Intervista a Cristian Carli: “I montepremi dei future erano talmente bassi che per sopravvivere avresti dovuto vincere sempre , adesso come hai appena detto va un pelo meglio ma siamo lontani da un ‘ autosufficienza economica”
PB – ciao Cristian , con quella di oggi sono 8 vittorie consecutive , e’ questa con Danilo Petrovic n280 la vittoria piu importante in carriera ? Che partita e’stata quella di oggi ?
CC – quella di oggi e’ stata la vittoria piu prestigiosa unitamente a quella ottenuta domenica scorsa a Cuneo contro Andrea Basso.
Oggi ho trovato il giusto mix tra aggressivita’ nello scambio e solidita’ nella risposta , ho sempre provato a spingere con il dritto e a tenere il pallino nel palleggio ,mi e’ andata bene anche grazie alla risposta efficace perche’ rispondere ad uno di 2 metri che serve sempre sopra 200km/ non e’ facile , oggi e’ filato via tutto liscio sono contento
PB – della finale di Cuneo cosa mi dici?
CC – e’ stata veramente una partita incredibile, 1mo set a senso unico con Basso che ha comandato, c e’ stata gente nel pubblico che ha abbandonato dopo il 1mo set volato via per lui mugugnando che era un match a senso unico.
Lui veniva da una bella semi vinta contro Virgili ed era in fiducia , io sono stato bravo a rimanere concentrato e a non mollare , nel 2ndo e 3zo set il match si e’ fatto combattuto ad ogni punto e l’ ho spuntata in entrambi i set : una bella soddisfazione ed iniezione di fiducia
PB – adesso cosa facciamo? Vinciamo anche questo torneo a Belgrado?
CC – un passo per volta , domani semi contro Serdarusic , ci ho giocato e vinto in 2 set tirati ad Albinea e domani non sara’ facile credimi.
PB – che classifica hai oggi , che classifica pensi di meritare tenuto conto che hai battuto Basso che puo’ valere 300 e Petrovic che e’ 280 e che classifica avrai a fine anno?
CC – oggi sono intorno alla 500 posizione , il fatto che abbia battuto Petrovic non significa che valga la sua classifica , non ancora, c e’ ancora tanto da lavorare , per fine anno vediamo , non ho un target preciso.
PB – Cristian cosa e’ successo recentemente , a cosa e’ dovuto questo improvviso salto di qualita’ visto che per un paio di stagioni sei sempre stato intorno a posizione 1000 ?
CC – Penso di iniziare a vedere i frutti del duro lavoro fatto in precedenza , certo che le cose sono migliorate da quando mi alleno a Prato con Ferdinando Bonuccelli ed il Team
Lui nonostante la giovane eta’ ed un recente passato agonistico e’ un maestro di grandi qualita’ e mi sta seguendo in maniera davvero ottimale , sempre con il consiglio giusto
Reputo importante il miglioramento conseguito nella visione del match , un’ interpretazione piu’ aggressiva con la ricerca del punto fatto quando prima mi trinceravo piu sulla difensiva e questa tattica a certi livelli non paga, per fare il salto devi essere in grado di fare il punto senza aspettare che il punto arrivi con un gioco di rimessa, ora ho un atteggiamento piu’ offensivo che sta dando i suoi frutti permettendomi di vincere partite che prima perdevo.
PB – un paio di mesi fa hai fatto la tua prima finale persa contro la promessa francese Blancaneux ( Biancaneve) e’ stato quello il torneo che ti ha dato la giusta carica?
CC – penso di si , persi la finale al terzo ma ricordo giocai un ottimo torneo vincendo match tirati ed anche la finale seppur persa fu un’ esperienza positiva anche sono un po’ scemato nel 3zo set
PB- ho letto una tua intervista datata 2014 quando 18 enne e con una classifica ben oltre il mille dicevi che la tua aspirazione era diventate top 50 , l ‘ambizione non ti manca , 3 anni dopo sei sempre dello stesso avviso o hai cambiato / aggiustato target ?
CC – il mio target e’ tirare fuori il mio massimo , non te lo posso quantificare ma devo avere fiducia nei miei mezzi , ho degli esempi tangibili come Paolo Lorenzi che dopo i 35 anni sta tra 30 e 40 mondo senza essere uno dotato di classe ” immensa” questo per me significa che il duro lavoro e la serieta’ alla lunga pagano e che i risultati si costruiscono con l etica del lavoro quotidiano , thomas fabbiano e’ un altro bell ‘ esempio
PB – come ti sei avvicinato al tennis e quando hai capito che avresti potuto aspirare ad una carriera da “professionista “
CC – ho iniziato a giocare a tennis a 6-7 anni seguendo le orme di mio fratello Luca e verso i 15-16 anni ho fatto la scelta di dedicarmi al tennis con allenamenti quotidiani mattina e pomeriggio, quello e’ stato il passaggio importante nel quale mi sono immerso in questo mondo che e’ anche la mia passione e che ho cercato di conciliare con gli studi nel migliore dei modi
PB – parlaci del tuo team oltre a ferdinando bonuccelli chi ne fa parte?
