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Open Court: il “nuovo” Federer, in tre mosse (di Marco Mazzoni)

16/03/2017 12:50 53 commenti
Roger Federer classe 1981, ex n.1 del mondo
Roger Federer classe 1981, ex n.1 del mondo

Demolito. Non c’è aggettivo più calzante che possa descrivere la vittoria di Federer su Nadal stanotte ad Indian Wells. Un successo chiaro, certificato da tutti i numeri e da un tennis superiore, in ogni settore di gioco. Ok, molti diranno “Rafa non è più quello di una volta, ecc…”, ed è vero. Tuttavia non si può non sottolineare come Roger abbia in questo 2017 una marcia in più. Quando dice di pigiare a fondo sull’acceleratore, dalle sue corde esce un tennis di una qualità, velocità e precisione entusiasmante. Al limite della perfezione, e quindi molto difficile da contrastare. Sarà molto intrigante vederlo vs. Kyrgios, in quello che oggi è forse il match potenzialmente più affascinante e spettacolare sul tour.

Tornando a Federer, cosa è cambiato? Dove ha aggiustato il tiro nella lunga pausa che si è preso da metà 2016? Molte piccole cose, tecniche, tattiche e mentali, che sapientemente dosate fanno la differenza, come in quei piatti dei grandi chef, in cui tantissimi ingredienti tra loro contrastanti sono mixati con sapienza a produrre un risultato straordinario.

Innanzitutto Roger sta benissimo fisicamente. Il ginocchio è ok, la schiena idem. Il suo corpo è estremamente reattivo, conditio sine qua non per assecondare la velocità dei suoi swing ed il rischio che comporta lasciar correre il braccio in esecuzioni così anticipate. Era tempo che lo svizzero non stava così bene. La pausa l’ha sicuramente rimesso al mondo. Sano, fresco, estremamente motivato nonostante ad agosto tocchi i 36… Per il tennis iperfisico di oggi, è roba davvero tosta. Chapeau al sig. Paganini, che non suonerà il violino ma sa lavorare su muscoli e tendini con la medesima delicatezza e precisione…

Senza volermi dilungare in un’analisi prolissa sul piano tecnico e tattico, ecco i tre punti che a mio avviso sono determinanti nel “nuovo” Federer 2017, quello capace di vincere agli Australian Open nonostante un tabellone durissimo, e di annichilire un buon Nadal, come stanotte ad IW.

Servizio. La battuta funziona molto, molto bene. Come sempre quando si ha un tennis brillante, offensivo, con le condizioni “lente” di oggi è impossibile vincere i grandi match contro i grandi giocatori senza ricavare molto dal servizio. Roger ha sempre avuto un gran bel servizio, ma la continuità e varietà che sta esprimendo in questo 2017 è davvero notevole. Ha sempre amato alternare lo slice alla botta piatta; ma dal suo rientro ha incrementato tanto le percentuali di prime; varia ancor più le soluzioni, senza così dare mai un punto di riferimento al ribattitore, e soprattutto ha la forza mentale per “sfidare” il miglior colpo di chi risponde. E’ un effetto sorpresa, che spesso paga, ma ha anche una valenza mentale: “io ti tiro forte e preciso sul suo colpo migliore, vediamo cosa sai fare…”. La soluzione funziona, perché chi ribatte è sorpreso; oppure tende a rispondere a tutta al centro, nei piedi; ma Roger esce così veloce dal servizio, con i piedi che lo mettono in condizione di anticipare la risposta, e dal centro prende il comando, sposta l’avversario facendolo correre e così entra deciso. Non è un caso che da inizio stagione scambi molto di meno quando serve, riuscendo a chiudere in massimo tre colpi. Situazione per lui ideale perché fa meno fatica e mette enorme pressione (tecnica e psicologica) sull’avversario.

Dritto Cross. Può sembrare un aspetto banale, Roger ha sempre avuto un bel dritto incrociato… invece è tutt’altro che un dettaglio. E non parlo del match di stanotte vs Nadal, dove ovviamente l’ha usato tanto (e bene) per pizzicare il rovescio di Rafa. In generale, Roger ha sempre cercato di prendersi il rischio soprattutto col dritto inside-out dal centro. Tattica eccellente, che gli ha sempre fruttato meraviglie; però oggi tende a scaricare più spesso dritti cross, magari in corsa, di una potenza, angolo e precisione devastanti. Perché è molto importante? Perché riesce a ribaltare le situazioni in cui viene messo in difesa, in corsa estrema, un po’ come faceva il Sampras doc… E invece nello scambio, quando è lui in comando, insistere sulla diagonale cross con palle sempre più intense, lunghe e precise, gli permette di aprirsi ancor di più il campo; con la velocità dei piedi che lo sa sostenendo, dopo un martellamento in diagonale è un gioco “facile” entrare col dritto a sventaglio a chiudere nell’angolo scoperto. Ma anche chiudere direttamente col rovescio. Eccoci arrivati al punto clou, quello che davvero sta facendo tutta la differenza tra il Federer precedente e quello attuale.

