Open Court (53) ATP, Copertina, Generica

Open Court: S.o.S., campioni “a pezzi” (di Marco Mazzoni)

16/08/2017 12:14 50 commenti
Roger Federer classe 1981, n.3 del mondo
Roger Federer classe 1981, n.3 del mondo

Murray, Federer, Wawrinka, Djokovic, Cilic, Nishikori. E l’elenco potrebbe continuare… Un nuovo ranking? Qualche statistica sui migliori al mondo? No, semplicemente una lista degli assenti questa settimana al Masters 1000 di Cincinnati, partendo dai top players. Tutti infortunati. Alcuni soffrono problemi piuttosto seri, con tempi di recupero lunghi – Nole e Stan salteranno l’intera seconda parte del 2017 – altri più lievi o improvvisi (Nishikori, Federer). Nell’elenco si potrebbero inserire altre buone racchette, in campo a Cincy ma non al 100%, colpiti da vari problemi fisici. Alcuni sono mesi che si trascinano per il tour convivendo con infortuni “strutturali” che non consentono loro di esprimersi al meglio, come Andy Murray. I risultati dello scozzese infatti sono stati assai scadenti, trasformandolo probabilmente nel n.1 col peggior rendimento in assoluto dai tempi di Mats Wilander (escludendo quelli che sono stati in vetta al ranking per una manciata di giorni o settimane). Ha pagato la fatica enorme per rincorrere la vetta nella seconda parte del 2016, e fin dall’avvio della stagione Andy ha arrancato, non riuscendo mai a riprodurre in torneo quella intensità e vigore che l’avevano reso quasi imbattibile. Il risultato di ciò è impietoso: nessuna vittoria davvero importante, degna di un n.1 (Slam, Masters 1000). Rendimento così modesto da generare una continua emorragia di punti, e quindi, tra sconfitte e pause, la perdita della posizione di leader lunedì prossimo, scavalcato da Rafa Nadal. Che a sua volta si è avvantaggiato del forfait in Ohio di Federer, bloccato dalla schiena nel corso della finale di Montreal. Una sorta di domino nero, al contrario. Riavvolgendo il nastro del 2017, quante situazioni del genere potremmo raccontare, momenti e match decisi da infortuni o scarse condizioni agonistiche per l’impossibilità di esprimersi al meglio. A partire dalla finale di Wimbledon in giù.

Non è mai corretto fare di tutta l’erba un fascio. I top players infortunati soffrono di problemi diversi tra di loro, non ha molto senso cercare di trovare a tutti i costi una linea che li accomuni. Tuttavia è indubbio che il tennis, ancor più al vertice ma in generale, sia diventata una faccenda sempre più fisica. Oggi se non sei “una bestia” fisicamente non hai alcuna chance di competere per i grandi tornei. Scendendo di poco nel livello tecnico, la situazione non cambia di molto. Un gioco sempre più sbilanciato sul fattore atletico, dove velocità, resistenza e potenza prevalgono sulla tecnica pura e sulla manualità.

Non è un caso che il miglior tennista in stagione sia Roger Federer. Lo svizzero ha dominato la quasi totalità dei tornei a cui ha partecipato non solo grazie alla sua infinita classe, ma anche perché è stato bravissimo a sfruttare al meglio la lunga pausa che si è preso nel 2016. Uno stop durante il quale ha curato i dolori e si è preparato bene, senza fretta, affinando corpo e braccio. Forte del proprio immenso talento, ha sfruttato al massimo la freschezza atletica e la ritrovata salute giocando al meglio ad ogni evento, e vincendo quasi tutti i tornei a cui ha preso parte. E soprattutto, giocando non così tanto, razionalizzando gli impegni e programmando al meglio i tempi per il recupero ed allenamento. Nonostante il suo braccio fatato, non si vince senza essere al meglio; vedi la finale di Montreal, dove un problema muscolare alla schiena è stato sufficiente ad impedirgli di giocare sciolto, tanto da cedere sotto i colpi possenti dell’emergente Sasha Zverev. I suoi tifosi già tremano, a solo due settimane da Flushing Meadows. E oltre allo svizzero, chissà come troveremo i vari Nishikori, Cilic, Murray… Potrebbe essere la volta buona per un outsider, un giovane della tanto “pompata” NextGen; o magari per il terzo successo nella “grande mela” di Nadal, che però in Canada non è piaciuto nella sconfitta patita vs. l’enorme talento Shapovalov. Questa settimana a Cincinnati ne sapremo di più su di lui, anche sulle sue condizioni fisiche, visto che da anni nella seconda parte di stagione Rafa paga gli sforzi di primavera per dominare sul “rosso” (non vince un torneo post-US Open dal 2010… e lo US dal 2013).

