Australian Open: Un grande Federer, ma… (di Marco Mazzoni)
“Picasso in RLA tonight welcome back & thanks”. Rubo questo bel tweet a Paul Annacone, sintesi perfetta della sinfonia tennistica suonata stamattina da Roger Federer sul centrale di Melbourne. Tennis in purezza, stellare, di una bellezza e varietà da innamorarsi ancora, per l’ennesima volta. 6 mesi dopo il suo ultimo torneo 2016, il nostro sport ha ritrovato il suo campione più ammirato, di nuovo capace di giocare ad altissimo livello, con una qualità superiore. Unica.
Molti (incluso il sottoscritto) “temevano” la potenza di Berdych, in un torneo in cui ha spesso giocato bene, e su di un campo rapido, quindi ideale per esaltare la velocità delle sue accelerazioni. Invece è andato in scena un film totalmente diverso, in cui il ceko – ora seguito da Goran Ivanisevic – è stato solo attore non protagonista, o meglio, semplice comparsa…
One man show. Federer ha giocato con una intensità, velocità e qualità mostruose, se pensiamo che era reduce da un’assenza così lunga, a 35 anni suonati e senza essersi testato veramente in campo, eccetto il bel match vs. Alex Zverev alla Hopman. Lì si era intravista la solita classe di Roger, un talento che avrà anche a 70 o più anni con una racchetta in mano; ma c’era ancora molta ruggine, qualche incertezza nell’approccio alla palla, una prima che andava e veniva, e tanti altri tasselli da sistemare. Stamattina (o stasera, visto l’orario down under) il prestigiatore svizzero sembra aver sistemato tutto, e magicamente riportato all’indietro l’orologio, quasi fosse tornato uno splendido 26enne, al top della sua carriera, a tratti ingiocabile.
Questo pare aver detto il campo. Pare. Perché insinuo qualche dubbio dopo cotanta prestazione? Perché oggi Federer ha luccicato come oro vero, purissimo; ma forse non è tutto oro quel che luccica, o almeno, è necessario a mio avviso andarci ancora molto piano.
La certezza è che Federer sembra stare molto bene fisicamente. I problemi fisici paiono un lontano ricordo, e la sua velocità e reattività in campo è stata notevole. Anche il servizio l’ha sostenuto alla grande, con percentuali di realizzazione impressionanti. Da anni le sue vittorie più importanti (nel singolo match, o torneo) sono sempre dipese dalla massima efficienza della sua battuta, prime palle vincenti e seconde poco attaccabili. Quando Roger serve così, e riesce a farlo a lungo, batterlo è ancora molto difficile. Probabile che nel lungo autunno abbia lavorato moltissimo sulla battuta, era la cosa più importante per provare a tornare protagonista.
Altra certezza pare la sua voglia. Sguardo intenso, a tratti “cattivo”, molto focalizzato perché l’avversario era uno di quelli veri, che l’ha battuto più volte, anche negli Slam. Quindi primo match importante, in cui testare il suo livello e riassaporare sensazioni importanti. Quello delle sensazioni penso che sia stato l’aspetto più gradito a Roger. E’ partito forte, fortissimo, e via via che il suo gioco scorreva leggero e vincente, e che lo score gli dava ragione, ha provato un po’ di tutto, e gli è riuscito un po’ tutto. Per quello parlavo di vero “One man show”, perché si sono viste cose splendide, in tutte le fasi di gioco, inclusi alcuni recuperi importanti, segnale di fiducia nel suo fisico e nella sua condizione tecnica. Quando Federer è in fiducia, delle sue corde può uscire letteralmente di tutto, e può batterli proprio tutti.
Allora perché insinuavo dei dubbi, cercando di tenere a freno l’entusiasmo dei suoi milioni di tifosi ed estimatori? Perché da un campione come Roger, e vs. un rivale come Berdych, un match del genere era uno scenario plausibile. Mi spiego.