Rovescio. San Ivan Ljubicic da Banja Luka? Pare proprio di sì. Il buon Ivan, persona intelligente e devoto al lavoro, ha messo mano al rovescio di Roger, trasformandolo da buon colpo ad arma micidiale. Non che prima avesse un rovescio modesto, ma si è sempre trascinato dietro un difetto di timing e di posizione nell’approccio, …guarda caso due aspetti in cui il croato era maestro col proprio backhand. Roger ha sempre prodotto grandi esecuzioni su palla bassa, e quando era in grado di posizionare bene il piede di appoggio ed il peso; tanti grattacapi su palla più alta e su approcci leggermente in ritardo, dove era costretto a girare troppo la spalla e swingare non “dritto” nella palla. La situazione in cui il “buon Nadal” (e pure Djokovic) hanno costruito le loro vittorie negli scontri diretti. Oggi Federer ha un’esecuzione di rovescio più fluida, più netta, più corta. Più efficiente. Maggior equilibrio grazie ad un miglior posizionamento nell’approccio alla palla: la anticipa, sempre e comunque, ponendo bene il peso del corpo in avanti, lasciando partire il braccio con il miglior timing e con un angolo più chiuso alla spalla. Una meccanica esecutiva nettamente migliorata, resa più compatta, veloce e precisa. Il tutto prendendosi sempre il rischio di sbagliarlo in lunghezza, senza mai farsi sorprendere da parabole alte che lo facevano cadere all’indietro. Anticipo, sempre e comunque, anche a costo di sbagliare. In questo è stato determinante oltre all’aspetto fisico (velocità) anche quello mentale, per restare fermo al piano A, cadendo praticamente mai nel piano B, quello del contenimento passivo, che gli faceva perdere tempo e campo. E quando arriva in leggero ritardo, costretto dalla situazione di scambio, allora si prende il rischio lungo linea, visto che si apre di meno e si chiude di meno. Il risultato di queste migliorie fanno una differenza enorme: con questo “nuovo” rovescio sbaglia poco (concedendo meno punti gratis al rivale), ricava molti punti e soprattutto non perde tempo di gioco, il difetto che gli è costato una caterva di sconfitte vs. Nadal e tutti coloro che riescono a martellarlo a sinistra, inchiodandolo con parabole alte.

L’esempio più lampante di questa situazione è la risposta di rovescio clamorosa sul set point del primo parziale. Parabola maligna di Rafa, nemmeno troppo corta e ben angolata; il “vecchio” Roger avrebbe bloccato il polso per contenere, magari con un taglio in cross per non sbagliare; il Roger 2017 fa un mezzo passo in avanti diagonale, a tagliare l’angolo, non gira quasi le spalle e lascia partire il braccio bloccando il polso in modo assoluto, per un impatto perfetto ben davanti, alto, preciso, con la palla che esce velocissima, retta, imprendibile in lungo linea. Un colpo clamoroso, difficilmente ripetibile anche per un semi-dio con racchetta come lui, ma che la dice lunga sulla meccanica migliorata, sull’approccio alla palla migliorato, sulla convinzione di lasciar partire il braccio a prendersi il rischio, invece di contenere e sprofondare nelle sabbie mobili di uno scambio duro, in difesa, percentualmente perdente. Idem quando nello scambio Rafa lasciava partire un dritto cross carico e piuttosto lungo a pizzicare il lato sinistro di Roger: quasi mai lo svizzero s’è fatto trovare impreparato. Ha sempre aggredito la palla con grande anticipo, girando presto le spalle e con il peso del corpo molto avanzato (e spalla più bassa), a lasciar partire il braccio con un impatto veloce, compatto, vincente.

Per riuscire in questo serve una tecnica sopraffina e un talento fuori dal comune. Cose in cui Federer primeggia, da sempre. Ma anche un lavoro importante, per affinare quest’automatismo, con la forza mentale di prendersi il rischio (swingare così è un azzardo) e con la reattività al top per sostenere il tutto.

L’esempio più lampante di questa situazione è la risposta di rovescio clamorosa che ha spaccato definitivamente il primo parziale.

La stagione ci dirà se potrà tenere questo livello a lungo, e continuare a vincere. Anche in nuove sfide affascinanti, come sarà quella vs. Kyrios, uno che ha tennis e sfrontatezza per mettere alle corde anche Roger. Forse. Noi intanto ci prepariamo a grandi sfide, che è quello che ci fa amare maledettamente questo bellissimo sport.

Marco Mazzoni

@marcomazz


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53 commenti. Lasciane uno!

Antonio (Guest) 17-03-2017 14:19

Proprio nn capite che federer è più forte di Nadal sul veloce,mentre nAdal è più forte sulla terra.immagginiamo che i due avrebbero giocato in due epoche diverse,Nadal anziché 14 slam ne avrebbe vinto massimo 15.mentre federer si è trovato sulla sua strada un Nadal ingiocabile sulla terra,altrimenti avrebbe vinto almeno 4/5 Roland Garros.infatti sul veloce negli head to head sono 11 vittorie di federer 10 di Nadal
Mentre su terra il bilancio è 13 Nadal 2 federer..in definitiva sono 2 campionissimi
Quindi a mio modesto parere Nadal è il più forte di sempre su terra mentre roger è il più forte di sempre sul veloce..in definitiva parliamo di 2 mostri sacri del tennis al di sopra di tutti gli altri
Novak andy ecc ecc
.

