Caso Sharapova: Tra la replica del suo avvocato all’ITF alla dichiarazioni di Dimitrov
Grigor Dimitrov ha parlato della sua ex fidanzata Maria Sharapova squalificata per 15 mesi dal CAS per doping.
“Penso che al tennis manchi molto. Lei è una vera guerriera e tornerà a giocare con motivazione e entusiasmo come prima. Ma se fai qualcosa di sbagliato, la squalifica è meritata.”
John Haggerty ha risposto all’ITF.
Ecco i passaggi più importanti della sua lunga lettera: “Sembra che l’ITF non voglia prendersi nessuna responsabilità per la squalifica e le sue procedure. L’ITF dichiara che non voleva una squalifica di 4 anni? E’ falso, ecco la lettera che avete mandato a Sharapova il 2 marzo nell’informare che era stata trovata positiva per il Meldonium: Visto che questa sarebbe la tua prima violazione delle leggi antidoping, ma la sostanza in questione non è un farmaco specificato nel programma, a prima vista verrebbe applicata una sospensione di 4 anni secondo l’articolo 10 del porgeamma antidoping. Per ridurla a due anni, dovresti convincere il tribunale indipendente che la tua violazione non è stata intenzionale.
“Non voglio essere frainteso, il tribunale non si è trovato d’accordo con l’ITF e all’inizio ha ridotto la squalifica a due anni, ma voi dell’ITF avete chiesto di trovare la violazione intenzionale per far si che le fosse indotta una squalifica di 4 anni. Dire il contrario non è corretto. ”
Non può essere credibile nemmeno il fatto che il tribunale dell’ITF sia “indipendente”.
Il presidente del tribunale ITF nel caso di Maria, Charles Flint, compare nella lettera inviata a Maria il 2 marzo, quindi l’ITF aveva scelto il presidente ancor prima di informarla della violazione. E inoltre è stata L’ITF, solo l’ITF a scegliere i tre membri del tribunale “indipendente”.
Sono ugualmente sorprendenti le dichiarazioni dell’ITF sul fatto che non fossero obbligati a dare un avviso specifico riguardo il Meldonium. Alla luce della decisione del CAS, è difficile comprendere come l’ITF possa portare avanti tali affermazioni. Il TAS lo ha detto chiaro e tondo:
“Nessun avviso specifico è stato fornito dalle relative organizzazioni (ITF, WADA o WTA). A riguardo, il pannello nota come le organizzazioni antidoping avrebbero dovuto adottare misure ragionevoli nell’avvisare gli atleti dei cambiamenti significativi della lista delle sostanze vietate. [Maria] non è stata informata in modo chiaro.’
“Alla base, l’ITF era il responsabile delle informazioni al pubblico, l’accusa e il giudice, e non ha fatto bene nemmeno una di queste cose. Spero viviamente che l’ITF non rilasci più altri comunicati stampa ingannevoli non solo riguardo Maria ma anche sulle funzioni del tribunale. “
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Poi c’è l’eterno problema della possibilità di assumere sostanze proibite per cure mediche in corso, sembra che la WADA conceda l’autorizzazione nel 50/60% dei casi, questa è una presa in giro e basta.
Se un’atleta è malato SI CURA e CONTESTUALMENTE CESSA L’ATTIVITA’ AGONISTICA FINCHE’ NON GUARISCE.
Naturalmente si può allenare e fare esibizioni , ma NON gare ufficiali di ogni ordine e grado.
Questa si chiama CERTEZZA DEL DIRITTO e non tutte le altre cialtronate.
Perchè la WADA non pubblica l’elenco degli atleti in CURA CON SOSTANZE PROIBITE ma che CONTEMPORANEAMENTE partecipano a competizioni ????????
La Sharapova incassa sponsorizzazioni enormi che fanno gola alle altre, ci sono di mezzo motivazioni economiche, è ovvio.
