Raven Klaasen: “essere oltre il n°200 in classifica in singolare non è sufficiente per vivere con il tennis”
Raven Klaasen è uno dei più autentici specialisti del doppio e, in quanto tale, non disputa un match in singolare dal 2012.
Nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano IOL, l’attuale numero-12 del mondo di categoria ha spiegato i motivi che a trent’anni lo abbiano portato ad abbandonare la ricerca del successo come singolarista.
“Gli infortuni continuavano a bloccarmi ed io volevo allungare la mia carriera. Ho preso la decisione oramai cinque anni fa ed è stata molto dura per me, visto che nonostante la scelta avessi comunque realizzato che avrei voluto continuare a giocare in singolare”, ha detto il sudafricano -che quest’anno ha trionfato a Chengdu ed Halle al fianco di Rajeev Ram.
“In più, essere oltre il n°200 in classifica in singolare non è sufficiente per vivere con il tennis”, ha aggiunto il finalista in stagione di cinque tornei, tra cui spicca anche la finale alle ATP Finals.
Edoardo Gamacchio
TAG: Notizie dal mondo, Raven Klaasen
Hai toccato un tasto interessante. Ci sono moltissime persone che giocano a tennis, ma non altrettante interessate a guardarlo (specie a livello pro medio-basso). E quindi il giro d’affari non è proporzionale al volume di “coinvolti”. Poi, volendo, ci sarebbe da discutere all’infinito se siano più appassionati di tennis i “soci del circolo che vogliono fare il doppietto” o gli spettatori del future (o i tifosi da divano di Roger&c.).
Per concludere il tutto vorrei segnalare che il montepremi dei futures a cui vanno aggiunti spese per ufficiali di gara, organizzazione, trasportation giocatori,manuntenzionecampi, fisioterapista,palle etc sono INTERAMENTE a carico dei circoli, con semplici appassionati/maestri/proprietari del circolo che organizzano con fatica questi tornei che sono a perdere, cercando sponsor. E per i challenger la situazione é similare con l’ ATP che da solo un piccolo contributo a fronte di costi di organizzazione molto più elevati di un futures. Quindi i giocatori dovrebbero solo ringraziare che c e gente che permette loro di giocare, perché facendo un salto direttamente al world tour lo vedete anche voi che negli atp 250 spesso ci sono tribune deserte, é triste dirlo.. ma purtroppo tirano sempre e solo i soliti 4/5 nomi.
@ sander (#1739913)
@ sander (#1739913)
Di certo gente che veleggia 3/4 per non dire 7/8 anni per non dire sempre nei futures/challenger non saranno mai campioni, i futures/challenger DEVONO essere tornei di passaggio e crescita ed infatti i federer/nadal/djokovic ma anche thiem/kirgyos/zverev ne hanno giocati pochissimi. Potrei anche rigirare il tutto e dirti invece che é proprio con maggiore selezione naturale all’inizio che magari verranno fuori più campioni, che poi sono discorsi che lasciano il tempo che trovano perché i fenomeni fanno percorsi ed hanno talento che esulano da ogni logica “normale”. Il problema é inquadrare il concetto di professionista, il 300 al mondo per me non lo é e se si lamenta sono problemi suoi non del sistema, se vale veramente arrivasse top 50/top 10,top quello che vuole lui ed accedesse ai main draw di tutti gli slam che già sono abbastanza ampi a 128 giocatori con primi turni spesso ridicoli.@ sander (#1739913)
hai ragione, non lo prescrive il medico di fare il tennista, con questa filosofia il tennis si sta impoverendo, sempre più giocatori talentuosi abbandoneranno il loro sogno perché le probabilità di non riuscire sono troppe e il risultato sarà un crollo della qualità media dei tennisti.
già adesso si può vedere marcatamente la perdita di qualità di questo sport.
per avere dei campioni di valore bisogna dare la possibilità al più gran numero di interpreti possibile di vivere di tennis, il sistema di adesso punta a un mordi e fuggi del momento sfruttando l’onda lunga dei campioni di lungo corso, ma così non c’è visione e il nostro sport si impoverira’ sempre di più
@ Becuzzi_style (#1739885)
Lascia perdere, già abbiamo affrontato il discorso su un mio intervento dove ovviamente avevamo visioni concordi, mischiano gli sport di squadra con quelli individuali, probabilmente non hanno mai visto un futures dal vivo (dove ci sono spesso Max 5/10 spettatori) e ogni volta si sentono e dicono le stesse cose. Non esiste credo uno sport individuale dove il 200 al mondo può vivere solo di quello sport.Come si diceva sotto non lo prescrive il medico di fare il tennista, Se hai 27/28 anni e sei fuori dai 200 o da quello che volete, nessuno vieta loro di smettere/di diventare maestri/di giocare solo competizioni a squadre/di giocare solo il doppio/di giocare a padel/ di fare il fruttivendolo.
ps: aspettiamo il prossimo articolo dove si dirà che fuori dai 200 non si vive di tennis..
