Da Brescia: Intervista a Stefano Napolitano “Brescia è il mio ultimo torneo dell’anno, dopo di ché inizierà la preparazione invernale per cercare di arrivare pronto e in forma a Gennaio. Il prossimo anno ovviamente andrò in Australia”
Nella mattinata di oggi vi è stato l’arrivo di Stefano Napolitano presso il centro San Filippo che ospita il challenger bresciano. Alla fine dell’incontro di Mager, che era stato seguito da Stefano, ho avuto il piacere di interagire con il fresco vincitore di Ortisei, il quale con estrema gentilezza si è soffermato a scambiare due battute con il sottoscritto. Innanzitutto i complimenti sono stati doverosi per la splendida settimana in Alto Adige, poi culminata con il primo successo a livello challenger per il tennista piemontese.
Un giudizio sulla tua stagione, dopo la splendida vittoria di Ortisei, che ti porta ampiamente nei primi 200 Atp.
“E’ stata una stagione molto positiva. Ho iniziato l’anno che ero fuori dai primi 400 Atp e quindi l’obiettivo era quello di avvicinarmi o entrare tra i primi duecento giocatori della classifica. L’obiettivo quindi è stato ampiamente raggiunto e sono contento per questo.
I meriti per l’ottima annata vanno estesi al mio team, in quanto abbiamo svolto una gran lavoro ed è così che voglio continuare a lavorare, sempre insieme al loro aiuto.
Quali saranno i tuoi impegni nel futuro immediato, Brescia sarà il tuo ultimo torneo dell’anno? Mentre il prossimo anno la tua programmazione come cambierà in considerazione della tua nuova classifica. Può cambiare qualcosa?
“Brescia è il mio ultimo torneo dell’anno, dopodiché inizierà la preparazione invernale per cercare di arrivare pronto e in forma a Gennaio. Il prossimo anno ovviamente andrò in Australia. La programmazione ovviamente ancora non ne ho idea, in quanto dipenderà molto dove riuscirò ad entrare. Proverò senza dubbio a giocare le qualificazioni Atp, in quanto la mia nuova classifica mi permetterà di farlo. Non so se andare a Sydney o Brisbane, perché innanzitutto bisogna avere un visto per andare in Australia. Poi un torneo come Brisbane ha un entry list veramente importante con dei cut off molto bassi, quindi essere intorno ai 170 Atp, non mi assicura di essere dentro nelle qualificazioni. Se non dovessi riuscire ad entrare nei tornei Atp andro a Noumea o Happy Valley e mi preparerò per l’Australian Open giocando dei challenger.”
Quali sono le tue sensazioni e aspettative per il prossimo anno?
“Il prossimo anno non sarà un’annata semplice perché confermare una stagione come quella di quest’anno non è mai semplice. Adesso, però, ho dalla mia una maggiore consapevolezza dei miei mezzi per provare a fare una buona stagione tennistica pure il prossimo anno. Non mi pongo degli obiettivi, senza dubbio proverò a migliorare quanto fatto quest’anno senza darmi obiettivi di classifica. Col lavoro di qualità che ho svolto in questi anni, e con quello che svolgerò questo inverno, confermarsi non sarà difficile anzi.”
Da Brescia, Luigi Calvo
TAG: Italiani, Stefano Napolitano
Per chi può interessare c’è un’interessante intervista su Quinzi fatta dal Nize,la trovate anche sul suo profilo di fb.in sostanza ha detto che alla fine dell’anno scorso stava meditando di ritirarsi,che adesso farà l’ultimo torneo in Spagna per poi fare preparazione e ripartire l’anno prossimo dal Sudamerica,e che con il nuovo allenatore si trova benissimo,è come un secondo padre!
molto interessante e informativo, grazie mille di questa bella intervista. A parte il “dopo di ché” scritto staccato e l’ “Alto Adice”, tutto il resto è giustissimo
L’ Australian Open e’ lo Slam che da’ adito a molte speranze ma purtroppo e’ spesso un test severissimo che taglia le gambe a molti.
Si progetta, ci si allena, ma c’e’ sempre qualcuno che lo fa con piu’ zelo…
Per te sarà Donats, non ho nulla in contrario, ma a parer mio Napo ha ben più upside.. ai posteri… 😉
L’anno prossimo vince subito a Happy Valley e poi artiva al 2T dell’AO, se si è allenato bene
Non vedo una sostanziale differenza di livello tra fare le quali per un 250 o il main per un challengerone. Nelle quali 250 ATP giochi alcune partite con qualificandi magari intorno 100 ATP o con un Seppi caduto in classifica mentre nel challengerone le cose non sono molto diverse: se non sei testa di serie molti tennisti forti di ogni nazione sono anche li in tabellone per lo slam e non c’è sicuramente un main draw di “scartine” locali come accade a volte in asia in challengers di inizio anno “Fabbianeschi”.
cara Giuly, mi dispiace contraddire una ragazza cosi carina ma sbagli il pronostico: il giovane più promettente rimane Donats,
aproposito qualcuno sa perchè non sta giocando? l’ennesimo infortunio?
L’umiltà di chi sa che deve migliorare ancora tanto ma anche la consapevolezza di essere ben avviato. Speriamo che un bel mix di queste 2 cose possano regalare a lui e anche a noi appassionati un bel 2017.
Fossi in lui,continuerei coi challenger australiani prima delle quali dell’Australian
@ Guido (#1730449)
A proposito. Il Quinzi dove gioca settimana prossima?. Dopo aver vinto un10000 si deve riposare?
È come dire che Bologna è in Romagna o.O Grande Ste comunque,ormai da 2 anni è senza dubbio il nostro giovane più avviato verso il tennis che conta.
E sono convinta che non parta per l’ Australia per fare un’ esperienza.. come cantavano i Korn, here to stay 😉
@ Guido (#1730449)
Eccoci qua. Se uno si costruisce la carriera con i challenger ( vedi fino anno scorso Lorenzi) bisogna rischiare di più. Se uno pensa di giocare quali ATP, bisogna fare challenger per aspirare ai 100 per dare il cambio a qualcuno.
Morale: non siete mai contenti.
Bravo Stefano, stagione positiva. Anche io come l’utente precedente sono del parare di giocare challenger e non provare a fare le quali ATP visto il cut off basso e dunque ad altro rischio di beccare qualcuno di più forte e arrivare poco rodati all appuntamento. Stefano ha uno staff molto competente quindi confidiamo e un grande in bocca al lupo.
Trentino alto adige,sempre italia
Io non farei subito quali ATP. Fa bene a provarci, ma senza esagerare. I punti per arrivare nei 100 o li vicino si trovano anche passando dai challenger. E anche se lui non lo dice, l’obiettivo per il 2017 deve essere arrivare vicino ai 100 per dare il cambio a Lorenzi, Fognini e Seppi che sono ormai agli ultimi anni di carriera.
Bravo Napolitano!
Bell’articolo! Unica correzione se posso permettermi…Ortisei è in Alto Adige e non in Trentino 😉