Thomas Fabbiano e il 2016: finalmente top100!
Thomas Fabbiano nel 2016 ha raggiunto l’obiettivo sognato da tanti suoi colleghi: in una meravigliosa cavalcata durata soprattutto i primi mesi dell’anno, Thomas ha raggiunto l’ambito traguardo dei primi 100 giocatori al mondo, puntando forte su sudore, fatica e tanto lavoro per migliorare il proprio tennis e la propria attitudine in campo.
Un cambio notevole nella vita tennistica di Fabbiano c’è stato eccome e il risultato conseguito è stato incredibile, anche se c’è un però nella stagione del tennista classe ’89: Thomas ha infatti giocato una prima parte di 2016 da 10 in pagella per poi scendere lentamente e calare nelle prestazioni, fra programmazione discutibile e un appannamento fisico preoccupante, uscendo dalla top100 ma tenendola comunque a portata di mano.
Fabbiano inizia l’anno con i quarti di finale all’ATP250 di Chennai superando qualificazioni e cedendo solo a Benoit Paire: ottimo inizio ma il tennista pugliese non si ripete a Melbourne dove non supera le qualificazioni, “impresa” che ripete invece a Dubai, dove si issa fino al secondo turno contro Berdych. Come inizio non c’è male ma sono tutti i primi mesi dell’anno a essere decisamente importanti.
A Marzo arriva il successo nel challenger di Zhuhai, sfruttando un buon tabellone e la sua predisposizione al cemento outdoor: le buone sensazioni continuano anche nei tornei di Shenzhen e Raanana, dove raggiunge in entrambe le occasioni la semifinale. Il cemento sembra essere il suo habitat naturale ma qualcosa scatta in Fabbiano e si passa con poco successo alla terra battuta.
Sul rosso europeo infatti arrivano primi turni a ripetizione, poche qualificazioni superate, anche se la fortuna lo fa ripescare come lucky loser a Parigi, dove comunque esce al primo turno contro Feliciano Lopez. La tappa di Wimbledon non fa gioire il tennista italiano e i suoi tanti tifosi: nell’unica esperienza 2016 sull’erba Fabbiano supera due turni ma cede all’ultimo delle qualificazioni.
Prima dell’esperienza olimpica (sconfitta al 1T con Dutra-Silva) si continua col rosso, superando un turno a Bastaad e uno a Umago. Un po’ pochino per un tennista che fra gennaio e marzo aveva impressionato nel circuito.
La stagione di Thomas si chiude con le qualificazioni superate a New York (sconfitta al 1T contro Khachanov), senza ripetersi però a Metz (indoor), Pechino e Shanghai, riuscendoci solo a Shenzen, dove supera le quali e cede al secondo turno al brasiliano Bellucci.
Un 2016 da 37 vittorie e 33 sconfitte, ripartite con un incoraggiante 26/13 su cemento outdoor, uno sconfortante 5/13 su terra rossa e un poco rilevante 4/6 indoor. Da questi dati Fabbiano dovrà ripartire nel 2017, una stagione che comincerà a preparare a breve e che lo vedrà soprattutto nei primi mesi dell’anno avere a che fare con cambiali pesanti in termini di punti. La programmazione dovrà essere il punto di forza del 2017 e non certo quello dolente: forza Thomas, la top100 può di nuovo divenire realtà.
Alessandro Orecchio
TAG: Fabbiano, Italiani, Thomas Fabbiano
Quoto in pieno questo commento. Molti utenti, ma anche diversi articolisti dello staff trascurano questi aspetti nel valutare i tennisti.
Fabbiano per competere sul cemento deve essere scattante come un grillo. Logico che non possa farlo per tutto l’anno. La spettacolare parte iniziale di stagione implica il calo successivo. Ha comunque ottenuto tanto, speriamo che l’anno prossimo possa salire ancora ( a marzo lo troveremo molto probabilmente più in basso, ma con le esperienze che ha fatto può ancora crescere).
A mio avviso l’età non può essere una discriminante troppo pesante nell’analisi del rendimento di un atleta. Se uno decide di continuare a giocare anche quando non è più giovane, è normale giudicarlo per il rendimento e non per l’età. Quanto al 2° turno di Wimbledon, per una che ha vinto uno Slam e ha fatto finale in un’altra occasione non penso che un 2° turno sia un evento! Infine, il titolo conquistato si riferisce a un International, quello di Rio, nel quale ha incontrato e battuto, nell’ordine, la n. 90 (Maria), la 81 (Duque Marino), la 187 (Burger), la 162 (Martic) e la 131 (Rogers). Cioè, in quarti, semifinale e finale non ha mai trovato una top 100! Insomma, per le statistiche è un International, ma sul piano tecnico mi sembra più appropriato definirlo, al massimo, un 125K. Per il resto, nel 2016, poco o nulla. In sintesi, il 4,5 mi sembra starci tutto. Poi, ovviamente, sono opinioni.
Meglio perchè? Per dire ai propri nipoti sono stato nei top 100 per una settimana? Vabhé! Chi si accontenta gode…
Dare 4.5 alla Schiavone che ha vinto un titolo e fatto 2T a Wimbledon a 36 anni mi sembra alquanto eccessivo…
Quoto in pieno i tuoi voti, forse avrei dato un po di più a Giannessi
Si ma se sei 100 per un anno giochi 4 slam
Se sei 110 per 10 anni giochi 30 slam…..
