Roland garros: Nadal molto consistente, Wawrinka deludente. L’iberico vince la decima Coppa dei Moschettieri dominando lo svizzero in tre set (di M. Mazzoni)
Il Re della terra torna sul suo trono. Un Nadal da 10, come le sue vittorie al Roland Garros. Troppo più forte oggi di Stan Wawrinka, per la prima volta sconfitto in una finale Slam dopo i tre successi in altrettante finali. Il campione iberico era nettamente il favorito in questo torneo, e nelle due settimane ha mostrato la sua qualità e forza, tornando dominante come in passato. Imbattibile. Non ha perso un set, ha concesso una manciata di games, ma soprattutto non ha mai dato la sensazione di poter perdere nessuno degli incontri disputati. Rafa è arrivato molto bene a Parigi, fisicamente e mentalmente. Pure la sconfitta vs. Thiem a Roma gli è servita, per studiare il suo giovane (e forte) rivale, capire dove lo stava attaccando e reagire con veemenza sul suo campo, dove non perde praticamente mai. Bravo Rafa, oggi ha giocato una finale al limite della perfezione. Forse non con la qualità e potenza assoluta degli “anni d’oro”, ma ritrovando quella intensità di palleggio, rotazione e lunghezza di palla che diventa ingestibile, a meno di non riuscire a rubargli il tempo di gioco. Solo servendo in modo incredibile e prendendosi rischi enormi è possibile scardinare questo tennis “infernale”, oppure accettando una battaglia fisica e mentale estrema. Wawrinka oggi non c’è assolutamente riuscito, perdendo malamente e senza alibi. S’è intuito già dai primi colpi che sul cielo dello svizzero spirava tempesta. Poco al servizio, e, forse anche condizionato dal vento, non è riuscito a produrre quel tennis ad altissimo rischio, devastante, con cui aveva rimontato prima e demolito poi la resistenza di Djokovic due anni fa. Tatticamente Stan ha pagato molto, ad inizio partita, l’insicurezza col dritto lungo linea. Infatti oggi Rafa è stato granitico di rovescio, mentre ha concesso qualcosa col dritto, quando aggredito; Stan ha fallito nei primi giochi alcune occasioni col dritto lungo linea e questo l’ha forse demoralizzato. Di fatto non ha cercato quasi più questa soluzione, che invece poteva essere la più efficace; ed allo stesso tempo ha dato un enorme vantaggio tattico a Nadal, assai lucido nel capire la situazione e quindi proteggere poco quel lato. Tuttavia i meriti di Rafa nella finale appena conclusa sono nettamente superiori ai demeriti di Stan. Era tempo che non si vedeva così potente e continuo in campo, superiore a quello ammirato finora sulla terra, anche nelle vittorie. Il dritto non perfetto, ma tornato molto efficace; molto veloce ed aggressivo, sempre lucido e continuo, con poche pause. Ottimo col rovescio e prendere possesso del campo. Nel complesso questo è stato uno dei successi a Roland Garros “più facili” per lui. Il tabellone gli è stato francamente amico, dandogli rivali abbordabili che gli hanno permesso di crescere nel torneo senza stancarsi, affinando dritto e rovescio, corse e servizio, così da presentarsi in finale tirato a lucido, pronto a sventare gli assalti di potenza di Stan e portare il match sui piani che predilige, quelli della lotta in progressione, dei colpi arrotati che ti buttano fuori dal campo, dei recuperi splendidi chiusi con soluzioni di classe. Bravo, bravissimo Nadal.
Ecco la cronaca della finale, purtroppo deludente sul piano dello spettacolo puro – soprattutto per colpa di Wawrinka e del poco equilibrio, eccetto rari sprazzi di classe dell’iberico.