CC – mi alleno a Prato al circolo tennis Carmignano con i maestri – fratelli Stefanini sotto la supervisione di Ferdinando e con il supporto fondamentale del preparatore atletico Stefano Giusti.
PB – argomento delicato , a livello futures ma anche challenger come si puo’ pensare a raggiungere un breakeven economico ?
Il fatto che parte dei futures siano diventati dei 25,000 aiuta un po’ ai fini della ” sopravvivenza” ?
CC – I montepremi dei future erano talmente bassi che per sopravvivere avresti dovuto vincere sempre , adesso come hai appena detto va un pelo meglio ma siamo lontani da un ‘ autosufficienza economica , passi 2 turni magari butti fuori la TDS n1 e sei ancora ” in rosso ” se metti in conto tutti i costi.
Ad esempio io questa settimana a belgrado sono solo perche’ Ferdinando segue anche Lucrezia Stefanini , cosi limito i costi , una settimana con l allenatore sono 2 settimane da solo , e’ chiaro che la presenza dell allenatore e’ preziosa ai fini anche della preparazione dell’ incontro ma cerchiamo comunque di raggiungere i nostri obbiettivi prendendo in considerazione anche i costi esosi che le trasferte comportano : viaggi , hotel , cibo , equipaggiamento ecc….il tutto deve essere gestito con parsimonia senza sperperare nulla.
PB- quanto dovrebbe guadagnare un tennista anno per essere almeno autosufficiente ?
CC – non meno di 40,000 Eur ma preferibile 50,000 Eur , questo solo per coprire i costi, e’ chiaro che questa e’ una professione in affrontabile senza il supporto della famiglia se non altro nella fase piu’ difficile quella iniziale , i futures infatti dovrebbero essere una fase transitoria di accesso al livello challenger ma anche nei challenger non c e’ tanta trippa da dividersi , cmq meglio che nei futures.
PB – diciamo che i primi 10 guadagnano cifre assurde ( i Fab 4 in particolare) fino a 60-70 continuativamente si sta benone , dopo i 100 i guadagni si assottigliano per poi divenire mera sopravvivenza , a livello futures si e’ in rosso , giusto?
CC – esatto
PB- parlando dei tuoi coetanei o della next gen , chi e’ il piu’ forte al mondo e in Italia
CC – al mondo oggi e’ Zverev e lo ha dimostrato vincendo Roma e Montreal , in Italia senza dubbio Berrettini e poi Donati ( che e’ un 95′ )
PB – hai un modello di tennista a cui ti ispiri ?
CC – il mio idolo e’ sempre stato Roger Federer ma se parliamo di un tennista a cui guardo e che cerco di imitare questo e’ , come ti dicevo , Paolo Lorenzi perche’ quello che ha fatto e sta facendo e’ assolutamente fantastico e funge da esempio mentre Federer e’ unico ed inimitabile lo posso solo ammirare
PB – la tua superficie preferita
CC – sono nato sulla terra ma il mio gioco in particolare quello che sto costruendo ora e che si basa sul servizio e una chiusura dello scambio dovrebbe essere redditizio anche sul veloce, vediamo come chiudo la stagione ma l’ anno prossimo potrei giocare di piu’ sul veloce.
PB – prossimi tornei dopo Belgrado?
CC – Gioco Trieste e poi 2 Santa Margherita di Pula , poi vediamo dove sono in classifica e magari provo le quali challenger perche’ li troverei alcuni tennisti che sto gia battendo nei MD dei futures quindi penso di potermela giocare
PB – Cristian, ma tu sei romagnolo o marchigiano?
CC – risiedo nelle marche solo perche’ mio padre si sposto’ per lavoro ma io sono nato a Cesena per cui sono romagnolo come te
PB – molto bene , dai che in romagna abbiamo bisogno di qualche tennista
CC – Pierre , abbiamo avuto Andrea Gaudenzi
PB – e’ vero , ora abbiamo Gaio , Carli e Licciardi
CC – anche Della Valle
PB – Cristian Carli fuori dal tennis ?
CC – mi piace viaggiare , leggere , trascorrere tempo con la famiglia e gli amici limitatamente al tempo che ho perche’ tra tornei e allenamenti sono quasi sempre impegnato.
PB – chi vince USA Open ?
CC – io faccio il tifo per Federer sarebbe il 3 slam su 3 giocati , incredibile ma e’ ancora presto ha passato solo 2 turni e sempre lottando al quinto
PB – chi chiude al n1 l anno ?
CC – spero Roger , se vince gli USA Open ha buone chances
PB – leggi o sbirci il ns sito ?