…ma ora lasciando gli sport effettivamente minori..ma nel nuoto il 200 al mondo nei 200 farfalla, che sarà il numero 10 d’Italia non credo abbia aiuti federali o altro…idem per il 200 al mondo nei 400 piani in atletica….e sono sport paragonabili per competitività al tennis, per gli sport di squadra si sa che è effettivamente diverso….certo ora tralasciando il calcio che è un mondo non confrontabile…anche nella pallavolo di certo il 10/15 giocatore d’Italia se la passa più che bene…credo già solo giocare in una serie A2 si prendono discreti soldi e la vita e terribilmente più comoda…purtroppo nel tennis sei solo….ma va anche detto, circoscrivendo al contesto nazionale, che fra aiuti della federazione e i campionati a squadre i conti si riescono a far perlomene quadrare…..poi certo se uno gioca 3 settimane in nuova Zelanda….poi va in Messico….un mese dopo in Sudafrica e la settimana dopo in Giappone beh li è chiaro che autonomente non ce la puoi fare….ma per fortuna in Italia di tornei ce ne sono tanti….e molti nostri ragazzi riescono a fare metà stagione sul suolo nazionale abbattendo fortemente i costi.
Io sono stato spesso critico sulla federazione,ma ecco mi sembra che i nostri ragazzi perlomeno se la passino un po meglio dei propri colleghi..
Uno sport che muove milioni di dollari e di spettatori in tutto il mondo DEVE fare in modo che almeno 1000 atleti possano chiamarsi PROFESSIONISTI . Direi 300 maschi e 300 femmine per il singolare e 200 maschi e 200 femmine per il doppio ( 100 Copie ) Io studierei un accordo con le più grandi compagnie aeree e obbligherei gli organizzatori dei Challenger dare sempre l’ospitalità a tutti i giocatori del tabellone principale . Dimezzerei i premi delle prove dello Slam ridistribuendo il malloppo nei challenger .
@ sander (#1739867)
Di più ancora.
200 non basta, perché per arrivare al numero 200 al mondo ne spendi di più di quanti tu ne possa guadagnare anche in 10 anni di numero 200. Da bambino fino a 18 anni spendi e spandi anche senza andare alle accademie (che minimo ti chiedono 10 mila euro al mese per venderti fumo e dirti che sarai un fenomeno), ma al giorno d’oggi a parte una decina di teenager gli altri sono a bagno. Finanziati da qualcuno a da mamma e papà.
Crugnola dichiarò di esserci andato in pari dopo anni di circuito.
Quindi ha ben ragione il buon Nargiso quando afferma che il vero pro è minimo primi 100 al mondo perché è lì che inizi a guadagnarci.
Il resto sono balle.
Ci fosse un sistema altrettanto “problematico” dove ad esempio in Italia possono guadagnare bene e dignitosamente solo i 200 avvocati piu’ bravi , solo i 200 medici piu’ importanti,solo 200 imprenditori di piccole aziende ecc ecc sai quanti scioperi……rapporto mazzo che ti fai per arrivare li e retribuzione ottenuta non e’ assolutamente equo….
L’ingiustizia risiede nel fatto che in qualunque altro sport il 200mo giocatore, che sia calcio, basket, baseball, football americano vive sicuramente bene dei propri guadagni, mentre nel tennis ciò non avviene….
Si chiama “meritocrazia”, non vedo dove sia l’ingiustizia.
Chi è piu bravo guadagna di più e nel tennis, a differenza di altri sport, eiste un dato oggettivo che è la classifica.
In ogni caso a me sembra una constatazione da parte di Klaasen non una lamentela.
Non solo. Sono incardinati in un sistema che li allena, li preserva fisicamente con controlli e fisio, li segue, paga le spese di viaggio ecc….
Nel tennis sei un professionista e devi badare a te stesso, andare in giro per il mondo a cercar fortuna, cercare di guadagnare qualcosa, in uno sport nel quale la concorrenza è altissima, ovunque trovi gente che gioca bene (non è il fioretto o lo sci alpino, che vanta su numeri di praticanti infinitamente più piccoli). Cerchiamo di ragionare prima di scrivere.
o’ sacc’ , o’ sacc’
e mica te lo ordina il medico di fare il tennista….
sappiamo però che per un coach, una struttura, un fisio e preparatore atletico, alberghi e aerei se ne vanno parecchie decine di migliaia di euro, quindi è normale che un 200 atp giochi…per giocare e per continuare a coltivare la speranza di sfondare, ma non per guadagnare.