Cosa fare? Forse la caterva di infortunati tra i big è solo sfortuna. La somma di un momento particolare, acuito dal fatto che molti di loro non sono più giovanissimi, ed altri – come Nishikori – vivono da sempre sul tour molto pericolosamente, senza un fisico adeguato a sostenerne gli sforzi.

Certamente si gioca molto, troppo. Il calendario è disastrosamente fitto, quando non è scritto da nessuna parte che debbano esserci tornei ogni settimana. La classifica inoltre premia la quantità, perché il mercato è globale, c’è fame di tennis, di vedere i propri idoli il più possibile per alimentare il giro di pubblico, tv, sponsor e quant’altro. Sono professionisti, più giocano più guadagnano. Ogni tanto qualcuno finisce per lamentarsi, “Si gioca troppo!!!” per poi prendere parte ad inutili (eccetto che per il portafoglio…) esibizioni in luoghi improbabili, oppure in momenti dell’anno in cui sarebbe indispensabile tirare il fiato, riposarsi, rigenerare fisico e mente. Staccare la spina, perché è matematica che dopo un piccolo stop, lavorando bene, si rientra ancor più forti, ancor più motivati, ancor più “affamati” di tennis e di vittorie. I numeri parlano chiaro, ma non tutti li ascoltano…

Come scritto già tante volte, il tour ATP è affascinante, ti propone mille storie e mille partite, ma sarebbe da rivedere in toto. Tempi, luoghi, spostamenti. Pure il sistema di classifica potrebbe essere cambiato, premiando più la qualità delle vittorie che non la costanza di rendimento, riducendo “l’obbligo” di prendere parte a tot tornei per non beccarsi uno zero. Personalmente sarei per re-introdurre un ranking che tenga conto della media tra vittorie e sconfitte, con un minimo di match giocati più basso; soprattutto sarei per inserire immediatamente i bonus point, che premiano i successi vs i migliori, fattore che aiuterebbe non poco i giovani a crescere (es. Shapovalov con il torneo di Montreal avrebbe preso bonus pazzeschi, a premiare un torneo eccezionale!), ma anche i big a presentarsi al meglio perché perdere diventa un boomerang.

A chi governa il tennis tutto questo non piace. Perché? Crea confusione. Crea incertezza. Garantisce di meno, rispetto al sistema attuale, che i campioni vadano avanti nei tornei, e quindi c’è più rischio di perderli presto nei tabelloni. Un po’ la stessa cosa delle pessime 32 tds negli Slam… che hanno reso la prima settimana dei Majors assai meno interessante di una volta. Stessa ratio: i big “devono” essere protetti. Perché? “Meno i big si vedono, meno si vende”.

Ma… siamo proprio sicuri che sia sempre così? Che il pubblico voglia per forza vedere i “soliti”, annoiandosi nello scoprire nuovi giocatori o assistendo a sorprese? E soprattutto, è un bello spettacolo trovare i migliori non in forma, “costretti” a giocare male perché non al meglio? Oppure che questa spirale perversa di infortuni si stabilizzi, diventando una costante? Non sarebbe forse meglio che il tennis tornasse meno fisico, con condizioni di gioco più varie e mediamente più veloci, a premiare di più la tecnica di gioco e la differenza di chi ha reale manualità e talento tecnico, a discapito della forza e costanza di rendimento? Premiare la tecnica creerebbe non solo più spettacolo, ma ridurrebbe anche la “fatica” di chi gioca. Non sarebbe forse più interessante aver meno tornei “top” e meno match, ma mediamente di una qualità superiore? Pensieri di ferragosto…

Marco Mazzoni

@marcomazz


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50 commenti. Lasciane uno!

Losvizzero 17-08-2017 12:35

A pezzi nel senso che abbiamo i campioni solo poche volte durante l’anno ok perchè per il resto….non mi si venga a dire che Zverev è più forte del re!

50
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I love tennis (Guest) 17-08-2017 03:01

@ Angiolo (#1925268)

Solo insinuazioni,per ora.Sicuramente nell’ambiente qualcuno è già stato colto in flagrante ma non vedo perchè pensare sempre ai soliti sospetti,visto che finora non è stato trovato nulla.

49
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finto (Guest) 17-08-2017 00:22

@ Anselmo (#1925142)

sorry cliccato male.. 😉

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Cataflic (Guest) 16-08-2017 21:04

Scritto da gisva

Scritto da bYE

Scritto da gisva

Scritto da alan mark Nigro
Posso fare la parte del Allora potrei pensare che siano i controlli antidoping più approfonditi di una volta a fare la differenza sulle prestazioni dei tennisti che adesso non ritrovano la forma….