Ma infatti il mio 6 (risicato) si riferisce ovviamente al bilancio globale. Certo, il fine stagione è stato preoccupante e, se non c’è un cambio di ritmo a inizio 2017, la parabola è quella che ipotizzi tu. Comunque, ribadisco, è uno dei meno peggio in una stagione in cui, secondo me, i voti dei migliori italiani e italiane sono i seguenti:
9 Lorenzi
6,5 Vinci
6 Giannessi-Fabbiano
4,5 Schiavone
4 Fognini-Errani
3,5 Seppi-Knapp
3 Vanni-Cecchinato-Giorgi
Bell’articolo ma su una cosa non sono d’accordo.Hai scritto “…calare nelle prestazioni, fra programmazione discutibile e un appannamento fisico preoccupante. Non pensi che il problema sia stato solamente un calo fisico?? Riguardo la programmazione:
1 si è criticato tanto in passato i giocatori come Volandri che hanno concentrato la loro carriera sul rosso, senza aver provato a migliorarsi su altre superfici ed ora si chiede a Fabbiano di giocare solo sul cemento.
2. Gli addetti ai lavori sanno cosa comporta una stagione di 10 mesi fatta solo di tornei sul cemento. Problemi sia in termini di infortuni e sia a livello tattico.
3. Si dice che è un giocatore da cemento, ok, sono d’accordo, ma dai discorsi che sento sembra che non sappia più giocare sul rosso. Dai risultati potete vedere che in passato si è qualificato due volte al master1000 di Roma (2008 e 2015), si è qualificato nell’atp di Umago, semifinali nei challenger di Napoli, San Benedetto e Todi.
4. Se avesse saltato quei tornei sul rosso dopo l’ingresso nei 100 dove era in tabellone nei tornei atp di Bastad e Umago, secondo voi sempre per il discorso del punto 3 (che non gioca poi cosí male sulla terra rossa) aveva senso saltarli?. Ciao a tutti
Altro che primi 100, con tutti i punti che ha da difendere fino ad aprile Fabbiano se non comincia ad andare avanti nei tornei, rischia di uscire dai 200 🙄
meglio che una toccata e fuga di una settimana nei 100 ed il resto della carriera da 160, capisci ?
Questo titolo andava fatto nel momento in cui era top 100 non ora che ne è fuori anche di parecchio…Spero non sia una toccata e fuga come quella di Vanni ed auguro a tutti e due di tornarci presto…e rimanerci soprattutto!
110? saresti sempre fuori dagli slam, che bella soddisfazione.
Prevedo x questo serissimo e professionale giocatore un ingresso prepotente nei top 100 nei primi 3 mesi del 2017 ed io non sbaglio mai
A mio avviso uno dei pochi esponenti del tennis italiano di spicco a meritare la sufficienza (anche se un po’ risicata) al termine d’un 2016 che ha tutte le carte in regola per esser complessivamente ricordato, almeno come posizioni nei ranking Atp e Wta, come la nostra peggior annata dell’ultimo decennio.
La top 100 va sfruttata per entrare in main draw degli slam.Se questo non accade è più una beffa che una impresa appagante. È come arrivare a 100 m dal traguardo di maratona e cominciare a barcollare finendo la gara con una caduta e un ritiro. Io vedo quindi più la beffa che la grande impresa!
@ giuly97top10 (#1728637)
sono d’accordo con te. ultimamente sembra ce alcuni nostri tennisti si siano spremuti per raggiungere l’effimero risultato dei primi 100 (Fabbiano, ma anche Vanni, Cecchinato), salvo poi sprofondare indietro subito dopo. La programmazione di Fabbiano, poi, è stata quantomeno discutibile, ma sembra che più che altro si sia scaricato dopo aver raggiunto i primi 100. Ora se non conferma l’ottimo inizio di stagione il prossimo anno scomparirà dalla classifica che conta.
Esatto, detto bene. Ti porti quasi 100k solo di primi turni e un giocatore di quel livello si ci paga spese e allenatore. O cmq un’altissima parte di quelle spese.
@ giuly97top10 (#1728642)
forse perché ci sono pochissimi 94
hai 4 primi turni agli slam garantiti che sono un sacco di soldini…
Secondo me non è tanto colpa della terra o del cemento. Fabbiano sul rosso ha sempre giocato e ottenuto anche discreti risultati. É proprio calato lui nella seconda parte di stagione. Tra l’altro non andando a giocare challenger in Asia dove avrebbe potuto trovare punti e vittorie ha un po’ rinunciato a chiudere la stagione nei 100. Temo che l’anno prossimo tornerà più vicino ai 200 che ai 100, almeno ad inizio stagione.
E comunque io dedicherei piuttosto un bell’articolo a Mager, che è di gran lunga il nostro ’94 meglio classificato. Del suo anno ci sono solo 16 giocatori AL MONDO con una classifica migliore !
A inizio stagione rischia di perdere parecchi punti e per qst motivo concordo sulla valutazione della sua stagione se nn proprio in chiaroscuro quanto meno in due fasi ben distinte. Sara’ dure per me il 2017 ma speriamo bene
io non capisco questa ossessione per la top 100, se fossi un tennista piuttosto che passare per un po’ in top 100 preferirei passare tutta la carriera al 110 atp , preferisco la costanza ai picchi alti e bassi.