Australian Open: Qualificazioni Italiani F. Rischio di non avere alcuna azzurra in tabellone
Ora parliamo della situazione delle qualificazioni degli Australian Open del torneo femminile
Al via dovrebbero esserci, se entreranno in tabellone, Martina Trevisan e Jasmine Paolini.
Qualificazioni Femminili Australian Open – Ultima giocatrice ad entrare nelle qualificazioni
2016 #206
2015 #215
2014 #222
2013 #277
2012 #221
2011 #300
2010 #218
2009 #219
2008 #333
2007 #224
2006 #239
TAG: Australian Open, Australian Open 2017
http ://www.wtatennis.com/SEWTATour-Archive/Archive/AboutTheTour/AustralianOpenMD2017.pdf
Stando all’entry list della wta, Paolini e Trevisan non risultano inscritte.
ho ben presente quella generazione, probabilmente almeno un paio di quelle che hai citato erano superiori alle omologhe di oggi.
il salto tra un ranking 200/250 a 90/100 è certamente lo scoglio più duro che una tennista affronta nella sua carriera sia dal punto di vista numerico (i ranking-point vanno più o meno triplicati) sia sotto l’aspetto tecnico (il livello delle avversarie sale decisamente e il peso della palla cambia sensibilmente).
per entrare in top 100 una tennista deve vincere, per fare un esempio, 3 itf 25000 e fare 3 finali (288), fare almeno finale in un paio di itf 50000 (96) ,fare quarti in 3 international (180), qualificarsi al main draw in un paio di slam (80), e raccattare qualche altro punto qua e là.
credo sia francamente troppo, sperando di essere smentito, per il livello delle nostre.
Attorno al 2010 credevamo di avere un ottimo gruppo di giovani ragazze, su cui riponevamo grandi aspettative; a memoria cito Caregaro, Burnett, Giovine, Dentoni, Di Giuseppe, Giovine, Remondina, Grymalska, Barbieri, Di Sarra.
Per motivi diversi nessuna di loro è entrata nelle 100, credo che in parecchi fossero convinti che almeno due o tre, ma forse di più, ci sarebbero riuscite.
Eravamo più o meno nella condizione in cui siamo con i maschi adesso, molti giovani (19/22 anni) rampanti pronti a prendere il posto dei vecchi, poi invece non è successo nulla.
Il vuoto generazionale si spiega così, anche se io personalmente non so dire perchè nessuna di quelle ragazze sia entrata nelle 100.
Adesso arriva una nuova generazione, numericamente più magra; probabilmente tra loro non c’è nessun talento da top ten, ma ci accontenteremmo se diventassero oneste giocatrici da secondo-terzo turno slam.
Il mondo del tennis cambia ogni anno, per mille fattori diversi, economici in primis. Basti pensare a l’esponenziale crescita delle cinesi, prima di Na Li, Jie Zheng e Peng, quasi non esisteva la Cina nel mondo del tennis femminile, le ucraine prime delle sorelle Bondarenko alle quali hanno fatto seguito almeno una decina di altre giocatrici dov’erano?! Per non parlare di biellorusse o di kazake (naturalizzate e non).
Si è allargato il panorama mondiale, c’è spazio pure per la Turchia nella top 100 ma sono sparite o quasi le sud americane… ci son troppi fattori da analizzare che non sono solo numeri.
Mi vengono in mente grandi talenti sprecati che sarebbero ampiamente nelle 100 oggi, vedi Vaidisova, Szavay, Golovin e Rezai… per non parlare di ritiri precoci di ex top player come Safina e Zvonareva, giovani speranze uccise da un exploit la Stevenson per esempio.
Sono davvero troppe le cose da tener conto per fare un ragionamento completo e veritiero…
Penso che hai perfettamente ragione, ma solo due commenti:
– i numeri non mi danno ragione, semplicemente perché su di essi non ho fondato nessuna tesi, non li ho elaborati per sostenere nessuna ipotesi, né sapevo cosa sarebbe venuto fuori. Non vuol dire che non abbia una opinione, ma la tengo separata dai fatti.
– dietro ogni numero c’è una persona, con le sue caratteristiche, i suoi problemi. E’ sacrosanto tenerne conto quando e se si scende sul piano personale, ma questo non è possibile su un piano generale. E comunque un giudizio (che mi guardo bene dal formulare) su un intero gruppo o movimento non deve mai trasferirsi a livello individuale.
