Federica di Sarra: “Purtroppo questo sport comporta tanta sacrifici soprattutto a livello economico. È questo il motivo principale per cui non ho potuto dare continuità alla mia attività da professionista”
Dal sito ufficiale degli Internazionali d’Italia è stata intervista Federica Di Sarra.
Dichiara l’azzurra: “Se una settimana fa mi avessero detto che avrei raggiunto la semifinale mi sarei fatta una grassa risata.
Quando ho visto che avrei affrontato la numero uno del tabellone ero tranquillissima perché sapevo di non aver nulla da perdere. Mano a mano che giocavo ho acquisito maggiore sicurezza e fiducia. Punto dopo punto mi sentivo sempre più consapevole di potermela giocare alla pari”.
“Ho sempre provato a comandare io il gioco da fondocampo perché non volevo che fossero le altre a prendere il sopravvento. Ho ripreso gli allenamenti questo inverno dopo due anni di relax e devo ammettere che fisicamente mi sento molto meglio. Sto giocando davvero bene!”.
“Il mio sogno nel cassetto era di diventare giocatrice a tutti gli effetti. Già da piccola ero forte e lo dico senza presunzione alcuna. Ho ottenuto i miei primi risultati all’età di 15 anni mentre a 17 anni ero già tra le prime 400. Purtroppo questo sport comporta tanta sacrifici soprattutto a livello economico. È questo il motivo principale per cui non ho potuto dare continuità alla mia attività da professionista.”
“A un certo punto della mia vita avevo voglia di gettare la spugna perché non ne potevo più. La passione per il tennis però non è mai scemata ed ho ripreso ad allenarmi con regolarità. Dopo questi risultati mi sono convinta a tornare e a riprovarci ancora una volta. La soddisfazione più grande è esserci arrivata da sola senza coach o aiuti di alcun genere ma solo con i miei mezzi. Ringrazio anche Anastasia Grymalska per la profezia: dopo avermi vista in allenamento mi ripeteva in continuazione “vai tranquilla che la wild card per le qualificazioni è tua!”.
TAG: Federica Di Sarra, Italiane
@ biglebowsky (#1838908)
Nella fascia di eta’ che hai indicato 50.000 sono troppi.
30/35.000 al Nord , qualcosa meno al sud
Saluti
Federica sei brava. Provaci!
Sei un grande MAGILLLLA!!!
MITICO!!!!!
@ Antonio (#1838856)
La Vezzali tirava acqua al suo mulino, nel calcio, in Lega Pro molti faticano a viverci anche perchè la maggioranza delle società è in condizioni disastrose e spesso da metà anno non paga più, in serie D qualcuno che prende belle cifre c’è, ma non così tanti anche perchè si sa che poi la carriera finisce e se nel tennis ti puoi riciclare maestro nel calcio devi reinventarti anche perchè i numeri di persone che finita la carriera devo ricollocarsi sono molto più grandi. Molti, soprattutto i più lungimiranti cercano di farsi assumere mentre fanno ancora i calciatori nella ditta del presidente..
@ ska (#1839031)
Vuoi proprio rovinarli sti ragazzi.. 😆 😆 😆
Visto che si va sulle fonti dirette personali, mio cognato lavora in banca e un suo collega, magazziniere, era un giocatore della locale squadra di calcio (serie B); finito col calcio, si è trovato un lavoro, neanche troppo ben remunerato. Ci sono casi e casi, e francamente mi pare più verosimile un calciatore di serie D che non campa di calcio, piuttosto che uno che mantiene la Vezzali (al più, un ex serie A a fine carriera!).
Una piccola idea, l’avrei:
Invece di fare le prequalifiche, che facciano un campionato italiano under 14 dove i 4 migliori siano poi supportati dalla federazione.
