Il tennis che cambia: fin dove possiamo spingerci?
La voglia di stare al passo con i tempi per non perdere appeal è forse la sfida più grande che la vita propone al mondo dello sport: la continua evoluzione, la nascita di nuovi personaggi cattura attenzioni, nuove discipline e l’infedeltà di un pubblico che di fronte a una scelta possibile e diversificata spesso finisce per perdersi senza scegliere un riferimento ben preciso. Il tennis non fa eccezioni a questa dura sfida e per questo si mette alla prova, cercando attraverso cambiamenti più o meno necessari di restare…sulla cresta dell’onda. Ma ci sono cambi di cui faremmo, o farei, volentieri a meno.
Coppa Davis, mon amour! La Coppa Davis ad esempio sembra essere direzionata verso un vero e proprio restyling: ma perché snaturarla? C’è bisogno dei campioni che la giochino e la formula dei 2 set su 3 potrebbe attirarli ma così non si perde forse lo spirito e la vera essenza della manifestazione? Purtroppo i cambiamenti non sembrano solo nell’aria ma certi: non sarebbe stato più facile l’introduzione di un prize money o l’assegnazione di tanti punti per il ranking?
Una stagione sull’erba più lunga sarebbe gradita nel circuito e fra gli spettatori, magari riducendo quella su terra rossa (soprattutto nel circuito minore) post Roland Garros che a tratti sembra non finire mai. E se parliamo di Slam…davvero sentiamo la necessità di creare un quinto Slam promuovendo uno fra i più importanti Masters1000 (Indian Wells e Roma le più accreditate) con un calendario rivoluzionato? Il 2019 dovrebbe dirci se questa surreale promozione diverrà realtà.
Il calendario è un altro argomento che porta dritti a una nuova riflessione: i tennisti sono sempre i primi a bofonchiare di impegni troppo ravvicinati e poi che fanno? Vanno a giocare le esibizioni, le ricche esibizioni di fine anno. A livello morale è assai discutibile perché a muovere il tutto è il dio denaro, proprio mentre poche settimane prima magari si facevano ragionamenti in tutt’altra direzione: non si potrebbe trovare allora un modo per “regolarizzarle”? Perché sinceramente che un giocatore ad esempio si infortuni e non giochi lo Slam australiano per un’esibizione nel mese di dicembre lo trovo alquanto brutto. Bisognerebbe anticiparle mentre i “maestri” del circuito giocano le Finals e poi tutti a riposo per scaldare i motori per il nuovo anno. Se proprio si debba continuare a giocarle…
Mi piacerebbe inoltre si dicesse addio alle pre quali e tutti quei meccanismi simili che sembra dovremo sorbirci in altre occasioni dell’anno: davvero ce le ritroveremo fra i piedi per decidere la wild card alle Finali della NextGen di Milano? Le ultime hanno attirato pubblico al Foro Italico ma qualcuno sulla faccia della terra può forse affermare che abbiano prodotto wild card ben sfruttate nel main draw o nel tabellone di qualificazione (il caso femminile è stato eclatante…)?
Ci sono poi dei cambi che mi piacerebbe venissero apportati nel circuito per delle problematiche di cui sovente non ho capito le strategie e le metodologie utilizzate per affrontarle: i casi scommesse e la lotta al doping. “Pesci” piccoli sacrificati e tanti buchi oscuri o pene incomprensibili: la lotta è dura ma sicuramente sono necessarie ben altre strategie, non certo quelle attuate.
E a voi cosa piace e cosa cambiereste del tennis attuale?
Alessandro Orecchio
TAG: Tennis e cambiameti
Piu terra rossa indor,piu erba, meno sintetico.
Palline anche bianche e ritorno alle finali 3/5.
Ok per l’asciugamano. Ma non puoi costringere gli arbitri a dare il “via” ad ogni punto, vuoi provocare uno sciopero? Sul lancio palla, direi di lasciarne 3 per set, dopo di che…: rigore!
Bellissimo. Ma perché escludere il servizio? 2 ace, ed è gioco. Tutti a tirare bombe cercando le righe: entra, e sei a 30; esce, e perdi un 15. Prevedo una storica conversione dei boscaioli al tennis. E magari anche di qualche camionista.
Ok, accontentato!
Tutti I 1000 al meglio dei 3 set.