Quest’anno la WADA pubblica ai primi di Ottobre 2016 l’elenco delle sostanze proibite nel 2017, la scorsa stagione la pubblicazione fu fatta a metà Dicembre 2015 per le proibizioni del 2016.
Non si puo` negare che dalla sentenza del TAS di Losanna trasudi una sorta di “fumus persecutionis” di ITF nei confronti di Maria; se lei giustamente (dal suo punto di vista) si lamenta a tutti gli altri toccherebbe di interrogarsi sulle motivazioni di questa evidenza; la tesi del “colpirne una per educarne 100” (peraltro di vago sapore maoista) mi appare in tal senso financo troppo “buonista”; l’ITF deve augurarsi che, quando tornera` in campo, Maria non ricominci a vincere (ed immagino che fara`tutto quanto in suo potere perche` cio` non avvenga); diversamente, risulta fin troppo facile prevedere che cosa rimarrebbe del “caso Meldonium”
LEPCHENKO, americana,
trovata positiva al Meldonium, a gennaio.
NON SQUALIFICATA,
in quanto violazione non intenzionale.
(ESATTAMENTE come Sharapova).
Lepchenko: USA
Sharapova: RUSSIA
è SOLO POLITICA,
non c’è niente meglio che infangare
uno dei simboli più famosi e positivi
di una nazione con cui si è in guerra
(anche se non dichiarata).
chi non vuole accorgersene,
continui pure a credere a Babbo Natale.
La sentenza è chiara, anzi cristallina, e mi fa paicere che il presidente della corte nominata dal CAS fosse un illustre italiano.
Ciò premesso le è stata riconosciuta la totale buona fede, e di non aver mai messo in atto comportamenti tesi a nascondere il suo uso (e qui forse pesa in positivo la sua decisione di indire la famosa conferenza stampa).
E’ stata però condannata per non aver messi in opera e verificato un adeguato sistema per il monitoraggio delle sostanze proibite assunte, mancanza per la quale la sospensione può variare tra uno e due anni.
Se avesse evidenziato all’atto dei prelievi il suo uso del meldonium la pena sarebbe stata la minima, un anno, non averlo fatto ha comportato i tre mesi in più.
Maria esce con la patente di “distratta” ma “non dopata”, come dalla frase riportata da Varco74, e da ora in poi tutti dovranno stare ben attenti a non fare dichiarazioni o mettere in atto comportamenti contrari, pena citazioni legali automatiche e vinte in partenza.
Questo è quello che ci si avanza a condonare i colpevoli.
Rettifico: “ in no way she should be considered a doper” (sentenza TAS, Losanna 04/10/2016)
Credo come tu abbia fatto ben intendere come funziona il mondo in generale e fa tristezza che sia così nello sport. Putroppo dove ci sono soldi ed interessi importanti giusto e sbagliato sono concetti estremamente relativi.
La conclusione sintetica è che Maria Sharapova è stata squalificata in via definitiva a 1 anno e 3 mesi per doping. Tutto il resto ormai è opinione pubblica.
Credo che tu abbia colto un punto davvero importante!
immagino che ne avranno parlato al processo, prima non potevano parlarne pubblicamente.
Credo che la Sharapova ha deciso di parlare solo ora perché aspettava la fine dell’intero processo e su questo ha fatto bene. Aggiungerei che tramite il suo avvocato e anche lei stessa, tramite Facebook ha fatto capire e questo anche prima che non fosse d’accordo con l’Itf… quindi dire parla solo ora lo trovo errato. Ora però che tutti si sono tolti le varie soddisfazioni, consiglierei vivamente a Maria di porre un punto a questa storia se vuole continuare a giocare, altrimenti rischia di fare la fine del nostro noto marciatore non appena torna alle competizioni…che a modificare due analisi ci vuole davvero poco.
Ma bastaaaaaaa
quanto dura ancora sta storia?…un po’ di silenzio non farebbe bene a tutti?…ed inoltre…..se qualcosa dell’itf non ha convinto perché’ non ne avete parlato prima?