Penso anche io che dall’inizio 2016 la stretta sull’antidoping ha cambiato molto.

Che stretta?

Dal caso Sharapova in poi. Non so in realtà cosa sia cambiato, ma in effetti i giocatori sono meno indistruttibili di una volta.

Vabbè però sia Nadal che Federer hanno saltato molti pezzi di stagione anche prima così come Murray, Nishikori è sempre rotto da quando era u18, così come Kyrgios, forse solo Nole era rimasto sempre sano.

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gisva 16-08-2017 19:30

Scritto da bYE

Scritto da gisva

Scritto da alan mark Nigro
Posso fare la parte del Allora potrei pensare che siano i controlli antidoping più approfonditi di una volta a fare la differenza sulle prestazioni dei tennisti che adesso non ritrovano la forma….

Penso anche io che dall’inizio 2016 la stretta sull’antidoping ha cambiato molto.

Che stretta?

Dal caso Sharapova in poi. Non so in realtà cosa sia cambiato, ma in effetti i giocatori sono meno indistruttibili di una volta.

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cataflic (Guest) 16-08-2017 18:52

Scritto da alan mark Nigro

Scritto da alan mark Nigro
Posso fare la parte del Allora potrei pensare che siano i controlli antidoping più approfonditi di una volta a fare la differenza sulle prestazioni dei tennisti che adesso non ritrovano la forma….

Come mai nessuno si degna di commentare il mio post?

Ti do soddisfazione.
Non ci sono informazioni per supportare la tua tesi nè altre di questo tipo. È un fatto che abbiamo saputo della Errani dopo mesi che c’era in atto un processo.
Io sono sicuro che nell’ambiente queste cose si sappiano e sono sicuro che dei dopati ci siano, ma finchè non ne beccano uno/a c’è purtroppo poco da fare.

45
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alan mark Nigro (Guest) 16-08-2017 17:56

Scritto da alan mark Nigro
Posso fare la parte del ❓ Allora potrei pensare che siano i controlli antidoping più approfonditi di una volta a fare la differenza sulle prestazioni dei tennisti che adesso non ritrovano la forma….

Come mai nessuno si degna di commentare il mio post?

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ASHTONEATON 16-08-2017 17:13

Scritto da Anselmo
per ASHTONEATON
Io ho parlato di risultati???? DI Carriera???
Leggi bene!!!!!!!
La mia era, innanzitutto una risposta a MAGILLA, per quello che ci eravamo detti (vedi tutti i post tra me e MAGILLA)
Io ho detto solo che (lo ribadisco, cosi chiarisco il pensiero, anche se mi sembrava chiaro-vedi sopra premessa)
Tra quel match Wilander-Vilas(fortunamente non visto ai tempi, ma successivamente) e un RAONIC-ANDERSON preferisco di gran lunga il secondo.
Rispiego anche il perchè
1) Anche se servono come treni, non possono piazzare solo ACES
2) Bene o male (bada bene , non li sto paraganando a quelli citati sopra)giocano sia a fondo campo che a rete (Bene???Discretamente/Passbili)
3) E comunque, al di là di tutto i punti cercano di farseli da soli e non per sfinimento dell’avversario.

Tranquillo, ho capito male io… però, sinceramente non si possono paragonare match del genere…una finale al Roland Garros tra due mostri sacri e un semplice match tra due bombardieri, come dici giustamente tu discreti a fondocampo, che non hanno vinto nulla!!!

43
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luigi (Guest) 16-08-2017 17:06

@ bad_player (#1925349)
Un tempo era bello vedere il livellamento in base alla superfice il campione erbivoro in difficoltà sulla terra e viceversa,ad esempio nel 1988 Perez Roldan eliminò Edberg a Parigi , a Wimbledon la stessa partita sarebbe finita 616161 per lo svedese

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bad_player (Guest) 16-08-2017 16:37

Scritto da Stefan Navratil
@ donato (#1925116)
Concordo pienamente, aggiungendo diversificare veramente le superfici per aumentare varietà di gioco e sorprese.

Questo aggiungerebbe di sicuro più imprevedibilità nei risultati e quindi un maggior numero di vincitori diversi specie negli slam.
Circa un anno fa è stato pubblicato uno studio molto interessante da una rivista specializzata in statistiche tennistiche: considerando le finali slam dal 1985 al 2013 si è notato come la media degli scambi sulle diverse superfici stesse convergendo.
Pensate che nel 1985 la differenza tra RG e W era abissale (4 scambi) ora, invece, il RG non solo è stato SUPERATO (riflettete bene su questo dato) da AO e US ma la differenza con l’erba è ormai meno 1 scambio.
Quindi dati alla mano…. come la mettiamo??

