Da Vicenza: Intervista a Matteo Berrettini “Dopo Vicenza sicuramente giocherò sull’erba, magari proverò le quali in qualche Challenger sull’erba. Il mio allenatore, Vincenzo Santopadre, in collaborazione con Umberto Rianna ha pianificato tutto al meglio per farmi crescere”
Con il primo turno di MD ormai alle porte, l’ATP Challenger di Vicenza 2017 inizia ad emettere le prime sentenze. Tanti gli italiani che si sono qualificati al turno successivo a cominciare da Matteo Berrettini, autore di una prestazione sontuosa contro il veterano del circuito Ruben Ramirez-Hidalgo. A fine gara lo abbiamo intercettato per carpirne sensazioni e stato d’animo in vista del match che oggi lo vedrà opposto al tedesco Marterer.
Ciao Matteo e complimenti per la bella vittoria di oggi. Partita molto dura, contro un giocatore sempre difficile da affrontare. All’inizio hai centrato un break che ti sei portato fino in fondo, nel secondo set c’è stato più equilibrio ma sei comunque riuscito a portarla a casa. Che sensazioni hai avuto?
Mi sono sentito bene fin da subito, sia a livello di colpi che di carica mia agonistica. Hidalgo è un avversario molto duro, ha tanta esperienza ed è sempre pericoloso, studia l’avversario e infatti nel secondo set ha cambiato tattica. Io però sono stato molto solido soprattutto al servizio, l’ho brekkato e ho avuto anche altre possibilità in altri game ma in quelle occasioni un po per bravura sua un po per colpa mia non ce l’ho fatta. Poi però ho tenuto il servizio nei momenti decisivi, sono molto contento.
Fin qui per te è stata una stagione molto positiva, hai vinto un Futures in Svizzera, raggiunto una finale in Cina a livello Challenger e calcato la terra del centrale agli Internazionali di Roma. Hai anche cambiato superficie e sembra andare bene…
Si diciamo che le prime settimane dell’anno devi per forza giocare sul duro, ho giocato anche a Bergamo indoor. Anche se sono nato tecnicamente sulla terra rossa sono capace ad adattarmi, di certo col passare del tempo diventerò sempre di più un giocatore da superfici veloci. Anche qui a Vicenza la palla scorre bene, viaggia velocemente e mi diverto, diciamo comunque che questo è il mio ultimo torneo su terra rossa per questa parte di stagione.
Così mi dai l’assist perfetto per la prossima domanda. Ti chiedo quindi cosa prevede la tua programmazione dopo il torneo di Vicenza
Bhè sicuramente giocherò sull’erba, magari proverò le quali in qualche Challenger sull’erba. Il mio allenatore, Vincenzo Santopadre, in collaborazione con Umberto Rianna ha pianificato tutto al meglio per farmi crescere tatticamente e tecnicamente. Farò tesoro di ogni esperienza.
Rispetto allo scorso anno è cambiato qualcosa? A livello di approccio e testa sei sempre lo stesso Matteo di prima?
Diciamo che l’infortunio che ho patito e che mi ha tenuto fuori fino ad agosto mi ha fatto per forza di cose maturare. Ho lavorato sul fisico ma anche sull’atteggiamento che per me è sempre stata una priorità. I buoni risultati avuti a fine 2016 nei Challenger mi dimostrano che il lavoro fatto nei mesi prima ha pagato. Vincenzo mi dice sempre che per essere giocatore bisogna prima essere forti di testa e io credo tantissimo in questo.
Ti chiedo un’ultima battuta su Marterer, il tuo prossimo avversario.
L’ho già incontrato in Cina, è un giocatore molto ostico, che spinge e difende molto bene. Io sono comunque pronto, vedremo.
Massimo Calamuneri, Responsabile dell’Ufficio Stampa del Challenger di Vicenza 2017
TAG: Interviste, Italiani, Matteo Berrettini
Fa bene ad imparare a giocare su tutte le superfici, ma credo che neanche bisogna vergognarsi di ammettere che la terra non sarà il suo pane se vuole fare una carriera di livello.
Se ha un fisico non molto stabile, magari evitare di correre troppo forse è meglio.
Comunque per ora ha dei buchi in classifica quindi se riesce a riempirli con la qualità che ha dimostrato fino ad adesso è già da primi 200 ampiamente.