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Beh (Guest) 17-03-2017 12:35

@ Gualtiero (#1792592)

Ma non è uno stato di grazia. Semplicemente sta giocando bene, ma nel tennis le cose possono cambiare e in questi anni per chi ha seguito veramente il tennis (e non solo per leggere i risultati o ascoltare qualche commento per poi riportarlo qui sui vari blog) lo sa. Riguardo agli scontri con Nadal Federer non ha fatto altro che quello che fanno altri quando ci giocano contro e cioé giocare sull’uno-due aggressivo per toglierli il tempo. Fin’ora lo ha fatto bene ma vedremo quando poi questa tattica non pagherà cosa succede……

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Beh (Guest) 17-03-2017 12:28

@ Andri60 (#1792473)

Ma io non do peso agli head to head perché ogni partita fa storia a se e dipende da molti fattori tra cui lo stato attuale di forma dei due giocatori, è questo che non capite. Il piu grande giocatore della storia non si può dire per nessuno perché ci sono troppe variabili in gioco. Non si può paragonare uno dell’era di Federer ad uno degli anni 60-70, per dirne una. Per cui casomai puoi dire il migliore della sua epoca, ma non della storia. Capisco l’euforia di voi federiani, ma dovreste pesare un po alcune parole quando parlate e soprattutto ragionate con la vostra testa invece che con quella dei telecronisti e dei giornalisti. Non è che se una cosa la dice un Bertolucci o un Panatta è legge…..

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Beh (Guest) 17-03-2017 12:17

@ RogerRoger (#1792593)

Io penso che nessuno debba ringraziare nessuno, anzi semmai tu stai parlando per fare il tifoso “punzecchiato”. Federer non ha mai avuto la facoltà di concedere niente e il fato casomai è stato benevolo piu con lui che con Nadal. Vedi, per vincere sicuramente bisogna essere bravi ma ci vuole anche fortuna, e ad esempio in questi Australian Open tutto è girato dalla parte di Federer (giorno di riposo in piu, gioco di sera ecc.), ma tant’è che voi siete così accecati che non lo ammetterete mai. Al di là di questo, per me resta sempre Nadal quello che ha fatto cose piu grandi se si considera che per il suo gioco ha solo avuto la terra battuta come superficie a favore, mentre Federer cemento ed erba. In sostanza, Nadal ha potuto contare solo su uno slam all’anno su 4, mentre Federer su 3 slam all’annno su 4, e nonostante ciò Nadal è riuscito a portarsi 14 slam a casa di cui 5 al di fuori del rosso, per cui cosa deve ringraziare? Casomai Federer deve ringraziare i vari infortuni che hanno minato la carriera di Nadal, altro che.

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RogerRoger 17-03-2017 01:39

@ Beh (#1792458)
Si vede che parli tanto per fare il tifosotto. Proprio non ti va giù che Roger a 36 stia ricominciando a menare Rafa come si deve. E certo , perché pensavi che negli H2H sarebbe stata sempre una pacchia , a maggior ragione in virtù dell’età che avanza, che per un 81 è tutt’altra faccenda rispetto ad un 86. Invece devi fartene una ragione caro mio , e ringrazia il fato per un’infinità di cose. Tanto , ma proprio tanto di ciò che è andato sulla sponda di Nadal negli scontri diretti ( al di fuori della terra ) è stato per gentile concessione di Roger e non viceversa. Se avesse incontrato Ljubo qualche anno prima , se avesse messo a punto questo rovescio mortifero qualche anno prima, non oso minimamente immaginare cosa avrebbe potuto combinare ai suoi diretti avversari. Quello di oggi è un Roger completamente diverso. Ancora più forte , ancora più leggendario. Avendo assistito ( seppur solo in TV)a tutti i suoi immensi apici della carriera , pensavo che niente potesse più essere migliorato, pensavo che tutto avesse toccato vette estremamente perfette e sublimi, ma L’immensità di questo giocatore risiede anche in ciò, ovvero nell essere riuscito a farci ricredere anche su questo. Fattene una ragione caro bah… E ringrazia il Dio del tennis , se nelle sue lunghe passeggiate nell Olimpo , ogni tanto s è lasciato scappare qualche omaggio per gli amici

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Gualtiero (Guest) 17-03-2017 01:38

Vedremo quanto durerà questo stato di grazia, personalmente spero venga piallato già da Kyrgios. La finale degli Australian open ha riacceso un certo interesse, perché Djokovic e Murray sia come giocatori che personaggi sono tra i numeri 1 più noiosi della storia del tennis, e quindi 100 volte meglio i due dinosauri; però insomma un po’ di ricambio non farebbe proprio male. Ho motivi per credere che i vari Kyrgios, Thiem, Dimitrov quest’anno possano dire la loro anche nei grandi appuntamenti.

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Beh (Guest) 17-03-2017 01:24

@ Simone (#1792587)

Una rondine non fa primavera intendevo dire che c’è gente (la stessa che commenta il calcio, quindi immaginiamoci i soggetti) che già da Federer come favorito in futuro quando ancora non hanno capito che le cose possono mutare da un momento all’altro. Aver vinto uno slam a 35 anni (per dememrito di Nadal che si è suicidato da solo perchè siamo onesti, aveva la partita in pugno e gli è venuta la paura di vincere, ma va beh, bravo Federer a crederci fino alla fine) è senza dubbio una gran cosa. Ma non dimentichiamoci che oggi è così, ma domani potrebbe venire asfaltato dallo stesso Nadal e sul cemento o sull’erba, e poi voglio vedere tutti questi commenti sul Federer tornato, Federer ha trovato il modo di giocare contro Nadal ecc.. Ragazzi il tennis non è il calcio dove se uno vince è un dio e se perde è una pippa. Ci vogliono conferme, e per ora Federer le ha date, ma vedremo in seguito. Riguardo al decimo Roland Garros, non deve vincere solo quello. Co vuole qualche altra vittoria al di fuori del rosso. Non è giusto che non vinca piu niente perché se lo merita anche per la voglia e la caparbietà che mette nel ritornare forte nonostante i vari infortuni subiti. Comunque secondo me la chiave di svolta è stata la finale persa nel 2014 contro Wawrinka in Australia. Da lì non è stato piu lo stesso, e vorrei tanto capire il perché.