41
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Anselmo (Guest) 16-08-2017 16:28

Per ELIO
Spero che tu abbia letto il post successivo, perchè anch’io amo il tennis di MCENROE(mitico e leggendario, posseggo ancora registrati/scaricati vari suoi match),EDBERG (Talento puro)NOAH (atletismo al servizio del divertimento)MECIR il gattone(il soprannome dice tutto) BECKER (Univa potenza al tocco)LECONTE (talento fuori dagli schemi).
Probabilmente dimentico dei nomi, ma penso che tu abbia capito.

40
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Tennisaddicted (Guest) 16-08-2017 16:27

Per rendere il tennis più umano e riequilibrare l’importanza della destrezza rispetto al fattore fisico, basterebbe giocare con palle meno dure e dal rimbalzo più bassa. Si lamenterebbe Nadal, ma pazienza…

39
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Cataflic (Guest) 16-08-2017 16:20

Il fatto è che in sto momento sono rotti e si vuol farne un teorema. È un caso…passerà!
La mia impressione è che oggi l’hype creato per pompare i pochi eventi che i media ritengono degni di note ha fagocitato tutto il resto.
Mi ricordo che uno Stratton Mountain, o un Key Biscayne o anche Milano o Bercy erano tornei che avevano un loro pathos, mentre oggi sembra quasi che siano dei riscaldamenti per i GS….

38
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luigi (Guest) 16-08-2017 15:59

Oggi per motivi televisivi non so cosa succederebbe con partite interminabili fra terraioli,come gli zero a zero e gli uno a uno accomodati nel calcio degli anni 70 nelle tv attuali a pagamento,per non parlare di alcune edizioni degli slam come gli open d’australia fine anni 70 inizio 80 e degli stessi internazionali d’Italia ai tempi di teltcher ed Arias

37
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Anselmo (Guest) 16-08-2017 15:53

per ASHTONEATON
Io ho parlato di risultati???? DI Carriera???
Leggi bene!!!!!!! 😆
La mia era, innanzitutto una risposta a MAGILLA, per quello che ci eravamo detti (vedi tutti i post tra me e MAGILLA)
Io ho detto solo che (lo ribadisco, cosi chiarisco il pensiero, anche se mi sembrava chiaro-vedi sopra premessa)
Tra quel match Wilander-Vilas(fortunamente non visto ai tempi, ma successivamente) e un RAONIC-ANDERSON preferisco di gran lunga il secondo.
Rispiego anche il perchè
1) Anche se servono come treni, non possono piazzare solo ACES
2) Bene o male (bada bene , non li sto paraganando a quelli citati sopra)giocano sia a fondo campo che a rete (Bene???Discretamente/Passbili)
3) E comunque, al di là di tutto i punti cercano di farseli da soli e non per sfinimento dell’avversario.

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ASHTONEATON 16-08-2017 15:30

Scritto da Anselmo
per Magilla
Non intendevo offenderti(infatti avevo specificato che non sapevo da quanto tempo seguivi il tennis).
Ma avevo colto dalle tue parole(male???) che ti piacesse il tennis degli arrotini.
Forse ho capito male, ma proprio proprio devo scegliere tra la finale di PARIGI 1982 (Wilander-Vilas) e il match da te citato (Anserson-Raonic) scelgo quest’ultimo per due motivi che possono sembrare banali e stupidi.
1) Non possono solo service ACE (è impossibile)
2) Tutti e due più o meno sanno giocare da fondo, e più o meno sanno giocare in maniera (discreta??Buona??Passabile) a rete.
3) la più importante – il punto lo vogliono vincere loro e non per sfinimento dell’avversario.

Scusate, non ho ben capito…. ma veramente state paragonando Wilander e Vilas a Anderson e Raonic???
A parte che Mats in quella famosa finale dell’82 aveva 17 anni e l’ha vinta!!!
Non menziono i rispettivi curriculum in quanto sarebbe troppo mortificante per il Canadese e il sudafricano…è come se paragonassimo giocatori di 3 categoria bassa con i 2.2 o 2.1!!!
ma dai, ho capito male io….

35
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Cristian 16-08-2017 15:18

@ elenaunosette (#1925181)

Elena concordo

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Cristian 16-08-2017 15:18

@ Cristian (#1925280)

Elena concordo

33
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Cristian 16-08-2017 15:17

Scritto da elenaunosette
Quando l’anno scorso hanno attraversato le stesse difficoltà le donne si parlava di ridurre loro lo stipendio, adesso per gli uomini si parla di cambiare il tennis… vedi com’è il razzismo di base degli uomini?

