Open Court: lo “scossone” della Laver Cup (di Marco Mazzoni)
Sorprendente. Questo l’aggettivo più calzante per descrivere il 2017 tennistico. Dopo un lungo periodo di stasi con lo spettacolo ridotto all’osso, “imbruttito” da rivalità stantie, la stagione in corso ci ha regalato tanto. Emozioni e sorprese. La rinascita di Roger e Rafa, dominanti, fortissimi. L’esplosione di alcuni giovani, che saranno il futuro del nostro sport al vertice, con l’aspettativa di contrasti di stile intriganti… Adesso è arrivata anche la Laver Cup, andata in scena lo scorso weekend a Praga. Se ne parlava da diverso tempo, tra scetticismo e curiosità. “Sarà un flop”, tuonavano da più parti. Errato. La Laver Cup, che piaccia o no, è stata un successo clamoroso. Tanto che se il 2017 non fosse iniziato con quella incredibile finale down under, beh, la si potrebbe probabilmente eleggere evento dell’anno. Ma aspettiamo il Master di Londra, dove chissà… Se mai Roger e Rafa si sfidassero in finale, con in palio la prima piazza mondiale di fine stagione, sarebbe roba da cineteca. Vedremo.
Intanto abbiamo visto questa “Ryder Cup tennistica”, Europa vs Resto del mondo a squadre, tanto bella e divertente che la definizione di “esibizione” le sta un tantino stretta. Il campo ha parlato chiaro: di esibizione c’era ben poco. Tutti, dal primo all’ultimo, si sono impegnati di brutto, al massimo, così che la qualità del gioco espressa è stata elevata, non tanto diversa (o addirittura superiore) ai “blasonati” Masters 1000 e tentativi di definirsi “quinto slam”… Lo sguardo di Rafa appena sconfitto da Isner, la “garra” micidiale di Sock, la tensione nell’ultimo e decisivo match tra Kyrgios e Roger, con il campionissimo a saltare come un grillo, come dopo una vittoria ai Championships, e l’aussie che scoppia in un pianto devastante per aver sprecato la chance. Insomma, a Praga c’è stato di tutto: grande tennis sul piano tecnico ed agonistico, divertimento, novità. Sì, perché pure i doppi sono stati affrontati con il giusto mix di “spassosità” e tecnica, per la soddisfazione di tutti. Pure la presenza dei super capitani ha giovato, così come le ripetute inquadrature tv alle panchine, assai coinvolte, spesso “elettriche”.
Anche gli scettici sono stati costretti a ricredersi. Impossibile restare indifferenti. Tutto è stato organizzato benissimo, niente è stato lasciato al caso. Su Twitter gli appassionati in loco postavano foto e commenti entusiastici. Pure la grafica tv è stata nuova e di un certo effetto. Per non parlare di quel campo nero, diverso e affascinante. Ha contribuito al successo anche la scelta di Praga come sede. Città splendida, uno dei gioielli più preziosi della nostra cara vecchia Europa, e soprattutto culla di una delle scuole tecniche migliori al mondo, forse la migliore.
Cronaca di un successo annunciato? Personalmente ne ero certo. Gli ingredienti per far benissimo c’erano tutti, a partire dalla presenza del “super cast”, con la ciliegina di Federer e Nadal insieme in doppio, un evento sportivo e mediatico che ha fatto il giro del mondo spontaneamente, e che resterà impresso nella memoria degli appassionati per sempre. La ciliegina di una torta perfetta, degna di Iginio Massari. Se l’impatto mediatico era certo, meno scontata era invece la qualità agonistica in campo. Qua i big e tutti i partecipanti hanno sorpreso. Presenti, motivati, nessuno si è risparmiato. Si è visto tennis vero, giocato a buonissimo livello. Tanto che alcuni match sono stati veramente interessanti. Un bel mix tra giovani e vecchi, in un’atmosfera incredibile.