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Simone (Guest) 17-03-2017 01:16

Scritto da Beh
Marco Mazzoni. Prima di dire che Federer ha una marcia in piu aspetta il Roland Garros. Lì si vedrà se Federer è cambiato o è solo una rondine che non fa primavera. Non dimentichiamoci che in questa partita ha vinto perchè si è preso anche dei rischi che hanno pagato, ma quanto può giocare così perfetto? Spero veramente per lui che non incontri Nadal a Parigi altrimenti poi vediamo cosa scriverete dopo l’ennesima batosta, ma non di Federer a Nadal bensì di Nadal a Federer.

Una rondine non fa primavera?! Ha vinto uno slam a 35 anni contro Nadal contro il quale non vinceva una finale slam dal 2007. primavera? Io direi che ha fatto tutte le stagioni in un colpo solo. Gioca con un anticipo, una precisione e una profondità mostruose. Fino a poco tempo fa pensavo Ok ha classe e talento ma di testa molla… E poi mi ha smentito. Questo a 35 anni si è messo a lavorare fulri dal circuito e ha ricostruito un fondamentale con Ivan. Non ho aggettivi.
Ora spero solo che Rafa centri il 10 RG e poi posso smettere di seguire il tennis perché le favole esisterebbero davvero.

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Beh (Guest) 17-03-2017 00:53

@ altur (#1792546)

La verità fa male. Ma essere un po onesti e ammettere che Federer l’unico Roland Garros l’ha vinto grazie all’uscita prematura di Nadal altrimenti avrebbe fatto la stessa fine di Sampras no? Volevo vedere se Federer avesse vinto 3-4 Roland Garros se questo slam fosse stato così denigrato, guarda caso proprio dai tifosi di Federer perché il loro pupillo ne ha vinto uno per grazia di Dio.

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Kaiser (Guest) 17-03-2017 00:25

Scritto da Beh
@ Marco Mazzoni (#1792485)
E certo capirai che non gli interessa, non ha chance di vincere la dove bisogna giocare e conquistarsi i punti. Comoda la vita vero? Mi sembri pro-Federer o sbaglio? Chissà se avesse avuto chance di vincere a Parigi se la pensavi in questo modo…..

Tu sembri molto maleducato, ci sono modi e modi.
Federer non deve più dimostrare niente a nessuno.
Chi lo apprezza è soddisfatto del suo andamento, chi come te lo disprezza sta rosicando.
Quindi missione compiuta

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donato (Guest) 16-03-2017 23:49
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alexalex 16-03-2017 23:08

Scritto da DB
Quello che i tifosi di Nadal non hanno ancora capito è che Federer , dall’alto della sua
classe cristallina, ha cambiato modo di porsi e di giocare quando incontra il maiorchino. Evita gli scambi lunghi, gioca quasi sempre un rovescio coperto e piu incisivo, va più spesso a rete e , cosa incredibile, con il suo rovescio sostiene e spesso vince gli scambi contro il dritto di Nadal. Ad ogni buon conto , i tifosi incazzati di Nadal devono prendere atto che solo un immenso giocatore come Federer poteva , quasi a fine carriera , cambiare strategia e diventare vincente contro Nadal. L’avesse fatto prima , forse non ci troveremmo oggi 23 a 13 nei confronti diretti. Certo bisogna pure tenere presente che , sia il tennis di Nadal che quello di Diokovic, è un tennis prevalentemente fisico – di classe pura c’è n’è pochina possiamo dirlo senza tema di smentite – e intorno ai trent’anni , tutti e due cominciano a pagare dazio. Tornando ai quasi 36 anni di Federer …….. vedere sotto la voce CLASSE E TALENTO

A parte la tua personalissima opinione che Nadal e Djokovic abbiamo poca classe, e che non mi metto a discutere… ahimè me ne sono accorto benissimo di come Federer ha cambiato modo di giocare contro Nadal…

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altur (Guest) 16-03-2017 22:16

@ Beh (#1792458)

chi dice che deve essere la terra battuta a comandare? una superficie che andrà a sparire come il commodore 64

e anche se Federer dovesse perdere un incontro con qualche terraiolo che cerca noiosi scambi di 30 colpi, resterebbe il genio che è. La potenza fisica è una cosa, il genio tennistico è un’altra.
Nessuno mai come lui

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superpeppe (Guest) 16-03-2017 22:06

Scritto da Beh
@ Marco Mazzoni (#1792485)
E certo capirai che non gli interessa, non ha chance di vincere la dove bisogna giocare e conquistarsi i punti. Comoda la vita vero? Mi sembri pro-Federer o sbaglio? Chissà se avesse avuto chance di vincere a Parigi se la pensavi in questo modo…..