32
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Angiolo (Guest) 16-08-2017 15:01

Alcuni fattori sottovalutati sono, lo stress fisico, psicologico, interviste, media, sponsor, esibizioni, l’inadeguatezza fisica di alcuni giocatori, superfici dure che cambiano in continuazione privilegiando la manutenzione alla muscolatura ed alle articolazioni.

Il gioco sempre più regolare e difensivista dei più, la mancanza di tecnica (voleè, slices, servizi slices, etc..), le preparazioni fisiche esasperate.
Non escluderei qualche manovra politica, per allontanare i controlli….sai su certi giocatori, a pensar male si fa peccato, è vero, ma spesso ci si indovina.
Non credo sia un problema svizzero, ma già Spagna ed ex jugoslavia potrebbero dire la loro

31
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+1: ASHTONEATON
luigi (Guest) 16-08-2017 14:34

@ Elio (#1925135)

Visto che hai questi ricordi vogliamo parlare del gioco d’attacco di Kriek e Cash gente che dopo due scambi sistematicamente scendeva a rete e con che velocità soprattutto il primo ,per non parlare di un altro genio della racchetta mancino come Mac ,tale Henri Leonte

30
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BigE (Guest) 16-08-2017 14:33

Scritto da Anselmo
Per MAGILLA
Vuoi sperticarti le mani con tennisti del passato?

Forse intendevi “spellarsi le mani”?

29
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Anselmo (Guest) 16-08-2017 14:30

per Magilla
Non intendevo offenderti(infatti avevo specificato che non sapevo da quanto tempo seguivi il tennis).
Ma avevo colto dalle tue parole(male???) che ti piacesse il tennis degli arrotini.
Forse ho capito male, ma proprio proprio devo scegliere tra la finale di PARIGI 1982 (Wilander-Vilas) e il match da te citato (Anserson-Raonic) scelgo quest’ultimo per due motivi che possono sembrare banali e stupidi.
1) Non possono solo service ACE (è impossibile)
2) Tutti e due più o meno sanno giocare da fondo, e più o meno sanno giocare in maniera (discreta??Buona??Passabile) a rete.
3) la più importante – il punto lo vogliono vincere loro e non per sfinimento dell’avversario.

28
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Luca Martin 16-08-2017 14:18

I grandi giocatori che sentono di avere il quoziente tecnico atletico per vincere gli Slam, si concentreranno sempre più sulla preparazione esclusiva di quegli eventi (gli unici a rimanere nella storia).
Gli altri giocatori saranno presi chi dal dubbio di ‘provarci’ e chi invece dal considerare più utile punti, classifica, quantità, denaro, programmazioni levantine, comportamenti scaltri.
😆 😆 😆

27
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Nadaliano 16-08-2017 13:54

Troppo cemento

26
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gisva 16-08-2017 13:37

Giocare bene negli slam impone di preparare questi eventi in modo speciale. Non è facile giocare al meglio tre su cinque per due settimane. Negli altri tornei rimane poco da dare ed emergono gli altri. Il problema era semmai lo strapotere fisico mostrato da alcuni gli scorsi anni.

25
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elenaunosette 16-08-2017 13:37

Quando l’anno scorso hanno attraversato le stesse difficoltà le donne si parlava di ridurre loro lo stipendio, adesso per gli uomini si parla di cambiare il tennis… vedi com’è il razzismo di base degli uomini?

24
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+1: Cristian
-1: Ktulu
bYE (Guest) 16-08-2017 13:35

Scritto da gisva

Scritto da alan mark Nigro
Posso fare la parte del Allora potrei pensare che siano i controlli antidoping più approfonditi di una volta a fare la differenza sulle prestazioni dei tennisti che adesso non ritrovano la forma….

Penso anche io che dall’inizio 2016 la stretta sull’antidoping ha cambiato molto.

Che stretta?

23
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gisva 16-08-2017 13:24

Su una cosa non sono per niente d’accordo con l’articolo. L’attuale classifica premia molto la qualità delle vittorie. Se non fai bene negli slam non arrivi al numero uno. Uno Zverev che pur ha vinto due 1000 entra nei 10, ma per consolidare la classifica deve migliorare le sue prestazioni tre su cinque. Ho vissuto quando c’erano i bonus Point ed è meglio ora. Ora il calendario impone di giocare bene negli slam ed eventualmente in qualche 1000. Lì si trova il tennis vero, fuori da quello c’è poco.