Ma da un insieme di casi personali, imprevedibili, poi a livello collettivo si può evidenziare una tendenza, e su questa è lecito sindacare.
Pardon,le 100 di allora,non le attuali,anche se cambia pochi.
Non avevo dubbi, in quanto fa’ parte di una ricerca che feci tempo fa’ , dove emerse che tra le top 100 attuali e chi ci era stato almeno una volta ( per un totale di 180 tenniste circa )solamente 5 erano ancora oltre la 300 all’età anni 20,ma nessuna di queste 5 arrivò in top 50.
Quoto la postilla,
Il sistema che tuo malgrado hai utilizzato favorisce per assurdo un gruppo di 5 giocatrici con rank 300 rispetto ad un gruppo formato da tre #200 e 2 #700.
Forse l’ideale sarebbe fare la media punti per le giocatrici del campione, andando poi a controllare a che posizione corrispondesse, per ogni anno, a livello di ranking:
Sarebbe un lavoro titanico.
Quindi non posso che stimarti per quanto gia fatto finora
Piper,è corretto quello che dici,e aggiungo che però,fin dagli anni Ottanta,giornalisti critici con Tommasi in testa,affermarono che Reggi e Cecchini scapparono,in un certo senso,dal centro tecnico federale di Latina,se non erro,ed è facile pensare che se non lo avessero fatto,magari al massimo avrebbero avuto una carriera simile ad una Barbara Romanò,o come Silvia La Fratta,o ancora,al massimo avrebbero raggiunto un best ranking e fatto più o meno risultati simili ad una Laura Garrone,quindi va da se pensare che già allora la nostra federazione lavorava decisamente male.La Reggi poi,durante la sua carriera,riuscì ad avvalersi dei consigli di Nick Bollettieri,quindi non certo l’ultimo degli arrivati per quanto riguarda persone competenti che gravitavano in ambito tennistico(il fatto che scoprì gente come Agassi,Courier e la Seles parla da solo),che la fecero notevolmente migliorare come tennista.
A parte le statistiche (di cui non entro nel merito), la situazione in Italia da 2/3 lustri ad oggi è migliorata. Non solo Camila ma pure le 4 Moschettiere non si sono formate nel bel paese.
@ Carl (#1740943)
Gran lavoro.
@ mirko.dllm (#1740846)
Camila è proprio unica.
@ Carl (#1740943)
Interessante, bisogna però anche considerare che mediamente l’età dei tennisti di vertice si è alzata; pensate guardano in Italia alle ns Vinci Schiavone che ancora giocano.
Sarebbe quindi corretto un raffronto con l’età media delle prime 100 giocatrici in classifica negli stessi anni di questa statistica.
Per chi ha voglia di dilettarsi ..
Konta è entrata tra le prime 300 il 16 maggio 2010, quando aveva ancora 19 anni, top 200 il 9 settembre 2012, a 21 anni, un pò tardiva come top 100, 22 giugno 2014, 23 anni.
Gavrilova è stata precoce, nelle 300 il 27 maggio 2012, 18 anni, nelle 200 il 27 gennaio 2013, 19 anni, top 100 22 marzo 2015, 21 anni appena compiuti.
Siegemund nelle 300 il 18 novembre 2007, a 19 anni. Nelle 200 il 30 gennaio 2011, 22 anni, top 100 il 13 settembre 2015, alla veneranda età di 27 anni.
Tutte e tre hanno raggiunto la posizione 300 prima dei 20 anni.
Comunque il tema è ampio,e come direbbe la più classica professoressa di italiano,direi che c’è tanto da parlare e da scrivere.Carl,i freddi numeri ti danno senza dubbio ragione,ma secondo me non dicono che negli anni,non poche nostre giocatrici sono riuscite ad arrivare tra le top 200,se non addirittura tra le top 150,senza però riuscire a fare il passo successivo,tanto che più di qualcuna si è ritirata precocemente se non sbaglio,e poi negli anni abbiamo subito ritiri abbastanza pesanti che aggravarono la situazione,e mi viene da pensare a Mara Santangelo e Antonella Serra Zanetti che lasciarono il tennis professionistico prima di compiere 30 anni,così come fece qualche anno prima,se non sbaglio,una come Francesca Lubiani,coetanea di Tathiana Garbin,tanto per dire.Poi magari si potrebbero analizzare i casi di Giulia Gabba,delle sorelle altoatesine Mayr,di Caregaro,Di Giuseppe,della già citata Burnett,o di diverse nostre teniste della classe 1987,che avrebbero potuto davvero formare un bel gruppetto di coetanee,come la stessa Gabba,Gatto Monticone,Verardi,ecc,che avrebbero potuto benissimo aggiungersi a Errani e Knapp.Senza dimenticare altre che avrebbero potuto fare di più,e penso in primis a Dentoni e Remondina,ma anche a Giovine e Di Sarra.Che ne pensi?