@ bad_player (#1879481)
Io ho giocato con la Maxima, la Maxply, e la Donnay (quella di Borg), poi la Lacoste di metallo di Connors e la Yonex (metallo), poi la “Le Coq Sportif” di Noah che era già più grande. L’ultima era la Prince Longbody Ultralite Titanium. Oggi non gioco più.Ma sono tutti bei ricordi. 😎 Giocavo a Parigi e al TC Alghero.
@ ska (#1879222)
Oltre ai pistoni sotto i paletti della rete aggiungerei anche alcuni cursori meccanici sulle linee laterali in grado di allungare o accorciare il campo tenendo conto della potenza dei colpi di ogni singolo giocatore. A decidere di quanto allungare o accorciare il campo sarebbero gli spettatori con il televoto.
@ Sottile (#1879511)
Almeno così eviteremmo di avere giocatori solo da terra rossa!
solo una palla di servizio e killer point sul 40 pari col giocatore che batte che decide dove servire….assurdo e ridicolo i set finiti a 4 games…che oscenità 😳
Gli argomenti di Orecchio sono condivisibili, tranne la sparata della lunghissima stagione sulla terra.
In particolare, condivido la critica alle pre-qualifiche che infatti in USA e in Australia sono state abolite e che in Italia si ostinano a reiterare (anche se spesso hanno portato nei tabelloni gente senza speranza)
@ cataflic (#1879299)
Certo, ma se metti sul campo 7 e 8 del circolo Lawn Filini Tennis Club, Federer e 3 giocatori tra il 150 e il 300 atp, vorrei sapere (supponendo che non lo conoscano) quanti tra gli appassionati medi, cioè quelli che “o è federer-nadal o non mi interessa”, si accorgono che c’è un fenomeno paranormale in campo. In altre parole, senza condizionamenti godrebbero uguale a vedere Martin-Travaglia piuttosto che Federer-Nadal.
Un po’ come alle degustazioni alla cieca di vino, dove mettono sempre il tavernello tra i vini e c’è sempre un 15% che lo giudica meglio del sassicaia….
Si potrebbe optare per una progressività di contributi ad un fondo per tennisti pro i cui principali pagatori siano coloro che più hanno guadagnato come montepremi. Se Federer o Nadal guadagnano 2 milioni in uno slam loro contribuiscono per 300k,Djokovic per 250k Wawrinka per 100k, e così a scalare. Infatti uno che ha messo da parte già 100 milioni un minimo di contributo per colleghi che gli hanno consentito di svettare dovrebbe non pesargli più di tanto.
Nel mio circolo viene spesso a giocare un signore londinese che per lavoro vive in italia; gioca con una Donnay di legno con un ovale molto molto piccolo.
Ricordavo di averci giocato in giovanissima età e gli ho chiesto se mi faceva fare un piccolo scambio.
Servire era veramente difficile! Meglio il palleggio ma comunque un altro mondo.
Mi piacerebbe davvero vedere gli odierni campioni con quegli attrezzi in mano, per qualcuno di loro potrebbe essere l’occasione per smentire tante dicerie.
Due 15 a chi fa un vincente (senza che l’avversario tocchi la palla) escludendo il servizio.Se l’avversaro fa un errore guadagni solo un 15.
Ciò porterebbe i giocatori a cercare maggiormente i vincenti ed abbrevierebbe le partite a discapito dei pallettari.
In effetti il problema principale del tennis è che sta diventando uno sport per giganti agili e resistenti. Ci vorrebbero soluzioni tecniche in grado di rendere competitivi i normotipi, mantenendo spettacolare il gioco.
Per carità
Io concentrei la Coppa Davis in due settimane come per gli Slam. Si iniziano con gli ottavi il lunedi e il mercoledì sono finiti. Dal giovedi al sabato i quarti e la settimana successiva le semifinali e la finale. Così non ci sarebbe il problema di interuzioni nel programma dei big e ci sarebbe maggiore partcepiazione. Si libererebbero poi alemno due settimane nel circuito. Sempre per la Davis obbligherei a giocare con quattro giocatori diversi in modo da favorire il vero movimento tennistico di un paese e non solo chi ha un grande campione. Vedo con favore poi i cambiamenti che vogliono fare con il nuovo master dei giovani, con tutte le gare al meglo dei cinque set ma con quattro game per set. E’ contro la tradizione, capisco i puristi, ma sarebbe decisamente più divertente e adrenalinico.
Ma sei serio???
Condivido tutto o quasi… io vedo bene qualche atp 250 su terra fra settembre ed ottobre e una rivoluzione dei challenger con l’introduzione di un gruppo di tornei top sul modello dei master 1000, posizionati in determinate date e superfici, una sorta di atp 150.