22
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bad_player (Guest) 16-08-2017 13:16

Scritto da alexalex
Il problema è, oltre alle troppe partite, la necessità di avere una preparzione fisica esemplare per primeggiare, con continuità! Un esempio lampante sono Nishikori e Raonic, sempre rotti. Nishikori non ha il fisico per sostenere quel tennis di alto ritmo. Raonic ha un fisico inadeguato ai carichi per essere pronto sul piano delle resistenza atletica. Anche Nadal, da sempre, non trova continuità di rendimento su due stagioni consecutive, perché per sostenere quel tennis ha bisogno di una preparazione ferrea. Infine anche Federer, quando l’età si è fatta sentire, ha iniziato a soffrire di questi problemi! Cambiare, a mio avviso, non si può. Sono i giocatori, anche i migliori, che dovranno adattarsi a non potersi allenare e competere fra il 90 e il 100% per troppi mesi di fila.

Più che le troppe partite è l’intensità del gioco odierno che ha determinato il cambiamento ed il numero di infortuni. Ciò fa sì che il dispendio di energie psico-fisiche di una singola partita negli anni 2000 sia notevolmente più alto ripsetto agli anni 70-80 e non tutti ce la fanno nel lungo perdiodo (vedi apputno Nishi e Milos) ed è anche per questo che il doppio è stato gradualmente abbandonato.
Comunque hai ragione, sono i giocatori a doversi adattare.

21
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+1: alexalex
magilla 16-08-2017 13:15

Scritto da Stefan Navratil
@ magilla (#1925010)
Nadal è uno dei migliori esempi di questo tennis ammazza campioni tanto è vero che anche lui con il super fisico si è dovuto prendere le sue belle pause, poi che il cemento sia più logorante della terra ok ma fare un ace o una risposta vincente su cemento è meno logorante di arrotate e recuperi continui su terra, certo bisogna seperli fare e non essere costretti a remare da fondo anche sul duro. Anche Djokovic e Murray non sono degli attaccanti ma dei passisti/contrattaccanti di lusso che devono costruire il punto e alla lunga ti rompi. E’ il tipo di tennis insegnato nel mondo alla generazione che ora ha circa 30 anni, recupera tutto e gioca in percentuale. Allora che facciamo, tutto terra? Ma anche no,grazie

neanche io voglio tutto terra…figurati…il tennis è divertente anche perché cambiano i valori in campo a seconda delle diverse superfici…..
pero’ credo che oggi per essere competitivo devi avere delle masse muscolari notevoli più’ per un gioco basato sulla forza che sulla resistenza…..un esempio è proprio Murray che in due anni ha messo su delle masse muscolari degne di HULK!….e cosi’ prima o poi schiatti!

20
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gisva 16-08-2017 13:15

Scritto da alan mark Nigro
Posso fare la parte del Allora potrei pensare che siano i controlli antidoping più approfonditi di una volta a fare la differenza sulle prestazioni dei tennisti che adesso non ritrovano la forma….

Penso anche io che dall’inizio 2016 la stretta sull’antidoping ha cambiato molto.

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magilla 16-08-2017 13:07

@ Anselmo (#1925055)

sono vecchio bacucco….ahime’…….e di tennis ne ho mangiato parecchio……ma grazie dei consigli…..vorra’ dire che seguirò al più presto una partita tra raonic-anderson per divertirmi in scambi spettacolari e movimenti elastici sul campo…..

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Cukki (Guest) 16-08-2017 13:06

È normale che in carriere di 10/15 anni ad alto livello ci siano degli stop!!succede in tutti gli sport ora la prevenzione e la preparazione atletica sono infinito avanti a un po’ di anni fa e tutto ciò ha portato anche L età media ad alzarsi e di conseguenza qualche stop più lungo per recuperare è necessario!!!

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alan mark Nigro (Guest) 16-08-2017 12:54

Posso fare la parte del 👿 ❓ Allora potrei pensare che siano i controlli antidoping più approfonditi di una volta a fare la differenza sulle prestazioni dei tennisti che adesso non ritrovano la forma….

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Anselmo (Guest) 16-08-2017 12:38

per FINTO
Non ho capito perchè mi ha citato(no problem)ma il mio era un post ironico per MAGILLA che (mi pare) di capire ama il tennis champagne e spettacolare.
Per quao riguarda ZVEREV sono d’accordo con te. Mi è odioso, fortissimo nulla da dire, ma antipatico (al contrario del fratello, che sembra molto più alla mano e sopratutto più divertente).
per PABLOX. I tornei dello SLAM (da sempre credo??) sono a 128 giocatori e giocatrici, perchè cambiare????.
Bravo Luigi che hai ricordato che tanti anni fa i big giocavano anche il doppio (BECKER-ZIVOJNOVIC, EDBERG-JARRYD, MCENROE-FLEMING,)quindi ribadisce sempre di più la mia opinione che non sia il giocare troppo ( o almeno non solo o in parte) le motivazione dei vari infortuni.