@ Tafanus (#1740957)
Controlla meglio se il giorno del loro 20 esimo compleanno non erano già state in top 300.
È solamente una caso statistico infausto, ma che ovviamente spiega certi processi di crescita.
Il che non vuol dire che chi è 299 avrà chance di diventare top player e chi è 301 no.
Ci sono varie e lunghe sfumature, e come diceva radar un paio delle nostre hanno fronteggiato rallentamenti per persistenti problemi fisici, che vanno tenuti conto.
Mai fare affermazioni così apodittiche senza controllare… Ti posso citare tre casi che smentiscono la tua affermazione:
Johanna Konta era 340, è 10
Daria GTavrilova era 370, è 25
Laura Siegemund era 310, è 31
Crescita esponenziale?
Questi sono gli errori (in buona fede) che si commettono esprimendo giudizi basati su sensazioni, per di più limitate in pochi anni.
Prima si raccolgono i dati oggettivi, su più anni, poi semmai si formulano commenti, ma anche no, visto che spesso i fatti reali parlano da soli.
Per valutare lo stato di salute di un movimento bisogna considerare non le singole individualità, ma il gruppo.
Ho scelto come criterio di verificare, in ogni anno, la situazione di classifica delle migliori 5 e migliori 10 italiane con non più di 23 anni.
Ho scelto il limite dei 23 anni perché è quello adottato dalla WTA per la qualifica di “Rising star”, che prevede non più di 23 anni e ranking tra le prime 200 (tra parentesi nessuna italiana può fregiarsi ora di questa qualifica, fino al 2015 avevamo la Giorgi).
Comunque ho semplicemente sommato il ranking delle nostre migliori 23nni o meno, ovviamente più bassa è la somma migliore è la qualità del gruppo.
Questi i risultati dal 2000 ad oggi, riportando prima il dato delle migliori 5, poi quello delle migliori 10, per avere una visuale più completa:
2000….541…1696
2001….491…1703
2002….514…2021
2003….411…1694
2004….449…2561
2005….512…2204
2006….997…3120
2007…1029…3190
2008….856…2853
2009…1048…2857
2010….915…2572
2011…1029…3026
2012…1054…3144
2013…1130…3564
2014…1136…3665
2015…1734…4070
2016…1437…3801
I numeri non avrebbero bisogno di tanti commenti, in sedici anni il valore globale dei gruppi considerati è peggiorato di un fattore 3.
Nel 2000 le nostre 10 migliori giovani sommavano tante posizioni di ranking quante ne sommano ora le migliori 5.
Se si riportassero i dati su un grafico vedremmo una situazione quasi piatta dal 2000 al 2005, poi un brusca discontinuità, pressapoco un raddoppio dei valori, seguito da un progressivo ulteriore peggioramento.
Quella che a sensazione epidermica è sembrata una “crescita esponenziale” nel 2016, alla luce dei dati oggettivi si rivela una lieve inversione di tendenza, per la prima volta negli ultimi 5 anni non abbiamo peggiorato, pur essendo ancora lontani dal 2014.
Come al solito mi fermo ai dati oggettivi medi, senza entrare nelle dinamiche individuali imprevedibili e poco significative.
Poi ognuno tragga le sue conclusioni, ed esprima il suo parere, ma almeno su basi incontrovertibili.
Postilla: forse più che il ranking sarebbe stato corretto sommare i punti, ma il criterio di attribuzione dei punti non è costante nel tempo, è cambiato più volte, quindi non è praticabile.
Concordo, tranne sulla crescita esponenziale.
Per me sì è trattato di una crescita normale (parlo di J. Pieri, Paolini e Trevisan), rapportata all’età e alle qualità palesi e intrinseche del tennis delle ragazze in questione.
Se non si cresce a 19, 21 e 23 anni (ma i 23 di Martina sono relativi, data la prolungata assenza di 4 anni dal 2010 al 2013), quando si cresce?