Con tutti questi ingredienti vincenti, si potrebbe parafrasare un noto spot: “ti piace vincere facile”. Vero. Un plauso agli organizzatori, a chi ha creduto in questo format promuovendolo assai bene, seguendolo passo passo nelle giornate di gara, riuscendo a diffonderlo in tv in tutto il mondo e facendolo diventare globale, portando a termine un grande evento che ha tutto quel che serve per sopravvivere all’effetto novità e diventare un classico.
Questa prima edizione della Laver Cup mi ha ricordato per l’impatto – e qualità di gioco – quello che accadde nel 1990 quando nacque la Grand Slam Cup. Terribilmente criticata sia dall’ATP (…perché temuta…) e pure da molti commentatori dell’epoca per l’enorme montepremi in palio, fu un evento eccezionale, molto seguito e tecnicamente di alto livello. Come per la Laver Cup, il campo e l’organizzazione furono più forti delle critiche. Il successo fu immediato ed in quegli anni ci regalò alcuni dei momenti più esaltanti dell’epoca. Impossibile dimenticare le maratone al quinto set di Korda, o la sfida tra Brad Gilbert e David Wheaton, poi resa ancor più celebre dal racconto nel libro “Winning Ugly”. Lo spettacolo che ci regalarono i campioni in gara demolì ogni critica. E poi è inutile fare gli ipocriti: sì, la Grand Slam Cup ieri e la Laver Cup oggi si reggono su una idea, una perfetta organizzazione e soprattutto su di una caterva di soldi, destinata a giocatori già ricchi. Ma i campioni in gara sono super-professionisti. I migliori. Se giocano tennis vero, con impegno e coerenza, regalano un grande spettacolo, perché non pagarli bene… Alla fine il grande show l’hanno prodotto, tutti sono rimasti entusiasti. Chapeau.
A conclusione di questo commento sulla Laver Cup, mi piace lanciare una considerazione generale, che va oltre il puro evento appena disputato. Questa nuova “Ryder Cup” del tennis è stata non solo un grande successo, ma un potenziale scossone all’intero sistema, ad un calendario e stagione tennistica troppo ingessata da tempo. E’ stata una ventata di novità che dovrebbe far riflettere chi governa il mondo del tennis e gestisce il suo calendario. Anche la novità aiuta, stimola, produce interesse. Invece da tempo il calendario – che non soddisfa nessuno, cercando di “tamponare” tra mille interessi in gioco, spesso contrastanti – necessita di una importante revisione, per razionalizzarlo e renderlo ancor più interessante. Siamo quasi in ottobre, il mese del tennis in Asia. La grande scommessa, ma le immagini che arrivano in questi giorni dai tornei sono sconfortanti: ci sono più “tecnici audio” intorno al campo che spettatori… Non è questa la direzione giusta. Il tennis deve anche arrivare in nuovi lidi, ma è inutile continuare ad investire in aree dove non c’è tradizione, dove il ritorno è minimo, dove serviranno anni per costruire una vera base di appassionati. Ben vengano invece novità come la Laver Cup, che si fondano su di una idea tecnica, che sono organizzate alla grande, attirano grandi giocatori e giovani promesse, stimolano l’interesse vero dei veri appassionati in tutto il mondo. Questo dovrebbe far riflettere anche chi gestisce e cerca di rinnovare la Davis. Serve coraggio, una idea, un programma integrato con il resto della stagione, sennò un vero rilancio non ci sarà mai.
In generale, il tennis di vertice ha bisogno di una scossa. Si gioca troppo (vedi quantità enorme di infortuni di quest’anno tra i migliori e non solo). Serve puntare di più sulla qualità e meno sulla quantità. La Laver Cup quest’anno ha portato uno spettacolo tecnico superiore e molti Masters 1000, che in fondo diversi big usano solo come preparazione agli Slam (non tutti, ma molti). Serve un ripensamento, introdurre novità per migliorare uno status quo che non piace, che non soddisfa nessuno.