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Stefan Navratil (Guest) 16-08-2017 12:27

@ donato (#1925116)

Concordo pienamente, aggiungendo diversificare veramente le superfici per aumentare varietà di gioco e sorprese.

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Elio 16-08-2017 12:27

@ Anselmo (#1925055)

Dibbs, Vilas, Solomon ❓ Per me, erano noiosi. Li ho visti tutti al RG, invece il Panatta/Borg 1976, era splendido (c’ero).Poi anche Nastase, Connors, Mc Enroe, Edberg, Noah… questi, si, che ti facevano divertire.

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Stefan Navratil (Guest) 16-08-2017 12:23

@ magilla (#1925010)

Nadal è uno dei migliori esempi di questo tennis ammazza campioni tanto è vero che anche lui con il super fisico si è dovuto prendere le sue belle pause, poi che il cemento sia più logorante della terra ok ma fare un ace o una risposta vincente su cemento è meno logorante di arrotate e recuperi continui su terra, certo bisogna seperli fare e non essere costretti a remare da fondo anche sul duro. Anche Djokovic e Murray non sono degli attaccanti ma dei passisti/contrattaccanti di lusso che devono costruire il punto e alla lunga ti rompi. E’ il tipo di tennis insegnato nel mondo alla generazione che ora ha circa 30 anni, recupera tutto e gioca in percentuale. Allora che facciamo, tutto terra? Ma anche no,grazie

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alexalex 16-08-2017 12:22

Il problema è, oltre alle troppe partite, la necessità di avere una preparzione fisica esemplare per primeggiare, con continuità! Un esempio lampante sono Nishikori e Raonic, sempre rotti. Nishikori non ha il fisico per sostenere quel tennis di alto ritmo. Raonic ha un fisico inadeguato ai carichi per essere pronto sul piano delle resistenza atletica. Anche Nadal, da sempre, non trova continuità di rendimento su due stagioni consecutive, perché per sostenere quel tennis ha bisogno di una preparazione ferrea. Infine anche Federer, quando l’età si è fatta sentire, ha iniziato a soffrire di questi problemi! Cambiare, a mio avviso, non si può. Sono i giocatori, anche i migliori, che dovranno adattarsi a non potersi allenare e competere fra il 90 e il 100% per troppi mesi di fila.

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luigi (Guest) 16-08-2017 12:07

Prima i big giocavano anche il doppio,quella di Wilander non fu una crisi ,non ne aveva più,inoltre fu scosso da due eventi,perse un aereo ✈ che poi esplose al decollo e si ammalò gravemente il padre che purtroppo morì,ricordo la sconfitta in Davis da Steeb con due set di vantaggio,la sconfitta con Krishnan agli open d’australia un’altra sconfitta clamorosa in Davis in 5 set con Skoff e altre sconfitte e débâcle negli slam come le sconfitte con Cancellotti a Forest Hills Mancini a Montecarlo Pernfors a Dallas Chesnokov a Roland Garros e Sampras diciottenne agli Us open

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donato (Guest) 16-08-2017 12:03

i fattori che sono causa dei problemi fisici un elevato numero di giocatori sono vari
innanzitutto il deciso aumento dell’età media dei primi top 50 e a scalare fino ai top 20
l’aumento della velocità media negli scambi da fondo
l’ esecuzione stessa dei colpi che impone movimenti complessi quanto esplosivi
la fragilità intrinseca di alcuni top player ,che non reggono una intera annata agonistica,vedi il nipponico,il canadese ,il croato…
la grande concorrenza tra gli stessi giocatori che per non perdere posizioni affrontano le gare anche se non in condizione
lo sfoltimento delcalendario non è al momento una ipotesi realizzabile,almeno fin quando il tennis per l’apporto dei suoi campioni ,in primis la rivalità tra lo svizzero e il maiorchino,vede crescere il proprio numero di appassionati ,in particolare in estremo oriente come dimostrano i vari tornei di esibizione
certo adeguare il punteggio anche a parametri tecnici sarebbe giusto e logico producendo una classifica più equa e più aperta all’ingresso dei nextgen

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Pablox (Guest) 16-08-2017 11:30

Concordo con l’articolo, ma solo in parte. diciamo che sono d’accordo con i bonus point. le medie lasciamole stare. Forse è vero che si gioca troppo, ma è da almeno 25 anni che è così. Sta ai giocatori sapersi gestire. Gli slam io ridurrei non solo le tds ma anche i giocatori (e giocatrici) credo che 64 sia il numero giusto, non vedo il senso di partite in cui il numero 5 o 6 del mondo (non dico l’uno) giocano contro una wild card numero 442. POtrebbe questo forse rilanciare il doppio, magari con meno partite ravvicinate i big tornerebbero a giocare i doppio negli slam. NOn sarebbe bello?

