Open Court: “Benvenuto”, Stefano Napolitano (di Marco Mazzoni)

30/05/2017 09:34 17 commenti
Stefano Napolitano classe 1995
Stefano Napolitano classe 1995

In una giornata (stranamente) scintillante per il tennis azzurro in uno Slam, la storia più positiva ed affascinante è quella di Stefano Napolitano. Il giovane piemontese ha superato le quali, entrando per la prima volta nel tabellone di uno Slam, ed ha superato anche il primo turno sconfiggendo in quattro set un tennista quotato come Mischa Zverev. Una vittoria estremamente importante per Stefano, sotto molti punti di vista. Il lauto prize money del 2° turno gli consentirà di investire su se stesso per rafforzare quel team che sta iniziando a produrre dividendi importanti sul piano tecnico ed umano. Vincere aiuta a vincere, mai come in questo caso, perché ha dimostrato a se stesso di poter valere questo livello tecnico, quello degli Slam, il più importante. Un successo in quattro set, ottenuto in rimonta ed in crescendo, segno di come il suo fisico sia in crescita dopo vari problemi che l’hanno rallentato nel recente passato. Una vittoria limpida, ottenuta giocando un tennis vario e tatticamente corretto, altro segnale di come Napolitano in campo sa starci assai bene, legge i momenti e le situazioni reagendo di conseguenza. Un secondo turno in uno Slam (anche in caso di prossima sconfitta) che gli porterà punti pesantissimi, un piccolo balzo in classifica che gli aprirà la porta a tornei sempre più importanti, dove fare esperienza e crescere. Una vittoria che potrebbe accendere la sua carriera. Questo in generale.

Tornando alla vittoria di ieri, quello che mi ha colpito profondamente non è tanto il risultato (già sorprendente) ma come sia arrivato. In rimonta, in crescendo, andando a prendersi la partita con il piglio di chi ci crede davvero, di chi è stato in campo sereno e focalizzato sull’obiettivo, e non solo quello di chi “non ha niente da perdere”. Adesso non importa rianalizzare la partita punto per punto, ma anche perché Zverev è un tennista “un po’ così”, nel senso buono del termine. Uno che può dare tanto e stupirti (vedi Australian Open), ma anche eclissarsi, impantanarsi e collassare. Ieri il fratellone di Sasha è stato altalenante, momenti molto buoni – vedi il primo set e parte del secondo – per poi calare nel finale. Mischa ha un tennis diverso da quel che mediamente si trova sul tour, quindi da un lato Napolitano è stato “sfavorito” per la diversità, dal dover risolvere problemi tecnici che difficilmente trova contro avversari più “standard”; quindi è stata una partita importante perché lo ha costretto ha giocare un tennis diverso, ha dovuto tenere ritmi di gioco brevi, accelerare i tempi per non essere aggredito, affrontare traiettorie strane e reagire velocemente. Bravissimo a sapere gestire questi fattori e trovare la chiave per il successo. Guardando l’altro lato della medaglia, proprio la diversità dell’avversario ci costringe a rivedere il giovane azzurro contro un tipo di rivale meno brillante e più tosto, ossia il giocatore medio che trovi nei Challenger o ATP, uno di quelli che con poca fantasia picchia e spinge, costringendoti a battaglie dure sul piano fisico.

Dove mi è piaciuto Stefano? In moltissimi aspetti. Su tutto come è stato bene in campo. Sereno, concentrato, non ha mai mollato o buttato via punti nelle fasi in cui è stato sotto, o sparacchiato forzando i tempi quando era avanti. Mentalmente ha affrontato il match come meglio non si poteva, con umiltà e lucidità, con la convinzione di potercela fare. Dopo un primo set tirato e perso, alla prima su di un campo così importante, poteva mollare, allentare la tensione e scivolare via. Al contrario ha assaporato il gioco del rivale, ha capito che c’era spazio per entrare e imporsi, e non si è fatto scappare l’occasione.

Eccellente l’attitudine ad andare a prendersi il punto, anche a costo di sbagliare (spesso malamente) sotto rete o in avanzamento, ma con coraggio ed il piglio di chi vuol fare la partita, e non attendere che sia l’altro a dargli qualcosa.

