Qualificazioni Wimbledon: il bicchiere italiano è mezzo pieno
Non è andata benissimo ma non è stata una disfatta totale e su tutti i fronti: dei 6 italiani in campo, due hanno portato a casa il loro incontro, strappando sorrisi e regalando ottime impressioni. Se il match di Simone Bolelli è stato sospeso sul punteggio di 6/4 – 4/3 in favore del tennista italiano contro lo spagnolo Menendez – Maceiras al servizio, gli altri hanno portato a termine i loro compiti e qualcuno con una nota davvero alta.
La prima a chiudere il proprio match è stata Jasmine Paolini, brava a recuperare una situazione disperata nel primo set contro la giocatrice locale Eden Silva, con un secondo parziale decisamente più soft. Era un match insidioso e la Paolini è stata brava a disinnescare le armi avversarie, risalendo dall’1-5 nel primo: nel suo secondo turno contro la croata Jana Fett dovrà aumentare il livello del suo gioco, cercare di limitare gli unforced (i 30 odierni sono davvero troppi…) per superare un impegno che non è comunque impossibile.
La Paolini purtroppo non è stata imitata dalla connazionale Trevisan: il match era stato sospeso sul punteggio di 2-1 in favore dell’italiana nel terzo set ma nel prosieguo è scattata dai blocchi decisamente meglio la russa Polina Monova, capace di piazzare un parziale di 5-1 e chiudere il terzo set sul 6-3 in suo favore. Difficile decifrare il torneo di Martina: arrivare sull’erba con così pochi allenamenti sul verde ha reso tutto più difficile ma contro l’avversaria di oggi non si doveva perdere. Altrimenti nessun salto in avanti nella crescita come la Paolini invece sta conquistando duramente sul campo.
Fra i maschi sono arrivate 2 sconfitte e 1 vittoria, vittoria dal sapore dolcissimo: Bellotti non è praticamente sceso in campo contro l’americano Kudla (ma lo statunitense sa giocare molto bene su erba…), cedendo in un tempo quasi record, 40 minuti, con un duplice 6-1. Meglio Arnaboldi, battuto con rimpianti dallo slovacco Lacko: era una prova del nove, se avesse vinto sarebbe stato uno squillo forte ma purtroppo è arrivata una sconfitta in 2 set in cui l’italiano ha ceduto il servizio solo nel decimo gioco del secondo parziale, perdendo il tie break di un primo set giocato punto a punto. Peccato, sarebbe stata una gran bella vittoria.
Chiudiamo con la nota più bella di questa giornata: Stefano Travaglia ha portato a casa un match sulla carta difficile contro il francese Halys, resistendo alla forza del transalpino nel primo set e dominando nel secondo. Steto ha forza di volontà e colpi invidiabili: riuscisse a colmare i sempre meno frequenti passaggi a vuoto che lo colpiscono, potrebbe compiere un deciso salto di qualità. Adesso al terzo turno, quello decisivo, il canadese Polansky, testa di serie numero 15 e non certo un erbivoro. Questo Travaglia può farcela: sarebbe un bellissimo modo per i colori azzurri di cominciare Wimbledon 2017.
La vittoria del primo set di Bolelli
Set Bolelli 6-4 pic.twitter.com/b9EpxsoPHk
— Stefano Berlincioni (@Carretero77) 28 giugno 2017
Alessandro Orecchio
TAG: Andrea Arnaboldi, Jasmine Paolini, Martina Trevisan, Riccardo Bellotti, Simone Bolelli, Stefano Travaglia, Wimbledon, Wimbledon 2017
Forza travaglia!!!
Assolutamente d’accordo, ha fatto questa parentesi sull’erba dopo la vittoria,al momento, più importante della sua giovane carriera e per poco non la portava pure a casa, contro un’avversaria che era già sull’erba da un paio di settimane e che si trova a suo agio sulle superfici rapide.
Io sono curioso di vederla – e mi aspetterò di più – nelle quali di NY, dove sicuramente arriverà preparata dato che già ora ha la certezza di essere dentro(per wimbledon la certezza l’ha avuta domenica…) e dove potrebbe addirittura essere testa di serie, se farà bene i prossimi ricchi tornei in cui è iscritta. Forza Marti!
Comincio ad avere qualche sospetto su chi sarà la prossima vittima degli hater pazzi di Camila…
Steto è un gran bel giocatore (lo dico da diversi anni) che sa giocare bene su tutte le superfici!!!
Se riuscissimo a portare un paio di giocatori nel MD sarebbe veramente tanta roba!!!
Soprattutto perché gli italiani sostanzialmente non si allenano o giocano quasi mai su erba… a parte Thomas che sta facendo una grande stagione su questa superficie abbiamo pochissimi erbivori!!!
Andreas potrebbe rilanciarsi, chicco è steto ci sanno ben giocare… secondo me pure Lucone poteva ben figurare anche se ha subito una brutta sconfitta!!
Aggiungo che, a mio avviso, potrebbe fare molto bene su erba anche il Berretto!!!
Vamos Steto e Simone
Quoto
Ma non capisco che cosa aspettarsi dalla Trevisan….è stata rimbalzata sull’erba dopo avere vinto un torneo di terra…oltretutto una superficie dove non gioca da anni….Non siamo troppo pretenziosi….è messa bene ora in classifica avrà modo di tentare wta e fare più esperienza per i prossimi slam…
Bella li’! Match insidioso per Paolini?!? Con una 24enne mai andata oltre la posizione 500?!? Oddio!!!! Anche se finora l’ Italiana la Wta l’ ha vista dal cannocchiale, resta sempre una solida top 200.
Come ha giocato Bolelli? Per chi c’era?
Perché Trevisan “non doveva perdere”?
L’incontro si prospettava assolutamente equilibrato, ed aperto ad ogni risultato, e così è stato.
Quella che non doveva perdere era Paolini, opposta a modestissima avversaria, e per poco quasi un set ha fatto temere il peggio.
Domani parte sfavorita, una vittoria sarebbe un segnale pesante.
Nella pratica:
Chi si è allenato sull erba ? Pochissimi italiani.
Che non hanno ancora chiaro che passare le quali in uno slam sono punti e soldi.
Ovvio che poi su 12 non ne passino che pochi ( speriamo qualcuno).
Ma queste scelte sono legati a fattori economici e di programmazione per non perdere punti anzi per incrementarli(Ricordiamoci di Vanni l’anno scorso) che non è giusto valutare esternamente.
E’ chiaro che otteniamo quello che è stato investito, che non è molto.
Non si può dire che “non é stata una disfatta totale”, 3 sconfitte e praticamente 3 vittorie (incrociando le dita), tutto secondo i piani e anche la sorpresa Travaglia, quindi più giusto il titolo “bicchiere mezzo pieno”