Fed Cup e Coppa Davis: quante possibilità contro le avversarie dell’Italia?
Sono stati sorteggiati gli accoppiamenti del World Group di Davis e Federation Cup e la fortuna ha voltato le spalle all’Italia: si sapeva che le avversarie delle nostre ragazze sarebbero state tutte complicate da affrontare (fatta eccezione forse per il Canada…) più per lo stato attuale del nostro tennis femminile, ma anche nel maschile non abbiamo pescato un avversario facile (ma poteva andare peggio…e per molti versi).
Sarà Italia contro Spagna in Fed Cup mentre in Davis ce ne andremo in trasferta in Giappone: va subito detto che molto dipenderà da chi scenderà in campo per i nostri avversari, perché se Muguruza e Nishikori saranno della partita le cose saranno decisamente più complicate.
Se è vero che nelle manifestazioni tennistiche a squadre le sorprese sono sempre dietro l’angolo e fare pronostici è compito assai arduo, non possiamo però non notare come le nostre ragazze partiranno assolutamente da sfavorite nella sfida del World Group II contro le iberiche, indipendentemente dalla presenza o meno della numero 1 del ranking WTA.
Paolini, Trevisan, Rosatello, Chiesa, Pieri, nonostante il fattore casalingo dovranno compiere un’impresa contro le spagnole (do per scontato le assenze di Vinci, Schiavone e Giorgi), le quali possono contare oltre che sulla loro campionessa Slam anche su esperte giocatrici (parlo a livello di circuito maggiore) come la Soler Espinosa, la Arruabarrena e la Sorribes Tormo, tenniste che non saranno di certo campionesse ma che sono più abituate delle nostre a calcare certi palcoscenici. Mission impossible quindi…o quasi. L’importante per le nostre giovani (magari non giovani d’età ma di esperienza) è mettere fieno in cascina e cercare di giocarsi al meglio le proprie carte.
Discorso a tratti similare per i maschietti che si troveranno dopo aver perso il sorteggio per decidere il fattore casalingo a volare fino in Giappone in una trasferta lunga e insidiosa, per affrontare il primo turno della Serie A del tennis maschile. Si giocherà subito dopo l’Australian Open, situazione che metterà in dubbio la presenza della stella nipponica Kei Nishikori. Certo, non ci fosse Kei, quest’anno spesso infortunato e bisognoso di programmare oculatamente il suo 2018, gli italiani potrebbero giocarsela, in una sfida equilibrata se i nostri si presentassero, capitan Barazzutti permettendo, con Fognini, Lorenzi, Fabbiano e Berrettini (o la carta Bolelli, utile soprattutto in doppio), giocatori che hanno tutti dimostrato di sapersi esprimere decisamente bene sul cemento, superficie che probabilmente verrà scelta. Senza Nishikori sarebbe ovviamente un altro Giappone ma attenzione perché i vari Sugita, Nishioka e Daniel non sono certo giocatori da sottovalutare, anzi al contrario sono tennisti in costante crescita. Nishikori è un’incognita per il suo fisico da proteggere e per la sua programmazione, anche se va tenuto in conto l’avvicinarsi di Tokyo 2020 e della necessità di avere un minimo di presenze in Coppa nel quadriennio precedente. Ce la si può fare, in una sfida affascinante e nuova: qui non si tratta di mission impossibile…i maschietti alla conquista del Paese del Sol Levante.
Alessandro Orecchio
TAG: Coppa Davis, Coppa Davis 2018, Fed Cup, Fed Cup 2018, Giappone vs Italia Davis Cup 2018, Italia vs Spagna Fed Cup 2018
Condivido, ma il nostro attuale movimento tennistico è indubbiamente in difficoltà quando si deve confrontare con i migliori. Superare il primo turno è di basilare importanza per evitare di finire ancora una volta agli spareggi, con il rischio di scomparire dalla Davis, dopo che siamo scomparsi oramai da tempo immemore dagli Slam e dai tornei più prestigiosi. Per questo c’è da augurarsi qualche defezione in casa altrui, anche se questo non è molto sportivo nè entusiasmante.
@ Shun (#1957100)
Però auspicare di giocare su una superficie fastidiosa per poter vincere vuol dire che i nostri tennisti possono permettersi di arrivare male ai tornei su cemento primaverili perchè tanto sarebbero deboli e a loro non interessano! Implicitamete è ammetere una inferiorità strutturale e perpetua rispetto ai pro di alto livello tal per cui ci si consola con una Davis con terra allentata per fare la nostra bella figuretta da 6 politico e passare un turno per poi buscarle senza appello più avanti! Questo circolo vizioso da Italietta inferiore comunque agli altri continua da 30 anni e sarebbe bene che qualche tennista nostrano di buon livello cominciasse a cambiare questo triste destino su ogni superficie di gioco ed in casa o in trasferta!