Mi sembra non ci sia niente di male saltare Parigi visto che ormai sulla terra non può più competere come un tempo. Mi sembra una scelta molto umile e intelligente anche se penso partecipi lo stesso, ma in caso contrario non so cosa ci sia di male.
Quindi in base al tuo ragionamento dovrebbe partecipare al RG perché è un torneo dove bisogna giocare e conquistare i punti?? E gli altri tre slam li buttiamo nel cesso perché non c’è bisogno di conquistarsi i punti?? Spiegami perché non ho capito il tuo ragionamento

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dario (Guest) 16-03-2017 21:54

Scritto da Luis
@ dario (#1792142)
Bravo hai citato forse uno dei pochi che è riuscito ad essere avanti negli scontri diretti contro Nadal.

é l unico che puó dire “ho preso piú volte a pallate nadal ventenne”

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dario (Guest) 16-03-2017 21:53

Scritto da gianluca
Grande Dario,ti ricordi delle sconfitte di Nadal con Davydenko,hai memoria lunga ed ottima conoscenza,bravo!

Grazie troppo buono.

Diciamo che non ho mai nascosto un debole tennistico per davydenko,che reputo il piú forte non vincitore di slam degli ultimi 20 anni

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Beh (Guest) 16-03-2017 21:20

@ Marco Mazzoni (#1792485)

E certo capirai che non gli interessa, non ha chance di vincere la dove bisogna giocare e conquistarsi i punti. Comoda la vita vero? Mi sembri pro-Federer o sbaglio? Chissà se avesse avuto chance di vincere a Parigi se la pensavi in questo modo…..

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DB (Guest) 16-03-2017 21:12

Quello che i tifosi di Nadal non hanno ancora capito è che Federer , dall’alto della sua
classe cristallina, ha cambiato modo di porsi e di giocare quando incontra il maiorchino. Evita gli scambi lunghi, gioca quasi sempre un rovescio coperto e piu incisivo, va più spesso a rete e , cosa incredibile, con il suo rovescio sostiene e spesso vince gli scambi contro il dritto di Nadal. Ad ogni buon conto , i tifosi incazzati di Nadal devono prendere atto che solo un immenso giocatore come Federer poteva , quasi a fine carriera , cambiare strategia e diventare vincente contro Nadal. L’avesse fatto prima , forse non ci troveremmo oggi 23 a 13 nei confronti diretti. Certo bisogna pure tenere presente che , sia il tennis di Nadal che quello di Diokovic, è un tennis prevalentemente fisico – di classe pura c’è n’è pochina possiamo dirlo senza tema di smentite – e intorno ai trent’anni , tutti e due cominciano a pagare dazio. Tornando ai quasi 36 anni di Federer …….. vedere sotto la voce CLASSE E TALENTO

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Micky78 (Guest) 16-03-2017 20:22

Mi sa che l”hai presa peggio di Nadal quest’asfaltata!!

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brizz 16-03-2017 20:09

l’ultimo game del primo set è pura poesia

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Marco Mazzoni (Guest) 16-03-2017 19:42

@ Beh (#1792458)

Ciao, beh… Onestamente penso che a Federer in questa fase della sua carriera non importerà molto il risultato di Parigi, che sarà quasi sicuramente solo una tappa per arrivare in forma sull’erba. Anzi… fossi in lui, a RG forse non ci andrei proprio.

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Andri60 (Guest) 16-03-2017 19:18

@Beh vedremo tutti, ma io non credo che Federer giocherà Parigi, e se mai lo farà, per tradizione e dovere d’immagine, lo farà senza grandi aspettative.
Dire del più grande giocatore della storia “una rondine non fa primavera” mi sembra quasi comico.
Anche se concordo con te, gli head to head non si stravolgono e restano una traccia sostanziale nella carriera dei due.
Vedremo.

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ale (Guest) 16-03-2017 19:12

@ Il Violinista del Titanic (#1792393)
Si avete ragione, è che trovo incredibile sentire di Federer che ha cambiato impugnatura, che lavora diversamente con il polso, che Luijbcic gli ha impostato delle cose sul rovescio ecc… come fosse un giocatore di 4 che è stato costretto a tornare dal maestro. 🙁
L’unica cosa che forse ha fatto Luijbcic è quella di averlo invitato a giocare ‘sporco’ con Nadal, nel senso di adattarsi di più all’avversario e giocare i colpi più convenienti e non quelli più belli o che si preferisce. L’ha invitato a limitare molto lo slice, in particolare sul dritto di Nadal e in risposta. Federer ha usato un rovescio molto carico e veloce in stile Stan con in alcuni momenti topponi profondi e alti mandandolo fuori campo e tempo. Ha evitato poi di spostarsi sul dritto come un tempo data la maggiore sicurezza e dato che questo footwork è dispendioso e rischioso. Ha osato meno con il lungolinea sul dritto, preferendo martellarlo sul rovescio per poi giocargli spesso in controbalzo. E’ vero che Nadal non ha la velocità e potenza degli anni passati ma è anche vero che ora ha un tocco e servizio migliore. Insomma io non vedo un cattivo Nadal, anzi, ma vedo uno splendido Roger che anticipa la palla in modo pazzesco. Tuttavia il suo tennis rimane tanto magnifico ed efficiente quanto rischioso, quindi ti lascia sempre con il fiato sospeso. 😉

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Beh (Guest) 16-03-2017 19:00

@ Losvizzero (#1792396)

Sta tranquillo che Nadal l’ha già incassata questa sconfitta. Se davvero credi e speri che basti una sconfitta simile per buttarlo giu allora non lo conosci. Federer fortunato? Probabilmente in alcuni frangenti della carriera si. Già il fatto che senza Nadal avrebbe due Grand Slam la dice lunga sulla scarsa concorrenza che c’era una volta. Per carità nulla togliere a Federer che è una leggenda, ma alcuni hanno ragione su determinate cose.