La sensazione che ho avuto guardando il match senza farmi troppo “abbagliare” dalle magie balistiche del campionissimo, è stata quella di una non-partita. Federer ha iniziato benissimo, ha trovato immediatamente un tempo di gioco rapidissimo impattando alla perfezione le palle veloci e pulite del rivale, che gli arrivavano alla sua altezza ideale e belle pesanti, quindi per la sua “manina” relativamente facili da rigiocare con velocità, anticipo, più angolo e rotazione. Berdych è stato massacrato con contropiedi che hanno messo a nudo la sua relativa lentezza, e poco sostenuto dal servizio è andato subito sotto. Spettacolare colpitore, ma tutt’altro che pugnace e sveglio in campo, il bel Tomas non ha opposto resistenza, nel senso che non ha cambiato di una virgola il suo tennis, che non funzionava e al contrario innescava scintille in quello di Roger, infiammandolo. Il ceko non ha provato mai una vera svolta, a sporcare le traiettorie, a fare qualcosa di diverso, assistendo quasi in silenzio alla musica del rivale, restandone forse inconsciamente incantato. Ha risposto così così, è venuto poco a rete, insomma, è stato una spalla ideale per un sublime allenamento agonistico del “Re”. Per questo il match di oggi va preso come una bellissima partita, squisita, ma non un test così probante sulla reale condizione di Roger, mai messo in difficoltà.
Tutto bene per Roger insomma, perché comunque aver ritrovato questo livello resta una impresa importante, che gli renderà massima fiducia per il resto della stagione e per affrontare domenica Kei Nishikori. Ma già vs. il nipponico sarà un’altra musica, e non mi stupirei di vedere un Federer assai più in difficoltà, più falloso e meno preciso. Intanto Kei è un razzo in campo, arriverà con maggior anticipo sulle palle dello svizzero, e ha tecnica per chiudere gli angoli e sporcare maggiormente le traiettorie; inoltre risponderà con altra intensità e continuità, facendo giocare Roger di più, tenendolo maggiormente nello scambio a prendersi rischi.
Tutto sembra presagire una grande partita tra i due. La stagione è appena iniziata, e non promette malaccio…
Marco Mazzoni
@marcomazz
TAG: Australian Open, Australian Open 2017, Marco Mazzoni, Roger Federer, Tomas Berdych
Sottoscrivo: gran bel pezzo, bravissimo Marco!
Per fortuna non si corre un simile rischio: non sono così masochisti e sadici!
Grazie
@ Luca96 (#1753724)
@ Maccio (#1753613)
non ho nulla contro di loro, ma se su supertennis appare Bautista Agut cambio canale!
@ alexalex (#1753619)
sono rispettabilissimi, vero, ma giocano male, interpretano male il gioco che io ho giocato da ragazzo sperando sempre di assomigliare a qualcuno che proponesse tennis, non che giocasse sulla difesa o sui difetti degli altri. io dico che se vedi giocare Federer godi, se vedi giocare Berdych o Djokvoic pure ti anoi
oggi lo svizzero ha sorpreso per la qualità del suo gioco dopo le incertezze nei turni precedenti con avversari di scarso valore.
ha sorpreso per l’autorevolezza nel controllare la peartita e per la velocità del suo tennis.
non concordo con mazzoni sull’analisi tattica del match infatti personalmente ritengo che il campione di basilea giocando con anticipo aggressivo abbia destabilizzato il ceco ,come del resto fece anche a roma due stagioni fa.e non credo che berdich abbia molte varianti di gioco nel suo repertorio
concordo invece che con il nipponico più mobile e più angolato nello scambio,farà più fatica a chiudere il punto inoltre la storia insegna che contro di lui,e anche contro murray, si esalta,vedi master 2015 o indian wells 2014,certo che se fosse quello della semimaster di londra allora….
Quanto mi sono mancati gli articoli di Mazzoni! Con Nishikori sarà una partita molto dura,ma il Federer visto oggi se la gioca alla grande 😉
Secondo me più che con Nischicori Federer soffre di più giocatori alla Murray che allungano lo scambio senza quasi mai dare massima potenza ai loro colpi, che puntano allo sfiancamento dell’avversario.