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finto (Guest) 16-08-2017 11:20

@ Anselmo (#1925055)

io in realtà il tennis avrà’ un crollo mediatico impressionante.. finiti Roger E Rafa.. ricordatevi la penultima finale di Wimbledon.. la meno vista negli ultimi 20 anni (perché prima non c’erano le statistiche)

uno sport anacronistico.. che ha bisogno di volti nuovi .. ma solo se carismatici..
Zverev… non è cosi amato come dovrebbe e potrebbe…

spero cambi qualcosa.. anche perché di questo sport.. ci mangio…

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Anselmo (Guest) 16-08-2017 10:48

Per MAGILLA
Vuoi match spettacolari del passato??
Vuoi sperticarti le mani con tennisti del passato?
Se per caso non li conosci(non so da quanto tempo segui il Tennis, quindi non posso sapere in anticipo se li conosci o meno)ti consiglio i match di Harold”Lolly”solomon, Eddie Dibbs,Jose Higueras, il mitico KENT Carlsson(tutta la nidiata svedese post- BORG, salvo EDBERG e in parte JARRYD), le partite di BRUGUERA, BERASATEGUI, i spagnoli e i sudamericani degli anni 80/90, la spendida finale tra WILANDER -VILAS nel 1982 a ROLAND GARROS).
N.B. Ve ne sono tanti altri, ma ti ho citato i primi che mi sono venuti in mente.

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Anselmo (Guest) 16-08-2017 10:43

Alla cortese attenzione del signor MAZZONI
Seguo il tennis dal 1984 e già da allora si diceva che i tornei erano troppi, che si giocava troppo, che il circuito ATP era stressante etc etc.
Mi pare di ricordare che il numero di tornei dalla fine degli anni 70 alla prima parte degli anni 80, forse,era addirittura superiore (ad esempio 1981 e 1982 tra VOLVO o Nabisco GRAND prix e il circuito WCT credo fosse intorno ai 100 tornei).
Quindi, probabilmente lei ha ragione, ma mi permetta di dubitare che sia il troppo giocare.
Ricordo che MCNROE, salvo un grosso problema nel 1982, giocava un numero simile di tornei a quelli che fanno i big del giorno d’oggi (nel 1984 SUPERGENIUS disputò, vado molto a memoria, mi pare 14 tornei comprensivi di SLAM e BIG tournament+Coppa davis).

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Haas78 (Guest) 16-08-2017 10:30

Questa annata mi pare particolarmente colpita da infortuni e problematiche fisiche, cosa che dovrebbe esser limitata visti gli innumerevoli addetti che si occupano per ogni tennista della preparazione atletica.
Evidentemente superfici particolarmente stressanti e troppi impegni continui determinano tutto questo, forse ci sarebbe bisogno di qualche torneo in meno e qualche pausa in più, per evitare quanto toccato a tanti tennisti di recente (2016 e 2017)

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PingPong 16-08-2017 09:56

Il rendimento di Murray è dovuto al fatto che è n°1 per caso… Se uno costruisce il proprio tennis solo sull’endurance fisica, non si può lamentare che al primo infortunio il suo tennis si riduce a meno di 0. Se uno decide di costruire il tennis solo sul fisico ne paga le conseguenze e si deve accontentare di brevi brecce di gloria… Ti può andare di lusso e resistere un po’ più di altri (Nole) ma poi paghi inesorabilmente. Federer non lo metterei nella lista proprio perchè non paga il dispendio di energie di per sè, ma paga semplicemente l’età

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magilla 16-08-2017 09:53

da anni si osanna il gioco su cemento….si osannano giocatori fisici che puntano tutto su battuta e risposta fulminea al servizio altrui….questo è il risultato!….onore a Nadal !

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+1: Nadaliano
didiu (Guest) 16-08-2017 09:36

Concordo con Mazzoni, ma non credo che sia un problema relativo solo a questa settimana: Djokovic, Murray, Nishikori, Raonic, Wawrinka, Kyrgios solo per limitarsi ai migliori sono da inizio anno che combattono con infortuni. Senza questi infortuni dubito che Federer e Nadal avrebbero vinto slam quest’anno e non sarebbero nelle prime due posizioni del ranking stagionale.

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