Il prossimo anno mi aspetto ulteriori passi avanti e se entreranno in top100, lì sì, sarà una crescita esponenziale 😉
Se Paolini,Trevisan,Brescia….entrassero in top 100 sarebbero 3 casi rari, entrassero in top 50,dei casi unici.
@ mirko.dllm (#1740846)
Trarre conclusioni è delicato, e spesso non oggettivo ed opinabile.
Ho solo voluto evidenziare dei fatti evidenti, oggettivi.
L’unica osservazioni lecita è quella che scaturisce automaticamente dai dati esistenti:
– il decennio eccellente che abbiamo goduto ultimamente è stato preceduto da un altro decennio oltremodo fertile, che ne ha gettato le basi. Negli ultimi dieci anni abbiamo raccolto i frutti di un vivaio prolifico fin dagli anni ’90.
Da dieci anni il vivaio è palesemente inaridito.
Non tocca a me esaminarne i motivi e trovare le soluzioni.
E’ poi vero che c’è sempre una componente di imprevedibilità, ma è a livello individuale; su una base estesa i risultati globali sono sempre frutto di una pianificazione.
Se non esiste tennista ad aver raggiunto la top 50 tra quelle che a 20 anni non era ancora tra le prime 300 un motivo ci sarà.
A proposito la Golubic potrebbe essere l’ho unica, visto che Allertova si è allontanata già.
Se non
@ pablox (#1740866)
L’imprevedibilità esiste ma sono casi sporadici.
Generalmente si seguono tendenze anche nel tennis, abbastanza affidabili.
non è che invece di fare i punti necessari per rientrare nelle quali, si sia adoperata nel difendere i colori del circolo “oratorio don bosco” per la straordinaria IMPORTANTISSSSSIMA coppa degli oratori (serie a1). Ammetto di non esserne a conoscenza ma spero non sia cosi…..
Beh, non stiamo parlando di numeri 1, o di capolavori artistici. Bensì di buone giocatrici uscite da buone strutture, come capita a quasi tutte le altre nazioni.
Se un’intera generazione di scrittori non produce un capolavoro, non è un dramma. Se non riesce a confezionare un libro di buon livello, allora c’è di che interrogarsi.
Non è certo positivo il fatto ke negli ultimi 10 anni solo la Giorgi
sia arrivata in top 100, ma sono fiducioso ke il prossimo anno almeno 3 ragazze entreranno nelle 200, non faccio nomi x scaramanzia.
molto interessane ed illuminante, analisi che non lascia margini di difesa e che dovrebbe produrre vergogna al settore tecnico.
addirittura peggio della percezione, 10 anni senza produrre una giocatrice di tennis di medio livello nonostante gli investimenti non manchino e non siano mancati.
hai fatto bene ad evidenziare questo sfacelo, segnale inequivocabile di politiche sportive sbagliate e di evidente incapacità.
quel che è grave è il fatto che nessuno se ne assuma la responsabilità, semplicemente scandaloso.
@ Carl (#1740836)
IL problema di statistiche come queste (interessante, voglio premettere) è che si applicano ad un campo, quale lo sport agonistico, dove la imprevedibilità è l’unica cosa prevedibile 😀
Io sono convinto che per i prossimi 10 anni non ci sarà una vera ripresa economica, ma lì i fatti sono prevedibili perché conosciuti, ma come si fa a fare previsioni su sport, arte o cinema? 😯
L’analisi prometteva bene Carl,peccato però che non hai tratto le conclusioni per esempio,su chi addebitare quella che sembra essere la sparizione di una buona scuola italiana di tennis,ovviamente in ambito femminile.Comunque se qualcuna di queste nostre attuali ragazze capirà che deve andare all’estero per migliorare la sua tecnica ed il suo gioco,io direi che ancora non è detta l’ultima parola.Aggiungo che sarebbe anche interessante fare uno studio o un’analisi,con relative tabelle,su quanto durano mediamente,per esempio,i tennisti italiani in top 100,magari partendo dagli anni 2000. 🙄
C’è molto più materiale per rimanere perennemente tra il n.120 e il n.200 della classifica ATP? Se sì,sono assolutamente d’accordo. 😎
il tennis femminile italiano sparirà per almeno cinque anni. con gli uomini c’è molto più materiale
L’ultimo decennio del tennis femminile è il frutto di una solidissima base, che è del tutto scomparsa.