D’accordo su tutto a parte il discorso sulla “lunghissima” stagione sulla terra che sembra nn finire mai. Lo trovo un po fazioso sinceramente. Se ce’ una stagione da ritoccare e’ proprio quella su hard/cemento che tra outdoor e indoor copre praticamente piu del 50% delle superfici. Cioe basta per favore sput…..sempre e cmq la terra battuta. A ogni problema si tira fuori la terra. E che c….zo
Hanno paura, fidati…
sarebbe bellissimo!!!
prima cosa abolire l’asciugamano, poi una sola palla di servizio oppure si alzi la rete anche di soli 3 cm
30 secondi (veri) tra uno scambio e l’altro e ridistribuire i premi (diminuirli per chi vince o arriva in semifinale e alzarli per chi perde ai primi turni: Federer o Nadal non hanno bisognio di guadagnare 2 milioni di dollari se vincono Wimbledon, gliene basta uno e mezzo…. gli altri 500.000 diamoli a chi perde prima)
Il tennis soffre del verticismo che pervade ogni attività…pochi…molto osannati….molti soldi….il resto fa da contorno.
Vero, ma anche dei n.400 giocano benissimo a tennis, anche se certo Federer è un’altra cosa. Io ogni tanto calo la scure e dico che dovrebbero andare a studiare e lavorare, ma intendiamoci….mi bacerei i gomiti 100 volte per giocare come loro e oggettivamente è un bel vedere rispetto alla roba che si vede nei circoli.!
-Introdurre mto solo in determinati punti della partita. Se non ce la fai, ti ritiri. Gli mto truffa dove poi l’infortunato rientra e non perde + un game hanno rotto le palle.
-Introdurre numero massimo di seconde di servizio ogni set. Almeno le donne sarebbero obbligate a imparare a servire e non a obbligarci a sorbirci spettacoli indegni
-Come diceva qualcuno, la salvietta sudore per gente che non suda nemmeno ad ogni punto è una puttanata, ci sono i polsini apposta. Abolire.
-20 secondi per servire dal momento in cui si impugna la pallina
Cosa….ho appena letto?
Mager vinceva se non si fosse infortunato vs bedene..
OT : 💡 Xchè non organizzare un torneo con le rachette di legno e incordatura piccola come quelle degli anni 70/80 (tipo Maxima, Maxply, Donnay), per vedere come se la cavono i campioni di oggi…Scherzo, ma non tanto… 😉
Un grosso difetto secondo me del movimento del tennis professionistico è che tutta l’attenzione è rivolta a pochi giocatori. I fab four si prendono (appassionati maniaci a parte) il 90% dell’attenzione e già l’interesse per una partita tra il 20 e il 30 del mondo è poco.
Secondo me la sfida è allargare l’interesse del pubblico verso il basso. Vedere una partita tra due professionisti tra il 100 e il 200 al mondo è già spettacolo.
Quando il tennis è nato l’altezza media dei giocatori era 14 cm piu bassa di quella attuale.
Potendo colpire la pallina in battuta ad una altezza superiore, la % di battute è aumentata a dismisura ed anche la velocità delle stesse.
La principale innovazione secondo me deve consistere in due pistoni posizionati sotto i paletti della rete che si alzano , o abbassano a seconda dell’altezza di chi serve. E che scende appena il servizio passa.
il costo è ridicolo, lo spettacolo migliora, e le capacità tecniche necessarie per primeggiare tornano al centro di questo sport
Si potrebbe fare la Davis ogni 2 years, con una formula ed una programmazione più incentivante per i giocatori, una stagione di 2/3 sett aggiuntive sull’erba (e magari il Master finale con rotazione della superficie, compresa l’erba), per quanto riguarda il calendario alla fine i giocatori si lamentano, salvo poi giocare le esibizioni, che si decidano
Sono d’accordo ad aumentare la stagione su erba, ma secondo me a scapito di una riduzione dei tornei su cemento che è la meno spettacolare ed è sovradimensionata.
Stop all’asciugamano tra un punto e l’altro. Venticinque secondi tra un servizio e l’altro, con cronometro visibile fatto partire alla discrezione dell’arbitro e con ammonizione al primo ritardo. Se lanci la palla è un servizio, non la puoi riprendere come se nulla fosse. Se sbagli il lancio sono cavoli tuoi, è comunque un fallo. Tutto il resto va più o meno bene.