Il torneo di Sao Paulo ed i cani raccattapalle (Video)
Un anno dopo, ecco di nuovo i raccattapalle a quattro zampe pronti a rubare la scena al Brasil Open di San Paolo.
Questa volta, però, a variare sarà il contesto. Sei cani -Cindy, Nanda, Pretinha, Mia, Arlete e Ovelha- avranno modo di dare prova di tutta la loro abilità durante il riscaldamento delle semifinali e della finale dell’evento in terra carioca, in maniera appunto leggermente diversa da quanto avvenuto nell’edizione 2016. In quell’occasione, infatti, tutti loro avevano preso appunto parte ad un breve sequenza animata in campo con Gastão Elias.
Gli organizzatori dell’ATP250 paulista, ad ogni modo, hanno optato per tale variazione di copione per via del fatto che i quattro cani protagonisti della scorsa edizione sono stati tutti adottati. Quest’anno si avrà la possibilità di adottarne sei, dopo che proprio questi raccattapalle d’eccezione avranno senza dubbio rubato la scena il 4 ed il 5 di marzo, ultimi due giorni di competizione.
“Sono cani che hanno avuto un passato difficile, ma quello che noi vogliamo mettere in risalto non è la storia che loro hanno vissuto, piuttosto vogliamo dimostrare che le brutte esperienze del passato non facciano differenza. Loro potranno essere grandi compagni di vita, oggi e nel futuro!”, ha sottolineato Madalena Spinazzola, membro dell’azienda PremieR Pet, produttrice di cibo per cani che ha spalleggiato la direzione del torneo nella riorganizzazione della nobile iniziativa.
Edoardo Gamacchio
TAG: ATP Sao Paulo, ATP Sao Paulo 2017, Curiosità
6 commenti
Iniziativa stupenda. Adorabili questi cani addestrati. 😛 😛
Bellissima iniziativa 😉 complimenti agli organizzatori.
Bella iniziativa…al posto di auto di lusso,sponsor megalomania etc…un plauso agli organizzatori
Bella storia ma li voglio proprio vedere i tennisti che hanno tutti la puzza sotto il naso quando si tratta di palline, ad ogni battuta se ne fanno dare 2 o 3 per vedere qual è la migliore. Poi magari scagliano la racchetta e giocano con la stessa. Ormai è più un vezzo inutile che bisogno vero di scegliere la pallina “più bella”. Figuriamoci se sono bagnate