Tecnicamente ha convinto nelle fasi in cui ha spinto 3-4 colpi in progressione, aprendo l’angolo alla prima palla più corta, soprattutto col rovescio, l’esecuzione nettamente più sicura e continua. Un bel gesto, pulito, efficiente, con cui può ancora crescere e sorprendere i rivali con improvvisi cambi in lungo linea, mentre il cross stretto è già una soluzione importante. I suoi colpi sono potenti, spesso lunghi; interessante come non abbia mai tirato palle “a casaccio”, sembra sempre avere una idea dietro alle esecuzioni. Una lucidità che si nota anche per i momenti in cui ha scelto (ottimamente) quando cambiare ritmo o tentare la smorzata, come l’attacco in contro tempo. Bravissimo a continuare l’attitudine aggressiva anche dopo un brutto errore di tocco o per una esecuzione forzata fuori. E’ il segno di come ci creda, di come voglia perseguire il piano tattico e crescere provandoci, piuttosto che tirare i remi in barca dopo gli errori.

Errori. Questa l’altra chiave che mi ha molto sorpreso, e che mi intriga… Stefano ha ottenuto una vittoria importante mostrando ancora molti difetti, quindi con ampi margini di miglioramento. Mi ha dato l’impressione di esser un cantiere aperto, con mille instabilità e quindi su cui costruire tanto e bene. L’ha confermato lui stesso nella press conference post match.

Vista la sua altezza importante, col servizio deve assolutamente ottenere più punti diretti. Non che il servizio sia male, però ancora non riesce a trasferire tutta la sua potenza nella palla; ancora non usa la prima come un’arma, ma per impostare lo scambio in una posizione di vantaggio. Non basta se sei ambizioso e alto quasi due metri. Velocizzare il movimento, migliorare il caricamento e trasferimento del peso sulla palla, alternare angoli e rotazioni. Uno scatto in avanti con la prima deve essere il suo primo obiettivo di crescita.

Altra fase traballante e assolutamente da migliorare è il dritto, soprattutto quando deve tirarlo in corsa andando verso destra. Gli appoggi sono un po’ “tirati”, e in questa situazione non aiuta la meccanica complessiva del colpo. Con la racchetta tende ad entrare nella palla, quasi schiacciandola, e questo non lo facilita quando deve contenere o arriva con ritardo. Inoltre in queste fasi tende quasi solo ad incrociare, finendo corto e soprattutto prevedibile; un rivale sveglio anticipa e lo castiga in contro piede, come ha fatto spesso Zverev e potrebbe fare Schwarztman domani con la sua velocità di piedi e dritto potente. Qua potrebbe perdere la partita.

Vista la potenza del braccio, deve scambiare di meno prendendo l’iniziativa. Sempre col dritto (ma anche di rovescio) dovrebbe cercare di più anticipo, magari avanzando anche la posizione di un metro più vicino alla riga di fondo. Non avendo aperture particolarmente ampie, è un altro passo che deve fare, per essere competitivo sul duro e non crollare in difesa nelle fasi di scambio di ritmo. Questa è un’altra chiave di crescita: tenere palle mediamente più lunghe per non essere aggredito, visto che in difesa fa più fatica rispetto a quando attacca o muove il gioco. E sul piano fisico cercare di migliorare la velocità in campo, nonostante la stazza importante. Mai sarà uno sprinter, uno che contrattacca dopo lunghi scambi, al salire del livello non può competere con i forti su questo piano tattico; per questo restare aggressivo, variare, chiudere col rovescio stretto (grande esecuzione!), avanzare a prendersi il punto anche di volo deve essere il suo mantra, il suo obiettivo, il suo futuro.

Stefano Napolitato si è regalato un sogno. O forse no. Questo è dove il suo tennis può stare, deve stare già, da oggi. Deve crederci. Meglio che continui a sognare in cucina, la sua passione extra tennis. Ieri si è preparato un antipasto strepitoso, degno di una cena gourmet. Continua così Stefano, con la stessa voglia, serenità e convinzione.

Marco Mazzoni

@marcomazz


TAG: , ,

17 commenti. Lasciane uno!

marco mazzoni (Guest) 30-05-2017 20:42

@ Giovanni Liotta (#1859862)

Troppo gentile 🙂 però novità in arrivo… 😉

17
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Giovanni Liotta (Guest) 30-05-2017 19:38

Marco Mazzoni dovrebbe raccogliere i suoi articolo e farne un libro. .. sono sicuro che sarebbe un best seller. ..

16
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Koko (Guest) 30-05-2017 16:08

La cosa forte di Napolitano è che arriva ad un livello abbastanza alto senza apparente sforzo fisico o tecnico. Un pò alla pennellone Berdych che si è piantato nei top ten e senza fare mirabilie circensi ci è rimasto un decennio. Con ulteriori miglioramenti non esulterà perchè a risultati importanti preclusi al “tappo” talentuoso che ci è tipico ci arriva con il pilota automatico e senza strafare. Per questo rimane calmo: perchè ha il motore di alta cilindrata che non richiede strappi o super-sforzi. E’ la generazione degli Zverev fratello minore.

