Da Melbourne: Mirjana Lucic Baroni senza sponsor ai quarti di finale agli Australian Open “È molto meglio vincere ora. È incredibile. Allora me lo aspettavo ed era normale” (Video)
Mirjana Lucic Baroni questa mattina ha raggiunto i quarti di finale agli Australian Open a 18 anni di distanza dall’ultima volta che approdò ai quarti in uno slam (fu a Wimbledon del 1999 quando poi perse in semifinale da Steffi Graf).
La Lucic è una delle poche tenniste in gara agli Australian Open a non avere un contratto con nessun marchio di abbigliamento. Oggi vestiva con una maglietta Adidas e il gonnellino Nike, qualcosa di sicuramente di singolare per una tennista professionista: “È da un po’ di tempo che non ho un contratto con nessuno sponsor. Vesto un po’ di tutto, dipende da come mi sento in quella giornata”, ha detto la croata dopo il successo sulla 21enne Brady per 6-4 6-2.
“È molto meglio vincere ora. È incredibile. Allora me lo aspettavo ed era normale, avevo vinto tanto da juniores e anche all’inizio da professionista. Era normale vincere tornei e grandi partite. Ora è molto speciale perchè non me l’aspettavo ed è anche divertente”.
La nota curiosa è che la Lucic Baroni aveva vinto una sola partita a Melbourne in singolara prima di questa edizione.
La partita di oggi
La semifinale del 1999 con la Graf
TAG: Australian Open, Australian Open 2017, Mirjana Lucic-Baroni
Ti quoto parola per parola.
Una partita tostissima per Steffi. Impressionante la grande lucidità della rumena e l’assenza di paura, anche quando era sotto con il punteggio. Certo che rivedere la Graf è sempre entusiasmante. Aveva un gioco di gambe che non ho più visto da allora, era sempre in enorme anticipo, sapeva sempre dove posizionarsi, con una leggerezza incredibile
Era……. 😐
Il bello del tennis…congratulazioni a Mirjana che è anche ai quarti in doppio 😉
Ricordo molto bene la semi di Wimbledon contro Steffi.Miriana giocò alla grande.Sempre contro la Graf ricordo la finale di Strasburgo 1997,Miriana a quindici anni era già fortissima.
@ Yes2.0 (#1755475)
Tutte chiacchiere.
Gli incassi si fanno con TV e sponsor, non con i biglietti.
Altrimenti Madrid e quasi tutti i tornei in Cina avrebbero fatto bancarotta.
Quei dati ce li hanno gli organizzatori e se si comportano così, si saranno fatti i loro conti.
La presenza in un quarto di finale slam di una giocatrice che è stata assente per una decina d’anni dal tennis, e che si ripresenta a 34 anni suonati, per di più eliminando la numero 3 del mondo (mi sembra), la dice lunga sullo stato e sul prestigio del tennis femminile attuale. Si sono allineati degli ottavi di finale cui partecipano giocatrici che, solo 7-8 anni fa, non sarebbero potute rimanere in top 60 per più di due mesi consecutivi.
Vista questa situazione, non possono non condividersi le considerazioni che il Simon di turno fa sull’uguaglianza dei montepremi.
D’altronde, salvo che giochino le Williams o Maria Sharapova, per vendere le partite femminili, gli organizzatori sono costretti a disseminarle in mezzo a una partita di Federer e una di Murray.
E infatti, vorrei proprio vedere chi mai spenderebbe più di 5 Euro per vedersi una partita tra la Lucic e la Brady (si scrive così?).
Grandissima miry!!
Che dire? FANTASTICA! 😀
Ed é ancora in gara anche nel doppio!!!