88 errori e…quasi la vince!
Non è roba da tutti i giorni assistere a una partita di tennis in cui una delle due parti in causa commette la bellezza di 88 errori non forzati: incredibile che l’artefice di tale misfatto sia Serena Williams, numero 1 del tennis mondiale detronizzata e che ha deciso di ricominciare la sua rincorsa al vertice dal torneo di Auckland.
Al suo esordio contro la connazionale Madison Brengle Serena ha perso in 3 set, lottando più con sé stessa che contro l’avversaria, non riuscendo praticamente mai a mettere due palline dall’altro lato della rete una dopo l’altra. Surreale come nonostante tutto ciò Serena sia stata a un passo dalla vittoria, segno tangibile della sua forza e del relativo valore della Brengle.
La più piccola delle Williams ci ha abituati a giornate NO in cui il suo power tennis diviene un demolition tennis (contro sé stessa): certo è che lo spettacolo fornito in quel di Auckland è stato per certi versi unico. Al di là dei numeri, presto ci dimenticheremo di tale sconfitta, Serena in primis, ma da “l’incontro degli errori/orrori” possiamo trarre indicazioni interessanti per questo inizio 2017.
Serena è distratta? Il recente annuncio del fidanzamento la distoglie dal suo principale obiettivo? Serena, complice gli anni che passano, in questa epoca della sua vita vuole dare la priorità alla sua vita privata piuttosto che a quella pubblica e sportiva? Possibile, ma ci credo poco. Anzi gli 88 errori saranno uno stimolo in più per riavvicinarsi al suo reale valore. Almeno ci proverà, è nel suo DNA da vincente lo spirito da fighter.
Potrà essere Serena competitiva già a Melbourne? Difficile ma non impossibile. Serena negli Slam è una macchina e in Australia sarà una delle pretendenti al titolo, ma per la prima volta in tanti anni non sarà la principale. La numero 1 Kerber non sembra essere al massimo dei suoi standard ma già più avanti rispetto alla statunitense. Radwanska e Halep per il primo Major, Muguruza insidia pericolosa se trova la forma, Cibulkova e Pliskova per continuare un ottimo finale del 2016 ma anche l’inglese Konta sembrano essere giocatrici in grado di mettere KO la Williams.
È davvero solo una brutta figura quella di Auckland? Si, la partita contro la Brengle va presa per quella che è…ossia una sola, singola partita di tennis. Troppo brutta per essere la vera Serena: attenzione però a quello che succederà a Melbourne, dove davvero si potrà parlare di crisi o rinascita. Io punto sulla seconda opzione.
Alessandro Orecchio
TAG: Serena Williams, WTA Auckland, WTA Auckland 2017
Ma non vuole, non vuole…
Mi ricorda il match degli orrori in cui il giovane Coric batte’ il declinante Nadal indoor un paio di anni fa… A differenza di Nadal, e nonostante l’età, Serenona è talmente superiore alle altre che se solo volesse potrebbe spadroneggiare per almeno un paio di anni ancora.
Tra una chiacchiera ed un dato ufficiale io ho pochi dubbi in cosa credere.
Facendo la tara con ace e DF viene un bilancio perfettamente equilibrato di 43W/43UE negli scambi.
Potrebbero anche essere sbagliate, ma fino a prova contraria (conteggio personale fatto da persona esperta, non è sempre banale distinguere un unforced da un forced) tengo conto solo ed esclusivamente dei dati ufficiali.
@ Carl (#1745152)
Statistiche non credibili.
In un match costellato di errori Serena avrebbe un saldo di +6???
Togliendo anche ace e df, siamo in parità: io di vincenti ne ho visti pochi ed ho visto tanti errori, però è anche vero che ho guardato il match a strappi.
@ Carl (#1745152)
Per una volta sono d’accordo con te. infatti i conti non tornano 88 ue + 8 winners dell’avversaria fanno 96 su 104 punti quindi niente errori forzati? mediamente i forzati sono pari o poco sotto o poco sopra ai nonforzati, quindi ..
credo che più che per togliere meriti all’averaria volesse dire e dirsi che è stata tutta colpa sua ed era una giornata storta. però ha infilato 10 ace, quindi non è che poi abbia giocato malissimo…
Per quello che ho visto penso 2 cose.1) era molto lenta e col rovescio non riusciva a colpire 2) ormai non hanno più, le altre tenniste, il timore reverenziale che portava la Watson a sprecare la palla del 4-0 al terzo a Wimbledon o addirittura l’Azarenka a fare tre DF su altrettanti matchpoint, perchè tante volte Serena ha vinto perché le altre erano convinte che lei vincesse…classica profezia che si autoadempie. la Vinci prima e la Kerber poi hanno mostrato che è umana e quindi oggi le altre sanno che la missione impossbile non è più impossibile ma solo difficile.
@ Carl (#1745152)
Gli stessi organizzatori hanno parlato di 88 errori non forzati.
Forse sono sbagliati proprio i dati di quella schermata dato che il dato diffuso (non solo da Serena), parlava di 88 errori.
Un abbraccio e grazie per la segnalazione amico.
“88 errori e…quasi la vince!”
Anche se fosse vero, quando il bicchiere è mezzo pieno e mezzo vuoto è vera anche l’altra versione, e cioè:
“Ha perso con una che ha giocato da schifo, figurarsi con una che gioca meglio”
É sempre forza serena Williams. Andiamo a prenderci l’Australia!
Ma dove 88 errori? Perchè l’ha detto lei?
E nessuno controlla?
Esistono le statistiche ufficiali, vedi foto del link.
Ha fatto 47 UE, e 53 vincenti, saldo positivo +6.
La Brengle ha fatto 18 UE e solo 8 vincenti, saldo negativo -10, ed ha vinto.
Non sono stati gli errori non forzati a farla perdere, ma bensì gli errori forzati.
Serena ha detto così per togliere meriti all’avversaria, e tutti ci sono cascati.
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In questo momento non vedo nessuna favorita sulle altre. Probabilmente rivedrei volentieri una finale Kerber – Serena, non tanto perché sono numero 1 e 2 ma perché credo che potrebbero far vita a una bella partita è abbastanza equilibrata.