Federer è un tennista che mancherà,oggi ha giocato in maniera superba.Peccato che alla sua età si viva alla giornata.La forma dura un paio d match poi arriva un calo e può perdere da molti.Non è colpa sua ma del tempo che passa.Spero davvero riesca a farcela contro Nishikori.La sua voglia di continuare è encomiabile e meriterebbe uno scontro ai quarti con Murray.Vada come vada ma come lui nell’era open nessuno mai.
Giusto andarci cauti, è fermo da troppo tempo. Intanto però Roger sta avanzando senza stare troppe ore in campo e ritrovando ritmo e condizione. Lui è comunque un tennista che è meno condizionato dalla forma fisica di altri, ma se andasse al 5 set saranno dolori!
Il tennis è uno sport! E Federer è un tennista, anche se fra i migliori di sempre! E tutti gli altri sono anche loro rispettabilissimi interpreti dello stesso sport!
@ nastase (#1753594)
Cosa hai contro Bautista e Nishikori?
Mica è colpa loro se sono a questi livelli
io non capisco perché si voglia sempre dire vabbè Federer, ma il suo avversario… Godiamoci Roger che è IL TENNIS, PUNTO. Se vincerà Nishikori amen, ma Nishikori non sarà MAI il tennis. Quando smetterà lui tutti si accrogeranno con prima Edberg, poi Sampras poi Federer sono una cosa, Bautista Agut e i suoi copiatori sono tutto il contrario e per il tennis non è un bene, speriamo che Shapovalov cresca presto…..
Quando Roger gioca così bene (sopratutto di rovescio) su una superficie così veloce, e’
praticamente inbattibile . Ricordo che, giocando così bene, non solo ha battuto un eccellente Diokovic ma lo ha quasi mortificato. Per carità ,quando Roger e’ stanco , non e’ in perfetta forma , torna sulla terra e puo’ essere battuto da una ristrettissima cerchia di ottimi tennisti ma, quando gioca come oggi, non c’è’ ne per nessuno. Quindi cercare delle ombre sulla vittoria di oggi , ingigantendo a dismisura le pecche di un “broccolone” come Berdych ( che non e’ mai stato un’aquila ne, tanto meno uno speedy Gonzales)
mi sembra poco obiettivo nei confronti di una esibizione stellare.
di niscikori non mi importa una mazza, sono solo ammirato dalla sua arte….
Non avevo letto questo commento quando ho scritto il mio.
Concordo in pieno.
Mah, francamente non capisco come la varietà di gioco che è mancata a Berdych la possa trovare Nishikori.
Berdych non ha perso per la sua (relativa) lentezza negli spostamenti.
Se Federer gioca così, ci vogliono un servizio potente e costante, palla profonda, recuperi, cattiveria. E grande forma fisica.
Vedremo se Nishikori li avrà. Io credo di no.
Djokovich non c’è più. Probabilmente li avrà Murray.
Peccato sia nella metà sbagliata di tabellone
Federer oggi ha giocato divinamente, pesantezza di palla, profondità, slice, dritti incrociati strettissimi, rovesci ( la nota dolente degli ultimi anni ) buoni….pochi errori forzati…è stato ottimo. Se poi pensiamo che veniva da uno stop di 5 mesi e poche partite giocate e questa fosse la prima vera partita con avversario tosto, c’è da strabuzzare davvero gli occhi.
Se volete cercare il pelo nell’uovo, Berdych si è dimostrato molto sottotono, imaballato, un robottone lento negli spostamenti…ha reso la vita senz altro facile a Roger. Con il samurai Kei non sarà la stessa cosa, e ormai non è nemmeno più tanto leggerino come un tempo.
Ma intanto c’è da godersi questo Roger che sembra essere tornato più forte e convinto di prima.
Nishikori sarà un bell’ostacolo da superare, anche se non ha quella cattiva determinazione che forse oggi sarebbe il colpo vincente contro un Federer che dobbiamo vedere come reagisce in bagarre.
Sottoscrivo! 😉
Non promette malaccio no Mazzoni