15
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Ken_Rosewall 30-05-2017 15:56

Scritto da Luigi44
Articolo molto bello, scritto bene e con commenti tecnici precisi e condivisibili!

Condivido, tranne la “press conference post match”! 🙂 help! 🙂

14
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
pippo (Guest) 30-05-2017 12:51

Finalmente dopo un inizio di stagione non esaltante un ottimo risultato di Stafano…l’ingresso nei primi 100 è vicini

13
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
lallo (Guest) 30-05-2017 12:42

Apprezzo Napolitano ma con Zverev evidentemente venivano esaltate le sue doti migliori (che rimangono quelle di doppista). vediamo con l’argentino come se la caverà….

12
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
emma (Guest) 30-05-2017 12:03

Come talento mi ricorda un po’ dimitrov….

11
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
zedarioz 30-05-2017 11:24

Col dritto ha lo stesso problema che col servizio. Fa andare velocissima la testa della racchetta il che è una cosa ottima, ma non trasferisce il proprio peso sulla palla. Se riesce a mettere peso anche sul dritto come sul rovescio, gli cambia la vita. Perché il braccio è velocissimo e non ha un lato debole, quindi non deve per forza spostarsi per colpire. E’ il segreto del tennis moderno, comandare lo scambio tenendo il centro del campo e giocare lungolinea improvvisi a chiudere o cambiare l’inerzia. Lui lo può fare.

10
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Andre77 (Guest) 30-05-2017 11:16

Mentalmente è uno dei nostri giovani più solidi insieme a Berrettini, il dritto va migliorato, ma ricordiamo che gente tipo Gasquet-Gulbis sono arrivati in top 10 con un dritto abbastanza imbarazzante sopratutto il Lettone, quindi nulla è precluso..

9
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Elio 30-05-2017 11:14

Giustissimo, complimenti ❗ 😉

8
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
alfredo94 30-05-2017 11:06

A me non convince tantissimo Napolitano come colpi ,come detto il servizio non è incisivo come dovrebbe per uno alto 1.95 ,mi sembra che servisse un po meglio qualche anno fa, anche se è migliorato tutto il resto ,il suo palleggio molto tattico , il dritto non so quanto possa migliorare ,cioè vedendolo con troicky c’era una netta differenza con la prima palla ,non so se possa raggiungere l’efficienza al servizio del serbo ,poi atleticamente il serbo è di un altro livello lui non credo possa migliorare tantissimo ,mentre da fondo erano alla pari ,magari quel giorno. Quindi ci sono molti margini di miglioramento ,lui mi sembra molto serio ,intelligente e mi piace molto ,cerca spesso la rete pur non essendo federer ,forse troppo scolastico ,non credo sia in grado di compiere exploit ,però abbiamo un bel giocatore solido su tutte le superfici ,educato ,serio un bell’esempio per i giovani.

7
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Lolli (Guest) 30-05-2017 10:30

Tutto giusto complimenti a Napolitano e a Marco Mazzoni

6
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
luk (Guest) 30-05-2017 10:17

Deve prendere fiducia col dritto…ieri nel primo set si irrigidiva quasi sempre quando doveva accelerare il movimento…dalla metà del secondo è diventato più sicuro servendo anche meglio. Ma assolutamente è un colpo che va migliorato in modo assoluto. Senza un dritto sicuro a certi livelli è impensabile arrivarci.

5
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Tifoso degli italiani (Guest) 30-05-2017 10:09

Complimenti per l’articolo.

Verissimo quando si dice che questo secondo turno gli consentirà di investire ancora di più su se stesso: aggiungo io, a partire dalla stagione sull’erba, che aveva, ovviamente, già pianificato ma che ora potrà affrontare ancora di più tranquillità e con la possibilità di crescere… sperando in un’altra bella qualificazione slam.

Ma a questo penseremo dopo, ora c’è da giocarsi un secondo turno difficilissimo ma non impossibile. Forza Stefano!

4
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
MM (Guest) 30-05-2017 09:55

Bravo Stefano…e Marco!

3
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Luigi44 (Guest) 30-05-2017 09:47

Articolo molto bello, scritto bene e con commenti tecnici precisi e condivisibili!

2
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
il tennista fugace (Guest) 30-05-2017 09:38

Semmai classe 1995 😉

1
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!