?
Cerca di essere serio.
Nella tua smania di gettare fango su Israele hai scritto “Qui ci sono paesi (non solo un) che interferiscono nella vita delle persone, anche quando queste persone vanno all’estero e rappresentano il proprio paese nelle competizioni sportive”.
Mio caro, Sela ha preso la sua decisione (giusta o sbagliata che sia) spinto dalla propria coscienza. Non ha ricevuto pressioni da nessun governo, da nessun ministro e da nessuna autorità religiosa. Questo conferma che anche tu sei prevenuto. Inoltre né Kyrgios né Tomic sono stati accusati di fanatismo. Semmai di mancanza di serietà.
Se poi anche tu giudichi Sela poco professionale o addirittura come hai scritto “un poveretto, entrato in ingranaggi molto più grossi di lui e che mettono paura tanto si presentano fosche le nubi dei giorni nostri dove l’emancipazione mette a rischio la religione e dove la religione cerca di mettere “forzatamente” le cose a posto”, sappi che in realtà è molto stimato dai propri colleghi proprio per la sua serietà e professionalità (chiedi a Thomas Fabbiano, che è suo buon amico). D’altronde i fatti parlano chiaro: pur senza avere un gran potenziale, sono 10 anni che staziona con buona continuità tra i top 100 e vanta anche un best ranking tra i top 30. Però si sa, chi giudica le persone in base alle loro origini e sulla base di queste è ossessionato dall’avere un qualcosa che giustifichi la sua ostilità, si attacca anche ai rasoi!
Chi ci sarà dietro? Saranno stati gli Illuminati o il club Bildenberg
Quindi facciamo lavorare tutti a Natale?
Ma dici veramente? Cioè, un giocatore si ritira per un motivo suo personale e tu pensi che qualcuno voglia farti una lezione… almeno che tu non lo conosca personalmente per cui sai che ritirandosi abbia voluto lanciarti un messaggio… se però così non fosse, mi sembra un bel delirio narcisistico.
@ Shuzo (#1963604)
Ho scritto che la religione non deve entrare nelle sport professionistico.
Non si parla di impegno o non impegno.
L’impegno in campo è un DOVERE di un professionista.
Se così non sta bene a Kyrgios o Tomic è un altro problema e mi risulta che abbiano ricevuto sanzioni per questo. O sbaglio?
Non confondiamo i piani.
Qui ci sono paesi (non solo un) che interferiscono nella vita delle persone, anche quando queste persone vanno all’estero e rappresentano il proprio paese nelle competizioni sportive.
E’ inaccettabile.
@ becu rules (#1963577)
Non vedo il nesso con quanto affermavo.
Su questo attacca altri.
Ho fatto un ragionamento più generale che coinvolge diversi aspetti.
L’etica del ministro non è etica.
Liddel sì e Sela no?
ma in che mondo vivi?
Liddel era un missionario, poi morto in missione, che nel 1924 ha rinunciato alla sua gara, i 100, perché si darebbe disputata la finale di domenica.
Un missionario che giocava anche cricket e a rugby.
Un uomo di chiesa degli anni 20 lo metti sullo stesso piano di un tennista pro che non ha MAI, ripeto, MAI dimostrato tutto questo rigore ed osservanza religiosa.
Il resto non mi interessa.
Non devono esserci altri casi di questo tipo con una improvvisa quanto manipolata redenzione.
Non ci casco.
@ becu rules (#1963577)
Giustissimo quanto hai scritto! Ha fatto più clamore l’errore di Sela che quello di Tomic o Kyrgios, scesi a volte in campo senza impegnarsi in modo evidente.
Addirittura sono arrivati a parlare di fanatismo religioso, neanche avesse fatto un attentato!
Se per te dire apertamente che gli ebrei non ti piacciono non sia antisemitismo, significa che neghi l’evidenza dei fatti. Idem per chi inveisce contro la divinità degli ebrei sostenendo che non avrebbe altro a cui pensare o addirittura metterci in mezzo i palestinesi.