E’ corretto anche sottolineare che una Laver Cup non è facilmente replicabile. Per implementare e rendere credibile una manifestazione del genere è necessario disporre innanzitutto di un budget faraonico, in modo da portare in campo alcuni (o più possibile) dei migliori. Serve un super testimonial per il lancio, che sia coinvolto e si spenda veramente, come in questo caso è stato Roger Federer. Serve tempo, ed una struttura manageriale importante ed efficiente. E, non ultima, un’idea vincente. Perché il replicare la Ryder Cup è stato il vero asso: è credibile, è diversa per il tennis, è interessante. Tuttavia di iniziative del genere se ne possono creare, quando dietro c’è vera imprenditorialità, quando si conosce il tennis e lo sport, e si ha voglia di investire e di rischiare. Personalmente ritengo che il mondo della racchetta debba essere più dinamico, aperto alle novità, stimolare iniziative del genere. Non è facile, ma sono proprio weekend come quello di Praga che restano nella mente, come l’abbraccio finale tra Roger e Rafa. L’immagine tennistica più forte del momento, forse dell’intera stagione.
Marco Mazzoni
@marcomazz
TAG: ATP, Calendario ATP, Federer, Laver Cup, Marco Mazzoni, Nadal, Open Court, Praga, Stagione tennistica
Della Serie ‘Sfondiamo ancora di più di soldi Paperon de Paperoni e Rockerduck e affamiamo Paolino Paperino perché non merita di esistere’.
Bella filosofia.
A me è sembrata un’altra Hopman Cup…mah.
Ah, ecco il motivo. Buona serata.
@ MAURO (#1962052)
Salve, ho saltato interamente Us Open perché in vacanza. Non ho visto nulla, quindi non ne ho scritto. Saluti e buon tennis.
Mi piace vedere un challenger .. ma mi piace anche vedere i grandi campioni. Ci sono partite ufficiali insulse ed esibizioni di alto livello. Per arrivare ad essere richiesto e apprezzato nelle grandi esibizioni bisogna vincere i grandi tornei .. tutto qui. Il successo di pubblico della Laver Cup semplicemente dimostra che laddove il tennis è apprezzato c’è richiesta di vedere i campioni giocare .. sinceramente mi fa tristezza vedere giorni e giorni di tribune vuote in master 1000 orientali .. meglio vedere spalti gremiti e giocatori stellari in una bella esibizione a squadre.
…mi ripeto ancora una volta…la più grande baracconata della storia
serve puntare più su qualità che su quantità è, sportivamente parlando, una minc@#ata colossale.
Attenzione alla strada aperta dalla Laver Cup! Se a metà gennaio uno sceicco si mette in testa di fare una Lacoste Cup, ci troviamo un Australian Open senza Federer e Nadal, e tanti altri!
Dopo l’articolo da Nostradamus sulla terza vittoria di Nadal a Wimbledon, quello sulla terza (reale) vittoria dello Us Open era del tutto superfluo!
La Laver Cup qualcosa di straordinario lo ha fatto! Kyrgios ha giocato tutte le partite con impegno e non ha sfasciato racchette! Ma guarda che miracoli possono fare i soldi!
Il sig. MAZZONI, anziché dedicare simili articoli a questa pagliacciata, dovrebbe dedicare più articoli ad uno dei 2 giocatori più forti della storia, ossia al SFBL. Forse mi sarà sfuggito, ma dopo il 16esimo slam di Nadal ha scritto qualcosa o e’ rimasto in silenzio?
nell’articolo c’è una celebrazione eccessiva di quella che è stata una splendida esibizione, ma sempre esibizione resta. però in molti dei commentatori non hanno capito probabilmente il senso della parte finale del pezzo, dove trovo cose interessanti. Troppi soldi probabilmente in questa Laver, ma questo evento è stato un grande successo sul piano mediatico e dell’interesse, e potrebbe spingere anche altre iniziative a provarci e magari dare una sferzata all’atp per migliorare l’annata tennistica che così come è non va bene. perché si è parlato atanto della esibizione? guardate che pena adesso queste settimane di tennis in asia. tristissime, inutili
Immaginiamo una Laver cup senza invito. Col solo premio per la squadra vittoriosa. Vediamo chi partecipa. I due fenomeni hanno preso suppongo circa 2.5/3 milioni per stare in campo 3 ore. Senza di loro la manifestazione perde il 70%/80% del suo fascino.
