Andrey Rublev: futuro da campione?
Le vie dello sport e del tennis sono infinite, spesso surreali nel loro divenire, raccontando storie curiose difficilmente prevedibili: Andrey Rublev e la sua vittoria nel torneo di Umago (in finale contro il nostro Paolo Lorenzi) da lucky loser rappresentano semplicemente l’ultima.
La storia è nota: Rublev perde all’ultimo turno di qualificazioni dell’ATP250 croato sconfitto per mano dell’ungherese Balazs, viene ripescato per il forfait di un altro giovane talento (il giocatore di casa Borna Coric) e finisce per mettere in riga avversari quotati come il campione uscente Fabio Fognini o il finalista (arrivato un po’ scarico) Paolo Lorenzi, alzando al cielo il suo primo trofeo del circuito maggiore, conseguito in modo quindi particolare e da raccontare. Non è di certo il primo caso di perdente fortunato che finisce per vincere il torneo ma di certo a impressionare in questo caso è la giovane età del russo (classe ’97) e gli ampi margini di miglioramento che il nativo di Mosca sembra possedere.
Generazione d’oro quella russa cui fa parte Rublev, che sembra destinata a comandare i giochi nei prossimi anni nel circuito: mancava l’acuto ad Andrey, con i connazionali Khachanov e Medvedev che già si erano fatti conoscere dal grande pubblico e avevano scalato il ranking (mancherebbe Safiullin, per molti il giocatore più promettente, purtroppo rallentato nella sua crescita da infortuni vari e/o problematiche varie). Tutti top50 e tutti destinati a salire ancora più in alto.
Si rumoreggiava che Rublev fosse dei 3 quello dotato del braccio migliore ma a non convincere era la tenuta mentale del giovane tennista: a Umago ha zittito un po’ tutti i detrattori, tenendo i nervi saldi nei momenti veramente importanti, senza mai tremare. Ne sa qualcosa il nostro Fognini, regolato in un tie break al terzo e decisivo set in maniera perentoria.
188 cm per un fisico longilineo ma scattante, un giocatore che si appoggia ovviamente all’arma del servizio e in grado di sprigionare una notevole potenza nei suoi fondamentali: dove potrà arrivare però questo Rublev? Difficile dirlo, in questi casi tali previsioni lasciano il tempo che trovano, con il talento che può essere osteggiato da altri fattori, veri e propri ostacoli nel tennis odierno. Eppure questo Rublev, sembra sulla via giusta per una completa maturazione, perché la sua crescita nell’ultimo anno e mezzo è stata si esponenziale, ma frutto di una gestione del talento ineccepibile: solo allora i vari discorsi su eventuali top10, top20 o top30 potranno realmente cominciare a farsi. Ciò che appare evidente è che, se si vuole pensare a un ricambio generazionale nel circuito ATP, non si può prescindere dal nome di Andrey il russo.
Alessandro Orecchio
TAG: Andrey Rublev
Bisogna riflettere sempre che se uno spara forte sulle righe entrando in campo c’è un avversario (o più di uno) che gli consente di fare questo giocando corto. E’ bastato poi un Teutonico poco disposto a scherzare e Rublev si è ridimensionato 6-3 6-1!
Si ma che sparano sulle righe e che contemporaneamente sparano sempre, ad ogni colpo, come spinti da un irrefrenabile desiderio di spingere per il piacere di spingere, ce ne sono proprio pochini… Un tempo ce n’è stato uno meglio di tutti gli altri e si chiamava Agassi… Certo non dico che questo sia come Quello, ma già potrebbe stare ad Agassi come Dimitrov sta a Sua Immensità. Di più non è possibile ipotizzare al momento.
Quanti di giovani si dice “questo sarà un futuro top ten”..calma, calma…di quelli che sparano forte la pallina ( gli sparapalle)ce ne sono a iosa..il tennis è molto altro..(per fortuna)..
Con tutte le Wild card avute anche mia nonna sarebbe diventata una campionessa di tennis
scusate redazione, ma quali sarebbero questi infortuni e problematiche varie che hanno frenato Safiullin? si potrebbe avere qualche notizia più specifica? grazie
@ Nadaliano (#1907700)
Esatto!! Grossi problemi fisici che quasi sicuramente, purtroppo, avranno compromesso una possibile carriera ad alti livelli.
Sicuramente Rublev ha più spunto e più “talento” ma Safiullin prima di rompersi era già a livello da challenger come tennis(e parliamo del 2015…2 anni fa).
Diciamo che mi sembrava uno di quelli da top30 stabile.
Vi state dimenticando di Aliassime,che secondo me diventerà il più forte di tutti
Safiullin al Bonfiglio sembra molto superiore a Rublev. Poi è sparito: ha avuto problemi fisici?
Safiullin non mi è sembrato avere la stessa capacità di chiusura dei colpi.
E a livello di carattere mi sembra molto diverso da Rublev, ha più l’impostazione da bravo ragazzo
dimenticavo…insieme a khun
grande potenziale e lo si sapeva…mancava l avuto ma prima o poi doveva arrivare…potente si muove bene…futuro da top ten…kyrgios forse nn arrivare mai fritz mi sembra un Po fragile ma….shapovalov lo vedo meglio di tutti
Forse Rublev potrà diventare il terzo incomodo tra Kyrgios e A. Zverev. A mio parere questo ragazzo vale di più non solo dei connazionali Khachanov e Medvedev ma anche degli americani Fritz, Paul e Tiafoe. Può darsi che un giorno Berrettini potrà inserirsi tra questi giovani russi e americani. Vedremo! Intanto sembra il più promettente dei nostri, almeno come potenzialità tecniche e fisiche e come doti agonistiche.
Safiullin per me il talento migliore di questa covata di russi ! Finalmente sembra essere in crescita ….
Orecchio ha fatto bene a menzionare safiullin…sembrava il più forte e invece…
Lo avevo già scritto in un paio di post. Dovrei cominciare a scrivere articoli. Questi citati saranno a breve tutti in top ten, ne sono sicuro. Rublev non ha nessun limite se non il suo gioco che prevede di rischiare il tutto sempre (un po’ come Camila ma con evidenti diversi risultati). Piuttosto direi, e vale soprattutto per Rublev e Medvedev, quanto il fisico sia in grado di sostenere un gioco sempre così esplosivo
Gli manca il fisico della pantera
@ cataflic (#1907542)
Gran potenziale, la tenuta mentale è il fattore principale
La “Playstation” ha gia’ dimostrato di che pasta e’ fatto poi considerando che ha 19 anni ed e’ gia’ tra I primi 50…..
A umago ha giocato al limite, in attacco costante sempre sulle righe.
Bisogna vedere se è un gioco che può fare sempre o solo in una settimana di esaltazione
Direi un top20 sicuro di più dipende
Bravo Orecchio a rammentare Safiullin, che tornerà alla grandissima.
Il tennis ce l’ha, il fisico si può irrobustire un po’, la testa non saprei. Bisogna vedere se la spocchia che aveva si trasforma in consapevolezza e determinazione dentro e fuori dal campo.
Se mette tutto a posto è da primi della classe, ma sulla testa mi rimangono dei dubbi.
Bravo Orecchio a ricordare Safiullin…
Se fosse uscito dopo la sconfitta con Attila non saremmo qui a celebrare la sua repentina ascesa ma tant’ e’.Il talento e’ indiscutibile ed il carattere pure,vediamo quando aumentera’ la massa muscolare ed anche se riuscira’ a controllare le sue emozioni.