Federer contro Nadal: la rivalità infinita
Gli ottavi di finale di Indian Wells non saranno il palcoscenico più prestigioso per una partita di tal fatta ma un match fra Roger Federer e Rafa Nadal merita sempre attenzione oltre che applausi a profusione: una rivalità infinita, 32 titoli Slam in campo, due giocatori magnifici e dotati di un talento puro e cristallino, uno con un braccio dall’eleganza assoluta, l’altro una vera e propria forza della natura, uno sinonimo di classe, l’altro di esplosività.
35 partite disputate fra loro, con lo spagnolo in vantaggio per 23-12, per due giocatori che hanno monopolizzato il circuito nella loro epoca d’oro: l’uno contro l’altro hanno disputato 9 finali Slam e nel periodo fra il 2005 e il 2010 si sono aggiudicati 21 tornei dello Slam su 24 possibili, senza dubbio un dato identificativo e incredibile allo stesso tempo.
Reciprocamente si sono sottratti titoli importanti ma si sono anche motivati, per raggiungere limiti impensabili: per molti è la rivalità più accesa e affascinante della storia del tennis e alcune loro partite, come la finale di Wimbledon del 2008, sono reputate fra le più belle di sempre.
Si sono rincorsi per tutta la carriera, Federer in fuga e Nadal che alla lunga avrebbe potuto raggiungerlo ma è rimasto sempre a debita distanza: complici però i relativi cali, dovuti all’anagrafe che corre o agli infortuni sempre dietro l’angolo dello spagnolo e il contemporaneo consolidarsi degli avversari (Djokovic soprattutto ma anche Andy Murray), lo svizzero e l’iberico hanno avuto sempre meno occasione di incontrarsi nei momenti topici dei vari tornei, con lo spettacolo di conseguenza inficiato. Perché assistere a un match fra Roger Federer e Rafa Nadal è sinonimo di spettacolo puro.
In Australia però siamo tornati indietro nel tempo: dopo un paio di anni in cui Rafa ha balbettato e sofferto un per corpo tanto forte quanto in alcuni casi di cristallo, dopo un periodo in cui abbiamo dovuto assistere a un Federer cedere alla sfiancante distanza dei grandi appuntamenti, i due hanno recuperato i colpi, la forma e la forza del passato (recente), arrivando all’atto conclusivo. Per molti lo spagnolo era il legittimo favorito, splendente nella sua forma fisica e in grado di reggere meglio i 5 set: sappiamo tutti come sono andate le cose, con un Federer in campo perfetto e a fine match sopraffatto dalle emozioni.
Adesso la possibilità della dolce rivincita per il maiorchino: non sarà la finale di uno Slam ma una vittoria contro un rivale di tale lignaggio rappresenta sempre uno stimolo decisamente forte.
Anche qui Nadal sembra attraversare il momento migliore: è vero che ha perso la finale di Acapulco ma il suo rivale ha recentemente perso contro il russo Donskoy (non proprio un Fab4…) a Dubai. Sicuramente però la partita contro lo spagnolo rappresenterà qualcosa di diverso…e allora chiunque vincerà non potrà rappresentare una sorpresa.
Alessandro Orecchio
TAG: Rafael Nadal, Roger Federer
8 commenti
Stiamo parlando di due campioni doc ! Non possiamo dire che cose belle di loro due , con una carriera alle spalle invidiabile. Ognuno con delle qualita’ che hanno dato spettacolo e che ancora ne hanno da dare a mio parere. @@@
Discorsi con poco senso. 4/5 anni fa roger era forse in condizioni peggiori di quanto non lo siano nadal e djokovic oggi
Roger Vince in due contro Nadal, Nole perde in due contro kyrgios. Che succede? Nole e Nadal hanno rispettivamente cinque e quattro anni meno dello svizzero.Hanno già inziato la lenta parabola discendente ? E come spiegare la vittoria perentoria di Roger?
Che sia quello che gioca meglio di tutti è notorio , certo nessuno si aspettava un ritorno , dopo la lunga sosta, così scoppiettante. Nei prossimi tornei capiremo meglio.Intanto godiamoci il ” divino” Roger….. e aspettiamo Kyrgios a risultati meno altalenanti.
In realtà stanotte frega a pochi, a me sicuramente. Se vince Nadal amen ma pure se vince Roger non è importante, l’importante è batterlo quando conta, ovvero in finale di un torneo o specialmente negli slam
Roger vince se vince il primo set.
Uno ha mantenuto il livello psicofisico negli anni, l’altro sembra un pugile alla 15ma ripresa (quando esistevano ancora).
Bravo, correzione ineccepibile. Svegliessss
Gli slam in campo sono 32 non 34.