Grigor Dimitrov inizia alla grande il 2017: sarà finalmente il suo anno?
Dopo la semifinale a Wimbledon nel 2014 (suo anno di grazia in cui vanta anche un quarto di finale in Australia) lo abbiamo aspettato per tanto tempo, troppo per un tennista dotato di un talento cristallino come il suo: finalmente dopo mesi complicati, difficili per sua stessa ammissione, il bulgaro Grigor Dimitrov ha iniziato il 2017 col botto, trionfando a Brisbane nel primo torneo dell’anno e mettendo in mostra un tennis migliore di quello dell’intero 2016.
Un talento purissimo, da molti indicato come un pretendente al trono di numero 1 al mondo o perlomeno probabile vincitore Slam: eppure il classe ’91, dopo l’exploit sull’erba verde londinese, vicino alla vittoria in un Major non ci è mai arrivato. Si è perso dietro allenatori sbagliati, messo in ombra (mediatica) dalla fidanzata Sharapova, scivolando giù in classifica e allontanandosi dal suo habitat naturale (la top10).
Brisbane è stato però il luogo in cui il bulgaro è risorto: Dominic Thiem, Milos Raonic e Kei Nishikori sono stati messi in fila dal rovescio di Grigor, battendo a ripetizione tennisti top10 e tornando a fare la voce grossa. Dove può arrivare adesso Dimitrov? Possiamo tornare a parlare di successi Slam, come fatto in passato? Si, ma facciamo attenzione a non lanciarci in proclami di facili e futuri trionfi: forse a distogliere Dimitrov dal suo obiettivo è stato proprio il sensazionalismo di chi lo ha insignito di una corona molto tempo prima che avesse i numeri per indossarli.
Primo: un passo alla volta. Di nuovo vicino alla top10, adesso è numero 15 del ranking, Grigor deve assolutamente giocare un grande Australian Open. Murray numero 1 impegnato nel rintuzzare gli attacchi di Nole Djokovic, Nadal e Federer al rientro, Raonic e Wawrinka da verificare e i vari Berdych, Thiem e Cilic più da piazzamento che da finale: c’è spazio per le mine vaganti nel tabellone. Dimitrov deve convertirsi in un avversario che nessuno vorrà incrociare per provare a spingersi il più avanti possibile.
Secondo: lavorare, lavorare, lavorare. Dimitrov deve tornare a essere agilissimo, con movimenti di gambe fulminei che possano permettergli di esprimere il suo tennis incantatore. Tornare a giocare a tennis come se stesse calpestando nuvole morbidissime.
Terzo: ora o mai più. Classe ’91 il forte Grigor, giovane ma non più giovanissimo. Il salto di qualità lo aspettavamo un paio di anni fa: non tutto è perduto però, il tempo per spiccare il volo c’è ancora. Ma attenzione a non perdere più giorni, mesi, anni utili per strada.
Forza Grigor quindi: il circuito ha bisogno del tuo bel tennis, proprio quello messo in mostra a Brisbane.
Alessandro Orecchio
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7 commenti
Spero che il 2017 sia un anno positivo per Grigor E IL suo tennis. Auguri di cuore.
Deve essere il suo anno! Voglio il suo rovescio al top 🙂
Numero 1 magari no, fin’ora non ha dimostrato di avere quelle caratteristiche da “cannibale” necessarie per poter realisticamente raggiungere questo obiettivo.
Vincere almeno uno slam si, per questo gli basterebbe anche solo imbroccare un periodo eccezionalmente positivo, del resto la classe per vincere ce l’ha tutta.
Il potenziale tecnico c’è tutto. Gli mancano solo due o tre cosette: volontà, convinzione in sé stesso, tenacia, continuità di rendimento. Se le acquisisce tutte avrà sicuramente la possibilità di vincere qualche Slam e di diventare il numero uno del mondo. In caso contrario rimarrà un grande talento, bellissimo da vedere, che non vince nulla di importante.
Forza caro! Auguri per un ottimo futuro tennistico 🙂
risposta secca: no!
risposta meno secca: a livello slam non se ne parla neanche, a livello 1000 forse una finale potrebbe pure raggiungerla, ma sarebbe davvero un miracolo. il giocatore è maturo oramai, ma i suoi limiti sono piuttosto evidenti.
Il suo valore massimo lo ha già raggiunto…nei 10 come rincalzo…bravo è bravo, ma gli manca un po’ di velocità di piedi per fare il gioco che vorrebbe.