Riporto in forma tabellare la sintesi del vivaio italiano, cioè per ogni anno, a partire dal 1990, quali italiane hanno sfondato la barriera delle prime 100, che rappresenta la vera soglia di qualità.
1990….Romano
1991….Farina
1992
1993….Bentivoglio
1994….Adriana Serra Zanetti
1995
1996….Pizzichini
1997….Lubiani
1998….Santangelo
1999
2000….Garbin, Casoni, Schiavone
2001….Camerin
2002….Pennetta, Antonella Serra Zanetti
2003
2004….Vinci
2005
2006….Brianti
2007….Knapp, Errani
2008
2009
2010
2011
2012….Giorgi
2013
2014
2015
2016
2017 ????
Salta all’occhio che dal 1990 fino al 2007 abbiamo “sfornato” top 100 con regolarità, saltando al massimo un anno, ma a volte ci è riuscita più di una, per un totale di 17 in 18 anni.
Dal 2008 la sorgente si è inesorabilmente inaridita, sono già 9 anni, e presto saranno 10, che nessuna top 100 esce dalle scuole italiane di tennis.
E’ evidente che la mosca bianca Giorgi, autodidatta, non ha nessun nesso con la tradizione tennistica italiana.
Nell’ultimo decennio abbiamo raccolto i frutti dei 20 anni precedenti, ma da dieci anni la pianta si è inaridita.
Non basteranno altri 10 anni per rinvigorirla.
NOn capisco questo disfattismo, dopo un anno in cui c’è stata una crescita esponenziale. Poi che nessuna possa entrare nelle quali dell’AO perché il cut off è posto molto in alto (attorno alla 200 mentre nel 2011, ad esempio era a 300) è un altro paio di maniche, Dire che per i prossimi 3-5 anni non ci saranno ricambi mi pare molto azzardato, basta scorrere la classifica per vedere che ci sono 6-7 giocatrici in rampa di lancio, Aspettiamo Parigi almeno, prima di dire certe cose….
L’anno scorso cut off molto basso. La vedo dura per la Paolini ma tutto puo essere! Speriamo!
Eh questa è la situazione tennis femminile dopo le grandi ormai tutte a fine carriera c’è un vuoto pauroso se si esclude la Paolini il resto è ancora molto dietro
é anche giust stiamo facendo schifo.
Beh secondo me invece non siamo messi malissimo, abbiamo la Paolini che è a ridosso della top 200 con neanche 21 anni, la Trevisan che invece è più indietro ma questo perché ha giocato poco e poi c’è la Pieri che ha appena 19 anni, infine ci sono l’altra Pieri e la Samsonova che stanno crescendo. Quindi probabilmente non otterremo gli stessi risultati come in questi ultimi anni ma qualche piccola soddisfazione probabilmente si.
E io la sosterro’ comunque per i prossimi 90
Credo sia da circa 30 mesi – giorno più, giorno meno – che va dicendo che il suo sogno è di entrare nelle top100…
Poi se il suo fisico glielo consentirá non è dato saperlo…
Nel senso che nell’ultimo decennio specialmente,le nostre tenniste sono state infinitamente più forti dei loro colleghi uomini.Vero? 😎 Comunque,se andate a vedere le precedenti stagioni,vi accorgerete che dal 1985 almeno,a tenere in piedi la baracca,è stato soprattutto il nostro tennis in gonnella a suon di risultati,e chi vi vede invece una supremazia dei nostri tennisti del settore maschile,ha seri problemi a leggere i risultati,soprattutto quelli che contano. 🙄
Sembrava certa la presenza di Trevisan 2 mesi fa’,poi praticamente sparita un’ora altra volta.
Mi piacerebbe sapere gli obbiettivi di questa ragazza, se abbia desiderio di confrontarsi o se c’è forse un pizzico di paura di scoprirsi non all’altezza per certi desideri.
Già lo sapevamo che dopo le “vecchie” Vinci, Errani, Giorgi, Schiavone e Knapp c’era il vuoto assoluto almeno per i prossimi 3-5 anni a meno di clamorose sorprese!
Alla faccia di chi paragonava il tennis maschile a quello femminile: due mondi completamente diversi…..ATTUALMENTE OVVIAMENTE….
Credo che possano farcela sia la Trevisan che la Paolini ad entrare nelle qualificazioni
Il cut-off va da 330 a 200 ..?!
Amarezza