Si inizia sotto un bel sole, con 28 gradi e Nadal alla battuta. Molto aggressivo Rafa, lascia partire dritti lungo linea consistenti (il colpo che più ha migliorato come rendimento in questo torneo ed in tutto il 2017). A zero muove lo score, 1-0. Si fa trovare pronto anche lo svizzero, che di potenza tiene il servizio a 15. 1 pari. Rafa sembra molto ben centrato anche col rovescio, l’accelerazione cross in anticipo taglia il campo di Wawrinka, velocissima ed imprendibile, ma la prima non entra. Stan inizia a rispondere, lungo e preciso, ed avanzando va prendersi la prima palla break, sul 30-40. Trova finalmente il servizio Rafa, esterno e preciso, ed ecco il primo “Vamo”, urlato a far sentire la sua presenza. Segue il primo Ace, game Nadal, 2-1. Wawrinka cerca di tenere il ritmo dello scambio con i piedi sulla riga di fondo, prendendosi qualche rischio pur di non indietreggiare. Nadal invece staziona due metri abbondanti dietro la riga, arrotando con buona lunghezza, ma lasciando fin troppo l’iniziativa al rivale. Stan sbaglia il secondo dritto lungo linea del game, concede la prima palla break, che annulla con una bella prima. Si lotta, e si sbaglia molto, non è un bel momento tecnicamente. Rafa aggredisce una palla troppo corta, chiude col dritto e si procura un’altra chance di break. Stan c’è, serve preciso e sfonda da destra. Le palle break diventano 4, tutte cancellate di potenza tra servizi e dritti aggressivi. Non bene Nadal alla risposta, troppo da lontano, caricando eccessivamente e sbagliando. 2 pari. Sesto game, Wawrinka si imballa col dritto e Rafa trova una bella risposta cross, chiudendo poi in lungo linea. 0-40, tre palle break. Buona la seconda, ancora grazie ad una risposta angolata, molto precisa, che porta fuori posizione il rivale. Break Nadal, 4-2, primo strappo nel match. Con autorità consolida il vantaggio, 5-2 e primo set in cassaforte, anche perché Stan non trova la fiducia per lasciar correre il braccio prendendosi il rischio. Sbaglia troppo, e subisce il dritto cross, nemmeno troppo lungo, dell’iberico. Un break nell’ottavo game consegna il set a Nadal, un 6-2 netto. Senza brillare, lo spagnolo è stato consistente e bravo a prendersi i punti giusti sulle incertezze dello svizzero.
Secondo set, Nadal al servizio. Il match non sembra girare. Rafa scambia consistente al centro, palle cariche a basso rischio che allontanano Stan dalla riga di fondo, dove è difficile sfondare. Wawrinka non trova la chiave per scardinare questo schema, i suoi vincenti sono sporadici, non riesce a togliere il tempo di gioco a Nadal, a sorprenderlo o portarlo in posizioni di campo complicate da difendere. Ed anche quando lo scambio si sposta sulle diagonali, la potenza di Wawrinka oggi è meno esplosiva, poco precisa. Probabilmente anche il vento non aiuta “Waw”, costretto a prendersi rischi per sfondare il “muro” del rivale. Scuote la testa lo svizzero, dopo l’ennesimo scambio in cui non è riuscito a sfondare. Nel secondo game va sotto 0-30, e poi 0-40, tre chance immediate per Rafael di volare 2-0 e mettere già il match mentalmente “in ghiaccio”. Wawrinka spinge, ma sbaglia per primo. Altro break per Nadal, avanti 2-0 e sesto game di fila per lui, che diventano sette in totale sicurezza. 3-0 Nadal. Stan si scuote, molla finalmente il braccio accelerando i tempi di gioco, ma con la prima non ottiene quanto potrebbe, e sulla seconda adesso, forte del vantaggio, Rafa è molto pungente. Wawrinka tiene un servizio, muove lo score nel set, ma Nadal resta fermamente in controllo del match. Il campione 2015 di RG ci prova rischiando a tutta col dritto, sale 15-30, ma non riesce ad arrivare a palla break. 4-1 Nadal. Il set avanza seguendo i servizi, tra scambi in progressione e qualche colpo vincente. Non molti, perché il forcing porta ad errori e perché il primo che riesce a tenere una posizione aggressiva con i piedi quasi in campo finisce per vincere il punto. Rafa sempre dominante nel complesso, ha portato il match sui binari che preferisce, sta benissimo fisicamente e impone un tennis così consistente e muscolare quasi impossibile da scardinare. Nell’ottavo gioco lo spagnolo, forte del vantaggio, lascia partire grandi colpi, annichilendo la ormai flebile resistenza del rivale, al limite del “ko tecnico”. Si aggrappa al servizio Stan, strappando con le unghie un altro game per allungare il set. Rafa va a servire sul 5-3. Wawrinka spara le ultime cartucce, tenendo un ritmo altissimo, ma senza il coraggio di lasciar partire il dritto lungo linea nonostante nello scambio quell’angolo si fosse aperto… e dall’altro lato l’iberico non concede niente. Distrugge la racchetta Stan, a sottolineare la frustrazione dopo l’ennesimo errore col dritto lungo linea in passante, nemmeno impossibile. Chiude Rafa 6-3, con una bella prima in pancia, potente e precisa.
