Novak Djokovic ritorna nel suo circolo (distrutto dalla guerra)
Assente a Pechino, Novak Djokovic ne ha approfittato per far visita a quel che resta del tennis club, distrutto nel 1999 dai bombardamenti di guerra, che lo ha visto crescere.
In un video pubblicato su Facebook, il numero uno della classifica ATP ha mostrato i campi in terra battuta, ormai ricoperti dalla vegetazione, e il suo muro preferito, ‘sopravvissuto alla guerra’.
A Nole sono venuti in mente tanti altri ricordi d’infanzia, come le prime partite di tennis, la serenità e bellezza del paesaggio montano e i picnic organizzati con la famiglia, che ha diretto il tennis club per qualche anno.
Lorenzo Carini
TAG: Novak Djokovic
Condivido in toto i commenti di LMEG e quello di ANTONY_65 (veramente bello).
Poi ovviamente non poteva mancare il commento del genio di turno, vero NiCO!!!!
quoto in pieno….bello quello che hai scritto
Bravo Djokovic! Bisogna ricordare a tutti gli orrori della guerra e quello che ha provocato e che sta provocando in tante parti del mondo: orrore, distruzione e morte, distruzione non solo materiale ma soprattutto dei desideri e del piacere di tanti bambini che come te hanno avuto la possibilità di giocare e coltivare il sogno che hai potuto realizzare. L’impegno di tutti ma soprattutto di persone sensibili e importanti come te che direttamente o indirettamente hai vissuto quell’orrore deve essere volto a restituire la possibilità di sognare a tanti bambini del mondo che purtroppo altro non vedono che sangue distruzione e dolore. Continua nel tuo impegno sociale e continua a sensibilizzare le coscienze come ora hai fatto. Grazie per quello che fai e che farai.
Davvero bello e coinvolgente. Novak è una persona superiore non solo tennisticamente e il suo amarcord riflette il suo encomiabile attaccamento alle sue radici, del resto tipico delle persone molto intelligenti. Spero proprio che restauri questo suo pezzo di vita e che diventi un simbolo sia delle brutture delle guerre che della volontà di andare avanti comunque ricostruendo un mondo sempre migliore di quello che ci ha preceduti.
speriamo che il muro non sia stato usato da un plotone di esecuzione 🙁
Dopo aver riempito il conto ha capito..poteva farlo 7-8 anni fa i permessi c’erano già
sei un grande, novak
Emozionante… fossi in lui lo ripulirei recuperando tutto , proteggendo ma lasciando il muro così come è, a memoria della tragedia della guerra.
Un luogo di memoria , non un parco giochi.
Potrebbe ristrutturarlo. O forse il video è già un indizio di ciò? chi vivrà vedrà!