@ luigi (#1957004)
Alice Canepa best ranking attorno al 150 e Francesca lubiani top 50
E di una certa Sara Errani ce ne siamo dimenticati?
Contro Muguruza e CSN non ci sarebbe niente da fare, ma con Arruabarrena e Sorribes Tormo direi proprio di sì.
Naturalmente vediamo in che condizioni rientrerà, sempre che non le inaspriscano la pena.
Per la presenza di Nishikori non va sottovalutato il fattore Olimpiadi di Tokio: se il Giappone dovesse perdere senza di lui, se ne sarebbe andato un biennio con zero presenze quandi per partecipare occorrono almeno 3 presenze Davis in un quadriennio. Mi sembra che non essendo un vincitore slam non avrebbe diritto ad una eventuale wild card; alla fine gliela daranno ma l’Itf starà già facendo pressioni sulla federazione nipponica per non trovarsi nel l imbarazzante situazione di svilire i propri regolamenti
Che potesse andare peggio non credo. Approntare un campo in terra subito dopo gli Australian open avrebbe certamente spinto tanti a non presentarsi in Italia e ci avrebbe consentito di giocare sulla nostra superficie preferita contro chiunque. Forse solo contro gli spagnoli, la presenza di Nadal sarebbe stata molto difficile e non certa neanche quella di Carreno, saremmo partiti sfavoriti, invece il sorteggio in Giappone ci relega nella situazione di sfavoriti perchè Nishi ci sarà quasi sicuramente, visto che la Davis s’incastrerebbe perfettamente all’interno della sua programmazione. Ora Nishi sulla carta dovrebbe portare a casa due punti, mentre i nostri due punti contro il loro secondo singolarista sono invece assai più incerti, e non farei neanch sicuro affidamento neanche sul doppio in trasferta.
Peggio in verità non poteva andare.
In campo femminile non esistiamo più,ricordo proprio la Garbin in copertina sul Tennis italiano insieme a due colleghe con il titolo in cerca di una maglia,infatti le tre fanciulle posarono senza vestiti…
@ santuzzo (#1956847)
Fabbiano paga lo scotto di essere arrivato “tardi” nel tennis che conta, cioè il tennis che ti fa migliorare ulteriormente il tuo gioco.
Battere Groth su erba, Stakhovsky, Mahut, Thompson, battere e giocare alla pari con Shapovalov significa che il ragazzo ha ed aveva già prima il tennis per giocare gli ATP.
Magari non vale il suo numero 70, ma ha dimostrato di potersela almeno giocare.
Certo, è un peccato. Ma questo dimostra come molti dei nostri tennisti sbaglino ad impelagarsi nei difficili challenger di terra (alcuni di sabbia) , mentre farebbe bene a fare esperienza all’estero e prendere punti più facili in Asia.
In tema Fed Cup credo non si possa chiedere molto.
Andrà presa come esperienza per le nostre che dovranno giocare con il massimo impegno, ma in termini di valori non c’è partita.
Non vorrei che succeda la solita crocifissione pubblica di chi gioca e che null’altro può fare se non dare il meglio.
La sola Suarez Navarro può chiudere il discorso, ma anche Arruabarrena e Sorribes Tormo non mi sembrano facili da battere per una Trevisan e compagnia.
Non serve vincere delle Fed Cup se poi il movimento non ne beneficia.
E, nel nostro caso, non se ne è beneficiato per nulla.
Capisco che tu ci metta passione, mr. orecchio, ma “maschietti” riferito agli uomini che giocano a tennis è un cazzotto per chi legge.
Credo non si usi più neppure all’asilo.
Alla decima volta che lo leggo te l’ho voluto dire, senza alcuna polemica naturalmente.
Mai sentito parlare di Carla Suarez ?
ma finiamola con Fabiano e berretini,fabiano ha ampiamente dimostrato di non avere livello negli atp e berretini bisogna lasciarlo tranquillo x crescere in maniera giusta,è l’ unico che tra un paio di anni potrebbe giocare pianta stabile in davis,seppi nonostante tutto da molte piu garanzie dei due!!
E la Suarez Navarro si é forse ritirata?