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Beh (Guest) 16-03-2017 18:55

Marco Mazzoni. Prima di dire che Federer ha una marcia in piu aspetta il Roland Garros. Lì si vedrà se Federer è cambiato o è solo una rondine che non fa primavera. Non dimentichiamoci che in questa partita ha vinto perchè si è preso anche dei rischi che hanno pagato, ma quanto può giocare così perfetto? Spero veramente per lui che non incontri Nadal a Parigi altrimenti poi vediamo cosa scriverete dopo l’ennesima batosta, ma non di Federer a Nadal bensì di Nadal a Federer.

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altur (Guest) 16-03-2017 18:50

dice non si possono fare paragoni chi è il più forte di tutti i tempi; certo materiali, preparazione atletica, velocità di palla e degli atleti sono un altro mondo rispetto a Laver, McEnroe & c.; d’accordo ma il genio è un’altra cosa ed è lui che fa la differenza e secondo me il genio tennistico di Federer è il più grande di sempre,a 36 anni come a 26; spero qualcuno gli si avvicini ma intanto per favore Ljubo conservacelo così

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non_sono_un_pallettaro 16-03-2017 17:58

Bell’articolo. La risposta con i piedi dentro al campo, il nuovo rovescio aggressivo… Federer sta lavorando in maniera intelligente per mettere in pratica nuove soluzioni tecnico tattiche che gli permettano di rimanere competitivo ai massimi livelli. Da una parte ha una grandissima capacità di trovare nuovi stimoli per migliorarsi, dall’altra si garantisce una longevità atletica e tennistica con soluzioni meno dispendiose per il fisico. E’ l’unico dei Fab 4 che mi pare sia riuscito in questo rinnovamento. Anche per questo, complimenti!

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Losvizzero 16-03-2017 17:29

Come ho già detto in altri post è impressionante come la pausa l’abbia rigenerato. E’ sempre stato una riserva infinita di unforced error mentre oraa sembra un altro giocatore ed anche più giovane. Sicuramente a livello mentale Ljubo può aver fatto un buon lavoro, è una figura imponente e rassicurante, ma è proprio a livello di gioco, di colpi, di fisico che è migliorato nettamente. Preghiamo Dio che ce lo conservi fino le Olimpiadi perlomeno.

Comunque la frase “ok molti diranno che Nadal non è quello di una volta….” non la voglio sentire nemmeno per sbaglio. Perchè quando Nadal vinceva tutti quegli scontri diretti è sempre stato 5 anni più giovane di lui e voglioso di salire alla ribalta, non è che una volta avevano la stessa età ed erano entrambi nello stesso miglior momento della carriera. E giù tutti di commenti per settimane e mesi a denigrare il RE e dandolo per finito, perdente, fortunato addirittura ad essere vissuto prima di Nadal. Ora il maiorchino dalle sacche magiche incassi da bravo professionista e tutti i detrattori di Roger si nascondino. Ancora una volta.

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Il Violinista del Titanic (Guest) 16-03-2017 17:28

Scritto da ale
Dal mio punto di vista la cosa è molto più semplice ed è strano che pochi l’abbiano capita. Da quando Federer ha finalmente cambiato racchetta, sopratutto nel lato del rovescio, ha avuto grandi vantaggi. Probabilmente questo sarà il suo più grande rammarico, come lo stesso Sampras ha dichiarato affermando di essersi pentito di aver usato quadranti troppo piccoli. Per anni Roger ha giocato con un telaio ingiocabile, non a caso solo lui lo utilizzava nel circuito. Quadranti da anni fuori produzione perché troppo limitanti in un tennis così di potenza, velocità e spin. Grazie al nuovo telaio con un piatto più grande e una testa più spessa e pesante, ha avuto un aiuto in termini di potenza, in particolare nel servizio e maggiore tolleranza. Questa maggiore tolleranza e stabilità è evidente in particolare sul lato del rovescio, sopratutto con palle alte. Non guasta poi a rete. Questo così gli ha permesso un approccio mentale diverso sotto alcuni aspetti, in particolare sulle traiettorie di Nadal, sempre insidiose per il suo gioco. Ovviamente il tutto deve essere accompagnato da un fisico al top, ma questo è un altro discorso…

ale, hai ragione ma questo è già stato detto sin dal primo anno con Edberg. Ormai è un fatto assodato e non sempre ci si ritorna sopra a distanza di anni. Hai fatto comunque bene a ricordarlo.

@ mazzoni: bell’articolo, bravo.

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alexalex 16-03-2017 17:06

Scritto da Anselmo
Grazie ALEXALEX i tuoi complimenti mi fanno sempre piacere.
Per tua informazione ho giocato a tennis per molti anni, ma purtroppo un infarto (Non lo dico per essere compatito o che ma solo per farti sapere che non è stata una mia scelta di smettere, ma un ordine del medico) mi ha privato di questo grande e splendido divertimento che è il tennis, quindi magari poco ma qualcosa credo di capire.
P.S. Seguo questo Sport dal 1983, tu che dici poco poco ci capirò?????
Se secondo te non capisco, ti prego illuminami!!!!!!!!!!!!!!