Anche chi non è arrivato ad affermazioni tanto esplicite, tutto il clamore che ha tirato fuori, ha dimostrato inequivocabilmente quanto ancora la massa sia prevenuta e ostile verso di loro. D’altra parte, se consideriamo che la comunicazione non è basata solo sul verbale, ma anche sul paraverbale e il non verbale, i quali influiscono assai più delle parole stesse (queste pesano appena per il 10-20%).
Francamente se la tua negazione in merito ai toni pesantemente offensivi verso innanzitutto il giocatore, ma anche il popolo israeliano (adesso anche verso un ministro reo di aver approvato il gesto del giocatore) e gli ebrei in generale sono perché ci fai o ci sei, mi lascia del tutto indifferente. Certo, che di fronte a certi abusi non si può assolutamente tacere!
La realtà è che chi ce l’ha con gli ebrei, gioca sempre a tirare il sasso e a ritirare la mano, come tu hai appena penosamente fatto!
@ pallettaro (#1963540)
Straquoto
Quindi Liddell si e Sela no ? Serena (una che ada esempio non si è MAI ritirata a tabelloni compilati….) si e la Jabeur no ? In base alla classifica ? Di sicuro una vicenda di cui si è parlato troppo e spesso a sproposito. L’implicito che io leggo è che se perdeva 6 1 il secondo set era meglio, come fanno una bella fetta di giocatori (Tomic e Kyrgios conducono la speciale classifica dello sca*** a comando) con buona pace di pubblico, avversari (mai visto uno che si lamenta quando passa il turno per WO…fra l’altro è più etico finire una partita da infortunati, magari vincendola, quando si è praticamente sicuri di non poter giocare il turno successivo o il contrario – Vedi Fognini in versione Toti contro Montanes al RG) ?) scommettitori (categoria che io abolirei democraticamente per decreto) e organizzatori…siamo ipocriti ma salviamo la faccia…..bah
@ Lucabigon (#1963303)
Non credo sia così semplice.
Il punto non è Dudi Sela.
Il punto è che fino a ieri la si poteva derubricare così.
Ora è molto più grave.
Non è un caso che parli un ministro.
Qui c’è lo zampino di altro.
Qui si va a confermare il dubbio che c’era stato in altri casi precedenti.
Adesso si cerca e si cercherà di far sembrare alcuni popoli più “etici” (per dirla sbagliata come il ministro) di altri. O più religiosi.
Io non lo accetto. Non lo posso accettare.
Non voglio lezioni da nessuno. Nemmeno da Sela, ma nemmeno da questo ministro che non sa nulla di sport.
Non dobbiamo accettarlo tutti.
Manco fossimo di fronte ad Eric Liddel.
Speravo non si parlasse più di questa triste ed inutile vicenda, ma ci ha pensato addirittura un ministro che, probabilmente non sa nulla di sport.
Lo sport e la competizione sportiva, nel senso che ha sempre inteso il buon Dudi Sela sino ad oggi e nel caso concreto, sono legati al professionismo. Yom Kippur o meno era ed è un pro. Se ne è ricordato solo l’altro giorno, in periodi dove le radicalizzazioni religiose sono forse da tenere sopite. Ad inizio carriera, quando forse i soldi servivano non c’era (forse) lo Yom Kippur. E bravo Dudi.
Non c’è nessuna etica sportiva nel comportamento di Sela che, senza fare il martire, avrebbe potuto anche rinunciare al torneo da principio. Appunto se tali principi erano così irrinunciabili.
Avrebbe dovuto dimostrare altrettanta etica (sportiva, guarda caso) nei confronti dei suoi avversari, degli organizzatori del torneo e degli spettatori, tutta gente che con ruoli diversi si è adoperata al massimo impegno e disponibilità, senza sapere che il buon Sela non era altrettanto disponibile.