CC – non lo leggo assiduamente ma lo guardo di tanto in tanto , sia io che i miei colleghi prestiamo particolare attenzione alle notizie e alle liste in tempo reale sui challenger con classifiche e questa e’ una cosa molto gradita
PB – OK Cristian, finito , oggi sei stato piu al telefono con me che in campo con Petrovic
CC – hehehe… un piacere conto di vederti presto quando torni in italia magari a Cesena
PB – certo, in bocca al lupo per domani
CC – crepi
Pierangelo Barchi
TAG: Cristian Carli, Interviste, Italiani
Infatti piu’ che Biancaneve quel francesino e’ stato una “strega” 🙂
Grazie per la precisazione
Parigi e’ bellissima non vengo spesso ma ogni tanto ci capito x cui un caffe’ e un croissant con Elio sarebbe cosa gradita 🙂
Cosa si dice in Francia di questi USA open , hanno ancora Monfils e Pouille, loro sono forti qualcuno in fondo lo portano sempre…o quasi 🙂
Interessante . Grazie ad entrambi
Così per vincere un torneo un qualificato dovrebbe vincere 9/10 partite! Mah
Complimenti a intervistatore e intervistato
I futures limitati agli under 21 sarebbe una idea corretta e comprensibile se non fosse che chi ha un età maggiore e una classifica superiore alla numero 400 non riuscirebbe ad entrare nei tabelloni di qualifica dei challenger quasi mai, quindi dovrebbe smettere di giocare. Io credo invece che almeno i challenger se non gli atp 250 dovrebbero consentire dei tabelloni di qualifiche davvero molto ampi tipo 64-128 giocatori in modo che chi ha voglia di mettersi in gioco davvero lo può fare.
Grazie a tutti per le belle parole
La cosa che + mi ha colpito in questa conversazione e’ la maturita’ e la serieta’ di questo ragazzo.
Non sbaglia un congiuntivo , si esprime con un linguaggio forbito fa ragionamenti profondi, mai banale , mi ha fatto davvero un’ ottima impressione la persona prima del tennista che ha cmq le idee chiare , non so se fara’ sfracelli ma dara’ di sicuro tutto quello ha…
In tutta sincerità non si può pensare di “fare i soldi” con i futures…quei tornei devono essere trampolini di lancio per i giovani…poi se a 28anni si è ancora impantanati lì….sono scelte…se si vuol continuare a proseguire il proprio sogno tocca metterci soldi propri….parere personale
Grazie Pierre per averci fatto conoscere meglio questo ragazzo…
in bocca al lupo a Cristian per la sua carriera…mi sembra un ragazzo serio che non teme il duro lavoro e i sacrifici!
Grande Pierre! Bell’intervista!
Personalmente, ora come ora, alzerei solo il montepremi dei Challenger; in ➡ valore assoluto, a livello Futures, ci sono troppe partite di livello tecnico e tattico molto basso, che si possono vedere anche nei campionati a squadre di seconda o terza categoria. Pertanto se uno vuole continuare a giocare a tennis, ambizione più che legittima, è giusto che lo faccia ma è anche giusto che venga mantenuto dalla famiglia e non dalla società (ITF, ATP, WTA o FIT che sia). Di fatti, tra congiunzioni economiche e politiche attuali, non credo che ITF alzerà nuovamente i montepremi Futures per un bel po’… Io invece opterei per una totale riformulazione del sistema tennis, che a basso livello prevederebbe la limitazione di accesso ai Futures ai soli Under 21. Anche semanticamente, che un 30enne partecipi a un Future mi sembra ridicolo: una contraddizione semantica. In tal caso – con la limitazione per età – allora si che potremmo pensare a un innalzamento dei montepremi, ma ciò dovrebbe comunque essere compreso all’interno di un ripensamento generale del sistema tennis (classifiche, tornei, distribuzione montepremi, regolamenti…)
Grazie Mille Pierre, intervista molto simpatica.
Una precisione tuttavia, Blancaneaux (non Blancaneux)non significa Biancaneve 😆
Se vieni a Parigi, dimmelo, mi farebbe piacere incontarti. 😎
Grazie Pierre!
Se cosi’ fosse ” mea culpa” , mi sembrava di aver letto che il torneo si disputasse a Belgrado per cui l ho dato per scontato e nell’ intervista lui non me lo ha fatto notare ma la parola ” Belgrado ” sara’ saltata fuori 1 massimo 2 volte e’ prob che sia passata inosservata non essendo la cosa particolarmente rilevante ma se e’ come dici chiedo scusa , my mistake 🙂
I punti bisogna farli e non vincerli(aspettare l’errore altrui)….
FINALMENTEEEEE uno che ha capito qualcosa nel tennis italiano, sono convinto che farai un veloce salto di qualità, BRAVO!!!
intervista ottima.
sul lato economico, si potrebbe approfondire di più.
Ma perché nell’intervista si dice che il torneo é a Belgrado quando non lo è? Non stanno giocando a Zlatibor, che é vicino alla Bosnia?
Bravo ragazzo, in campo e fuori dotato di un gran fisico. Continua a lavorare e sodo e ad essere umile che i risultati importanti arriveranno. In bocca al lupo