Si ma è un problema di miglioramento marginale: se investo 1 ora di allenamento e tornei su terra ho risultati X in termini di punti e classifica mentre se investo 1 ora su cemento ho X+300! Cosa mi importa se sono Italiano e dovrei giocare su terra se mi va meglio giocare altrove? Mi alleno per fare meglio altrove e mi rende di più. Su terra devo fare tante cose che solo in parte mi saranno utili su cemento o erba (che hanno altri aspetti tecnici e tattici altrettanto meritevoli di miglioramento). Tanto è vero che Federer nemmeno ci gioca più! I giovani Americani che su terra giocano pochino non sono migliorati a livello tecnico lo stesso? Avreste ragione se con tutta questa terra avessimo sfornato un Nadal italico ogni 10 anni ma questo non è accaduto mai!
Forza Matteo!
Spero che Matteo entri nelle quali di Wimbledon, sarebbe una bellissima cosa.
@ Koko (#1859643)
Nell’intervista dice che hanno programmato perchè crescesse tatticamente e tecnicamente. Penso non gli interessasse molto essere 50 posizioni più avanti. Giustamente guardano a lungo termine
@ Lucabigon (#1859654)
Grazie.
@ cataflic (#1859639)
d’accordissimo
Ai fini dell’assegnazione dello SE non fa testo il differente montepremi dei challenger. Fonte: il Rulebook dell’ATP che ho appena consultato.
Nelle settimane intermedie agli Slam non vengono emesse classifiche. E’ così da sempre.
Con una programmazione alla Fabbiano spinta al massimo oggi sarebbe 150 ATP! E’ anche vero che ad un Romano è dura chiedere di rinunciare al suo torneo!
Berrettini farà benissimo, ha certamente dei numeri, ma ha perso praticamente un mese di competizioni per stare dietro a Roma.
Ottima scelta lasciare la terra a questo punto della stagione, per uno con le sue caratteristiche.
In bocca al lupo!
@ nino88 (#1859468)
Credo di no, perché Surbiton è da 127.000 $, mentre Vicenza è solo un 43.000 $ +Hospitality. Non credo siano equiparabili (ma non sono ferratissimo in materia).
Qualcuno ha detto che i punti a Berrettini verrebbero assegnati solo dopo il Roland Garros per cui non farebbero classifica per le quali di Wimbledon! A quel punto vale la classifica di adesso e Berrettini deve solo sperare in una ecatombe di qualificandi che ad oggi lo precedono in classifica
Lunedì prossimo non saranno emesse classifiche…come sempre avviene dopo la prima settimana degli Slam. Per cui ritengo che la classifica per le quali di Wimbledon sia quella attuale.
In effetti è ben strano che il primo torneo erbivoro inizi nella seconda settimana di Parigi! Effetti della Brexit? Si dovrebbe almeno aspettare il lunedì dopo il Roland Garros! In ogni caso per me le quali potrebbero iniziare solo domenica 4 per i meglio messi in classifica per cui se Berrettini fa finale ha già la pancia piena ed evita il viaggio ma una uscita prematura (anche in semi) non comporterebbe una rinuncia alle quali su erba. Sorgerebbe solo un problema che comunque rimane anche con 5 giorni in più di adattamento immediato all’erba.
Infatti stavo X scriverlo io meglio arrivare in semi e assicurarsi le quali a Wimbledon
Non fatevi ingannare: le quali in un challengerone su erba sono sempre accessibili ad un top 251 ATP perchè spesso nei primi turni quali giocano i 600 ATP doppisti britannici. Sicuramente il problema di entrare nelle quali non si pone per i challengers con quella classifica.
Se arriva in semi a Vicenza entra sicuro nelle quali a Wimbledon… e comunque, come detto già da un altro utente, potrebbe chiedere uno SE… ma, in ogni caso, ben venga.
@ Roberto (#1859431)
Se arriva in semifinale a Vicneza potrebbe però chiedere lo special exempt per uno dei tornei della prossima settimana.
Bravo Matteo, e forza con la programmazione….prima o poi qualche talento nostrano emergerà col giusto e duro lavoro! 😉
Se arriva in semi qui a Vicenza non può giocare le quali a surbiton però
Auguri ❗ 😉