Scusa tanto ma se hai giocato a tennis non puoi non sapere perché un giocatore non riesce a trovare profondità! Specialmente se gioca carico!
E se ti faccio sempre i complimenti è solo perché non mi capacito di come si possa essere così faziosi da non riuscire nemmeno a scrivere il nome di un avversario…

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Anselmo (Guest) 16-03-2017 16:16

Grazie ALEXALEX i tuoi complimenti mi fanno sempre piacere.
Per tua informazione ho giocato a tennis per molti anni, ma purtroppo un infarto (Non lo dico per essere compatito o che ma solo per farti sapere che non è stata una mia scelta di smettere, ma un ordine del medico) mi ha privato di questo grande e splendido divertimento che è il tennis, quindi magari poco ma qualcosa credo di capire.
P.S. Seguo questo Sport dal 1983, tu che dici poco poco ci capirò?????
Se secondo te non capisco, ti prego illuminami!!!!!!!!!!!!!!

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mauro (Guest) 16-03-2017 15:56

Scritto da Giuseppespartano
E niente! Bisogna mobilitarsi e sforzarsi di trovare nuovi vocaboli e aggettivi per raccontare roger federer.
Li abbiamo usati tutti. Non bastano più. “Questo” continua a riscrivere il tennis.

Ne manca uno…

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Nicola (Guest) 16-03-2017 15:52

Da tifoso dell’ormai irriconoscibile Nadal sempre di più’uno spaventa gabbiani , non posso che applaudire un grande Roger Federer che a strameritato di vincere contro non più un suo rivale , ma un piccolo rivale , grazie .

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Phoedrus (Guest) 16-03-2017 15:44

@ fognissanti (#1792181)

Avevo immaginato.
Anche se non mi aveva impressionato come colpo…Bello, certo, ma non piu’ di altri vincenti del match.

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quandosmetterogervendolatv (Guest) 16-03-2017 15:38

Avete notato l’espressione di Rafa dopo l’ultima risposta di Roger?
Grande omaggio e sportività 🙂

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sonobryllo 16-03-2017 14:55

Bella disamina..diciamo che il RE ha studiato per bene durante il periodo in cui è stato fermo..è la forza dei grandi campioni questa volontà nel volersi migliorare! Grande Roger..grazie!!

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cipper (Guest) 16-03-2017 14:49

concordo con @erebus, il suono della palla sulla racchetta di Federer e’ la prima cosa che ho notato: uno “schiocco” sordo e netto che non saprei se corrisponde a corde piu’ tese o meno…

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Tweeners 16-03-2017 14:49

Gran bell’articolo.
Inviterei anche l’esperto Mazzoni anche ad una riflessione sui cambiamenti in atto nel tennis maschile.
A mio parere sta avvenendo una trasformazione sul tipo di gioco più redditizio ad alto livello e su quei giocatori che meglio riescono ad interpretarlo.
Vedo sempre più in difficoltà i grandi “difensori” di ritmo alto a fondocampo come Djokovic,Murray e Nadal e vedo sempre più “attaccanti” con colpi potenti e gioco di volo come Kyrghios,Pouille,Tsonga e Misha Zverev.
Che ormai sia arrivato il momento in cui prendersi un rischio spingendo forte e venendo a rete convenga più che rimanere a palleggiare a fondocampo sperando nell’errore avversario che non arriva?

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Luis (Guest) 16-03-2017 14:46

@ dario (#1792142)

Bravo hai citato forse uno dei pochi che è riuscito ad essere avanti negli scontri diretti contro Nadal.

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ale (Guest) 16-03-2017 14:20

Dal mio punto di vista la cosa è molto più semplice ed è strano che pochi l’abbiano capita. Da quando Federer ha finalmente cambiato racchetta, sopratutto nel lato del rovescio, ha avuto grandi vantaggi. Probabilmente questo sarà il suo più grande rammarico, come lo stesso Sampras ha dichiarato affermando di essersi pentito di aver usato quadranti troppo piccoli. Per anni Roger ha giocato con un telaio ingiocabile, non a caso solo lui lo utilizzava nel circuito. Quadranti da anni fuori produzione perché troppo limitanti in un tennis così di potenza, velocità e spin. Grazie al nuovo telaio con un piatto più grande e una testa più spessa e pesante, ha avuto un aiuto in termini di potenza, in particolare nel servizio e maggiore tolleranza. Questa maggiore tolleranza e stabilità è evidente in particolare sul lato del rovescio, sopratutto con palle alte. Non guasta poi a rete. Questo così gli ha permesso un approccio mentale diverso sotto alcuni aspetti, in particolare sulle traiettorie di Nadal, sempre insidiose per il suo gioco. Ovviamente il tutto deve essere accompagnato da un fisico al top, ma questo è un altro discorso…

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fognissanti (Guest) 16-03-2017 14:03

@ Phoedrus (#1792166)

