Kristina Mladenovic è senza coach: “La presenza di un allenatore che mi dice sempre le stesse cose potrebbe bloccare il mio istinto”
Kristina Mladenovic ha rotto il rapporto di collaborazione con Georges Goven.
La transalpina ha annunciato che la fine del rapporto non è dovuto ai risultati ma perchè mancava quel qualcosa in più: “Non ho bisogno sicuramente di qualcuno che mi ripeta cose che già conosco. La presenza di un allenatore che mi dice sempre le stesse cose potrebbe bloccare il mio istinto di tennista.
L’anno è andato bene, non c’era nessun problema ma mancava quel qualcosa in più”.
Kristina ha anche dichiarato di non essere in cerca di un nuovo coach ma semmai di un ex campione del passato che possa consigliarla nel corso della stagione.
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Mi offro io per essere l ‘allenatore della francesina..
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È più intelligente che simpatica la ragazza… 😎
Solo quest’anno più di un milione e mezzo di premi (più della Vinci), fai un po’ tu..
‘l’anno è andato bene’ lo ha detto lei….. 😉
Totalmente senza cervello, tipo la garcia, ci credo che ti deve ripetere le stesse cose tanto non capisci niente a prescindere 😆
Delpo fa caso a sè…avessero contato i 750 punti per le Olimpiadi come in passato e avesse fatto una stagione di 18/20 tornei regolare avrebbe qualcosa intorno ai 2500 punti, a ridosso dei primi 10, che è il livello che sa esprimere oggi e di cui può andare fierissimo.
La Mladenivic evidentemente non la pensa come te….
economicamente non ho idea (tra sponsor e premi) , dal punto di vista sportivo, ha vissuto un anno di emozioni intense con vittoria al RG e finale fedcup che non si cambierebbero con una semplice classifica top20. DelPo è 30 al mondo, ma a parte Murray e forse Nole, chiunque altro avrebbe voluto fare la sua stagione Con Davis e finale olimpica in tasca.
Da qui il fatto di cambiare coach…se capisci che ti manca qualcosa ma non sei convinta dei consigli che ti danno, non c’è nulla da fare.
Oppure sei una inconvincibile che, nonostante si tenga stretti i limiti che ha, aspetterà l’infilata buona per imbroccare qualche torneo, andare in superfiducia e finire a best ranking lo stesso, perchè non credo che in almeno 10 anni di carriera una come lei non faccia almeno una capatina nelle 15
preferiresti così o essere rimasta n.9 in doppio, senza finale fed ed essere nelle top20 in singolo?
in doppio è n1 e ha fatto finale fedcup. negativa non è.
certo, da un lato è buona prassi cercare di far immaginare i vantaggi che si potrebbero ottenere da certi cambiamenti sul gioco,
dall’altro questo non dovrebbe essere neanche necessario, perché chi ti segue si è fatto un’idea su come migliorare, e l’atleta dovrebbe semplicemente aver fiducia e intraprendere il lavoro.
Dopo il medio periodo, si valuteranno i risultati
Se è un problema di convinzioni bisogna saper far immaginare i vantaggi di cambiarle sennò nessuno muove un passo.
Se una come lei pensa che essere al n.42 wta sia un anno andato bene, comincerei da lì….
teste allo sbando, senza punti saldi da cui partire.. 😕
A tutte queste tenniste, io metterei la regola di un coach obbligato: il clone ripetuto di Ivan Lendl! Senza possibilità di cambiarlo!
@ tennisaddicted (#1740452)
Si l’unica che ho visto che potevi usare queste direttive era la Safina… e con lei funzionava… ma funziona con poche..il famoso tennis sparatutto senza pensare…
Sante parole!
I commenti dei coach sono sempre gli stessi… Tipo, devi essere più aggressiva, devi entrare coi piedi in campo… Per una persona di intelligenza media sono un insulto
Ha ragione! I coach devono essere creativi nel gioco… ma la maggior parte di loro cerca solo i soldi.
KIKI vengo io a darti quel qualcosa in più!!!!!
problema che conosco..
Lui ti ripete sempre le stesse cose.., forse perché serve (e in questo verbo c’è “il tutto” da approfondire) che tu le faccia e invece non le stai ancora facendo e comunque non le fai con la dovuta continuità? 😯
Allenare una donna è difficile, difficile, difficile..
Qui c’è lo zampino di Garbine