Ma non prendiamocela con Sela che è solo un poveretto, entrato in ingranaggi molto più grossi di lui e che mettono paura tanto si presentano fosche le nubi dei giorni nostri dove l’emancipazione mette a rischio la religione e dove la religione cerca di mettere “forzatamente” le cose a posto.
D’altra parte, senza fare tante polemiche, non serve nemmeno dire che, come tutti sapete, non è bello ignorare le risoluzioni Onu.
Indipendentemente da come la si possa pensare è veramente inaccettabile che questi paesi, nascondendosi dietro la religione, esercitino il loro potere.
Io ho letto tutti i commenti anche del precedenti articolo e non c’è nessuno che ha offeso gli ebrei e la religione,voler trovare ad ogni costo un qualcosa di antisemita non lo sopporto,quelli che hanno disapprovato la scelta di Sela hanno criticato le religioni tutte e i dogmi delle stesse,quindi continua a fare la vittima senza senso,se tu sia ebreo,cosacco,mussulmano o cispadano non importa a nessuno,quando qualcuno farà lo stesso per il ramadan criticherò lo stesso stai tranquillo
Faccino un po’ come gli pare.
In verità sono entrambi due bari, mai visto nessuno elogiare un falso ritiro
@ Shuzo (#1963309)
Va così, l’importante davvero è darne meno importanza e ritornare a parlare di gesti tecnici, grazie lo stesso
Chissà! magari, parafrasando Jannacci, “… e vedere di nascosto l’effetto che fa’!”
Basta! Possibile che se uno si ritira facendo finta di farsi male perché così può partecipare al torneo successivo è furbo e intelligiente, e se invece uno si ritira per le sue convinzioni religiose è sommerso da critiche?
Scusa ma perché continui ad insistere che non ti va bene come si e’comportato. Scrivi alla Federazione e lamentati con loro e proponi nuove regole che magari ti prendono in considerazione ! Che due 00 !!
Un gesto religioso che più ostentato non si può. Pare quasi costruito ad arte per qualche ragione che non sappiamo.
Repetita iuvant!
P.S. Però adesso l’ipocrisia si è fatta più sottile. Non dicono più “ebreo”, dicono “israeliano”, così possono nascondere la vera causa che ci sta dietro!
Grande Dieterl
Strasottoscrivo quanto da te affermato!!!!!
Rientra nella filosofia israeliana di fare sfoggio della propria osservanza dei precetti e di dimostrare al mondo la loro indubbia superiorità
ridicolo
se sai che ti devi ritirare se non finisc i entro un certo orario SEI UN DILETTANTE.
non partecipi e fai giocare altri .
Ci sarebbe molto da dire ma non e` certo un sito che si occupa di tennis la sede adatta per commentare notizie come questa …
per la prima volta si e’ ritirato per nulla cioe’ per la religione, irrazionale malattia secolare degli esseri umani
Vedo che quando c’è un ebreo di mezzo per tanta gente è proprio impossibile fare la pace con il cervello!
Altrimenti l’invito di Haas78 a smetterla di dare eco a tale notizia e a tornare sui meriti strettamente sportivi non sarebbe stata disapprovata!
Penso che non ci sia bisogno di “ricamare” troppo su questa questione. Se il suo comportamento ha violato il regolamento sarà giudicato in base a quest’ultimo. Nulla di più.
Ognuno è libero di fare ciò che vuole,Sela ha deciso di ritirarsi ma resta una grave mancanza di rispetto per gli spettatori,scommettitori e soprattutto ha violato un regolamento morale e normativo del suo sport,pertanto se ne assumerà le conseguenze,mi auguro con una multa almeno!
Ma i 19 mila euro che si è intascato vanno bene però….in questa situazione più si parla e più si scende nel ridicolo…
Va bene, adesso basta con ‘sta storia, altrimenti continuiamo a parlare di questo, torniamo sui contenuti strettamente sportivi 😉