Io stimo Cilic moltissimo, anche Berych, Thiem ecc
Quanti milioni di spettatori starebbero a vedere un Berdych/Isner?? O un Cilic/Sock?
Penso che l’articolo di Mazzoni sia un pelino troppo positivo, comunque gli argomenti per dire che la Laver Cup ha superato le attese e che potrebbe diventare una competizione vera, e tra qualche anno anche blasonata, ci sono tutti.
Io vedo però il rischio che la Coppa Davis perda ancora più di significato, se non si pongono anche lì i correttivi (che vuol dire soldi da parte dell’ITF e punti da parte dell’ATP, crescenti via via che si procede verso le fasi finali).
Il bello della Laver Cup è che non è in nessun modo imitabile in campo femminile, proprio mancano gli ingredienti, che invece qui sono stati esaltati.
L’impressione che ho avuto io per quel poco che ho visto e’che quasi tutti i giocatori fingessero impegno ed entusiasmo.
@ ViVa la pallina e la patata (#1961683)
Sede in svizzera una battuta ?
Ragazzi come temevo proprio quest’oggi su Supertennis, prima del match tra Dzhumur e Zverev, hanno parlato del nuovo regolamento delle Next Generation Finals,
Purtroppo non ho potuto capire tutto, ma si diceva che i ragazzi junior italiani (13-14aa) giocheranno anch’essi in un circuito con le regole delle Finals succitate (per intenderci col tanto vituperato ‘no let’ e con l’imprimatur dell’ATP!!).
Siamo quindi chiaramente all’alba di una trasformazione luciferina del Tennis, che mi porterà, se così fosse, ad abbandonare il mio Sport preferito, dopo già aver quasi abbandonato il Calcio.
CHE SCHIFO!!! CHE SCHIFO!! CHE… 👿
@ zedarioz (#1961634)
Hai perfettamente ragione! Lo avevo detto anche io sotto un altro articolo. Questo evento mi ricorda il wrestling, con la differenza che il wrestling è da sempre tutto una montatura, e nessuno dei partecipanti pretende di far credere che sia tutto vero. Rimangono immedesimati nella parte di atleti-attori! Qui invece abbiamo visto degli atleti veri e propri piegati dalla moneta non solo a fare gli attori, ma a prendere in giro la gente! Ridicolo!
Senza futuro non sono d’accordo! Finché qualcuno sponsorizzerà a suon di milioni andrà avanti in pompa magna, anche perché, di fronte a certi assegni presenza i top player parteciperanno anche zoppi!
Anche Marco Mazzoni ha percepito un ingaggio? Ahahahahah ovviamente scherzo!
Ma continuo a pensare che si sta forzando inutilmente l’eccitazione su un evento che rimane quello che è! Un’esibizione a cui i partecipanti hanno preso parte dietro lauto compenso, dove si sono viste scene di entusiamo e ilarità tipiche di un’esibizione, dove i partecipanti sono stati invogliati a darsi da fare per vincere da un consistente premio vittoria!
🙄 Ancora con questa Laver Cup ? Basta! Ci ha pensato SuperTennis ( perché ha sede in Svizzera ?? 🙄 ) a scassare i gabasisi e non farci vedere gli altri tornei della settimana; poi vi mettete pure voi a fare pur questi redazionali. Possibile che mon ci siano altre notizie? Voglio vedere se l’anno prossimo si rifarà l’esibizione è se si rifarà se avrà il fascino ( non per me) che tanti dicono di averci trovato. Per me si è trattato di una mera esibizione pro portafoglio
Gualtiero, sinceramente ho visto la Laver Cup perché era su Supertennis, se no Nada de nada. E con questo non voglio fare allusioni allo spagnolo… Un saluto! 🙂
Triste evento circense senza storia e senza futuro.
