Matteo Donati: 2017 per voltare pagina
Diciamocelo subito, il 2016 di Matteo Donati è stato al di sotto delle aspettative, senza quel salto di qualità definitivo che ci auguravamo gli avrebbe permesso di stare in pianta stabile in top100.
Per molti Matteo, classe ’95, è il nostro giovane con maggior potenziale, quello che teoricamente potrebbe ambire a salire più in alto in classifica: se il talento e il braccio non sono però in discussione, ciò che preoccupa di Matteo è la fragilità fisica che anche quest’anno ha minato la sua continuità, vera e indispensabile base per un tennista in rampa di lancio che vuole diventare “grande”. Sono convinto al 100% che se i problemi muscolari e fisici avessero lasciato in pace Matteo adesso staremmo parlando di un sicuro top100. Il tempo è sicuramente dalla sua parte e se il 2016 può essere in fretta salutato, il 2017 fornirà una ghiotta chance: andiamo però ad analizzare l’anno che sta per chiudersi con i “semplici” numeri.
Il 2016 di Matteo si è chiuso con uno score in assoluta parità, con 26 vittorie e altrettante sconfitte, partite distribuite su terra battuta (22/18 lo score), cemento outdoor (3/6) e indoor (1/2): Matteo preferisce il rosso ma il suo tennis sembra adattarsi perfettamente anche al rapido…speriamo se ne convinca per primo lui.
Attualmente prossimo alla top200, Matteo ha iniziato il 2016 con troppi primi e secondi turni, fallendo peraltro la qualificazione al main draw in quel di Melbourne: il passaggio alla terra rossa non ha inizialmente portato i frutti sperati, fallendo di un soffio al 3T di quali l’accesso al tabellone principale del Roland Garros. Rammarico per non aver centrato un risultato alla portata e che avrebbe sicuramente regalato una scossa alla stagione.
Il primo vero acuto arriva sulla terra battuta di Caltanissetta, nel ricco challenger dell’estate siciliana: qui Matteo gioca finalmente libero da noie fisiche e mette in riga ottimi giocatori del circuito ch (Zekic, Giraldo, Quinzi, Andreozzi) prima di cedere in finale, sprecando diversi match point, a quel cagnaccio di Paolo Lorenzi, decisamente superstar del mondo challenger. Se Matteo fosse sempre quello di Caltanissetta avrei pochi dubbi nel pronosticarlo bomba ATP dei prossimi anni. Non si può quindi che incrociare le dita e sperare che raggiunga tale solidità il prima possibile.
Sempre sul rosso e sempre in estate Donati raggiunge i quarti di finale a Milano (sconfitta contro Djere), Cortina (battuto da Joao Souza), Fano (fuori per mano di Michon) ma soprattutto la semifinale a Manerbio contro Leonardo Mayer: contro l’argentino decisamente di un’altra categoria rispetto al circuito challenger, Matteo arriva a un passo dalla vittoria dando seguito a una buona estate sul rosso e mettendo ancora una volta in mostra un ottimo potenziale, non sempre sfruttato.
È questo l’ultimo risultato degno di nota, con il finale di stagione che lo vede scendere in campo poche volte e ritirarsi per infortunio sul veloce di Brest: peccato non aver preso parte alla stagione indoor dei challenger italiani, forse la classifica si sarebbe potuta raddrizzare (un po’ come per Vanni) e la fiducia in vista del 2017 sarebbe potuta crescere.
Speriamo che Matteo sia ai nastri di partenza del nuovo anno carico e al top fisicamente: in tal caso, prevedo dolori per i suoi avversari
Alessandro Orecchio
TAG: Donati, Italiani, Matteo Donati
Si certo io parlavo in generale, visto che il Berretto si è fatto male già tante volte. Su Matteo hai ragione…ha anche due gambine secche…
Però fisicamente è più formato di Donati che sembra quasi un ragazzo di 17 anni.Il Berretto non dovrebbe avere problemi di livello fisico molto seri prossimamente secondo me.Naturalmente è una mia sensazione.
Vabbe anche lui fisicamente non è messo benissimo eh…
Parlare di un sicro top100 senza infortuni gia nel 2016 e’ cm dire che se lo avessi di 35cm sarei un sicuro attore porno. Nn e’ che a parte caltanissetta abbia giocato particolarmente bene qnd e’ stato in salute
un articolo un po’ duro, secondo me. Matteo ha fatto un ottimo 2016, specie nei challenger estivi, e si nota una crescita progressiva che lo porterà probabilmente nei 100 nel 2017. La parte degli infortuni ha condizionato molto la stagione. Ah, direi che Paolo Lorenzi è un po’ più di un “cagnaccio”. come viene sbrigativamente liquidato nell’articolo…
E’ deprimente leggere in ogni fine stagione “Un 20.. per voltare pagina” non riusciamo mai a fare una grande stagione (parlo principalmente dei giovani più promettenti),ogni anno,quando ci si aspetta lo scossone di carriera,arriva prontalmente la delusione dal giocatore da cui ci si aspettava tanto.Speriamo che l’anno prossimo sia completamente diverso,soprattutto senza infortuni.Comunque,forza Matteo,fai vedere quanto vali!
A parte la finale challenger a Caltanissetta c’è poco altro da salvare del 2016 di Donati.
Speriamo in un 2017 migliore!
speriamo…e soprattutto non deve farsi travolgere dai problemi sentimentali…forza Matteo, è ora di pensare a te stesso!!!
Non lo so.ho molti dubbi.e’delicato fisicamente (ormai s e’capito)….io punto tutto su Berrettini.