Il terzo set, purtroppo per lo spettacolo, è solo accademia. Nadal controlla il campo totalmente con i suoi colpi, adesso velocissimi e precisi. Wawrinka subisce, a testa bassa. Quattro mazzate dell’iberico e 0-40, tre chance che già profumano di match point. Il break arriva, come una sentenza, con un gran colpo in avanzamento. 1-0 Nadal e servizio. Forte del solido vantaggio, Rafa fa corsa di testa, si concede anche qualche colpo spettacolare che “sveglia” un centrale un po’ annoiato da una finale deludente, con poca lotta e nemmeno grandissima qualità. Stan non molla di schianto, inizia a tirare pallate senza grandi schemi, più di rabbia che di testa. Nadal però non si fa affatto impensierire, domina il campo, veloce e sicuro. Si porta 3-1, ed il quinto game è finalmente spettacolare grazie ad alcuni scambi avvincenti e chiusi da accelerazioni notevoli, di entrambi. Si sperava che la finale potesse giocarsi interamente con questa intensità e qualità, ma Nadal è stato superiore, troppo intenso il suo gioco per consentire allo svizzero di giocare con qualità. Tanto che alla fine arriva un altro break per Rafa, a sancire un 4-1 “pesante”, ormai ad un passo dal decimo successo a Parigi. In scioltezza Nadal chiude 6-1, a braccia alzate, verso quel cielo per lui sempre azzurro.
Il Re del rosso è tornato, forte e sicuro. La sua 10a coppa è in viaggio per Manacor, e la sensazione è che questo Rafa potrà dire la sua anche ai Championships…
Marco Mazzoni
@marcomazz
La partita punto per punto
S. Wawrinka – R. Nadal
1 Aces 4
0 Doubles Faults 0
19 Winners 27
29 Unforced Errors 12
11/15 (73%) Net Points Won 18/20 (90%)
58% 1st Serves In 65%
26/50 (52%) 1st Serve Points Won 35/42 (83%)
16/36 (44%) 2nd Serve Points Won 15/23 (65%)
7/13 (54%) Break Points Saved 1/1 (100%)
30/65 (46%) 1st Return Pts Won 60/86 (70%)
8/23 (35%) 2nd Return Pts Won 20/36 (56%)
0/1 (0%) Break Points Won 6/13 (46%)
42/86 (49%) Total Service Pts Won 50/65 (77%)
15/65 (23%) Total Return Pts Won 44/86 (51%)
57/151 (38%) Total Points Won 94/151 (62%)
125 mins Duration 125 mins
187 kph / 116 mph Avg. 1st Serve Speed 184 kph / 114 mph
155 kph / 96 mph Avg. 2nd Serve Speed 154 kph / 95 mph
212 kph / 132 mph Fastest Serve 198 kph / 123 mph
La vittoria
RAFA, LA DECIMA É TUA! #Nadal torna a vincere il #RolandGarros: la storia è a Parigi#Final #RG17 #EurosportTENNIS pic.twitter.com/cuCoozvhti
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) 11 giugno 2017
Fine secondo set
The joys of facing Rafa on clay
Nothing going for Wawrinka #RG17 pic.twitter.com/4TETQRzoRv
— Eurosport UK (@Eurosport_UK) 11 giugno 2017
Punto Paranormale
No words 😍
Simply incredible from Nadal #RG17 pic.twitter.com/dOzuDlx6A3
— Eurosport UK (@Eurosport_UK) 11 giugno 2017
Primo Set
SET!
