Uno studio rileva che le donne reggono più la pressione nei momenti difficili della partita
Il recente studio “Crollare sotto pressione e sesso di appartenenza”, in cui è stata analizzata la differente maniera in cui tennisti e tenniste rispondo a situazioni di stress durante un match, ha affermato nelle proprie conclusioni che le donne sono inclini ad accusare minori cali di rendimento rispetto agli uomini, in occasione dei momenti di maggiore tensione che vivono sul campo.
Tale calo nel livello di gioco, secondo i ricercatori, per le giocatrici femminili sarebbe inferiore del 50% paragonato a quanto osservato negli uomini.
Per gli obiettivi dell’indagine, ad ogni modo, sono stati esaminati ben 4.127 incontri del circuito femminile e 4.153 di quello maschile.
Edoardo Gamacchio
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Ma no, solo non si conosce la ricerca, così se ne parla, altrimenti è impossibile dare un giudizio.
Ha ha ha! Grasse risate dato che gli uomini non fanno altro che sminuirci e descriverci come delle vigliacche!
Lo studio non dice che gli uomini sono degli arroganti, palloni gonfiati che non sanno perdere, vedi che non accettano questo studio?
Scusate redazione, ma perchè non approfondire l’articolo e renderlo più completo di particolari che possano far capire meglio? Dare uno stralcio di uno studio così è troppo riduttivo e non aiuta ad ampliare le conoscenze neanche di chi scrive i post, tanto più che voi avete la documentazione e potete meglio sintetizzare e fare un articolo più interessante…
Se l’analisi e’ stata fatta correttamente, il fatto che il tennis sia un gioco a somma zero e’ irrilevante.
Voglio dire: nell’analisi non si contano i punti vinti o persi sotto stress.
@ stefano (#1731490)
Inviaci una mail ad info@livetennis e la prossima settimana ti invieremo la documentazione.
Un abbraccio
concordo in pieno……non ha alcun valore visto che sia chi fa il punto che chi lo perde è donna (o uomo)
Magari lo studio non serve a niente, ma generalmente lo stress viene misurato con la concentrazione di un certo ormone nel sangue e magari nel test sono stati riscontrati incrementi diversi nei due generi. Effettivamente sarebbe interessante sapere quali parametri sono stati utilizzati per effettuare questa ricerca.
sfugge il particolare che sempre di donne si tratta sia di qui che di là dalla rete….è un gioco a somma zero, non è un test del singolo contro il tempo o un punteggio.
Appunto, essendo il tennis uno sport singolo le voci fuori dal campo non ci devono proprio essere. La forza mentale e la tattica hanno sempre fatto parte del gioco: non vedo perché chi ne é carente debba essere aiutato.
Redazione, per chi fosse interessato ad approfondire lo studio, quali sono le fonti a cui accedere?
Grazie mille 😉
Chissà cosa ne pensa Jana Novotná di questo studio.
Secondo me non è d’accordo 😈
Leggo molte voci critiche.
Vero è che il titolo così com’è dice poco e che bisognerebbe capire come è stata fatta l’analisi per capirne limiti e finalità.
Però è cosa nota da tempo le donne – mediamente ed in generale, ovviamente – reggono lo stress emotivo meglio degli uomini. La prima notizia che ricordo di aver letto, simile a quella attuale ma derivante da una ricerca sullo stress da esami all’università, risale a 30 anni fa.
@ gbuttit (#1731424)
Dipende come viene fatta l’analisi.
Si possono considerate per esempio le palle break salvate con un vincente e non con un gratuito dell’avversario.
In questo modo non e’ un gioco a somma zero, ma entrambi possono giocare male o bene.
la mitica Novotna è la dimostrazione di questa baggianata
avranno preso le % di prime o gli unforced, su cui vale il tuo discorso di prima.
Solo perchè le donne servono peggio e non fanno che pochi punti diretti….studio risibile
Il solito studio che non serve a niente e non dimostra niente… i momenti di maggior pressione sono tali per entrambi i giocatori in campo, quindi se uno ha retto meglio la pressione, l’altro l’ha retta peggio e la percentuale dovrebbe essere sempre del 50% sia per uomini che donne…
La doppia faccia della medaglia: 😈
Quindi i maschietti recuperano il 50% in più rispetto alle femminucce in una situazione disperata in cui la pressione e il vantaggio è tutta sull’avversario?
Mah… Sinceramente io mi ricordo molti più incontri femminili che non maschili nei quali il giocatore (anzi, in questo caso la giocatrice) sull’orlo dell’impresa si blocca per l’emozione e “butta via” un match quasi vinto. Il primo esempio che mi viene in mente, anche perché abbastanza recente, è la finale persa dalla Pliskova agli Us Open contro la Kerber. Bisogna poi vedere quali incontri sono stati presi in considerazione. In definitiva, uno studio che mi lascia fortemente perplesso.
@ Bibi (#1731384)
Concordo. Non capisco la disparita’ tra uomini e donne.
Volutamente. Però non dimentico Amburgo.
Tornando a cose serie, secondo me il coaching anche per gli uomini li aiuterebbe non poco a gestire meglio le situazioni delicate, una voce lucida fuori dal campo serve sempre.
Questa battuta su Nadal mi sembra gratuita.
Non mi sorprende.
Probabilmente da un punto di vista genetico, le donne sono state abituate allo stress prima degli uomini.
Sara’ lo stesso motivo per cui vivono di piu’?
Risultato stupefacente. Pensavo sempre il contrario.
I campioni veri, nei momenti difficili della partita, alzano il livello di rendimento.
Nel momento in cui gli uomini cominceranno a strillare, piangere e trascinarsi mugugnando per il campo (giuro che ho visto fare anche l’ultima) e sarà consentito il coaching a tutti e non solo a Nadal, forse le situazioni diverranno realmente confontabili.