Perfetto allora invece di continuare questa inutile e infinita discussione qua vai a commentare sulle pagine del 250 di chengdu o magari del challenger di Ortisei visto che là i commenti scarseggiano , è potrebbe venirci il dubbio che tali tornei, differentemente dalla laver cup, non stiano catalizzando l’attenzione di nessuno.
@ zedarioz (#1961634)
Non è stato fatto neanche un articolo per la vittoria dello spagnolo agli USO, è più importante questa esibizione 😛 , ci siamo ridotti così
Redazione, con rispetto per il vostro lavoro da un utente da anni: MA BASTA CON STO BOMBARDAMENTO SULLA LAVER CUP.
X il Sig. Mazzoni: spieghi cortesemente, se è stato tennis agonisticamente vero e spinto al massimo, perché John Isner che ha battuto Nadal non ha stravinto gli US OPEN? Invece li ha stravinti Nadal. Perché forse questa è un’esibizione?
Il tennis inteso come competizione agonistica, non c’entra nulla con quanto visto a Praga.
Che poi lo spettacolo sia stato godibile e divertente E’ TUTTO UN ALTRO DISCORSO.
Però non prendiamo in giro gli utenti.
La Laver Cup è un’esibizione che ha portato, grazie probabilmente a degli ingaggi faraonici, gente come Nadal e Federer a fare dichiarazioni e avere atteggiamenti mai visti prima. Nadal non era così carico in panchina neanche quando la spagna vinceva le coppe davis. Le dichiarazioni roboanti e assurde poi rasentano il ridicolo.
Hanno così esagerato costringendo Nadal e Federer a fare marketing per l’evento, che è diventata una farsa.
Sapete che mi aspettavo una sceneggiata di McEnroe che litigava con Borg?
Il wrestling ha fatto scuola purtroppo.
Ma vedere un sito come il vostro che continua imperterrito a dare credito a cose ai confini della realtà, mi mette tristezza.
Lo so che per Voi è lavoro e spero veramente abbiate riscontri da questi articoli, in bocca al lupo.
A me è piaciuto solo il doppio, perché giocato dalla coppia di tennisti più forte dell’era attuale e l’impegno agonistico di Nadal.
Per il resto trovo molto più verace QUALSIASI torneo del Circuito.
Questi Eventi se rimangono tali sono anche simpatici, ma se attizzano la lussuria danarosa dei vertici tennistici, sono una tragedia annunciata col sorriso.
Così è, se vi pare…
un trionfo dell’Europa annunciato……e non a caso è stato fatto a Praga!…..troppo disliivello tra le due squadre e la presenza inutileile di mcenroe e soprattutto di Borg di cui nessuno sentiva la mancanza presente solo per tamponare i suoi disastri finanziari….
per me un inutile luna park per immagazzinare soldi….la mia sensazione è che il tennis si stia allontanando sempre di più’ dal concetto “sport”!….
Io non ho cambiato parere e sono rimasto indifferente ❗
E SOLO un esibizione XXL. Chiaro che per i giocatori che prendono tanti soldi piace di più della Davis. Ma non fateci credere che è una competizione.Grazie. 💡 🙄 ➡
@ Simona (#1961596<
interessante: quando non si è "affatto d'accordo" si usa lo stesso articolo ( "divertente") usato da chi si vuol dissentire: lingua italiana, questa sconosciuta.
Che brutta fine sta facendo il tennis,provate a rifarla senza roger e rafa e poi vediamo che succede
BASTAAAAAAAAAAA
@ winter18 (#1961592)
E non sono affatto d’accordo: la laver cup è stata divertente
Bell’articolo. Veramente!
Un articolo che sembra solo un tardivo redazionale dell’ufficio stampa della LaverCup.
Tutte queste esagerate parole sprecate per un’esibizione, abbastanza divertente, ma anche irritante ( vedi le isteriche e buffonesche recite delle panchine), e che dopo 5 giorni nessuno ricorda più.
Circo-tennis, wrestling-tennis, mini-tennis con terzo set a 10 punti?
No, grazie.