Sono 8 per annata, non parliamo di cifre enormi
So di famiglie che ci hanno lasciato le “penne” (finanziariamente parlando) pur di far uscire allo scoperto il “talento” che avevano i propri figli senza riuscire a cavarne un ragno dal buco !!!!!
scusate se mi intrometto, ma mi sembra che non centriate il problema che non è (o meglio non solo è) relativo al guadagno da professionisti e semi-professionisti, ma al dispendio economico richiesto per arrivare a quel livello e che deve necessariamente essere a carico della famiglia fino ad un certo punto.
so di essere attendibile se dico che per portare un ragazzino di 12/13 anni tra i migliori 4/5 in ambito nazionale della sua classe di età, si deve prevedere un investimento di una cifra non lontana (per difetto o per eccesso) dai 50000 euro. altri modi, al momento, non sono stati individuati.
Penso anche io che non sia la verità: mio zio negli anni ’90 per allenare una squadra di pallacanestro maschile in serie B prendeva qualcosa come 50.000.000 di £ all’anno. Riferendomi a quanto scritto in altro commento i primi 400 atleti ciclisti sono tutti professionisti e non credo proprio che ognuno di loro percepisca meno di due o tremila € al mese, anzi, in Italia, Belgio, Francia…già i dilettanti delle più importanti squadre prendono cifre simili. La differenza col tennis la fanno i costi completamente a carico di individualità o tutt’al più di famiglie e sotto una certa classifica non si trova alcun sponsor disponibile a coprirli. Nel ciclismo, pallavolo o pallacanestro il ritorno pubblicitario c’è e si riesce a trovare chi metta i soldi, nel tennis evidentemente no.
@ Pablox (#1838788</@ Pablox (#1838788)
Schiavone e Pennetta erano già fortissime a ventisette anni, non si mettevano certo a scalare la classifica allora …
Che cara. Forza! 🙂
Invece di collezionare scivolate a go-go e di elargire premi a vincitrici Slam (il cui cachet già è ricco di loro) si pensasse a sostenere economicamente i giovani talentuosi.
Invece ci si fa belli con panegirici e pubblicità su presunti pienoni di prenotazioni e su fantomatici titoli di “quinto Slam”: il giorno che ci saremo liberati di questi personaggi al comando sarà un gran bel giorno, nel frattempo continueremo a buttare talenti, soldi e a non produrre alcunché.
@ Rovescio Lungolinea (#1838790)
E anche di più, considerando una buona programmazione in doppio
e non è il primo anno che lo fa!
ASSOLUTAMENTE FALSO.
Tempo fa Valentina Vezzali pluricanpionessa olimpica e, mondiale dichiarò di essere meno retribuita del marito calciatore di serie D. E lo so anche per fonti dirette. Certo non navigano nell’oro ma di certo non hanno un bilancio negativo
Io non conosco bene le vicende, ma questa ragazza probabilmente andava seguita ed aiutata a 360 gradi. Trovo incredibile il modo in cui sta asfaltando tenniste italiane e non che, sulla carta, avrebbero dovuto mandarla a casa in 2 set. Io da tifoso spero ci sia ancora tempo (e danaro) per aiutare questa ragazza a raggiungere obiettivi importanti. Federazione? Ci sei?
@ magilla (#1838818)
Che palle….appena una commenta un proprio disagio, perchè magari ha visto o sentito qualcosa di ingiusto subito ad attaccarla.
E da sempre che sostengo che il compito di una federazione e accompagnare i giovani ad affrontare anche a livello economico una crescita per provare a sfondare……ma da noi no, si danno i soldi a chi in qualche modo è già arrivata( ndr Giorgi) per poi ripudiarla appena questa si permette di non rispondere alla convocazione di un match di cui la presenza non era propriamente necessaria.