direi che era il colpo sul match point secondo set

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zedarioz 16-03-2017 13:55

Onestamente continuo a pensare che, a prescindere dalla condizione fisica perfetta che è alla base di tutto, TUTTA la differenza, proprio TUTTA, stia nel nuovo modo di colpire il rovescio che ha perfezionato con Ljubicic.
PRIMA COSA, lato psicologico:
col rovescio così efficace è diventato sicuro di se, perché non va in difficoltà con la risposta, comanda lo scambio.
E’ sempre stato evidente che Roger soffrisse psicologicamente in campo con chi metteva a nudo la sua debolezza dal lato sinistro. Ovvio che erano in pochissimi a poterlo mettere in difficoltà, ma con questi le partite erano psicologicamente un calvario.
Ora che non soffre più da quel lato, ha ritrovato tutte le sicurezze e questo gli scioglie il braccio anche negli altri colpi, a partire dal servizio.
Roger è come quei cavalli che devono fare corsa di testa per vincere: lui si deve sentire padrone della situazione per esprimersi al meglio.
Ma quando si sentiva vulnerabile sul rovescio e negli scambi prolungati, diventava fragile tutto il suo tennis (contro i grandissimi ovviamente).
SECONDA COSA: poter spingere a piacimento di rovescio non lo costringe più a girare intorno alla palla per colpire di dritto: situazione che lo costringeva a forzare molto il colpo oppure a scoprirsi sul lato destro se il suo dritto non fosse risultato vincente. E ovviamente non dovendo più spostarsi, è sempre al centro del campo a comandare e deve fare molta meno strada. Questo sarà un enorme vantaggio anche nelle partite 3 set su 5…
Speriamo veramente che il suo fisico regga, perché con i giovani emergenti e si spera il rientro a pieno regime di djokovic e Murray, ogni torneo sarà apertissimo.

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marco mazzoni (Guest) 16-03-2017 13:52

@ Phoedrus (#1792166)

Giusto, era la palla break, correggo 🙂
saluti

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gianluca (Guest) 16-03-2017 13:49

Grande Dario,ti ricordi delle sconfitte di Nadal con Davydenko,hai memoria lunga ed ottima conoscenza,bravo!

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Phoedrus (Guest) 16-03-2017 13:38

Un appunto: il set point del primo parziale era sul servizio di Roger, non una risposta al servizio di Rafael.

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alexalex 16-03-2017 13:36

Scritto da alexalex

Scritto da Anselmo
Disamina per conto mio perfetta, ma dubito che certi NADALIANI ti diano ragione MAZZONI.
Già li sento, è Nadal che non è quello di prima, ha paura di farsi male(letto poco tempo fa in questo sito, senza spiegare come chi affermava ciò era giunto a questa conclusione) la palla è più corta(chi gli proibisce di giocarla più lunga non si sa)e altre piccole cose.
Anche ROGER non è più lo stesso, come nessun altro è uguale a quello che era che so 5/10/20 anni fa, ma a quanto pare nessuno lo dice(salvo pochi).

Dipende dai Nadaliani! Quelli ottusi, come i federeriani che chiamano Nadal Psycho two bottles, non vanno nemmeno presi i considerazione.

Ps: quando dici “chi gli proibisce di giocarla più lunga non si sa” dimostri la tua totale estraneità al tennis giocato! E se non è così ci hai capito poco!

8
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alexalex 16-03-2017 13:34

Il rovescio coperto, così sciolto e penetrante, non lo aveva mai sfoggiato. È davvero un’arma in più, specialmente giocato con così tanto anticipo. Federer ha rubato il tempo a Nadal, giocando con anticipo mostruoso, semza mai perdere la linea di fondo. Solo lui sa giocare così! Se poi si aggiunge un Nadal ampiamente insufficiente in risposta e che, le poche volte in cui ha avuto in mano il gioco, non ha trovato la profondità dei bei tempi, il 62 63 è la logica conseguenza! Il dato più imbarazzante della partita è che Nadal ha sofferto ad ogni turno di battuta, grazie anche a delle risposte aggressive paurose! Mentre Rafa non ha mai messo pressione a Roger in risposta!

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erebus (Guest) 16-03-2017 13:33

Il suono della pallina quando Federer la colpisce! Fateci caso. E’ spaventoso. Fa PAURA!

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alexalex 16-03-2017 13:27

Scritto da Anselmo
Disamina per conto mio perfetta, ma dubito che certi NADALIANI ti diano ragione MAZZONI.
Già li sento, è Nadal che non è quello di prima, ha paura di farsi male(letto poco tempo fa in questo sito, senza spiegare come chi affermava ciò era giunto a questa conclusione) la palla è più corta(chi gli proibisce di giocarla più lunga non si sa)e altre piccole cose.
Anche ROGER non è più lo stesso, come nessun altro è uguale a quello che era che so 5/10/20 anni fa, ma a quanto pare nessuno lo dice(salvo pochi).

Dipende dai Nadaliani! Quelli ottusi, come i federeriani che chiamano Nadal Psycho two bottles, non vanno nemmeno presi i considerazione.

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Anselmo (Guest) 16-03-2017 13:13

Disamina per conto mio perfetta, ma dubito che certi NADALIANI ti diano ragione MAZZONI.
Già li sento, è Nadal che non è quello di prima, ha paura di farsi male(letto poco tempo fa in questo sito, senza spiegare come chi affermava ciò era giunto a questa conclusione) la palla è più corta(chi gli proibisce di giocarla più lunga non si sa)e altre piccole cose.
Anche ROGER non è più lo stesso, come nessun altro è uguale a quello che era che so 5/10/20 anni fa, ma a quanto pare nessuno lo dice(salvo pochi).

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Luis (Guest) 16-03-2017 13:11

Bellissima disamina.

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Giuseppespartano (Guest) 16-03-2017 12:59

E niente! Bisogna mobilitarsi e sforzarsi di trovare nuovi vocaboli e aggettivi per raccontare roger federer.
Li abbiamo usati tutti. Non bastano più. “Questo” continua a riscrivere il tennis.

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dario (Guest) 16-03-2017 12:55

Non per niente il diritto in cross era l’arma micidiale che permetteva a Davydenko di demolire sul cemento il miglior Nadal di sempre.

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