Quanti assenti! Che finale di stagione sarà?
Murray, Djokovic, Wawrinka, Nishikori, dubbi legati alle condizioni fisiche di Raonic: il finale del 2017 tennistico si avvicina e forfait illustri oramai sembrano prendere il sopravvento come gli ultimi Us Open ci hanno insegnato, anche in top10, un tempo luogo sacro i cui rappresentanti non si allontanavano dal circuito con una tale intensità e frequenza. Forse più resistenti, forse meno sottomessi a stress, chi lo sa…
Campionissimi il cui 2017 è stato costellato di infortuni e problemi fisici ma anche complicati periodi personali che hanno sancito un crollo in classifica: se per Murray l’anca è stata un tormento, Wawrinka è finito sotto i ferri, Nishikori non ha mai potuto contare su un periodo dell’anno senza problemi fisici, finendo con il caso di Djokovic che si è allontanato dal circuito per una pausa dovuta a un problema al gomito ma che appare quanto mai necessaria per ritrovare piuttosto se stesso, oggi ombra del campione che fu solo un anno fa. Lo farà al fianco di Agassi come coach, per uno stacco che sembra quanto mai utile e fondamentale per un giocatore la cui carriera da numero 1 del mondo incontrastato ha subito un arresto incredibile nel suo svilupparsi e assolutamente inatteso. Una pausa e un forte bisogno di riposo (psico)fisico: non una novità nel tennis del vertice (McEnroe docet). Ma che Djokovic tornerà? I dubbi, per la particolarità della vicenda, regnano incontrastati. Come a dire, certezze poche, speranze molte.
Sarà quindi un finale di stagione che offrirà tante occasioni ghiotte e trofei prestigiosi alla portata di tanti: se il discorso per il numero 1 è ristretto ai soli Nadal – Federer, proprio questo sprint potrebbe portare i due campionissimi a sottrarsi energie preziose e subire l’arrembaggio di più o meno giovani, più o meno affermati, in cerca di successi di grande valore. Alexander Zverev per il salto definitivo, Kyrgios per spiccare il volo e scacciare i demoni ma anche Carreno Busta per essere sempre di più top10 e Dimitrov e Del Potro per piazzarsi nell’élite del tennis maschile, che ha sicuramente bisogno di personaggi forti come loro. Tutte queste assenze sono dovute però solo a infortuni e problematiche fisiche? Mi spiego…non è che ci sia poca voglia di combattere?
Si dice sempre che il calendario è massacrante, che i vari tennisti non hanno tempo per rifiatare e i loro corpi sono per questo più soggetti a stop più o meno gravi, ma quanti forfait arrivano a tabelloni compilati e all’ultimo momento, e per non specificate motivazioni? Che succede nel tennis? La voglia di faticare sta lasciando spazio a comportamenti e bizze da star? Si tratta di un’estremizzazione vicina alla provocazione, con la consapevolezza di chi scrive che la verità non è solo bianca o solo nera: probabilmente stiamo solo assistendo a una stagione molto sfortunata, con la malasorte che nello specifico si è accanita con tanti campioni. Non possiamo che sperare quindi che i nostri idoli tornino nel 2018 più forti e più decisi che mai, senza problemi e solo concentrati sul tennis, pronti a dare tutto sul campo. Abbiamo ancora un disperato bisogno di colpi spettacolari e partite all’ultimo respiro.
Alessandro Orecchio
TAG: Andy Murray, Milos Raonic, Notizie dal mondo, Novak Djokovic, Stan Wawrinka
Ormai i punti interogativi infittiscono gli articoli e i titoli di Orecchio. Che sia il segnale di una resa?
Mettere on evidenza i giovani non ancora professionisti
Voi amate il tennis o i giocatori ?
@ Elio (#1952547)
@ ffedee (#1952571)
Forse intendeva che i tornei davvero importanti, soprattutto gli Slam, son alle spalle e che probabilmente per i top10 rimane il torneo finale, senza nulla togliere ai 1000 che si devono giocare
@ gido (#1952559)
Si questo è sicuro, pero’ ci sono viaggi, fusi orari da assorbire, e puo’ darsi anche, che influisca, non subito, sulla forma fisica.
Poi ne fanno anche tra 2 tornei. Insomma, per me non è il massimo.
Lo so, per i soldi, ecc… 🙂
Controlli antidoping più stringenti possono aver significato qualcosa?
Per me dopo gli US open c’è sempre stato il NULLA.
Finali o semi di Davis a parte, che magari subito non mi interessano, ma quando le vedo mi appassionano, come ieri Kyrgios vs Darcis.
@ magilla (#1952565)
Dove l’hai letto,scusa, non lo trovo
il finale di stagione sarà che federer al master dei maestri darà una lezione a nadal e questa volta non ci sarà delpotro a salvarlo, il prossimo anno torneranno tutti e x rafa la pacchia finirà, anche sulla terra
@ Rafael (#1952560)
noo non ci sono tornei importanti, solo 2 mille e le finals
verità’ negra?????
Pochi personaggi pochissimi campioni
Bisogna fortunatamente vivere degli infiniti Rafa/Roger. …x fortuna
Vamosss Rafa
Secondo sarà sempre più frequente che alcuni giocatori dopo gli US Open decidano di staccare la spina per prepararsi per la stagione successiva. Nel finale di stagione, eccezione forse per i giocatori impegnati in Davis, non ci sono tornei molto blasonati.
Elio, mi pare difficile che ci si infortuni nei tornei esibizione dove la tensione agonistica è molto blanda
30enni che giocano da 30 anni e che non si sono mai fermati
questo ti fa capire che per i soldi corrono eccome..
Una cosa da fare, in primis : smettere con i tornei esibizione.