Rafa is one step closer to 'La Decima' #RG17 pic.twitter.com/3LJRAOpF9l
— Eurosport UK (@Eurosport_UK) 11 giugno 2017
TAG: Rafael Nadal, Roland Garros, Roland Garros 2017, Stan Wawrinka
Hai ragione alexalex.
Da tifoso di federer,ti dico che non giurerei nemmeno sulla sua pulizia.
Peró bisogna anche riconoscere che tanto nadal come nole (esplosione del 2011),anche rispetto a murray per esempio o altri top,non solo a federer,hanno avuto momenti nella loro carriera che qualche sospetto in piu lo danno,anche considerando gli stili di gioco.
@ alexalex (#1870193)
Mai intervenuto ma da anni assiduo frequentatore ;io sono uno che la pensa esattamente come pallecorte e comunque si ,vale anche per Federer ma in misura 1 a 5 secondo me.
Di ritorni in pompa magna ce ne sono stati due quest’anno. E quello del 36enne non è stato solo grazie alla magia e alla tecnica sopraffina, ma anche ad una mobilità di piedi eccezionale! Mi spieghi perché quello sospetto dovrebbe essere solo Nadal, che fra l’altro ha 5 anni in meno (perché non basta ricordarsi che è più giovane di 5 anni solo quando bisogna dire che Federer è più in forma nonostante sia più vecchietto!)!
ci sará anche tanto “astio da tifoso”, peró il commento di @pallecorte rappresenta quello che pensano in tanti.
nadal ha vinto 10 RG con le stesse armi: ok, ha migliorato il servizio ed é stato piú offensivo con il rovescio quest’anno, peró quello che fa la differenza sono lo strapotere fisico e quello mentale che deriva anche e soprattutto da quello fisico, oltre che dalla praticamente totale imbattibilitá.
cosí come amstrong che vinceva mille tour de france di fila, è sovrumano. e nel mondo di oggi, purtroppo, che piaccia o no anche ai tifosi piú sfegatati di nadal, è tutto fuorchè assurdo pensare che non sia tutta “farina del suo sacco”.
Bel commento, da pubblicare proprio!
Abbiamo visto Nadal che fine fa quando le gambe non gli girano come dovrebbero, quando non ha più quell’atletismo frenetico a tal punto da non riuscire manco a stare fermo. Diventa un giocatore come tanti altri, che fa difficoltà a vincere pure un 250.
Poi, non si sa come, ritorna a frullare come un pazzo, e vince tutto sulla superficie che premia maggiormente in modo assoluto le doti atletiche come scatto e resistenza.
Da dove prenda tutta questa energia lo sappiamo tutti, solo che il mondo si divide in chi vuole affrontare la verità e tutti gli altri. Non posso farci niente se certa gente sceglie di non vedere, eppure è sotto gli occhi di tutti. Speriamo in una giustizia futura, poi ne riparleremo. E, Rafael, salutaci Armstrong mi raccomando…………
Tra loro due c’e’ uno stretto legame di parentela che dapprima li lega.
Difficile come dici tu possa avvenire al limite si puo’ anche ma, prima di tutto devono essere convinti I genitori perche’ da parte loro deve esserci la massima disponibilita’. Un altra situazione analoga potrebbe essere tra genitore e figlio ma forse il rapporto rimane troppo “stretto” quindi puo’ influire negativamente sul carattere. A parte che prima del dritto e rovescio io gli insegnerei il servizio ….