Errani, Pennetta, Schiavone cheche ne dicano sono un prodotto privato non della Federazione, evidentemente stavano bene economicamente…..perciò fa il bravo non attaccare sempre in modo gratuito e tifa per queste ragazze o ragazzi che fanno fatica ad emergere
a me ha gia annoiato…..non amo i piagnistei e atteggiamento molto italico….specie se si fanno appena si ha una piccola soddisfazione……
guarda che anche nel “lussuosissimo” calcio gia’ in serie B ci sono ragazzi che faticano….e in serie C hanno tutti un lavoro “normale”!
pure io, spero davvero che ce la faccia
Tutti gli sport motoristici, il ciclismo, il nuoto, l’atletica leggera, lo sci, ecc. In realtà sono pochi gli sport che danno da vivere a chi non è al top e in alcuni casi nemmeno non danno da vivere nemmeno ai più forti.
Come faccio a non tifarla ?
“nel caso di una giocatrice che – via social – non ha mai avuto paura a esprimere il suo malcontento verso alcune scelte della FIT, e di recente ha anche criticato la scelta di non assegnare una wild card a Francesca Schiavone. Non poteva sapere che una di quelle wild card sarebbe finita proprio a lei “
… e perché?
A 27 anni hai ancora 10 anni di carriera agonistica, potenzialmente.
Ci sono altri esempi che lo dimostrano e la Di Sarra non dovrebbe essersi usurata in questi anni di “tranquillità agonistica”.
Dai Federica che c’è tutto il tempo.
@ yuja’s smile (#1838774)
Intelligentissima osservazione. se Schiavone e Pennetta avessero lasciato perdere a 27 anni, nessuna italiana avrebbe mai vinto uno slam.
Passando a cose più serie, mi pare questa una critica implicita alla federazione. i talenti vanno seguiti, incoraggiati e sostenuti finanziariamente. L’unico talento italiano emerso negli ultimi anni è la Giorgi. che è un prodotto della cocciutaggine del padre, e che la FIT sta osteggiando.
Così..per dire…
@ yuja’s smile (#1838774)
Dillo a Estrella Burgos e vediamo il suo parere
Scusate il cinismo: io a ventisette anni lascerei perdere. C’è un tempo per ogni cosa …
Forza Federica!
@ Sandrone (#1838749)
Probabilmente in quasi tutti gli sport individuali
Grande talento.. il suo problema e’ stato in primis un brutto infortunio a cuneo (itf 100000 $). Ma sopratutto una fragilita’ mentale… sono sicuro che maturalndo.. si togliera’ ancora molte soddisfazioni..
Sì è emozionante. Tifiamo tutti Di Sarra
Questa è l’ennesima dimostrazione di quanto sia importante un sistema che funzioni, dei dirigenti lungimiranti, una federazione che dia le possibilità ai più meritevoli. Ma siamo in Italia… Vi immaginate la carriere che avrebbe potuto avere F. Di Sarra se fosse stata ceca o slovacca? Davvero un peccato, come tanti altri…
Brava Federica!
Anch’io tifo per lei.
L’avevo scritto in un altro forum dove si discuteva il percorso di Bellotti: è un vero peccato che talenti del genere si fermino per questioni logistiche e soprattutto economiche. Oggi giorno si finanzia di tutto, anche con crowdfunding o tecniche di microeconomia. Possibile che non si riesca a finanziare uno sportivo o sportiva?
Comunque gran bella storia e speriamo veramente che possa andare in tabellone principale.
la federazione italiana dovrebbe dare una mano ai talenti emergenti o che sanno che hanno diverse possibilità di sfondare ma sono troppo occupati a stendere il tappeto rosso ai stranieri ecco la verità
Tifo per la Di Sarra perchè è una bella favola che è divenuta realtà.
Domanda: in quale altro sport, tra i più praticati e più seguiti in televisione, un’alteta tra i quattrocento migliori del mondo si ritrova con un bilancio economico in passivo?
Facciamo una colletta per la Di Sarra, giocatrici così meritano di essere aiutate
CHE DIRE….
SONO SENZA PAROLE …..