Mi sembra professionalmente molto ragionata la scelta del doppio, dove con un po’ di pratica anche un giocatore modesto ma con allcune caratteristiche può diventare un top e guadagnare molto bene.
Dentro 100 atp circa è un’altra musica.
Non conoscevo questi premi erogati a pioggia dalla Fit, sono premi EXTRA rispetto a quelli fissati dall’ATP o dall’ITF. Direi che i tennisti italiani hanno poco da lamentarsi, sommando i due premi si può arrivare a entrate che coprono le spese. Probabilmente il problema ce l’anno i tennisti di altre nazionalità, che con i soli premi “standard” rischiano di fare la fame.
@ Becuzzi_style (#1739811)
Il grado di difficolta’ per raggiungere la posizione di duecento al mondo nel tennis possiamo paragonarla a quella per diventare un avvocato di fama a livello Nazionale a un politico che diventa Ministro a un calciatore che gioca in serie A, a un Manager di livello…..questo e’ il mazzo tanto che un tennista deve farsi fin da piccolo per arrivare a quei livelli.
Nonostante la crisi, guadagnare 1000 euro al mese e’ molto piu’ facile, quindi il paragone non regge, essere numero 200 nel fioretto e’ incredibilmente piu’ facile rispetto al tennis, basta guardare glin iscritti per questo sport nelle varie Nazioni, idem nello sci, nella carabina e nel judo.
I compensi che ottiene un numero 200 nel tennis sono veramente poca cosa rispetto ai sacrifici e alla qualita’ ottenuta nella sua professione….
Quindi una Martina Trevisan prenderà come premio federale oltre 30mila€ (20 per la classifica e almeno altri 10 per le vittorie e i piazzamenti nei tornei con almeno 25 mila dollari di montepremi)?
@ biglebowsky (#1739835)
si impippa per bene tranquillo!Considera le spese che un tennista deve sostenere con le sue entrate LORDE e vedi che quei 10-20-30 mila euro sono spiccioli!
http ://federtennis.it/pdf/premi2016bis.pdf
direi che s’impippa benino
verissimo, ma in quanti seguono la scherma ed in quanti seguono o giocano almeno a tennis?
hai un’idea del volume d’affari che ci gira intorno? secondo te un top schermidore può guadagnare 1 mln per aver vinto un solo torneo come Nole&co?
per non parlare di judo o carabina….
Il fatto è che gran parte degli atleti italiani top in queste discipline sono inquadrati in squadre nazionali di carabinieri, polizia, finanza, etcetcetc
chi gioca a tennis s’impippa…
E qui si ricade nella annoso problema…finché non verranno prese in considerazione le giuste istanze dei giocatori del circuito challenger e in generale delle soglie inferiori del tennis professionistico che giustamente e legittimamente rivendicano una piu equa redistribuzione dei premi, la sperequazione continuerà ed anzi si accentuera’ col rischio di andare ad alimentare fenomeni di illecito sportivo e di esempi ne abbiamo sottomano anche in Italia senza fare nomi.
Questo è quanto…
@ Becuzzi_style (#1739811)
Credo siano ” mantenuti” dalle forze armate proprio per questo.
Non mi sembra che la sua fosse una critica trasversale al sistema. Ha semplicemente inteso spiegare le ragioni per cui ha ritenuto di abbandonare il singolare per dedicarsi con profitto al doppio.
@ Becuzzi_style (#1739811)
Hai ragione su tutto tranne che sui campioni olimpici . Per quelli (fortunatamente) spesso intervengono i gruppi sportivi delle FF.AA. che garantiscono all’atleta uno stipendio in cambio del ritorno d’immagine che consegue dai successi agonistici . Le nostre rappresentative olimpiche sono zeppe di sciatori carabinieri , fiorettisti finanzieri e pugili poliziotti che , senza l’ausilio dello stipendio , non potrebbero permettersi il lusso di allenarsi . Questo nel tennis non avviene forse perchè ancora è (a torto) considerato uno sport d’elite .
Spesso anche lavorando e prendendo 1000 euro al mese non si riesce a vivere col proprio lavoro…e allora che si fa?
Chissà cosa dovrà dire il numero 200 nel fioretto, nei 400 misti, nello slalom speciale o della carabina, o del judo…ci sono campioni olimpici che guadagnano pochissimo…