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Brad Gilbert parla di Murray e quella previsione su Novak Djokovic

09/11/2016 08:11 3 commenti
Brad Gilbert parla di Murray e quella previsione su Novak Djokovic
Brad Gilbert parla di Murray e quella previsione su Novak Djokovic

Brad Gilbert, uno dei primi ad aver allenato Andy Murray nel circuito professionistico, ai microfoni de L’Equipe ha rivelato che il suo ex-allievo avesse a suo tempo già segnalato Djokovic come suo principale rivale per gli anni a venire.

“Aveva diciannove anni quando iniziammo. In quell’epoca, Nadal, di un anno più grande, aveva già vinto due Slam e Federer era numero-uno del mondo. C’erano poi Gasquet e Monfils che erano grandi promesse, però Andy nominava sempre Novak come il rivale da battere. Mi diceva: ‘Quel tipo.. dovrò tenerlo d’occhio da vicino, per i prossimi dieci anni’. E’ incredibile quanto Andy fosse già cosciente della qualità di Djokovic”.

Circa la possibile durata del dominio di Murray, Gilbert ha predetto per il 2017 la rinnovata sfida con Djokovic come variabile determinante. “Bisognerà vedere come Djokovic reagirà già da ora, però per il 2017 non vedo nessuno, che non loro due, capaci di inserirsi nella corsa al numero-uno. Nel 2018, magari, ci sarà spazio per Zverev e Kyrgios. Ma non nel prossimo anno”, ha osservato l’americano.


Edoardo Gamacchio


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3 commenti

Gigetto (Guest) 09-11-2016 10:46

Pardon redazione, nessuno dice nulla su Davin coach di Fognini come dice la Gazzetta???

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Phoedrus (Guest) 09-11-2016 10:02

Anche nel 2018 vedo Andy e Nole in lizza.

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Luca Martin (Guest) 09-11-2016 09:04

Ho assistito ad un Murray vs Djokovic dal vivo, piu’ di 8 anni fa e credo sia stata la piu’ brutta partita che ho mai vissuto.
Non dico quella piu’ brutta che ho visto, ma quella che ho vissuto, perche’ probabilmente ero anche stanco (avevo gia’ visto Ferrer, Nadal e Federer nello stesso giorno).
In quel giorno c’era un abisso che li separava da Nadal e Federer.
Poi a furia di dai e dai e del logoramento dei primi della classe si sono a poco a poco imposti.
Ma come talento cristallino per me Federer (ovviamente), ma anche Rafa, gli sono stati davanti.
Personalmente e’ da tanti mesi (all’indomani del RG) che sostenevo che Djokovic era arrivato allo zenit e che da li in poi sarebbe sceso.
Ricordiamoci che la componente ipnotica nello Sport ha un peso immenso. Certe partite si perdono gia’ negli spogliatoi, c’e’ una suggestione che agisce nella mente degli avversari che pensano impossibile una vittoria. Ma quando si apre un varco, quando si mostra il fianco, poi e’ difficile recuperare (vedi Nadal). E questo non so se Djokovic lo ha capito.

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